Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
°F
Alcalinità mg/l CO3
(carbonati)
alcalinità mg/l HCO3
(bicarbonati)
nitrati mg/l NO3 50 5
cloruri mg/l Cl 200 25
fluoruri mg/l F 0,7-1,5
solfati mg/l SO4 250 25
Tabella 1: Elenco dei parametri chimici rilevati
Nel dettaglio vengono esemplificati i significati dei singoli parametri:
Il pH +
In ogni acqua sono contenute piccole quantità di ioni idrogeno (forma chimica: H ) e
-
ioni ossidrile (OH ). Se in un' acqua ci sono più ioni idrogeno che ioni ossidrile, l'acqua
dal punto di vista chimico è acida, in caso contrario è basica (detta anche alcalina).
+
Il valore pH si riferisce, al cologaritmo degli ioni (H ), infatti è definito come
−log (H+)
10 .
Una soluzione neutra ha pH= 7, una soluzione basica ha pH >7, una soluzione acida
infine ha pH <7.
Il pH delle acque naturali è un elemento di giudizio molto importante , valori molto più
bassi o più alti dell'intervallo consentito indicano un inquinamento rispettivamente da
11
Capitolo 1- Analisi del fabbisogno idropotabile del Comune di Boscoreale
acidi o da basi forti.
La conducibilità
Il dato di conducibilità indica con immediatezza il grado di mineralizzazione delle
-6 -1 -1
acque. Essa si esprime in microsiemens per cm (1µS/cm = 10 ohm x cm ) . Se il
valore è alto si tratta di un'acqua ricca di sali, se è basso si tratta di un'acqua povera di
sali povera. La maggior parte delle acque ha una conducibilità compresa da 100 a 1000
µS/cm.
La durezza
La durezza dell'acqua è dovuta alla naturale presenza in essa del calcio e del magnesio;
quest'ultimo è normalmente presente in concentrazione minore rispetto al calcio.
Dipendentemente dal pH e dall'alcalinità un'acqua molto dura (>38°F o 21°D) provoca
deposito di incrostazioni nelle tubazioni, in particolare negli impianti di riscaldamento,
e richiede nel lavaggio della biancheria un elevato consumo di detersivi, mentre
un'acqua dolce (< 13°F o 7°D) al contrario è addirittura corrosiva per le tubazioni
.
metalliche
L’ Alcalinità carbonatica (CO ) e bicarbonatica (HCO )
3 3
L'alcalinità in generale si riferisce all'insieme delle sostanze che reagiscono con un
acido. Nelle acque naturali queste sostanze sono costituite per la massima parte da
carbonati e bicarbonati.
I Nitrati
I nitrati ed i nitriti sono ioni che fanno parte del ciclo dell'azoto che si svolge in
atmosfera e nel terreno. Nelle acque superficiali e sotterranee i livelli naturali di nitrati e
nitriti sono di pochi milligrammi per litro. Un aumento della concentrazione dei nitrati
nell'acqua è spesso associato all'attività agricola (uso di fertilizzanti azotati). Il valore
guida (5 mg/l) per i nitrati è stato stabilito per prevenire la metaemoglobinemia
infantile, nella quale viene compromessa la capacità del sangue dei lattanti di trasportare
ossigeno (in casi estremi con esito fatale). 12
Capitolo 1- Analisi del fabbisogno idropotabile del Comune di Boscoreale
I Cloruri
I cloruri nell'acqua derivano dalla composizione dei suoli, da scarichi industriali e
urbani, dall'uso dei sali utilizzati per sciogliere il ghiaccio sulle strade. Concentrazioni
eccessive di cloruri in un'acqua in funzione dell'alcalinità o dell'acidità dell'acqua stessa
accelerano la corrosione dei metalli nelle reti di acquedotto.
I Fluorati
Generalmente, nelle acque i livelli di fluoro sono inferiori a 1,5 mg/l ma in aree ricche
di minerali contenenti fluoruri le acque sotterranee possono contenerne circa 10 mg/l.
