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b) TRASPORTO DELLA VESTE SACRA IN PROCESSIONE
Questo era il momento più importante delle cerimonie che si svolgevano nel Persephoneion
locrese, infatti come abbiamo già accennato, la veste sacra potrebbe essere l’abito destinato ad
adornare la statua di culto della dea.
A questo tema sono dedicati numerosi pinakes che vengono però divisi in due sottogruppi: nei tipi
5/3(fig.27) e 5/4(fig.28) l’abito è trasportato disteso da un gruppo di fanciulle, negli altri invece lo
ritroviamo piegato in un canestro o in un vassoio di metallo trasportato sulla testa di una sola
portatrice.
Nei tipi 5/3 e 5/4 sono rappresentate quattro fanciulle in fila precedute (nel 5/3) e seguite (nel 5/4)
da una donna velata con il mantello sollevato sul capo e leggermente più alta delle altre.
Questa figura ha una funzione diversa non soltanto per l’abbigliamento ( chitone e himation) ma
anche per la presenza della coppa profonda e della bacchetta ( la rhabdos). Secondo Torelli queste
52
figure sono da interpretare come sacerdotesse “ rhabdouchoi” nei culti tesmoforici .
48 la kibotós è uno dei doni per la sposa, il mobile che contiene le vesti ma anche gli oggetti preziosi;ad esempio
nell’Odissea ( VIII, v. 438 ss.) Arete porta ad Ulisse un’arca contenente vesti e oro. Per maggiori dettagli vedi Richter
1966.
49 non si sono conservate le mani, ma dalla posizione della stoffa possiamo dedurre che la stia piegando in due.
50 per i significati del gallo si rimanda ai capitoli successivi.
51 il tipo 5/1 si data al 490-480 a.C., mentre il 5/2 si data al 470-460a.C., quindi più recente.
52 Torelli 1976, p 161 e s., lo studioso aggiunge inoltre che la sacerdotessa, nel corteo nuziale prende il posto della
madre, sostituendola a tutti gli effetti. 20
Sono invece molto più diffuse le scene in cui la veste piegata è trasportata su un vassoio ( magis) o
un canestro ( kanoun).
Nella maggior parte dei casi il corteo è diretto a sinistra; le due protagoniste sono la portatrice di
magis e la sacerdotessa con la rhabdos e la coppa, come possiamo notare dalle rappresentazioni
5/6-5/9(fig.29 e 30) e 5/11(fig.31).
In tutti i pinakes tranne nel 5/12(fig32), la portatrice precede la sacerdotessa; a terra tra le due
figure troviamo un thymiaterion o un louterion, arredi cultuali che alludono allo spazio sacro del
santuario, così come le tre phialai ombelicate appese sulla parete di fondo.
Poggiato sul louterion o sul thymiaterion troviamo un gallo che suggerisce che la cerimonia che si
sta svolgendo è legata ai riti di passaggio che coinvolgono il mondo femminile locrese.
La portatrice di magis indossa una veste rituale con maniche a pipistrello e sostiene il vassoio
sempre con la mano destra, mentre la mano sinistra è chiusa a pugno e avvolta nella manica e
portata al petto. I capelli sono lisci sulla fronte e raccolti in una crocchia sulla nuca o in un sakkos.
La sacerdotessa invece solitamente è più grande e porta un abito ionico, con il chitone pieghettato e
l’himation , ma solo in un caso (5/5) il mantello è sollevato e copre il capo.
L’immagine raffigurata nel 5/15(fig.33) merita un discorso a parte: infatti è l’unico pinax dove
possiamo ricostruire la presentazione e l’offerta della veste piegata.
Nella rappresentazione troviamo la portatrice e la sacerdotessa rivolte verso destra verso una figura
che risulta di proporzioni ancora maggiori della sacerdotessa. Questa figura è molto probabilmente
la dea a cui vengono rivolti i doni; la mano sinistra è chiusa in un pugno ma non avvolta nella
stoffa, mentre con quella destra solleva un gallo, che in questo caso oltre a rappresentare i riti di
passaggio femminili, è anche un attributo della dea.
