All’inizio degli anni ’90, Jens Bangsbo 3 ha iniziato a far progredire gli studi precedenti del
prof. Reilly, provando a catturare il movimento dei giocatori attraverso l’utilizzo di una
telecamera, quindi utilizzando un software per computer rudimentale, riuscendo così ad
equiparare valori come il tempo trascorso, la frequenza di un evento e la distanza percorsa
in vari movimenti.
Dunque il lavoro di Bangsbo ha perfezionato la tecnica precedentemente usata da Reilly, e
questo è stato reso possibile anche grazie all’integrazione per la prima volta di
nell’utilizzo
telecamere e di un software per computer.
Il lavoro compiuto da Reilly, Thomas e successivamente da Bangsbo fu la chiave per il
, questo studio ha introdotto l’acquisizione dei video
4
successivo articolo di Magni Mohr
per ricercare per la prima volta le differenze nelle richieste dei diversi standard competitivi
nel calcio, quantificando anche lo sviluppo della fatica e il ritmo di lavoro dei giocatori.
Uno dei principali limiti di queste ricerche trattate è il processo di acquisizione manuale
che limitava le dimensioni di questi primi studi, rendendo gli output della partita
difficilmente abbinabili ad un feedback di ritorno nei confronti dei giocatori stessi e dello
staff tecnico.
2 Reilly T, Thomas V. A motion analysis of work-rate in different positional roles in professional soccer match-play. J
Human Mov Studies. 1976.
3 Bangsbo J, Norregaard L, Thorso F. Activity profile of competition soccer. Can J Sport Sci. 1991.
4 Mohr M, Krustrup P, Bangsbo J. Match performance of high-standard soccer players with special reference to
–
development of fatigue. J Sport Sci 2003. 10
alla fine degli anni ’90 hanno portato a sistemi computerizzati come
I progressi tecnologici
Prozone e Amisco, dove quest’ultimo è stato per la prima volta utilizzato nella finale della
Coppa del Mondo nel 1998 e successivamente dalle squadre della lega spagnola durante la
5
stagione 2002/2003 .
Questi sistemi utilizzavano multi camere che catturavano il campo da gioco da diverse
angolazioni, alimentato da un software in grado di tracciare i movimenti e le velocità dei
6
giocatori in modo semi-automatico .
Uno dei primi ad analizzare le richieste delle partite di un ampio campione di giocatori
7
(>500) in vari contesti, è stato Valter Di salvo nel 2009 ; questa tecnologia ha così
permesso ai team di ottenere delle relazioni fisiche dopo ogni partita in modo da consentire
ai giocatori e allo staff di ottenere un feedback di ritorno fondamentale.
Successivamente la ricerca ha utilizzato questa nuova tecnologia in relazione a diversi
aspetti che prima non venivano tenuti conto come il ruolo del giocatore, il ritmo di gioco,
l’insorgenza della fatica, le differenze tra primo e secondo tempo e tra i le diverse categorie
del calcio, ma anche la qualità dell’avversario e dove si svolge la partita, infatti una partita
giocata su un altopiano di altezza 3000m comporta delle richieste fisiologiche assai
Stadio Hernando Siles in Bolivia, situato sull’altopiano della
diverse, come nel caso dello
città La Paz a 3600m sul livello del mare.
L’obbiettivo comune degli scienziati nel calcio che hanno portato a tutti questi studi e
molti altri ancora, sono finalizzati nel tentare di capire le richieste fisiologiche del gioco
del calcio, come fine ultimo l’applicazione e la contestualizzazione di tutti i dati e
statistiche emerse per migliorare la preparazione fisica e mentale dei calciatori in funzione
della partita, come vedremo nei prossimi capitoli.
5 Bradley PS. Football Decoded: Using Match Analysis & Context to Interpret the Demands. Pubblicato in modo
indipendente. 28 Novembre 2020.
6 Bradley PS. Football Decoded: Using Match Analysis & Context to Interpret the Demands. Pubblicato in modo
indipendente. 28 Novembre 2020.
7 Di Salvo V, Gregson W, Atkinson G, Tordoff P, Drust B. Analysis of high intensity activity in Premier League soccer.
Int J Sports Med. 2009. 11
Capitolo 2
La contestualizzazione alla base del nuovo modello integrato
Il mondo del calcio, come già visto, è in continua evoluzione, sotto tutti i punti di vista; di
conseguenza, si evolvono continuamente anche i parametri più stretti che lo caratterizzano
come sport, quali tecnici, tattici e fisici.
via dell’evoluzione che ha intrapreso il calcio nell’ultimo decennio
La ha portato a delle
richieste e dei gradi di preparazione nei confronti dei giocatori, degli allenatori e degli staff
molto più elevati rispetto ad un qualsiasi periodo storico precedente, con il quale lo si
voglia paragonare. l’esempio più lampante riguarda il ruolo dei portieri,
Dal punto di vista tecnico, fino a
qualche anno fa, il ruolo del portiere: era ancora visto in modo vecchio stampo, in quanto il
portiere doveva preoccuparsi soltanto dei suoi compiti, quali parare e non prendere goal.
Ora le richieste che vengono fatte ai portieri hanno caratteri più complessi e
tendenzialmente viene richiesta loro una maggiore partecipazione alla fase di possesso
palla, soprattutto nella fattispecie della costruzione dal basso, dove si richiede loro di
l’azione. È scontato, quindi, che richieste
iniziare simili abbiano portato ai portieri ed i
rispettivi preparatori dei portieri a cambiare metodo di allenamento, con un particolare
riguardo alla tecnica dei piedi, come mai fino ad ora.