I Solfati
I solfati sono tra gli anioni meno tossici, tuttavia alte concentrazioni di solfati possono
causare effetti lassativi e irritazioni gastrointestinali. La presenza dei solfati nelle acque
deriva da numerosi minerali, soprattutto depositi di gesso e dalle deposizioni
atmosferiche. In concentrazioni superiori a 250 mg/l i solfati provocano un sapore
amaro all'acqua.
1.2 Ambiti territoriali ottimali del territorio campano
La Legge n°36/94 (L. Galli) ha avviato la riforma dei servizi idrici in Italia con
l’obiettivo di realizzare la gestione integrata dell’intero ciclo dell’acqua, prevedendo
che tale gestione fosse affidata ad un unico soggetto. Sono stati, altresì, individuati gli
Ambiti Territoriali Ottimali ("A.T.O.") sulla base dei relativi bacini idrografici. La
materia è stata poi aggiornata nel 2006 con il Testo Unico dell’Ambiente, secondo cui il
Servizio Idrico Integrato ("S.I.I.") è costituito “dall’insieme dei servizi pubblici di
captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di
depurazione delle acque reflue”. I comuni ricadenti nei confini dell’ATO di riferimento
hanno, pertanto, l’obbligo di trasferire la gestione del servizio idrico integrato al
soggetto gestore, individuato ai sensi di legge. Con la Legge regionale n°14 del 1997 il
territorio campano è stato suddiviso in 4 Ambiti Territoriali Ottimali:
L’A.T.O. n. 1 Calore - Irpino comprende 117 Comuni dei 119 della provincia di
Avellino e tutti i 78 Comuni della provincia di Benevento.
Il territorio si estende per 4.774 kmq con una popolazione residente, secondo l’Istat
13
Capitolo 1- Analisi del fabbisogno idropotabile del Comune di Boscoreale
1998, di complessivi 730.817 abitanti.
L’A.T.O. n. 2 Napoli - Volturno comprende un totale di 136 comuni di cui due
capoluogo di provincia: Caserta, Napoli. L’estensione territoriale interessa una
superficie complessiva di kmq 3160, mentre la popolazione residente, secondo i dati del
censimento ISTAT del 1998, raggiunge 2.686.618 unità.
L’A.T.O. n. 3 Sarnese - Vesuviano comprende 76 comuni e ricade in due diversi bacini
regionali, il Nord-Occidentale (29 comuni) e il Sarno (45 comuni). La popolazione
residente dell’ambito è di 1.400.000 abitanti. L’A.T.O. n. 3 presenta i maggiori problemi
di squilibrio tra fabbisogni idrici e risorse disponibili, perché la principale risorsa idrica
del territorio, le sorgenti di Sarno, un tempo fiore all’occhiello del sistema
acquedottistico regionale, presenta da alcuni anni vistosi cali di portata, che ne hanno
ridotto drasticamente le possibilità di sfruttamento. Il Comune oggetto del presente
elaborato di tesi di laurea ricade all'interno dell' A.T.O. n.3
L’A.T.O. n. 4 Sele, comprende complessivamente 144 comuni, di cui 141 ricadenti
nella provincia di Salerno, compreso lo stesso capoluogo. Il territorio si estende per
4.768 kmq circa, con una popolazione residente di complessivi 777.230 abitanti
secondo i dati ISTAT ’98.
1.3 Inquadramento dell’ A.T.O. n3
Il territorio dell’ATO Sarnese-Vesuviano ricade in due diversi bacini regionali, il
Nord-Occidentale (29 comuni su 76) e il Sarno (45 comuni, dei quali 15 in Provincia di
Salerno); rimangono fuori solo due comuni ricompresi nell’Autorità di Bacino destra
del Se le. La conoscenza tecnica finalizzata del vasto territorio e il suo assetto
pianificatorio riguardano essenzialmente le due Autorità di Bacino suddette e i Piani
territoriali Provinciali delle due Provincie di Napoli e Salerno. Un aspetto rilevante
dell’applicazione della legge 36 risiede proprio nella sinergia degli impianti
pianificatori.
