Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 102
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 1   Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
  Scuola per tutti: il percorso di inclusione del bambino con disabilità intellettiva nel panorama scolastico italiano Pag. 91
1 su 102
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTRODUZIONE

Che cos'è la disabilità?

Che ruolo occupano le persone con disabilità all'interno della società oggi? È

possibile la loro inclusione nel contesto sociale comune? Questa dissertazione,

basata su un’esperienza lavorativa direttamente vissuta all’interno di una classe

che accoglie un bambino con disabilità intellettiva, si propone di rispondere a una

serie di interrogativi. L’obiettivo principale è quello di analizzare il ruolo della

scuola, riconosciuta come prima agenzia educativa nel promuovere l’inclusione.

Nello specifico, si esplorerà in che modo la scuola possa rappresentare un punto di

partenza essenziale per la piena inclusione degli studenti con disabilità, offrendo

loro non solo opportunità di apprendimento, ma anche un contesto in cui sentirsi

parte di una comunità. L'istituzione scolastica svolge, in questo senso, un ruolo

estremamente importante, è forse il primo luogo in cui è possibile far crescere

persone con menti inclusive. La riflessione si articolerà attraverso un’analisi delle

pratiche educative inclusive, dei modelli di intervento e delle sfide quotidiane

affrontate nel contesto classe, con l’intento di delineare percorsi e strategie

inclusivi. L'introduzione dell'ICF ha avuto grande impatto sia sulle pratiche

mediche che su quelle politiche sociali in campo internazionale.

Nel primo capitolo mi concentrerò nello specifico sulla Disabilità intellettiva,

termine che negli ultimi anni ha sostituito quello di Ritardo mentale. In questa

sezione verrà analizzata l'evoluzione storica della terminologia, con un focus

particolare sulle definizioni e sulle caratteristiche che nel tempo hanno descritto

questa condizione. In seguito, mi soffermerò sul modello multidimensionale

proposto, che offre una visione più completa della disabilità intellettiva,

includendo aspetti legati non solo al funzionamento cognitivo, ma anche a quello

adattivo, sociale ed emotivo.

Descriverò poi i criteri diagnostici e i possibili trattamenti previsti per questa

disabilità. 1

Nel secondo capitolo presenterò gli strumenti che le scuole sono tenute ad adottare

per poter garantire l'inclusione di allievi disabili: Diagnosi funzionale, Piano

Didattico Formativo, Piano Educativo Individualizzato.

A concludere, non mancheranno riferimenti agli attori chiamati all'attuazione

dell'inclusione, tra cui insegnanti, compagni di classe e famiglie. In particolare,

verrà data attenzione al ruolo fondamentale dei compagni di classe, sarà essenziale

indagare come le interazioni tra studenti possano influenzare positivamente il

processo inclusivo, creando un ambiente di apprendimento più accogliente e

favorevole per tutti. L'ultima sezione tratterà la presentazione di un caso specifico

di inclusione scolastica efficace di alcuni alunni con disabilità. Si tratta di un

laboratorio teatrale svoltosi nella scuola primaria in cui lavoro a Milano, a cui

hanno preso parte i bambini di classe prima dell'istituto.

2

1:

CAPITOLO LA DISABILITÀ INTELLETTIVA

1.1. La disabilità intellettiva: definizione, caratteristiche ed

evoluzione storica

La necessità di dare un’esplicazione del termine “ritardo mentale” nasce

dall'esigenza di sistematizzare le sindromi con quadri patologici molto

diversi l'uno dall'altro, che possono però rientrare all'interno dell'unica

definizione riportata. Definire significa “spiegare il significato di una

1

parola, o di una espressione verbale al fine di stabilirne il significato.”

Vista la complessità della patologia, nel corso degli ultimi decenni, tale

concetto è stato oggetto di ampi dibattiti da parte di professionisti del

settore e non, soprattutto per quanto riguarda l'individuazione delle cause

che lo generano. Storicamente sono stati utilizzati diversi criteri per la

definizione e la classificazione del ritardo mentale; questi possono essere

raggruppati in diversi approcci: approccio sociale, clinico e intellettivo.

Il primo tiene in considerazione le competenze sociali dell'individuo,

sostenendo che alcuni casi di ritardo mentale siano causati da condizioni

socioculturali svantaggiate che portano a un incompleto sviluppo. Per

meglio esplicitare questo concetto è possibile fare riferimento alla

definizione di ritardo mentale che lo psicologo clinico Edgar Doll propose

2

nel 1941: “Una condizione di scarsa competenza sociale che si mantiene

o che è probabile si mantenga in età matura, risultante da un arresto dello

Dizionario Garzanti

1 E.A.Doll,

2 The essential of an inclusive concept of mental deficiency. American Journal of

46, 1947, p.214-219

Mental Deficiency, 3

sviluppo di origine costituzionale (ereditaria o acquisita);

fondamentalmente non è possibile curare tale condizione con dei

trattamenti, né porvi rimedio attraverso dei training”. Egli sosteneva che

l'incompetenza sociale era la prima delle cause della deficienza mentale.

Durante la prima parte del XX secolo, con l'emergere del modello medico,

l'interesse si focalizza sull'insieme dei sintomi e sulla sindrome clinica del

soggetto. Questo approccio non esclude, né nega l'interessamento della

partecipazione e dell'adattamento sociale del soggetto, ma si focalizza

sulla patologia.

