Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LP• 21Differenze LP 33, 78 e 45 giri
Innanzitutto il numero che accompagna la dicitura LP (Long Playing) corrisponde al numero di giri al minuto; in base a questo cambiano la dimensione del disco (come riportato nell'immagine qui sopra), la velocità della rotazione e ovviamente la qualità del suono riprodotto.
Durante il processo di registrazione di un vinile, la qualità del suono è direttamente proporzionale a tre elementi:
- Il modo in cui la testina d'incisione riproduce in uscita i segnali elaborati in ingresso;
- Lo spessore della puntina di incisione: più esso è ampio e maggiore sarà la quantità di informazioni musicali che riuscirà a iscrivere sul vinile;
- La velocità di rotazione impiegata per incidere il disco, ed è proprio questo il punto che stiamo approfondendo.
Un vinile può viaggiare a tre velocità, che sono le più comuni: 78, 45 e 33 giri, a seconda del periodo.
storico e tecnologico nel quale essi sono stati concepiti. Analizziamo quindi come il cambiamento di velocità impatta sul suono prodotto.21 Pinton, A. (2021, November 22). LegendaryDifferenze di Velocità di un LP: Perché 33, 45 e 78 Giri? https://legendarycover.it/velocita-vinile-33-45-78-giri/
78 Giri
Si tratta del vinile con la più alta velocità di riproduzione: ben 78 giri al minuto. Nacque nei primi anni del 900 come naturale evoluzione del cilindro ideato da Edison, ma il brevetto non riporta il suo nome. Fu infatti come già accennato, a Emile Berliner, decidere di riprendere tutte le caratteristiche del cilindro e renderlo un prodotto migliore: la sua decisione di compattarlo in un piatto ebbe benefici a livello di praticità, di resistenza, di qualità nella riproduzione e di prestigio nel mercato discografico. Rappresentava, infatti, un prodotto decisamente più maneggevole e di conseguenza vendibile. Il materiale
In cui erano prodotti i dischi era la gommalacca, una sostanza molto grezza e pesante che verrà poi sostituita con il PVC. Proprio per queste caratteristiche, la gommalacca doveva essere lavorata con oggetti più grandi, che determinavano quindi solchi larghi contenenti maggiori informazioni musicali, ma che avevano necessità di più giri per essere ben riprodotte. Inoltre, i suoni che venivano tracciati richiedevano una puntina più ampia rispetto alla classica, che non sarebbe nemmeno riuscita a sfiorarne le estremità. Di seguito sono riportate le caratteristiche essenziali di questo tipo di vinile.
FORMATO 78 GIRI
Anno di nascita: Primi anni '900
Dimensioni: 10"
Velocità: 78 giri/Minuto
Durata: 3 minuti circa per lato
Circa 4 volte più solchi grandi di un microsolco
Tab 1.22 Pinton, A. (2021, November 22). Legendary Differenze di Velocità di un LP: Perché 33, 45 e 78 Giri? Cover.
Una curiosità che riguarda i 78 giri è che fino al 1925 essi venivano registrati e riprodotti in modo acustico, vale a dire senza l'ausilio di microfoni o strumenti di amplificazione. Essendo infatti i solchi più ampi, il suono registrato manteneva la sua qualità intatta fino all'ascolto. Il 78 giri rimarrà quasi del tutto imbattuto nel mercato musicale fino agli anni '60, quando la richiesta di dischi aumenta e le rotazioni devono adeguarsi diminuendo la frequenza per minuto. È l'avvento del 33 giri.
Il 17 settembre del 1931 al Savoy Plaza Hotel di New York la casa discografica statunitense introduceva al mondo il primo vinile 33 giri, che custodiva la RCA-Victor quinta Sinfonia di Beethoven. Questa tipologia di disco non ebbe affatto vita facile; infatti, dopo un primo periodo in cui fu quasi totalmente trascurato e descritto come un il 33 giri cominciò
aflop, rappresentare una vera novità solo a partire dal 1948. La Columbia Records decise per la prima volta dalla nascita del vinile, di registrare non più una canzone per lato, bensì un intero album. Fisicamente, il disco appare più grande del vecchio 78 giri, 12 pollici per la precisione, due in più rispetto al precedente, e i progressi tecnologici dell'epoca permettono di incidere non più 80 microsolchi sul disco, ma dai 224 ai 300.
Queste caratteristiche si traducono in un'estensione nella registrazione di circa 30 minuti in più a facciata: un enorme vantaggio. Come suggerisce il numero, il disco veniva registrato ad una velocità inferiore, che andava a scalfire l'impeccabile qualità detenuta dal 78 giri. Tutto sommato però, rappresentava un giusto compromesso per poter conseguire maggiore materiale.
Un'altra differenza col precedente vinile risiedeva nella puntina: mentre quella del 78 giri era
più ampia e sfiorava soltanto i solchi del disco, quella più sottile del 33giri permetteva di sfruttare tutte le informazioni raccolte al momento dell’incisione. Proprio come il vinile di debutto, fu soprattutto la musica classica a trovare nel 33 giri la sua “Heimat”, il suo terreno fertile. Il disco infatti, poteva finalmente supportare un intero concerto, e il primo ad essere pubblicato fu il Concerto per Violino in MI minore del compositore tedesco Felix Mendelssohn.
