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Salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite
Efficacia ed efficienza dei processi aziendali
Affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche
Prevenzione del rischio che la banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo)
Conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne
Inoltre seguendo quanto disposto nella circolare "La Banca centrale europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, la adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle"
banche regionali è soggetto alla vigilanza della Banca d'Italia. La Circolare n. 288/2015, intitolata "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari", stabilisce che le banche regionali devono adottare lo stesso regime prudenziale di misurazione e controllo dei rischi delle banche, al fine di garantire una "vigilanza equivalente". Tuttavia, al momento, le norme non prevedono l'applicazione di alcune disposizioni contenute nel "pacchetto CRR/CRDIV" (che attenuano le nuove regole prudenziali definite dal Comitato di Basilea, noto come Basilea 3), come ad esempio le regole sulla liquidità e la leva finanziaria. Pertanto, le banche regionali sono soggette a tali disposizioni. Queste informazioni possono essere trovate nella Circolare n. 288/2015 e nei bilanci delle banche regionali.controlli interni è a sua volta tipicamente suddiviso in tre livelli:- Primo livello: chiamati controlli di linea, costituisce la base della piramide, dove sono rappresentati i controlli di primo livello, ovvero i controlli di routine, implementati direttamente nel processo aziendale. Tali controlli sono condotti dalle stesse strutture operative, ovvero dai soggetti parte attiva del processo, come il project manager e il responsabile del processo; questi controlli hanno ad oggetto la totalità delle operazioni ed attività giornaliere di competenza. "Le strutture operative sono le prime responsabili del processo di gestione dei rischi: nel corso dell'operatività giornaliera tali strutture devono identificare, misurare o valutare, monitorare, attenuare e riportare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi; esse devono rispettare i limiti operativi loro
“Rischi operativi”, “Informazioni di natura qualitativa”, Bilancio 2018 Finaosta78assegnati coerentemente con gli obiettivi di rischio e con le procedure in cui si63articola il processo di gestione dei rischi”.
- Il secondo livello dei controlli è rappresentato dalle verifiche di compliance adeterminate norme tecniche o giuridiche (per esempio: salute e sicurezza sul lavoro,D. lgs. 231/2001, normativa tutela privacy, trasparenza, anticorruzione) cheimpattano su specifiche attività aziendali. Tali controlli sono effettuati da un soggettodiverso dai soggetti parte attiva del processo, quali la funzione di Risk management,compliance e dal responsabile del processo ed hanno ad oggetto un campione delleattività. Nello specifico, la funzione di Compliance ed il Risk Management sonopreviste e devono essere svolti secondo le norme di vigilanza.
- Infine il terzo livello, è rappresentato dalla valutazione dell’intero
Disegno dei controlli aziendali al fine di valutare se il sistema, una volta fatto adeguatamente funzionare, possa prevenire, contenere o correggere i rischi che minacciano gli obiettivi aziendali. Riguardo all'organo che conduce tale funzione, è di competenza del collegio sindacale (comitato per il controllo interno sulla gestione e consiglio di sorveglianza nei sistemi di amministrazione alternativi, oltre alla funzione di Internal Audit). Di seguito una rappresentazione della piramide:
Circolare n. 285/2013 di BI "Disposizione di vigilanza per le Banche"
La rappresentazione e la disclosure sui livelli è stata presa dalla "Relazione sul governo societario al 31.12.18" della società finanziaria regionale Trentino Sviluppo. Tale suddivisione, prevista inoltre dalla circolare n. 285/2013, viene applicata in quanto imperativa, dalle finanziarie regionali iscritte all'albo.
- Assemblea ordinaria: l'organo collegiale deliberativo costituito dai soci della società;
- Consiglio di amministrazione (cda) o Amministratore unico: l'organo aziendale collegiale (o non collegiale) predisposto alla gestione;
- Collegio sindacale: l'organo collegiale preposto al controllo dell'operato dei membri facenti parte dell'organo di gestione (ruolo, composizione e poteri ridisegnati in seguito alla legge Draghi del 1998);
- Revisore o società di revisione: non vige l'obbligo del controllo contabile esterno per le società non quotate, ma tutte le finanziarie regionali si avvalgono di una società di revisione esterna, possibilità concessa dalla riforma.
Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero delle economie e delle finanze. Questo è quanto è indicato nel T.U.S.P.P. all'articolo 11 "Organi amministrativi e di controllo e delle società".
3.2.1 Il Collegio sindacale
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. Inoltre, come si legge dall'articolo 2403-bis c.c., i sindaci possono effettuare atti di ispezione e controllo e chiedere agli amministratori notizie sull'andamento della gestione. Nelle società non quotate, il collegio può effettuare il controllo contabile,
ma come si vedrà, le società oggetto di tesi delegano il controllo contabile a società di revisione. Il suo operato viene svolto da un organico di tre o cinque membri effettivi (soci o non) nominati dall'Assemblea dei soci, chiamati sindaci, ai quali si aggiunge la nomina di due sindaci supplenti (tra questi almeno un membro degli effettivi e dei supplenti deve essere iscritto all'albo dei revisori legali). Come stabilito dal D. Lgs 175/2016 "Testo unico in materia di società̀ a partecipazione pubblica", salvo gli ulteriori requisiti previsti dallo statuto, i sindaci di società sottoposte a controllo pubblico, come nel caso delle f.r., devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dell'economia e delle finanze. Nello specifico, all'interno delle società finanziarie, la numerositàdel collegio sindacale è suddivisa nel seguente modo: sedici società hanno cinque membri all'interno dell'organo di controllo mentre solo due società, all'interno di un solo anno, Trentino Sviluppo nel 2016 e Sviluppo Basilicata nel 2018, ne hanno quattro.
La funzione del controllo interno si articola in ulteriori forme di controllo, in teoria fra loro complementari, svolte dai seguenti organismi:
- Comitato dei controlli interni;
- Internal Audit;
- Compliance;
- Risk Management;
- Funzione di Antiriciclaggio;
- Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs 231/2001.
Il comitato dei controlli interni, ovvero Audit Committee, è un comitato consigliare ai sensi del codice di autodisciplina, la cui adozione è volontaria da parte della società. Tale comitato, come gli altri comitati derivanti dall'applicazione del codice, assolvono alle funzioni istruttoria e consultiva.
fornendo pareri e consigli non vincolanti. Nello specifico il comitato ha lo scopo di consentire, tramite un processo di identificazione mirato ad individuare, misurare, gestire e monitorare i principali rischi, coerente con il perseguimento degli obiettivi prefissati. Tra le società finanziarie regionali, solo la società Irfis Finsicilia si è dotata del presente comitato, la cui nomina è di competenza del cda. Nelle altre finanziarie regionali non si è trovata nella documentazione informazioni a supporto della sua adozione. 3.2.3 Internal Audit Letteralmente sistema di controllo aziendale, il suo compito è quello di verificare la validità delle procedure adottate, una volta che queste sono state applicate; si tratta quindi di un controllo ex-post. L'Internal Audit avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali, svolge un ruolo volto ad individuare andamenti anomali, violazioni delle regole, delle procedure esoprattutto a garantire l'adeguatezza e la funzion