Sotto il seggio della dea troviamo infine raffigurata un’hydria che sottolinea ulteriormente l’ambito
femminile in cui si svolge la cerimonia.
Il 5/14 invece propone uno schema diverso: è rappresentata una sola figura, una portatrice di
kanoun rivolta verso sinistra e nel canestro è evidente la veste piegata.
La figura fonde insieme l’abito della sacerdotessa e gli attributi della portatrice: infatti indossa un
chitone, il capo e il dorso sono coperti dall’himation ma non porta ne la bacchetta ne la coppa, non
manca però il gallo a rappresentare i riti di passaggio del mondo femminile.
Nella scena rappresentata nel 5/18(fig.34) è stata aggiunta una nuova figura, una flautista, che
precede la portatrice e la sacerdotessa nella processione.
21
c) ALTRE PROCESSIONI
In questo nucleo sono raccolte quelle raffigurazioni che non posso essere inserite nel gruppo
precedente perché sprovviste della veste ripiegata contenuta nel vassoio.
Il tipo 5/17 (fig.35) rappresenta un corteo con tre figure che portano vasi o contenitori: un kalathos
la figura di sinistra, una phiale e un’anfora quella al centro, mentre della figura di destra non si
sono conservati gli attributi.
È probabile che una delle due figure esterne portasse un gallo.
La figura centrale indossa un costume dorico con peplo e con capelli raccolti in un sakkos, mentre
le due figure laterali indossano un costume ionico con chitone pieghettato e himation.
La presenza di contenitori riferibili alla sfera femminile ci portano ad interpretare la scena sia come
corteo che reca doni alla sposa, sia come preparazione al bagno prenuziale.
d) OFFERTA DELLA PALLA
Le scene raccolte in questo nucleo prevedono nella parte destra della tavoletta una figura seduta con
l’abito e gli attributi della sacerdotessa, con himation e chitone, il capo velato e una coppa profonda
nella mano sinistra, mentre la mano destra è protesa verso la bacchetta.
Nella parte sinistra invece è rappresentata una figura femminile stante che indossa un peplo e ha i
capelli raccolti nel sakkos. Sullo sfondo sono appese due phialai ai lati di una hydria, in basso una
kibotós .
Sull’arredo possiamo notare la veste piegata e una corona decorata ( la corona gamelia o nuziale).
Nel tipo 5/19(fig.36) la fanciulla stante reca con la mano sinistra un gallo e con la mano destra una
palla; nel tipo 5/20(fig.37) al posto del gallo, che si trova a terra davanti all’altare, la stessa figura
stante allarga un lembo di stoffa dell’abito contenente dei frutti o dei boccioli di forma appuntita;
nel tipo 5/21(fig.38) non sono conservate le offerte.
Sotto l’arredo del tipo 5/19 troviamo un cigno o un’oca, mentre sotto quello del 5/21 troviamo una
piccola sirena.
L’offerta della palla ( o comunque la presentazione di questa) è il segno dell’abbandono dei giochi
53
infantili da parte della fanciulla , e può essere connessa ad una sorta di benedizione della veste
nuziale piegata e della corona poggiate sul mobile.
53 Sui doni di giochi infantili da parte delle fanciulle vedi Torelli 1976, pag. 166.
22
4.5 KOSMESIS – VESTIZIONE E ACCONCIATURA.
All’interno di questo gruppo sono inserite tutte le scene di toeletta o in genere di abbigliamento.
Le scene di toeletta sono molto simili tra loro: una fanciulla, in piedi o seduta, che porta una mano
alla testa per sistemare l’acconciatura guardandosi in uno specchio.