FORMATO 33 GIRI
Anno di nascita 1948/1949
Dimensioni 12”
33 giri 1/3
Velocità Minuto 30 minuti circa
Durata per lato Solchi Microsolco
Tutte queste novità introdotte, permisero agli artisti di rivoluzionare il proprio modo di esprimersi e scrivere: avendo ben 20 minuti in più a disposizione, potevano perciò aumentare il materiale di esecuzione e addirittura suddividerlo in aree tematiche. Nonostante l’avvento di nuove piattaforme e abitudini di
Ascolto, il 33 giri rimane ancora oggi un pezzo forte dell'industria musicale, non più adatto all'uso comune ma comunque richiestissimo tra le nicchie dei collezionisti e amanti di una fruizione più raffinata di musica.
45 Giri
Mentre il grande successo per il 33 giri stava esplodendo e si faceva conoscere a livello globale, la RCA Victor fece uscire un ulteriore formato, il 45 giri. Avente un diametro di soli 7 pollici (circa 18 cm), era in grado di contenere un solo brano per lato, ma risultò il formato ideale per riprodurre i singoli che con maggior frequenza passavano in radio, e che ammaliavano i giovani dell'epoca.
Il disco, che aveva un diametro più piccolo ma un foro centrale più ampio, permetteva al suono di conservare un'ottima qualità, rimanendo fedele al momento della registrazione. In particolare, essendo i microsolchi distribuiti in un'area più ridotta, facevano sì che le informazioni
contenute fossero maggiori per pollice;inoltre il 45 giri era appunto registrato ad una velocità maggiore del 33, per cui la qualità non poteva che essere direttamente proporzionale.
FORMATO 45 GIRI
Anno di nascita 1948/1949
Dimensioni 7”
Velocità 45 / Minuto
5 minuti circa
Durata per lato
Solchi Microsolco
Tab 3.
Il 33 e il 45 giri si contesero per anni il titolo di miglior vinile, finché negli anni 70 il primo prevalse sul secondo, aggiudicandosi il diritto di essere prodotto e distribuito ancora oggi.
Le innovazioni sul fronte del vinile non si fermarono lì. Se fino a quel momento l'onda prodotta dalla puntina sul vinile era mono, ovvero per un solo diffusore, la EMI ebbe l'idea di incidere un solco che contenesse due onde, in grado di sfruttare tanto il movimento orizzontale quanto quello verticale.
Questo tipo di riproduzione a due canali attribuiva una maggiore completezza al suono, fornendo il cosiddetto "effetto stereo" all'ascoltatore.
I primi giradischi con queste caratteristiche furono messi in vendita a partire dalla prima metà degli anni Cinquanta, ed il mercato musicale si adattò a questa innovazione iniziando a vendere esclusivamente vinili stereo dal '68.
L'avvento del vinile rappresenta una vera e propria rivoluzione della musica, un biglietto che garantiva libertà di espressione, un maggior spazio per i contenuti e l'occasione perfetta per farsi conoscere al pubblico. I dischi, infatti, erano custoditi in enormi copertine, spesso divenute iconiche grazie alla sperimentazione grafica: non era tanto ciò che si diceva sul cantante a spingere un fan ad acquistare, ma piuttosto ciò che della copertina poteva attirare l'attenzione. Frasi, poesie, versi e coloratissime illustrazioni iniziarono ad abbellire quindi i vinili, facendo raggiungere agli artisti fama e notorietà.

La musicassetta.

A. (2018, May 17). Recensioni La storia delvinile: dal grammofono al 33 giri degli anni Sessanta.Musicali - Heart of Glass. https://heartofglass.altervista.org/blog/la-storia-del-vinile-dal-grammofono-al-33-giri/24 S. (2020, March 3). Stream MyLA STORIA DELLA FRUIZIONE MUSICALE: dal fonografo a Spotify. https://streamymusic.altervista.org/fruizione-musica/.htm#1878_IL_FONOGRAFO Music. 29 Come abbiamo visto, ciascuno dei supporti musicali analizzati rappresenta di per sé unanovità e si erge a immagine di un determinato periodo storico. Le musicassette a nastro magnetico sono state le protagoniste degli anni Ottanta. L'economicità e la particolarità di poter essere portate ovunque grazie al supporto del Walkman, mettevano in secondo piano le problematiche tecniche che si riscontravano nell'ascolto della cassetta: continui fruscii, interruzioni e una qualità del suono che lasciava desiderare. Era però il concetto ad attirare soprattutto i giovani: la comodità di avere sempredella produzione di massa, l'azienda Philips introdusse il concetto di audiocassetta, che consisteva in un nastro magnetico avvolto attorno a due bobine all'interno di una custodia di plastica. Questo nuovo formato di supporto musicale divenne rapidamente popolare grazie alla sua portabilità e alla possibilità di creare playlist personalizzate. Le audiocassette ebbero un grande successo negli anni Ottanta, quando divennero il principale mezzo di diffusione della musica. Le persone potevano registrare le loro canzoni preferite dalla radio o da altri supporti musicali e ascoltarle ovunque andassero. Inoltre, le audiocassette erano anche un modo popolare per condividere la propria musica con gli amici, regalando loro mixtape personalizzati. Nonostante l'avvento di nuove tecnologie come i CD e successivamente i file digitali, le audiocassette hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Oggi sono considerate oggetti di culto e sono spesso utilizzate come simbolo di nostalgia per un'epoca passata.