Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 48
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 1 Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi di Laurea Triennale: "Capitalismo e Tecnologia: Trade-off?" Pag. 41
1 su 48
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Capitolo 1

Introduzione

1.1 Origine ed obiettivi della tesi

L’innovazione tecnologica è stata sempre considerata, nel campo della

moderna teoria della crescita, una variabile determinante dello sviluppo

capitalistico e della crescita economica. Molti sono stati i contributi teorici di

economisti e tecnologi, ma anche di sociologi, filosofi, storici e politici che si sono

occupati di definire il rapporto che intercorre tra tecnologia e capitalismo.

Alla luce degli stravolgimenti economici e sociali degli ultimi cinquant’anni,

determinati dall’avvento della rivoluzione informatica, il dibattito si è riacceso.

L’attuale periodo storico viene interpretato da diversi studiosi come un punto di

svolta nel processo di avanzamento del sistema capitalistico sia per le particolari

caratteristiche delle tecnologie informatiche, sia per le contraddizioni interne al

sistema capitalistico.

La nascita della tecnologia può essere ricondotta al momento in cui l’uomo,

avendo bisogno di un oggetto particolare che non trovava in natura, cominciò a

pensare a come plasmare l’ambiente circostante per ottenerlo. Da quel momento, le

innovazioni tecnologiche si sono susseguite condizionando in modo irreversibile lo

sviluppo sociale ed economico dell’uomo. L’avvento della tecnologia rappresenta il

momento in cui l’uomo ha preso coscienza delle proprie abilità e dell’ambiente

circostante, ricercando tramite la manipolazione della natura un miglioramento

della qualità della propria vita. Se la tecnologia si origina agli albori della civiltà

umana, il capitalismo nasce invece in un preciso momento storico, il XVI secolo. Da

allora, la tecnologia è diventata lo strumento del capitalismo atto a garantire

l’accumulazione di capitale e, solo indirettamente, finalizzato al miglioramento

qualitativo dell’esistenza umana. Con il tempo, il capitalismo ha incrementato

5

costantemente la potenza della tecnologia in modo da aumentare sempre più il

profitto.

All’interno della trattazione si cercherà di verificare se il rafforzamento della

tecnologia stia indebolendo il sistema capitalistico stesso, dimostrando quindi

l’esistenza di un trade-off tra le due entità.

Questa tesi di laurea, nata da un più generale interesse nella comprensione dei

risvolti macroeconomici delle applicazioni tecnologiche ai processi produttivi, si è

indirizzata verso l’individuazione e l’analisi delle particolari condizioni dell’attuale

periodo storico. L’obiettivo è quello di comprendere se la rivoluzione informatica

abbia innescato un cambiamento di dimensioni tali da rappresentare una possibile

minaccia allo sviluppo capitalistico.

“Nonostante la crisi, nonostante tutto, il capitalismo sembra oggi

vincente perché si serve della tecnica. È inevitabile che per continuare a

vincere voglia rafforzare sempre più lo strumento che gli consente di

vincere. Ma con questa volontà il capitalismo non assume più come

scopo l’incremento indefinito del profitto, ma l’incremento indefinito

della potenza della tecnica”. (Emanuele Severino, 2012, p.35)

6

1.2 Struttura della tesi

Il quesito in merito all’esistenza di un trade-off tra tecnologia e capitalismo

può essere ricondotto all’avvento di particolari dinamiche all’interno dell’attuale

sistema capitalistico. Per riuscire a determinare se tali caratteristiche si distacchino

in modo sostanziale da quelle dei periodi passati, si è proceduto ad un’approfondita

analisi storica del sistema capitalistico.

Il secondo Capitolo è stato dedicato alla ricostruzione storica del percorso

compiuto dal sistema capitalistico dalla sua apparizione nel XVI secolo fino alla sua

ristrutturazione dopo la crisi degli anni ’70. Sono state analizzate nel dettaglio le

caratteristiche socioeconomiche che hanno determinato l’avvento di un nuovo

sistema di produzione e di come l’accumulazione di capitale abbia permesso

l’avvento delle Rivoluzioni Industriali. L’analisi delle innovazioni introdotte da

taylorismo e fordismo, sia sul piano dell’organizzazione del lavoro che della

produzione, è stata finalizzata all’individuazione di determinate intuizioni che

hanno modificato intrinsecamente i modelli di produzione e di consumo. Il

Paragrafo 2.5 è stato incentrato sull’individuazione dei meccanismi che hanno

portato alla crisi del modello fordista e di come il sistema capitalistico sia stato in

grado di ristrutturarsi tramite la rivoluzione informatica.

Il terzo Capitolo ha permesso la teorizzazione dell’andamento ciclico del

sistema capitalistico, spiegato tramite le onde di Kondratiev, da cui nasce una

riflessione in merito a quali caratteristiche possa avere la sesta rivoluzione

tecnologica. La trattazione si sposta poi sull’individuazione delle peculiarità delle

tecnologie dell’informazione (Paragrafo 3.3) e di come esse abbiano generato

importanti contraddizioni all’interno del sistema capitalistico. Nei successivi due

paragrafi sono stati approfonditi i risvolti sociali e ambientali di tali tecnologie,

cercando di attribuire un giudizio di valore ai recenti sconvolgimenti.

