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FIGURA 1: POLICY DEL PIANO STRATEGICO DI SOSTENIBILITA’ UEFA

57 Strategia di sostenibilità del calcio 2030, consultabile sul sito www.figc.it 39

Fonte: www.figc.dev.it

La figura illustra le 11 politiche e nello specifico effettua una ripartizione, infatti, le prime

7 politiche si riferiscono ai diritti umani, mentre altre alla sostenibilità ambientale.

Entrando nel merito delle varie politiche la prima è rappresentata dall’antirazzismo ed è

orientata a Prevenire e combattere ogni forma di discriminazione razziale nel calcio

italiano attraverso un dialogo costante con le istituzioni e iniziative di sensibilizzazione

verso l’interno e l’esterno.

La seconda policy invece è incentrata sulla tutela dei diritti dei minori, che giocano a

calcio prevenendo e rispondendo ad ogni forma di danno o abuso attraverso l’erogazione

di servizi di informazione, formazione e segnalazione su tutto il territorio per tutelare i

diritti dei minori e dei giovani attraverso la Piattaforma online FIGC per la Tutela dei

Minori. Tale policy cerca inoltre di garantire una struttura territoriale dedicata di supporto,

monitoraggio, formazione e intervento in grado di sviluppare protocolli specifici a livello

nazionale e territoriale. 40

La terza politica sempre legata ai diritti dell’uomo è quella incentrata sull’uguaglianza e

l’inclusione e si proietta verso l’attuazione dei principi della parità dei diritti e delle

opportunità a tutti i livelli del calcio italiano per far sì che ognuno si senta rispettato e

messo in condizione di esprimersi, divertirsi e contribuire al gioco del calcio.

La quarta politica denominata calcio per tutte le abilità, si proietta verso un accesso al

gioco del calcio privo di barriere a chiunque, mira a garantire a tutti coloro che vogliono

intraprendere questo sport di poter partecipare sulla base delle proprie competenze e

abilità.

La quinta politica è quella della salute e benessere che si proietta verso una partecipazione

attiva della comunità calcistica per promuovere una miglior salute, stili di vita attivi e per

aumentare il coinvolgimento di calciatori in tutte le fasce d’età, specialmente quelle più

avanzate.

La penultima politica che rientra nell’ambito dei diritti umani è quella del sostegno ai

rifugiati e nello specifico, tramite questa politica si cerca di promuovere l’inclusione

attraverso lo sport e in particolare attraverso il calcio. Risulta pertanto necessario,

incrementare le opportunità per i giovani rifugiati di accedere a programmi sportivi

amatoriali e professionistici nonché, incrementare il numero di società calcistiche che

accolgono rifugiati e implementare un modulo di formazione a livello nazionale per i

coordinatori regionali impegnati nei progetti.

L’ultima politica appartenente ai diritti umani è quella denominata emergenza e diritti,

che svolge azioni finalizzare a includere i principi dei diritti umani in tutte le decisioni

strategiche e nei rapporti di lavoro che riguardano il settore calcistico.

La prima politica appartenente all’area di sostenibilità ambientale è quella denominata

economica circolare che rappresenta l’ottava politica del piano strategico. Le azioni sono

volta a favorire l’adattamento delle pratiche sostenibili per minimizzare l’impatto

ambientale. Per attuare tali azioni risulta necessario implementare l’approccio 4R

(Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare) nelle attività e negli eventi FIGC.

La nona policy si riferisce invece all’emergenza climatica e si proietta verso un agire per

il cambiamento climatico col supporto di partner specializzati con la finalità di stimolare

l’azione per il clima.

La decima policy invece si riferisce alla sostenibilità degli eventi e si proietta verso

l’aderire ai nuovi standard di gestione sostenibile degli eventi. Per l’attuazione di tali

41

azioni risulta necessario stabilire nuovi criteri di riferimento per l’organizzazione di

eventi calcistici a impatto zero sviluppando e attuando il sistema di gestione sostenibile

degli eventi proposto dalla UEFA.

L’ultima policy è quella denominata sostenibilità delle infrastrutture finalizzata

all’adozione e condivisione di pratiche per il rinnovamento e la costruzione delle

infrastrutture incentrante sull’impiego di materiali rinnovabili.

Su queste politiche la FIGC ha realizzato il proprio documento strategico recependo le 11

politiche e associando a ognuna di esse un obiettivo da raggiungere che richiamano le

policy e già illustrate sopra .

58

Per l’attuazione della mission e vision la FIGC adotta delle leve che possono essere

59 60

sintetizzate come segue:

• Sinergia;

• Governance;

• Partnership;

• Advocacy .

61

La prima leva pone l’attenzione sulla necessità di operare in collaborazione con tutti gli

stakeholder del settore calcistico rappresentati da calciatori, dipendenti, allenatori, tifosi,

consulenti, fornitori, azionisti, dirigenti, istituzioni locali, sponsor.

La collaborazione tra tutti gli stakeholder è fondamentale per massimizzare gli impatti

positivi e per prevenire e mitigare i rischi. Attraverso le azioni condivise con tutti gli

stakeholder, la FIGC intende beneficiare della passione per il calcio per offrire una

“piattaforma” che promuova la collaborazione. Collaborare per la sostenibilità implica

l’allineamento delle azioni, dei progetti e delle iniziative di tutti gli attori attorno alle 11

politiche e la condivisione delle metriche per valutare le performance.

