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TSB.

1.3. Consolidamento e diffusione

Sempre in Inghilterra nascono, nel 1762, forme

alternative di assicurazione (in un panorama in cui si

era affermato e consolidato il ruolo e l’importanza

dell’attività di assicurazione), non più collegate al

risarcimento in caso di danni o incidenti di merci e

prodotti, ma di tipo para-finanziario, occupandosi di

assicurazioni per la persona e sulla vita, garantite e

legittimate con regio decreto:

Le assicurazioni ramo vita trovano quindi un'importante

legittimazione istituzionale.

Ed ecco che dalla seconda metà del 1600, fino alla fine

del 1700, il settore assicurativo aveva consolidato il

proprio ruolo nella società moderna, avviandosi

nell’impegno di espansione e diffusione, andando a

soddisfare il bisogno e la necessità, da parte di tutti

coloro che avessero subìto un danno oppure fossero

state vittime di disastri, di ottenere un indennizzo.

Partendo dal modello londinese, le attività di copertura

di rischio furono sintetizzate ed applicate negli Stati

Uniti, ad opera del politico e scienziato, Benjamin

Lo sviluppo Franklin, ed in Europa.

negli usa Rifacendosi alle caratteristiche delle imprese londinesi, 16

infatti, nel nuovo e nel vecchio continente si insediò

nella società, il concetto di copertura dei rischi,

principalmente in primo luogo, riguardo ai rischi legati

agli incendi (sulla base delle aziende londinesi definite

per l’appunto “Fire Office” ).

[4]

1.4. Lo sviluppo in Italia

In Italia le tappe più importanti che hanno contribuito

alla formazione del concetto di assicurazione, sono

collegabili alla nascita delle città portuali, quindi anche

nel nostro paese la necessità di tutelare il trasporto di

merci per mare era una delle necessità più impellenti;

La prima storica impresa di assicurazione italiana

nacque nel 1822 col nome di “Azienda Assicuratrice”,

nella città di Trieste, allora sotto il dominio dell’impero

austro-ungarico. L’Azienda Assicuratrice operò fino al

1882, quando nello stesso anno fu assorbita dal gruppo

“Assicurazioni Generali”, tuttora attivo nel territorio

italiano; da nominare per importanza e dimensione, era

poi il gruppo RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà),

sviluppatosi pochi anni dopo l’Azienda Assicuratrice,

controllata dal Banco Adriatico Delle Assicurazioni, ed

unica sua concorrente nel territorio dell’impero:

anch’essa tuttora attiva con varie sede in Italia ed

all’estero.

Il panorama appena illustrato ha scatenato una serie di

attività e di processi, il cui risultato è stato la diffusione

e consolidamento del concetto di assicurazione: in

particolare si è assistito ad uno sviluppo piuttosto 16

regolare fino alla fine del 1900, quando precisamente

dagli anni 50’ in poi, al fenomeno assicurativo si è

affiancata una visione politica comunitaria.

Con la formazione dell’Europa Unita, e precisamente in

Sul modello organizzative delle strutture di Lloyd, si

[4]

riferimento al trattato di Maastricht del 1992 , si è

[5]

svilupparono altre attività indipendenti, prevalentemente

impiegate nel settore della gestione dei rischi provocati da

introdotta una disciplina legislativa che permetteva

incendi: per questo motivo venivano indicati col nome di Fire

Office.

libera circolazione di capitali, merci e persone ed

un'unica moneta, tale da gonfiare le opportunità di

inserimento, ma al contempo di inasprire la concorrenza

ed il confronto fra le varie imprese operanti nello stesso

settore;

Furono i suddetti cambiamenti, che spinsero le imprese

italiane ad orientarsi verso una gestione privatistica e

sempre più efficiente, al punto da rendere necessario

l’introduzione di strumenti capaci di indirizzare nel

modo giusto le risorse a disposizione e di supportare le

scelte strategiche, studiando le caratteristiche (in

termini di opportunità e minacce) del mercato di

riferimento;

Così ci fu una vera e propria scossa per il settore

italiano assicurativo, abituato fino agli anni 50’ ad

operare in una sorta di “mercato protetto”.

Lo scontro ed il moltiplicarsi dei concorrenti ha spinto

sempre più le imprese assicurative, verso nuove

esigenze operative, soddisfatte nell’applicazione di

tecniche e strategie di continuo miglioramento dei

comparti produttivi e di studio approfondito del mercato

circostante:

da qui in poi si è consolidato e rafforzato il ruolo del 16

Marketing Assicurativo, che partendo dalle teorie di

efficienza operativa, cura delle caratteristiche dei

prodotti, collocamento degli stessi sul mercato di

sbocco, ha permesso l’allineamento delle imprese

Il Trattato di Maastricht, o Trattato sull'Unione

[5]

Europea, è un trattato che è stato firmato il 7 febbraio

assicurative italiane nei confronti degli standard della

1992 a Maastricht, città sita nei Paesi Bassi; Determina

concorrenza, ed introdotto la consapevolezza

la nascita dell’UE, ed essenzialmente prevedeva la

libera circolazione di merci, persone, capitali, sul

territorio europeo, introducendo il concetto di

“cittadinanza europea”.

dell’importanza degli studi del mercato e delle sue

caratteristiche: la conseguenza immediata fu

l’abbondono delle vecchie, inadeguate e sterili

strategie, che si orientavano alla sola specializzazione

produttiva, indirizzate d’ora in poi al raggiungimento

della cura e della soddisfazione del cliente, come

vantaggio competitivo.