I confini del territorio sono costituiti a Nord-Ovest dalla Piana del Volturno, a Nord e a
Nord-Est dai monti di Avella e Sarno, ad Est dai Monti Picentini, a Sud dai monti
Lattari, ad Ovest e a Sud-Ovest dal mare. Nella parte centrale domina l’apparato
vulcanico del Somma–Vesuvio .
Per gli aspetti geografici, geologici e geomorfologici e, dunque, anche per quelli
14
Capitolo 1- Analisi del fabbisogno idropotabile del Comune di Boscoreale
idrogeologici, possono distinguersi complessivamente quattro comprensori areali
caratterizzati da sistemi di circolazione idrica, sia superficiale che sotterranea, quasi
avulsi tra loro, e riconducibili alle seguenti unità territoriali di riferimento:
· L’area nolana, rappresentata dalla parte iniziale del bacino dei Regi Lagni;
· Il comprensorio vulcanico del Somma Vesuvio;
· Il bacino idrografico del Fiume Sarno;
· La Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri. 2
Si tratta di un territorio a forte urbanizzazione: mediamente 1600 ab/ km . La
popolazione fluttuante (stimata) è di quasi 100.000 abitanti, per un totale di oltre 1,5
milioni di abitanti equivalenti.
L’economia locale, tradizionalmente di tipo agricolo, è ora legata prevalentemente
all’industria, anche se gran parte delle attività del settore resta comunque collegata alla
produzione agricola. La consistente presenza di attività nel settore terziario e resa altresì
possibile dalla presenza massiccia di insediamenti industriali, che interessa, in
particolare, i settori manifatturiero, alimentare, tessile e del legno.
Figura 1: Ambito Territoriale Sarnese-Vesuviano.
1.4 Fabbisogni idropotabili della regione Campania
Dalla ricognizione delle opere idriche eseguita dalla società Sogesid ,(società rivolta alla
15
Capitolo 1- Analisi del fabbisogno idropotabile del Comune di Boscoreale
tutela delle risorse idriche), è emerso che l’acqua immessa nelle reti acquedottistiche in
3
esercizio nella Regione Campania è di 921.804.881 m (vedi Quaderno n.5 Campania
pag.27) . La popolazione in Campania è stata assunta in 5.792.580 abitanti residenti e
in 620.000 abitanti fluttuanti (vedi Quaderno n.5 Campania pag.27). La dotazione
idrica all’attualità è di 436 litri per abitante e per giorno. La dotazione giornaliera di
acqua per abitante sarebbe ottimale qualora le perdite della rete fossero contenute tra il
20-25 %. Se le perdite fossero ridotte al livello corrente del 20%, l’acqua attualmente
captata sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno idropotabile, anche considerato
l’incremento della popolazione residente e fluttuante.
Sulla base degli indirizzi e dei criteri emanati dalla Regione Campania con
deliberazione n. 5795 del 28/11/2000, la Sogesid ha formulato una ipotesi del
fabbisogno idropotabile regionale, tenendo conto a riferimento le seguenti dotazioni
idriche:
Tabella 2 : Dotazioni idriche per le diverse popolazioni.
Comune con popolazione Dotazioni l/ab .g.
<5.000 260
5.000 ÷ 10.000 280
10.000 ÷ 50.000 300
50.000 ÷ 100.000 320
>100.000 340
La dotazione per la popolazione fluttuante è stata assunta pari a 200 l/ab.g. per una
presenza media di 90 giorni/anno.
1.5 Acquedotto Sarnese
L’Acquedotto del Sarno è alimentato dalle sorgenti d