La seconda leva invece si riferisce alla governance e quindi all’adozione di politiche,

procedure e strumenti di gestione efficaci.

58 Strategia sostenibile del calcio 2030, consultabile sul sito www.figc.it

59 La mission rappresenta l’azione attuale dell’impresa e viene tecnicamente definita come dichiarazione

d’intenti di un’organizzazione

60 La vision rappresenta la prospettiva, la dimensione futura che proietta le azioni aziendali.

61 Strategia sostenibile del calcio 2030, consultabile sul sito www.figc.it 42

La terza leva si focalizza sulla collaborazione con organizzazioni, istituzioni, enti no-

profit e altri attori rilevanti per rafforzare le sinergie esistenti con competenze tecniche

specifiche.

Infine, l’ultima leva si fonda sull’impiego del calcio come strumento di sensibilizzazione

e educazione in grado di orientare i soggetti verso azioni sostenibili.

FIGURA 2: LE LEVE PER L’ATTUAZIONE DELLE POLICY

Fonte: www.figc.it

Per poter attuate il piano strategico per la sostenibilità del calcio è necessario attivare un

processo di collaborazioni e azioni che si svolge attraverso una serie di fasi quali:

• Analisi del contesto;

• Coinvolgimento interno;

• Definizione degli obiettivi dei principali indicatori di performance KPI (Key

Performance Indicators);

• Cultura; 43

• Policy .

62

Nella prima fase deve essere effettuato un inventario completo delle attività della FIGC

in relazione alla strategia UEFA. Deve inoltre essere condotta una Gap analysis che

rappresenta un’indagine degli scostamenti rispetto agli standard prefissati per

comprendere se sussiste una difformità tra quanto previsto e quanto realizzato. Al fine

di allineare le attività della FIGC nel rispetto delle 11 Policy, identificate dalla UEFA,

sulle quali ogni Associazione Nazionale deve orientare la propria strategia.

Infine, è necessario procedere al coordinamento tra le attività svolte dalla FIGC e quelle

definite dalla strategia di sostenibilità della UEFA.

La seconda fase è quella del coinvolgimento interno che si manifesta attraverso degli

incontri con referenti interni al settore calcistico coinvolti nelle attività e nei progetti

inclusi nel perimetro della strategia. Si procede inoltre a un inquadramento delle 11 policy

a livello italiano attraverso l’identificazione dei temi chiave da affrontare e l’ambizione

agli obiettivi di Agenda 2030. Nello specifico si cerca di individuare quali strumenti sono

a disposizione degli organismi preposti e quali strategie possono essere adottate e con che

modalità per poter perseguire gli obiettivi legati alle 11 policy.

La terza fase è quella relativa alla definizione di obiettivi e degli indicatori di performance

in collaborazione con tutte le funzioni coinvolte. Si dovrà inoltre procedere

all’identificazione di azioni e ambiti di miglioramento per raggiungere gli obiettivi fissati.

La quarta fase è incentrata sulla cultura e sulla governance di sostenibilità e nello

specifico si proietta verso delle azioni indirizzate alla creazione di una governance interna

alla FIGC per la gestione della sostenibilità. Durante la stessa fase si cerca di incrementare

il confronto e la collaborazione con gli stakeholder esterni

L’ultima fase si riferisce invece alla policy e si compone di una serie di azioni volte a

proseguire e arricchire le attività di sostenibilità della FIGC attraverso un piano d’azione.

Nell’ambito di questa fase, si avvia un percorso strategico per ridurre gli impatti

ambientali e si procede al monitoraggio delle performance adottando un processo di

rendicontazione per permettere a tutti gli stakeholder di verificare il progresso della FIGC

sugli obiettivi.

62 Strategia di sostenibilità del calcio 2030, consultabile sul sito www.figc.it 44

3.2 Il valore economico del calcio in Italia

Il calcio in Italia assume un’importanza non solo in termini sportivi, ma anche culturali e

sociali. Rappresenta infatti, la forma di intrattenimento per antonomasia costituisce un

settore che contribuisce alla creazione di valore nel Paese e può essere considerato come

l’industria che svolge un impatto significativo i cui ambiti di influenza sono rappresentati

da: • Sport;

• Economia;

• Sociale;

• Engagement .

63

In merito al primo impatto è importante precisare che il calcio rappresenta lo sport che

più degli altri viene praticato e che risulta essere radicato nella cultura nazionale. In

termini numerici in Italia, sono presenti circa 59.006 squadre che in termini di soggetti

coinvolgono risultano essere pari a 1.049.060 calciatori, 37.367 tecnici e 30.577 arbitri. I

giocatori professionisti sono circa 13.423. Se precedentemente il calcio veniva

considerato come uno sport praticato esclusivamente dal genere maschile, gli ultimi

decenni sono stati caratterizzati per lo sviluppo anche del calcio femminile a livello non

solo amatoriale ma anche professionale.

Il calcio ha un impatto significativo anche in termini economici, infatti, crea un impatto

indiretto e indotto sul PIL per un va

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A.A. 2024-2025
59 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hulkplayer97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Giammanco Maria Daniela.