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INDICE
Introduzione p. 1-4
–
Capitolo 1 Il secondo dopoguerra, la genesi di Mediobanca ed il periodo Golden Age
• – L’Italia nel dopoguerra
1.1 p. 5-6
• – Fondazione dell’istituto di credito Mediobanca
1.2 p. 7-8
• –
1.3 La direzione di Enrico Cuccia p. 9
• – fenomeno dell’economia italiana
1.4 Il p. 10-11
• –
1.5 Mediobanca ed il finanziamento alle imprese p. 12-13
• –
1.6 Il caso Montecatini p. 14
–
Capitolo 2 Sinergie ed eventi strategici di Mediobanca con le imprese
• –
2.1 Panoramica degli interessi nelle imprese italiane p. 15-16
• –
2.2 Mediobanca e la ristrutturazione delle grandi imprese p. 17-18
• –
2.3 Legami ed obiettivi di Fiat e Pirelli p. 19-21
• –
2.4 Montecatini e Montedison p. 22-23
– Dalla ripartenza degli anni ’80 all’ultimo ventennio
Capitolo 3
• –
3.1 Le nuove strategie di Mediobanca p. 24-26
• – per l’Italia
3.2 La nuova economia globale p. 27
• –
3.3 Il nuovo contesto economico e le difficoltà di Mediobanca
p. 28
• – al giorno d’oggi
3.4 Mediobanca p. 29-32
Conclusioni p. 33-35
Bibliografia e sitografia p. 36
Introduzione
La storia di Mediobanca è oggetto di analisi della presente tesi e parallelamente verrà
richiamata la vita e l’attività professionale di Enrico Cuccia, a partire dal secondo dopoguerra,
sino ad arrivare alla realtà odierna.
Il presente lavoro di tesi è suddiviso in tre capitoli: il primo capitolo è dedicato ad esporre la
genesi di Mediobanca ed i riflessi che essa ha avuto nel settore economico finanziario, fino ad
entrare nel tema del mercato finanziario verso le imprese; il secondo capitolo introduce la
panoramica delle imprese italiane e la ristrutturazione di quest’ultime; il terzo e ulti-mo capitolo
relazionerà l’economia globale, il nuovo contesto economico ed una sintesi sulla situazione
odierna di Mediobanca.
Pertanto, il presente elaborato è dedicato a esporre il rapporto diretto tra il mercato ed il
fabbisogno finanziario, nel contesto creatosi a seguito del secondo conflitto mondiale.
Mediobanca si inserì come banca specializzata nell’erogazione ed esercizio del credito a
medio e lungo termine, a supporto delle grandi imprese che si trovarono ad affrontare una
ristrutturazione integrale durante una fase di ripristino generale del Paese.
Mediobanca, protagonista di questa fase, realizzò una vera e propria attività di
intermediazione, si inserì nel mercato finanziario delle azioni e delle obbligazioni derivanti
dalle aziende collocate in Italia.
I mercati finanziari si possono definire quei "luoghi" in cui si scambiano, vendono o
acquistano prodotti e strumenti finanziari. 1
Si tratta, quindi, di una storia di Mediobanca che offre elementi atti ad una interpretazione
relativamente all’adesione dei principi di una economia aperta all’Europa e al mondo, scelte
fatte per affrontare con consapevolezza, le sfide nuove di un futuro che si annunciava denso di
cambia-menti.
Il presente elaborato pone anche l’obiettivo di analizzare la sfera dedicata all’Investment
Banking, che si è rivelata una delle sfere che hanno con-tribuito ad una delle fasi principali di
progresso di Mediobanca; l’Investment Banking è il collegamento tra i soggetti che possiedono
il risparmio, sia privati che istituzioni, con le imprese che necessitano di risorse per finanziare
i loro investimenti.
Per le attività di Investment Banking, vengono introdotte anche le attività svolte da
Mediobanca, la quale intervenne per salvare la Montecatini, che al termine del progetto di
riqualificazione divenne Montedison; successivamente intervenne anche per la formazione
della società Olivetti, con sussidio di altre realtà come la FIAT e Pirelli.
Inoltre, si esporrà uno dei temi principali relativamente all’investimento utile a
salvaguardare il patrimonio, che si realizzò tramite il posizionamento di titoli nel mercato
finanziario, sia italiano che estero, realizzando dei pacchetti azionari, con lo scopo di essere
reinvestiti per la quota degli utili raggiunti.
La comunanza che si creò tra Cuccia con alcune importanti famiglie industriali, come ad
esempio Agnelli, Pirelli ed Orlando, furono la rap-presentazione dei legami tra Mediobanca e
le grandi imprese, per le quali entreremo nel dettaglio illustrando i fatti risultanti dai suddetti
legami. In particolare, verrà affrontata la conseguenza degli eventi causati dalla legge del 1993,
che consentì agli istituti di credito ordinario di entrare nel mercato del medio/lungo termine.
2
Pertanto, nel caso di Mediobanca, i propri soci non furono più il canale maggioritario
dedicato ai depositi vincolati e delle obbligazioni. Creando una concorrenza interna e diretta
tra Mediobanca ed i soci, che divenne uno scoglio nei profitti.
Si entrerà nell’approfondimento del “credito a medio/lungo termine”, il quale fa riferimento
alle operazioni creditizie, che sono configurate in forme diverse di durata, ma prefissate
contrattualmente.
