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HEOPHILE MARIGEON UVERNET
l’autore racconta che un dottore della Sorbona perse quasi la testa per colpa del Mahomet:
«Un docteur de Sorbonne en perdit presque la tête. Il courait les rues, pour annoncer que la
tragédie de Voltaire était une satire sanglante de la religion chrétienne, et il prouvait cette
assertion en faisant observer que dans le nom de Ma-ho-met, le nombre des syllabes est
égal à celui dont est composé le nom adorable de Jé-sus-Christ », citato da D
JAVAD
Voltaire et l’Islam,
H , Paris 1974.
ADIDI
8 er
À M. de Missy, 1 septembre 1742 (XXXIV, 304).
- 9 -
dell’Arabia ed ha subito una nuova animata discussione con Zopire, il quale
si rifiuta di conciliarsi con lui, in quanto lo ritiene il responsabile dello
ucciso l’unico figlio di
sterminio della sua famiglia: Zopire ha, infatti,
quest’ultimo
Maometto, ed è convinto che abbia assassinato i suoi figli.
–
Ma, in realtà, la giovane Palmire che Maometto ha rapito dalla casa di
– dimora e lo ama come un padre. Fra l’altro, è
Zopire vive nella sua
innamorata di Séide, un giovane schiavo di Maometto, che altri non è che il
fratello di Palmire, anch’egli fatto rapire in tenera età da Maometto dalla
–
casa paterna per mano di Hercide. Séide, così come Palmire della quale è
– in Maometto il suo benefattore e l’inviato di
a sua volta innamorato venera
Dio e, di tutti i musulmani è, in quanto a devozione, il più sottomesso al suo
padrone.
Anche Maometto è innamorato di Palmire e vuole avere la fanciulla per
sé, ma il suo scopo principale è quello di convincere Zopire ad assecondarlo
nel suo progetto di espansione e conquista, ricorrendo, per portarlo a
termine, all’inganno, facendosi cioè passare per un profeta inviato da Dio e
sfruttando, in questo modo, il fanatismo di coloro che avrebbero aderito alla
sua dottrina.
Non riuscendo a convincere lo sceriffo a parole, Maometto tenta di
corromperlo, dicendogli che i suoi figli sono in vita e che, se lui lo avesse
aiutato ad ingannare il mondo, li avrebbe liberati. Ma Zopire resta fermo
sulla propria posizione, sacrificando persino i suoi figli per amore della
patria e della verità. - 10 -
– essendo fra l’altro stato avvertito da Omar, suo
Maometto –
luogotenente, che in Senato si sta tramando per la sua morte decide allora
di sbarazzarsi di Zopire con la forza, facendolo uccidere, e accetta il
consiglio di Omar di incaricare dell’assassinio Séide. Il ragazzo è, infatti, tra
coloro che l’hanno seguito, l’unico in grado di compiere un tale gesto, in
quanto il suo accecamento e la sua devozione non hanno pari tra gli altri
giovani musulmani. Come ricompensa, gli vengono promesse la mano di
Palmire e la vita eterna, ma in realtà Maometto decide di mandare a morte
anche lui, facendogli somministrare, ovviamente a sua insaputa, un veleno
che avrebbe manifestato i suoi effetti poco dopo l’assassinio di Zopire.
Séide, talmente accecato dal fanatismo e dalla devozione che nutre nei
accettando quest’incarico crede di obbedire a Dio.
confronti di Maometto,
Zopire viene dunque pugnalato ma, pochi istanti prima di morire, gli è
concesso di ritrovare i suoi figli. Sopraggiunge, infatti, un nunzio che
riferisce l’uccisione di Hercide (colui che ha rapito i bambini dalla casa
paterna) per mano di Maometto; ma l’uomo, prima di morire, ha rivelato
che Palmire e Séide sono proprio i figli di Zopire. A questo punto, i due
giovani implorano il padre di ucciderli, ma lui li stringe in un abbraccio, li
perdona e chiede loro di vendicarlo, poi muore.
Omar fa, quindi, arrestare Séide per poterlo denunciare quale unico
responsabile dell’assassinio, avvertendo poi Maometto che il popolo è stato
convinto a vedere nella morte di Zopire un intervento del cielo.
- 11 -
A questo punto, Maometto ordina a Palmire di dimenticare il fratello,
offrendole in cambio un brillante avvenire al suo fianco, ma la fanciulla lo
tratta da impostore e assassino.
Nel frattempo Séide, liberato dal popolo, sta guidando la sua gente contro
–
Maometto, ma il veleno che gli è stato somministrato subito prima che
–
uccidesse il padre inizia già ad agire: mentre il giovane si avvicina al falso
profeta, la mano armata di pugnale per colpirlo, cade a terra e muore.
Maometto non fa altro che trarre profitto anche da questa morte,
proclamando al popolo un nuovo intervento divino per punire Séide, e la
folla in tumulto si ritrae sgomenta.
Palmire dichiara che Séide è stato avvelenato, accusa dell’assassinio
Maometto e poi si uccide con un pugnale. Maometto, essendo innamorato di
lei, manifesta un po’ di rimorso per la sua morte, ma prega Omar di non
svelare a nessuno la sua umana debolezza.
possibile comprendere meglio in che senso l’autore
Ora è abbia voluto,
con quest’opera, attaccare il fanatismo.