Alla luce della ricostruzione dell’andamento capitalistico si può sostenere che

i possibili risvolti futuri possono dirigersi alternativamente verso una

ristrutturazione del sistema capitalistico, capace quindi di neutralizzare e

incorporare per la sesta volta nella storia le proprie contraddizioni, oppure verso

l’avvento di un nuovo sistema non incentrato sulla mera accumulazione di capitale.

7

Le conclusioni della tesi trovano le proprie radici sull’analisi storica, in quanto il

capitalismo è sempre riuscito a riconfermarsi il miglior sistema economico

possibile; l’obiettivo di questa tesi di laurea non è quindi giungere ad una

conclusione inconfutabile, ma valorizzare le conoscenze della letteratura scientifica

del passato in modo da individuare lo scenario futuro più probabile.

8

Capitolo 2

L’evoluzione storica del sistema

capitalistico e sviluppo di paradigmi

tecnologici

2.1 Introduzione

Il rapporto tra capitalismo e tecnologia è strettamente condizionato dalla loro

natura e, quindi, dagli obiettivi che sottendono la loro esistenza. Si procede quindi

con l’esplicitazione del significato dei due termini.

In generale, si definisce capitalismo quel sistema economico in cui il capitale –

denaro e beni materiali – viene impiegato per sviluppare un’attività di produzione e

fornire un profitto a chi ha impiegato tale capitale. L’accumulazione di capitale,

ovvero il processo mediante il quale la quantità di fattori produttivi viene

incrementata attraverso il reinvestimento nel processo produttivo del reddito non

consumato, rappresenta quindi il suo fine ultimo. Tuttavia, affinché l’accumulazione

di capitale possa assumere una determinazione specificatamente capitalistica è

necessario un ulteriore requisito: l’incremento dei fattori produttivi deve risultare

direttamente funzionale all’espansione del capitale e alla crescita del profitto. È

proprio questo passaggio a differenziare il capitalismo dai sistemi economici

precedenti: nei sistemi precapitalistici i profitti derivanti da un’attività economica

vengono reinvestiti in attività extra-economiche. Il capitalismo si differenzia in

modo sostanziale da qualsiasi altro sistema, in quanto il suo obiettivo fondamentale

risulta essere l’aumento indefinito del capitale tramite continui reinvestimenti.

9

La tecnologia viene invece definita come la scienza che studia i processi

produttivi, i metodi e i mezzi impiegati in essi. Tecnologia ha la radice semantica

nella tecnica, essendo lo studio dei procedimenti tecnici in uno o più rami della

produzione industriale.

Tecnico deriva dal greco téchne, che significa arte, che a sua volta deriva dal verbo

indoeuropeo tíkto, che significa produrre. Per tecnica si intende, infatti, l’insieme

delle regole atte a dirigere una qualsiasi attività umana in modo efficace.

La tecnologia è riferita quindi al significato di tecnica razionale di produzione, quindi

ai comportamenti umani rivolti alla natura e finalizzati alla produzione dei beni.

Partendo da queste esplicitazioni, si è cercato di ricostruire il percorso storico

compiuto dal sistema capitalistico al fine di comprendere le condizioni

socioeconomiche che hanno portato alla sua apparizione nel XVI secolo e i motivi

che ne hanno determinato il perdurare. Particolare attenzione è stata posta alle

cause della crisi del capitalismo fordista e alle strategie messe in atto dallo stesso

per porvi rimedio.

2.2 Gli albori del sistema capitalistico

In accordo con la definizione di capitalismo, gli antecedenti delle istituzioni

capitalistiche possono essere individuati già nel mondo antico. Nel tardo Medioevo

europeo, si verificò un aumento sostanziale degli scambi e della circolazione della

moneta, aumentando i consumi e facendo emergere un ceto di banchieri e mercanti.

Tuttavia, il suo sviluppo come sistema risale al XVI secolo quando l’industria

tessile inglese fu protagonista di una sorprendente crescita: per la prima volta in un

sistema economico, l’eccesso di produzione rispetto al consumo non viene destinato

alla costruzione di monumenti o cattedrali, per natura attività improduttive, ma

nell’efficientamento ed ampliamento della capacità produttiva. Il cambio di

prospettiva è stato permesso da alcune connotazioni del periodo, come la Riforma

Protestante del XVI secolo. 10

Nel saggio “L'etica protestante e lo spirito del capitalismo” (1904), Max Weber 1

sostiene che la mentalità religiosa calvinista ha rappresentato una condizione

culturale della popolazione europea che ha permesso la formazione di una mentalità

capitalista. Weber faceva riferimento ad uno “spirito capitalistico”, ovvero ad una

predisposizione socioculturale che induceva il calvinista a reinvestire i guadagni in

nuove attività economiche in modo da non cedere alla sete di guadagno. Con

l’avvento del calvinismo, la salvezza non è più legata al compimento di buone opere

ma al lavoro, alla produzione di ricchezza. Il povero diventa colui che è escluso dalla

grazia di Dio e la disuguaglianza economica è giustificata dalla virtuosità dei ricchi.

Tuttavia, bisogna osservare che tutti i sistemi precapitalistici considerano

l’economia come il mezzo per produrre risorse da impiegare in attività extra-

economiche, come l’acquisizione di potere o la soddisfazione dei propri bisogni

specifici, differenziandosi sul piano sostanzia

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
48 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maddylubrini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di economia e gestione delle imprese industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Dossena Giovanna.