Tregold, nel 1937, scrive “A textbook of Mental deficiency” in cui

definisce la deficienza mentale come una “Condizione di sviluppo

3

mentale incompleto, di un certo tipo e grado per cui la persona è incapace

di adattarsi al normale ambiente proprio dei suo i simili, in modo da

condurre un'esistenza in maniera indipendente da forme di supervisione,

controllo o sostegno esterno”.

Più tardi Kugelmass darà definizione di ritardo mentale come “Un

4

sintomo di disfunzione cerebrale. Lo sviluppo mentale incompleto,

inadeguato o bloccato, che tragga origine da disturbi genetici parentali, o

sia indotto da malattie o lesioni durante o dopo la nascita, limita

l'adattamento del bambino nel proprio ambiente”.

Si può notare come gli autori puntino l'attenzione sulle conseguenze

generate dalla patologia che determinano una limitazione e un’incapacità

di vivere e di partecipare adeguatamente a normali contesti di vita

quotidiana. Questa nuova spiegazione ha rappresentato sicuramente una

rivoluzione, che ha cambiato per sempre il modo in cui la società

A.F. Tregold, 1937

3 A textbook of mental deficiency,

I.N. Kugelmass, Grune&Stratton, New

4 The management of mental deficiency in children.

York, 1954, p.4 4 poiché́

considerava questi individui: le persone mentalmente ritardate,

affette da una patologia, avevano necessità di una diagnosi e di essere

sottoposte a un trattamento medico. L'approccio intellettivo ha messo in

risalto la possibilità di misurare il funzionamento intellettivo delle persone

grazie alla somministrazione di test di intelligenza che determinano un

punteggio del Quoziente Intellettivo: QI. Ancora oggi, quando ci si

appresta a dare una definizione del ritardo mentale, si tengono in

considerazione i tre approcci - medico, sociale e intellettivo - con i loro

elementi essenziali: limitazioni del funzionamento intellettivo, dei

comportamenti e dell'adattamento ai contesti sociali: è necessario tenere

in considerazione tutti i dati che si hanno a disposizione, utilizzandoli in

maniera integrata. Per codificare e definire il ritardo mentale si ricorre ad

alcuni strumenti a cui si riferisce la comunità scientifica: ICD-10, DSM-5

e il Manuale redatto da AAIDD. L'ICD-10, “Classificazione

internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati”, esplicita i

sintomi che permettono di diagnosticare in maniera articolata e dettagliata

un disturbo. Nell'ICD-10 sono riportati quattro livelli di gravità del ritardo

mentale:

1. Ritardo mentale lieve

2. Ritardo mentale di media gravita

3. Ritardo mentale grave

4. Ritardo mentale profondo

Prima di affrontare le definizioni di ritardo mentale contenute nei manuali

DSM-5 e AAIDD, è importante sottolineare come in questi ultimi anni sia

andata ad affermarsi la locuzione di “disabilità intellettiva” che ha

gradualmente sostituito quella in uso in precedenza: la nuova espressione,

infatti, è maggiormente appropriata alla terminologia internazionale

utilizzata e rientra in quella più generale di disabilità che è stata analizzata

in precedenza. Il passaggio al termine “disabilità intellettiva” ha posto

5

l'attenzione sull'interazione tra il soggetto e l'ambiente circostante,

partendo dalla convinzione che l'utilizzo di ausili e supporti

individualizzati possano migliorarne le attività. Se, dunque, la condizione

di ritardo viene considerata come un particolare stato del funzionamento

non identificabile con la malattia che l'ha determinato, è possibile

sostenere che, con l'utilizzo di sostegni adeguati, le persone con disabilità

intellettiva possano migliorare il loro “status”. L'accantonamento

dell'utilizzo del termine ritardo mentale è stato anche ufficializzato dal

cambiamento della denominazione dell'American Association on Mental

Retardation (AAMR), che ha assunto quella di American Association on

(AAIDD). Anche all'interno

Intellectual and Developmental Disabilities

del manuale pubblicato dalla AAIDD American Association in Intellectual

(in passato AAMR) è stata formulata la

and Developmental Disabilities

definizione di disabilità intellettiva.

Prima di esplicitarla si ritiene opportuno mettere a fuoco alcuni

presupposti essenziali senza i quali non è possibile applicare la

definizione:

• Gli individui, per essere valutati, devono essere considerati all'interno

degli ambienti comunitari in cui vivono (case, quartieri, città, scuole,

luoghi di lavoro e di svago);

• Le valutazioni dei soggetti presi in esame dovrà considerare le

differenze socioculturali, comunicative e linguistiche degli stessi;

• È necessario tenere in considerazione i punti di forza e di debolezza di

ciascuno; 6

• Quando si analizzano le limitazioni di un soggetto, si devono progettare

anche adeguati sistemi di sostegno che risultano necessari per migliorarne

il funzionamento.

Date queste premesse, è ora possibile riportare la definizione di disabilità

intellettiva così come elaborata dall'AAIDD: si tratta di una “Disabilità

caratterizzata da limitazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
102 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ceciliari96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Cuomo Gennaro Paolo.