Per quanto riguarda la tattica, invece, un grande cambiamento lo abbiamo già avuto grazie
negli anni ’90, con l’introduzione della suddivisione del campo a
al maestro Arrigo Sacchi
classica marcatura “uomo a uomo”. Il mondo del calcio anche sotto
zone e non più la
questo aspetto sta cambiando, il vento del cambiamento sta portando ad un minore regime
da un punto di vista del modulo, dove in passato i ruoli dei giocatori erano ben definiti e il
modulo era una sorta di schema fisso, mentre ora ai giocatori viene richiesta, da un punto
di vista tattico, una maggior adattabilità in campo, quindi saper ricoprire più ruoli, il
cosiddetto “saper stare in campo”, cioè il sapersi adattare e plasmare alle circostanze e
situazioni che si vengono a creare in campo, in modo da saper ricoprire più ruoli. Di tutto
ciò ne è un emblema il calcio dell’allenatore Pep Guardiola, attualmente in forza al
Manchester City. 12
Da un punto di vista fisico, come abbiamo già visto, le richieste sono aumentate
intensa all’ interno
notevolmente, con un’attività di ogni singola partita che è decisamente
aumentata. La strada tracciata da questa nuova e iniziale evoluzione del calcio è chiara,
soprattutto ad alti livelli come quello europeo, il calcio sta diventando sempre più intenso e
con sempre meno fasi di recupero.
Tutto ciò ovviamente richiede dei nuovi miglioramenti e spunti nei metodi adottati per
l’analisi degli allenamenti e soprattutto delle partite.
Ed è proprio questa continua evoluzione del calcio che ha portato allo sviluppo di due
nuove richieste strettamente correlate tra loro, per la match e la performance analysis: lo
con l’evoluzione
stare al passo del calcio e al tempo stesso, la seconda richiesta, è che deve
avvenire una continua evoluzione della match e della performance analysis stessa, per
migliorare, perfezionare e contestualizzare i dati sempre di più, in modo ottimale e
soprattutto funzionale per ogni gara o allenamento che sia.
Per cercare di stare al passo con l’evoluzione che il calcio sta subendo e al tempo stesso
analysis nell’ultimo decennio hanno
per innovarsi sempre di più la Match e la Performance
iniziato a distaccarsi dal passato, ossia dal classico approccio tradizionale, dato che questo
approccio risultava essere prettamente descrittivo. Esso forniva infatti indicazioni su
distanze e tempistiche, ma solamente in riferimento alla totalità delle attività, senza
argomentare e senza far capire come le diverse fasi, ad esempio fase intensa o di recupero,
fossero intervallate all’interno di quell’unico dato che riportava, riguardante, in questo
da un’atleta o dell’intera squadra.
caso, la distanza totale percorsa durante la partita “Cosa?;
Questo metodo si basa, sul concetto delle domande già viste in precedenza, cioè:
ma queste domande non sono
Come?; Dove?; Quando?”, sufficienti per contestualizzare
un determinato evento o dato statistico.
Nasce da qui l’esigenza di approcciarsi al calcio attraverso un nuovo modello di analisi,
attraverso la Match e la Performance analysis, di uno sport così complesso. 13
8
Questo nuovo approccio prende il nome di modello integrato . Il cambiamento più
significativo rispetto al precedente modello riguarda una semplice domanda, che viene
posta in aggiunta alle precedenti:”Perché?”. In pratica, il modello integrato si interroga
anche sul perché un determinato calciatore o squadra compie un determinato movimento,
corsa in avanti o uno sprint all’indietro.
come può essere una
Con la risposta a questa domanda, si riesce quindi a descrivere in dettaglio i modulatori
associati alle esigenze fisiche, fornendo sia dei valori aggiunti che delle potenziali
intuizioni agli allenatori, oltre a ciò che forniscono le metriche tradizionali.
9
Il merito di ciò va a Bradley e Ade che nel 2018 sono stati in grado di proporre questo
nuovo approccio integrato, che contestualizza le prestazioni fisiche della Match e della
“sincronizzando” i dati fisici (Cosa) con lo scopo tattico (Perché).
Performance analysis
Il modello integrato, dunque, potrebbe potenzialmente far progredire la comprensione e
l’assimilazione dei dati fisici e tattici in modo più efficace, aiutando gli allenatori a
comprendere meglio le prestazioni fisiche dei giocatori in relazione ai ruoli tattici e alle
istruzioni fornite ai giocatori.
Ad esempio gli allenatori potrebbero voler estrarre dai dati post-partita, come e se,
stavano producendo un’intensa
determinati giocatori con una direttiva di gioco difensiva,
corsa di recupero, durante le fasi di transizione, per evitare così che fossero fuori
posizione, e quindi tagliati fuori dal gioco, col fine di rispettare le stesse direttive imposte
dall’allenatore e mantenere la squadra compatta.
Questo nuovo modello integrato è incentrato molto su una metrica sensibile come la
distanza di corsa ad alta intensità, contestualizzata in relazione allo scopo tattico e al
perché, quindi il motivo, per il quale hanno coperto tale distanza.
un approccio tradizionale, o a “taglia unica”,
Inoltre, potrebbe fornire dati tatticamente
vincolanti per le varie posizioni selezionate, diffi
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