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NTROVIGNE PPOLITO ACRINA OLDAN OCCATELLI 78
profondi dell’uomo –, proprio per il fatto di far riferimento a queste nove
illuminazioni codificate,
«irrigidisce il New Age in un sistema o in una sorta di “credo” preciso
(proprio quello che il New Age non voleva essere), e nello stesso tempo
mette in secondo piano (senza assolutamente negarli) due elementi che
267
nel New Age sono cruciali: l’astrologia e la reincarnazione» .
Così, nello stesso tempo, La profezia di Celestino era un pullulato
di credenze del New Age e una testimonianza della crisi che esso in
quegli anni stava vivendo, anche se solo negli Stati Uniti. E, insieme,
voleva essere uno strumento di conservazione – accanto ad altri – della
mentalità del New Age.
Ritornando al professor Melton, la sua analisi si basava,
sostanzialmente, sulla chiusura di librerie, di riviste della rete New Age
statunitense e sul crollo del prezzo dei cristalli che, venduti grazie alle
rivelazioni trasmesse nel channeling, erano stati uno dei punti di forza
dell’economia acquariana. Ma le affermazioni di Melton restano vere se
comprendiamo il New Age come fenomeno sociale, come network che
ha bisogno di altri network per continuare ad esistere. Se, invece, lo
consideriamo come un insieme di dottrine, allora parlare di crisi è
268
incongruo . Perché, la fine di un network è diversa da quella di un
movimento (e noi abbiamo detto che il New Age non è un movimento, in
quanto manca di una gerarchia, una sede, una struttura ben configurata).
Quando il network declina, i singoli gruppi al suo interno riprendono la
loro autonomia e, anzi, talvolta si trasformano in veri e propri
movimenti, come è accaduto per la Scuola di Illuminazione Ramtha della
Knight, costruita intorno alle comunicazioni dello spirito Ramtha.
Questo movimento, distaccandosi dall’utopica attesa di una Età dell’Oro,
267 Ibidem, 232.
268 Cf M. I – N. I M – V. R – P. Z , op. cit., 923.
NTROVIGNE PPOLITO ACRINA OLDAN OCCATELLI 79
269
sembra destinato a durare nel tempo . Difatti, dal punto di vista storico
e sociologico, il New Age si è sempre presentato come movimento
millenarista, come attesa di un’Era di pace e serenità; ed è proprio
questo, secondo Melton, la causa principale del dissolvimento del New
Age, perché le guerre, la povertà hanno di fatto deluso questa attesa. E
allora, la fine del network New Age non è «né fine delle singole
270
componenti del network, […] né – soprattutto – fine della mentalità» .
Un tipico esempio è la comunità di Damanhur in Valchiusella,
vicino Torino, che ad oggi rappresenta la più grande comunità New Age
del mondo. Fondata nel 1979 da Oberto Airaudi, un famoso
pranoterapeuta appassionato di spiritismo e parapsicologia, ben presto si
sviluppa in comunità gemelle in tutta la Valchiusella e anche fuori
dall’Italia, dove diventa famosa per il suo grande tempio sotterraneo. La
comunità ha al suo interno una agenzia di viaggi, una casa editrice con
i quali organizza iniziative in campo educativo, agricolo-alimentare,
ecologico e della medicina alternativa. Ai suoi “cittadini” viene
insegnato che l’uomo è una divinità che ha smarrito tale identità, la quale
può essere recuperata solo attraverso delle tecniche, come la magia,
l’alchimia e la selfica. Tali tecniche hanno anche come scopo la
preparazione alla prossima reincarnazione, alla quale fa da ausilio anche
271
l’evocazione dei defunti e delle altre entità in genere .
Per comprendere la notevole importanza che ancora oggi riveste
tale comunità in stile New Age, ci viene incontro l’ipotesi secondo cui il
regista James Cameron per il suo film kolossal Avatar avrebbe tratto
ispirazione proprio dalla comunità di Damanhur, cosa che tra l’altro non
269 Cf M. I , Mille e non più mille. Millenarismo e nuove religioni alle soglie del
NTROVIGNE
duemila, op. cit., 236-238.
270 Ibidem, 238.
271 Cf M. I , Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici, dallo spiritismo al
NTROVIGNE
satanismo, op. cit., 87-89. 80
susciterebbe alcun clamore se si pensa che attraverso libri e video la
comunità di Valchiusella è molto diffusa nel circuito New Age
americano. A conferma di questo ci sono le sorprendenti somiglianze tra
i cittadini della comunità piemontese e i Na’vi, che nel film di Cameron
sono i pacifici abitanti del pianeta Pandora. Come il tempio sotterraneo
di Damanhur, il centro del potere e della spiritualità dei Na’vi è nascosto:
in un enorme albero. Come i damanhuriani, i Na’vi hanno una loro
lingua sacra, il cui uso sia nel film di Cameron sia a Damanhur aiuta a
segnare la differenza con chi non fa parte della comunità. Ancora, sia i
Na’vi che i cittadini di Damanhur sottolineano il valore
dell’appartenenza ad un popolo che non è solo etnica, ma iniziatica e
volontaria. I damanhuriani si salutano, riconoscendo la comunione
profonda che regna fra loro, con le parole “Con te”, non con il consueto
buongiorno; lo stesso fanno i Na’vi dicendo “Ti vedo”. Sia i Na’vi sia i
damanhuriani credono panteisticamente in un grande Tutto dove ogni
manifestazione della natura e della vita è in collegamento con tutte le
altre. Come i Na’vi, i damanhuriani cercano di interagire con queste
connessioni, ottenendone, così dicono, risultati anche in campo
272
terapeutico .