Le diverse varianti si basano principalmente su due elementi: la presenza o meno di una “ancella”
che assiste ai preparativi e lo svolgersi della scena sullo sfondo di una porta oppure di una grande
kibotós.
a) DUE FIGURE NUDE AI LATI DEL LOUTERION
Nel tipo 6/1(fig.39) si conserva solo la parte inferiore della tavoletta dove sono rappresentate due
figure femminili nude ( le uniche di tutto il complesso dei pinakes di Locri Epizefiri) di profilo
54
accanto ad un louterion posto al centro. La figura di sinistra poggia la mano sinistra sull’orlo della
vasca mentre con quella destra tiene uno strigile. La figura di destra non sappiamo quale azione
stesse compiendo.
55
Torelli riconosce in questo tipo la raffigurazione del “loutrón nymphikón” , considerato un
momento importante del culto celebrato nel Persehoneion di Locri.
b) DUE FIGURE AFFRONTATE CON EROTE AL CENTRO
Nel tipo 6/4(fig.40) sono rappresentate due figure femminili affrontate di cui conserviamo solo la
parte inferiore, con al centro un erote.
L’erote è rappresentato come un bambino nudo, con le grandi ali piegate che osserva la figura di
sinistra sollevando il volto, e sembra porgere una alabastron con la mano destra, mentre con la
sinistra tiene uno specchio.
Le due figure femminili indossano un chitone con himation e non sappiamo quali fossero le loro
azioni.
Molto probabilmente l’erote ha forti legami con il mondo femminile e quello erotico, quindi
particolarmente adatto a questo tipo di scene.
c) SCENE DI VESTIZIONE
54 ricordiamo che il louterion compare in modo frequente sui pinakes di Locri: 1/23 ( due galletti affrontati si azzuffano
sull’orlo del bacile), 3/1 ( una fanciulla con in mano una tenia fiancheggia un louterion sul cui bordo svolazzano due
colombe affrontate), 5/7 ( scena di processione con louterion al centro).
55 Torelli 1976, pag. 166. 23
I tipi riuniti in questo nucleo sono due: il 6/2 e il 6/10, in cui è possibile riconoscere una scena in
cui un personaggio femminile è intento a sistemarsi il vestito.
56
Nel tipo 6/2(fig.41) la fanciulla è rivolta verso destra mentre quella rappresentata nel 6/10 sembra
posta frontalmente.
In entrambe le rappresentazioni le fanciulle indossano un chitone leggero con fitte pieghe molto
scollato nel 6/2. Non è chiaro quale sia l’azione compiuta a causa della lacunosità della scena, ma è
probabile che la fanciulla stia sollevando il kolpos così da consentire di stringere con la mano la
cintura.
Nel 6/10(fig.42) conserviamo solo la parte della vita in cui si notano le braccia incrociate, forse per
sistemare il panneggio sui fianchi.
d) SCENE DI ACCONCIATURA
In questo nucleo sono inserite tutte le immagini che raffigurano una fanciulla intenta a specchiarsi
per sistemare l’acconciatura o i capelli; la fanciulla è sempre rivolta a destra ed è sempre con la
mano destra che sistema i capelli e con la mano sinistra tiene lo specchio sollevato.
La ritroviamo in piedi solo nel 6/3 mentre è seduta nel 6/5, 6/6, 6/8 e 6/9.
57
Nel tipo 6/5(fig.43) la figura è seduta su un trono riccamente decorato con schienale ricurvo con
terminazione ornitomorfa a cigno o ad oca e zampe leonine.
Il sedile nella parte inferiore è chiuso con un pannello laterale in cui è raffigurata una sirena con ali
spiegate.
Nel tipo 6/6(fig.44) invece è rappresentato un sedile senza schienale con gambe decorate con
coppie di palmette e una sorta di capitello ionico che sostiene un elemento orizzontale decorato sul
quale poggia un cuscino.
Anche nel 6/9(fig.45) lo sgabello è privo di schienale con le gambe li