Si è infatti rivelato un processo cardine l’utilizzo di tale credito a me-dio/lungo termine, che
ha acceso evoluzioni economiche e socioeconomiche, portando un reale supporto alla fase di
depressione del post-guerra.
Successivamente, Mediobanca si apre ai servizi retail per il tramite di Che Banca!, ovvero
una concentrazione di attività tra la banca ed un’estesa clientela costituita principalmente da
famiglie e piccole imprese, la quale concede prestiti di importo contenuti e propone prodotti
anch’essi contenuti ed adatti al pubblico a cui sono destinati.
Entreremo nel complesso passaggio di privatizzazione di vari organi di cui Mediobanca ne
fu pioniera, così come per la liberalizzazione dei capitali, che fu imposta dall’Unione Europea
dando un forte segnale del percorso di globalizzazione economica.
Inoltre, verranno analizzati gli effetti intervenuti in Mediobanca, dal momento in cui anche
alcuni fattori politici si sono potuti inserire in questa realtà, gli effetti di una gestione
Verranno approfonditi i passaggi della parabola di vita di Mediobanca, e dei meccanismi
finanziari che hanno intitolato le diverse fasi di ascesa e discesa; infatti, si necessita di un
appropriata argomentazione per comprendere quali elementi hanno condotto i cambiamenti di
fase in fase. 3
Il presente elaborato è la combinazione degli strumenti che la materia stessa ci ha fornito
durante lo studio, con l’integrazione di estratti carpiti dai testi, che congiunti e sommati ad
opportune analisi, mi hanno per-messo di realizzare una tesi personalizzata, ma strutturalmente
argomentata relativamente al punto cardine dell’elaborato che è Mediobanca, e delle relative
transizioni ed eventi ad essa correlati nei diversi periodi storici.
4
Capitolo 1
– L’Italia nel dopoguerra
1.1 conflitto mondiale l’Europa occidentale ne uscì abbattuta, contando
Premesso che dal
milioni di vite umane perse, così come inquantificabili furono le distruzioni di materiali e dei
nel 1945 l’Italia affrontò un grave dissesto economico
costi sostenuti dalla finanza pubblica [1],
e di pari passo una condizione di incertezza politica.
I due scenari principali ponevano da un lato chi aveva partecipato alla Resistenza e pertanto
orientato al progresso, e dall’altro chi voleva mantenere fede ai tradizionali bilanciamenti di
potere. Infatti, la lotta partigiana particolarmente concentrata al centro-nord fronteggiava
l’orientamento del governo monarchico, il quale aveva un ruolo attivo nella parte meridionale
del Paese. In questa fase del dopoguerra, gli Americani affermarono il loro ruolo dominante in
quello che fu il nuovo ordine politico ed economico a livello internazionale, grazie alla loro
efficace riorganizzazione. Giunse l’anno 1946, e l’Europa ricevette aiuti finanziari ed anche
materiali dagli Americani per il tramite del piano Marshall, al fine di ricostruire
economicamente gli stati colpiti.
La riflessione che possiamo porre su questo evento storico è quella di comprendere le ragioni
del prezioso aiuto giunto dagli Americani all’Europa; i primi erano particolarmente interessati
a veder rifiorire l’Europa poiché quest’ultima diventasse un riferimento focale per l’economia
americana. Gli USA si dimostrarono innovativi nelle soluzioni adottate per la ricostruzione del
nostro Paese, con progetti di livello avanzato [1].
Castronovo V., Storia economica d’Italia: dall’Ottocento ai giorni nostri, Einaudi, Torino 2013
[1] 5
L’Italia raccolse il disastroso risultato del dopoguerra, dovendo affrontare anche la
disoccupazione, la quale richiedeva una ricostruzione interna, riscontrando il freno degli
sbocchi migratori. 6
– dell’Istituto di Credito Mediobanca
1.2 Fondazione
Analizzando la fase storica che l’economia italiana stava affrontando prima dello scoppio
della guerra, si riscontrò una ristrutturazione che portò al conseguente mutamento del sistema,
ovvero anche nell’intervento effettuato dallo Stato il quale divenne gestore, mediante l’Iri, delle
industrie e delle banche. Le imprese siderurgiche, cantieristiche e della telefonia passarono sotto
la gestione dello Stato. Dunque, la considerazione che possiamo delineare, furono il
manifestarsi delle divergenze tra banche private e grande industria, al quale ne seguì la
separazione tra quello che era definito credito di investimento e credito di esercizio. Divennero
in primo piano le insolvenze delle grandi banche, tra cui la Banca Commerciale ed il Credito
Italiano. Si delineò in modo evidente, quello che si rivelò il primo nodo da sciogliere, ovvero
il finanziamento alle imprese. Venne attivato il circuito di differenziazione tra il credito per
investimenti d’esercizi e parallelamente una solida vigilanza per il tramite della Banca d’Italia.
Osservando la risultante delle scelte avvenute, si riscontrò una pluralità di attribuzioni tra le
grandi banche e le banche regionali, tra il credito di esercizio ed il credito di investimento, tra
istituti pubblici e privati. Tutto ciò avvenne con l’obiettivo di raggiungere un traguardo definito:
la specializzazione degli istituti, basata sulla tipologia del credito erogato. Le banche di deposito
avrebbero gestito il credito a breve termine, mentre l’Imi il credito a medio e lungo termine, un
avuto anche la facoltà di accendere partecipazioni azionarie utili all’attività.
ente che avrebbe
Nonostante il percorso delineato, l’eccessiva