1.5. Il concetto di assicurazione

Il concetto di assicurazione è facilmente riconducibile al

concetto del rischio , il quale, viene considerato come

[6]

“evento incerto” che può causare un danno oppure un

incidente, indipendentemente dalla volontà di chi lo

subisce.

Nella sostanza con l’assicurazione, una moltitudine di

individui, si dividono i rischi che potrebbero derivare dal

verificarsi di un evento.

Come già suddetto, in origine l’”evento incerto” era

collegato nella stragrande maggioranza dei casi ai rischi

collegati alla navigazione, quali violenza del mare per

esempio, oppure rotte errate, cedimenti nella strutture 16

delle imbarcazioni. Nei tempi più vicini ai quelli attuali,

invece, si iniziò a parlare di copertura di rischi causati

da incendi, e poi successivamente anche se in via

piuttosto limitata, anche accenni al ramo vita: in linea di

Coviello Antonio, Pellicano Marco – “Marketing

[6]

massima anche l’odierno panorama assicurativo

Assicurativo: strategie, relazioni, e-insurance”-

Liguori Editore – 2010

individua due macro-categorie di rami assicurativi,

ognuno dei quali rappresenta un raggruppamento di

rischi in categorie omogenee. Ogni ramo è

caratterizzato da diverse tecniche di gestione e da

diverse formule organizzative, differenti politiche di

assunzioni del rischio e di liquidazione.

1.6. Il ramo danni ed il ramo vita

I due grandi rami delle assicurazioni sono il ramo

danni e il ramo vita.

- Le assicurazioni ramo danni tutelano l'assicurato da

eventi che possano danneggiare il suo patrimonio e le

sue possibilità di guadagno, reintegrandone l'entità (in

tutto o in parte) al momento della liquidazione del

risarcimento. I sottogruppi di questa area sono i danni

contro le cose, i danni contro le persone, la

responsabilità civile (obbligatoria per legge nel caso

di circolazione di autoveicoli e natanti), i rischi

commerciali e i rischi finanziari. Danni contro le cose

comprendono quelli a veicoli, abitazioni e qualunque

altro bene fisico possa far parte del patrimonio di un

soggetto e possa essere danneggiato da eventi come il 16

furto, l'incendio o altro. I danni contro le persone

riguardano soprattutto eventi come infortunio e

malattia, che impedirebbero all'assicurato di lavorare e

guadagnare, arrecandogli quindi un concreto danno

economico. La responsabilità civile riguarda i danni

causati dal soggetto a terzi per il verificarsi di un danno

ingiusto a causa del suo comportamento; la maggiore

diffusione è riservata – come anticipato – alla polizza

(obbligatoria nel nostro ordinamento) che copre i rischi

derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti. I rischi

commerciali e finanziari riguardano il settore crediti,

tutelando l'assicurato da quelli che provengono

dall'operare sui mercati finanziari e consentendo di

mettere il proprio capitale al riparo dalle fluttuazioni

(entro determinati limiti ben definiti a monte).

- Nel ramo vita l'entità della polizza e del premio si basa

principalmente sulla possibilità che l'assicurato ha di

vivere o morire entro una certa data. Si tratta di una

forma di risparmio, il cui scopo è tutelare l'assicurato e i

suoi familiari dalla non conoscenza della durata della

vita umana. Gli eventi da cui proteggersi sono quindi la

morte e la sopravvivenza, ma anche l'invalidità e la

vecchiaia. Queste tipologie di danno vengono risarcite

attraverso tecniche e modalità diverse: l'erogazione di

un capitale (soprattutto in caso di morte), di una rendita

o di un indennizzo (anche in caso di morte, ma

soprattutto per invalidità e vecchiaia). Esistono poi

assicurazioni (quelle che chiamano anche linked) 16

collegate a fondi comuni d’investimento o indici di

borsa. I vantaggi di queste polizze sono la percentuale

di guadagno minimo garantito (tasso tecnico) e

l'impignorabilità in caso di fallimento. Fra gli

svantaggi più importanti viene annoverata la costante

riduzione del valore del denaro, dovuta alla continua

rincorsa tra risparmi e inflazione. La diffusione di questo

genere di polizze ha avuto un'impennata grazie alla

ristrutturazione del sistema di previdenza pubblica, che

ha reso le pensioni statali meno competitive e quindi, di

fatto, per molti il ricorso a questo tipo di polizze è

divenuto ormai quasi necessario.

Dal punto di vista giuridico invece l’assicurazione è

disciplinata da un contratto, nel quale una parte

(assicuratore) si impegna ad indennizzare un’altra parte

(assicurato), entro dei limiti ben determinati, dietro

pagamento di canoni prestabiliti (chiamati “premi

assicurativi”). Con tale contratto, chiamato “polizza”

avviene di fatto il trasferimento del rischio

dall’assicurato all’assicuratore. Nel caso in cui si

verifichi l’evento aleatorio, indipendente dalla volontà

d

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
131 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher go2sleep di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing e finanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Coviello Antonio.