Maometto, infatti, grazie alla sua impostura, falsità e malignità, e
sfruttando il fanatismo di Séide e di un intero popolo, riesce ad attuare un
intrigo tale da ingannare tutti. Abusa, soprattutto, della giovinezza e
dell’ingenuità di Séide, utilizzando, come profeta, il prestigio della religione
e, in qualità di seduttore, promettendo Palmire a Séide per incoraggiarlo a
commettere un omicidio che quest’ultimo, in un primo tempo, non
approvava. - 12 -
Il motivo per cui Voltaire ha tanto a cuore lo scopo che si propone di
raggiungere con quest’opera è da ricercare negli avvenimenti della sua
stessa vita. Egli, infatti, inizia il Mahomet quando più che mai lo si accusa di
irreligiosità e dopo che il fanatismo dei devoti ha più volte voluto vedere in
molte delle sue opere delle intenzioni che, in realtà, non vi erano affatto
contenute. Di conseguenza, più l’intolleranza dei suoi nemici diventa
estrema e più il fanatismo dei devoti del suo tempo gli risulta odioso, più
sedotto dall’idea di esporne pubblicamente i pericoli.
Voltaire è della quale, fra l’altro,
Ed è esattamente questo lo scopo della pièce,
9
Voltaire rimane molto soddisfatto, in quanto la considera la prima tragedia
10
in cui la superstizione sia stata attaccata.
Ciò che, infatti, lo anima costantemente, durante la composizione di
quest’opera, è, da un lato, l’orrore del fanatismo e, dall’altro, l’amore per il
11
genere umano e per il bene pubblico.
9 comte d’Argental del 12 luglio 1740, si legge: « Je
In una lettera di Voltaire a M. le sera, sans aucune comparaison, ce que j’aurai fait de
commence à entrevoir que Mahomet
mieux, et ce sera à vous que j’en aurai l’obligation » (XXXIV, 137).
10 Infatti, nel novembre 1739 Voltaire scrive a Federico II, al quale ha già inviato il
assez exprimé l’horreur que doivent
Mahomet: « Le fanatisme est-il peint à votre gré? ai-je
inspirer les Ravaillac, les Poltrot, les Clément, les Felton, les Salcède, les Aod, j’ai pensé
quel bon roi serait à l’abri d’un assassinat, si la
dire les Judith? En effet, monseigneur,
religion enseignait à tuer un prince qu’on croit ennemi de Dieu? Voilà la première tragédie
où l’on ait attaqué la superstition » (XXXIV, 46).
11 In una lettera del settembre 1739 Voltaire scrive a Federico II: « Votre Altesse royale
entraîne y sont peintes d’un pinceau assez ferme et
verra si les horreurs que le fanatisme
assez vrai. Le malheureux Séide, qui croit servir Dieu en égorgeant son père, n’est point un
portrait chimérique. Les Jean Châtel, les Clément, les Ravaillac, étaient dans ce cas, et, ce
qu’il y a de plus horrible, c’est qu’ils étaient tous dans la bonne foi. N’est-ce donc pas
rendre service à l’humanité de distinguer toujours, comme j’ai fait, la religion de la
d’être persécuté pour avoir toujours dit, en cent façons
superstition; et méritais-je
différentes, qu’on ne fait jamais de bien à Dieu en faisant du mal aux hommes? » (XXXIV,
36); Voltaire fornisce una ancor più chiara spiegazione dello scopo della sua tragedia in
un’altra lettera a Federico II quando, nel dicembre 1740, appena terminata una nuova
- 13 -
Ma le sue intenzioni non sono state ben comprese, e molti l’hanno
accusato di aver voluto attaccare Gesù e la religione cristiana.
E’ comunque comprensibile che alcuni abbiano potuto intravvedere un
parallelismo tra Maometto e Gesù Cristo. Voltaire, infatti, nella sua pièce
attacca direttamente un fondatore di religione e, mostrando che l’Islam si è
imposto grazie ai raggiri di un impostore, che Maometto è riuscito ad
attirare a sé milioni di proseliti tramite l’ipocrisia e la menzogna, è come se
avesse suggerito che si potrebbe applicare una dimostrazione analoga al
fondatore della religione cristiana.
A questo punto, ci si potrebbe quindi chiedere per quale motivo Voltaire
abbia deciso di non conservare a questo profeta il suo carattere di profeta e
da che cosa sia derivata la concezione di un Maometto così meschino e
crudele.
La risposta è da ricercare nelle fonti di cui l’autore si è servito: per
quanto riguarda il personaggio e il carattere di Maometto, Voltaire si è
12 13
attenuto alle opere di Prideaux e di Gagnier, alle quali si è molto ispirato.
revisione dell’opera, ne invia una copia al re di Prussia: « Je prends la liberté de lui envoyer
une nouvelle copie de cette tragédie de Mahomet, dont elle a bien voulu, il y a déjà
C’est un tribut que je paye à l’amateur des arts, au
longtemps, voir les premières esquisses.
surtout au philosophe, beaucoup plus qu’au souverain. Votre Majesté sait quel
juge éclairé,
esprit m’animait en composant cet ouvrage; l’amour du genre humain et l’horreur du
fanatisme, deux vertus qui sont faites pour être toujours auprès de votre trône, ont conduit
ma plume. J’ai toujours pensé que la tragédie ne doit pas être un simple spectacle qui
touche le cœur sans le corriger » (XXXIV, 189).
12 La vie de Mahomet, où l’on découvre amplement la véri