Ritornando alle supposizioni sollevate da alcuni sociologi, le
decine di migliaia di new ager sparsi in tutto il mondo potrebbero essere
destinati ad andare incontro a una “diaspora”. In questo caso non è
impossibile che alcuni rientrino o scoprano le Chiese maggioritarie,
come già avvenuto con il ritorno o la conversione di qualche membro
alla Chiesa cattolica. Sovente, invece, i Figli dell’Acquario hanno scelto
e stanno scegliendo di far parte di quelle strutture, movimenti e comunità
sorti – come abbiamo visto con Damanhur e la Scuola della Knight –
sulla spiritualità sempre viva del network. Ma ancor maggiore è il
272 Cf I ., La religione di Avatar? È nata in Piemonte, op. cit., 20.
D 81
numero di coloro che hanno abbracciato la nuova fase dello stesso
273
fenomeno: il Next Age .
III.1.2 Un nuovo, vecchio fenomeno: il Next Age
L’espressione Next Age è stata adottata solo in Europa, mentre
negli Stati Uniti – dove questa è utilizzata soprattutto in ambito musicale
– coesiste con altre espressioni, come Next Stage, Next Edge, e altre
ancora. In Italia il termine Next Age ha riscosso un grande successo,
tant’è che il Salone del New Age di Milano si chiama, a partire dal 1998,
274
Salone del New Age e Next Age .
Il termine in sé indica la consapevolezza – diffusa sia tra i new
ager che tra gli esperti del settore – di essere passati alla fase “seguente”
(next) del fenomeno New Age. A conferma di ciò, si sottolinea come il
Next Age rappresenti il passaggio del New Age dalla terza alla prima
persona singolare. Difatti, il marchio di fabbrica del New Age – ma,
come abbiamo visto, anche fonte del suo dissolvimento – era il
passaggio dell’intero Pianeta Terra a un’Era Nuova di pace e benessere,
mentre il Next Age, ammettendo che forse tutto ciò non avverrà, innalza
il singolo come colui che «può entrare nel suo New Age personale e
275
raggiungere uno stato superiore di prosperità, salute, soddisfazione» .
Cioè, anche se il mondo va alla rovina, la persona, attraverso delle
tecniche precise, potrà entrare, comunque, nella sua Età dell’Oro
personalissima.
Questo passaggio dalla fase utopistica alla fase individualistica del
fenomeno, certamente rappresenta una novità. Tuttavia, il nucleo delle
idee e delle tecniche permane pressoché identico. Non solo, perché, a
273 Cf M. I – N. I M – V. R – P. Z , op. cit., 924.
NTROVIGNE PPOLITO ACRINA OLDAN OCCATELLI
274 Cf ibidem, 931.
275 Ivi. 82
ben guardare, soltanto questo passaggio risulta essere la vera novità.
Difatti, il Next Age è sempre stato presente – pur se in forma minoritaria
– nel mondo New Age, anzi, finanche, esso avrebbe radici ancora più
antiche, «nel cosiddetto “pensiero positivo” e nel movimento del self-
276
help» .
Uno dei precursori dell’attuale Next Age – ancorché non ancora
un suo esponente – è sicuramente lo psicologo americano Morgan Scott
Peck, che da molti anni insegna a «coltivare una dolce voglia di bene,
277
bene soprattutto per se stessi» . Egli, nel 1978, entrò in conflitto con la
dottrina dei cambiamenti planetari del New Age, a seguito della
pubblicazione di un suo volume famosissimo, The Road Less Traveled.
Qui, infatti, l’autore – attraverso l’uso di quattro tecniche – insegnava a
valorizzare l’aspetto individualistico seguendo l’amore di se stessi, per
mezzo del quale, soltanto, si può realizzare una trasformazione sociale.
In altri termini «ci si può voler bene e farsi del bene, finendo così per
278
aiutare il mondo» .
Accanto a quest’opera, altri best seller, stavolta della metà degli
anni ’90, hanno preannunciato la svolta. Oltre al già citato romanzo La
profezia di Celestino, nel successivo libro, seguito di quello, La visione
di Celestino (1997), lo scrittore Redfield svela la decima
“illuminazione”, evidenziando, ancora di più, il passaggio dalla visione
279
del benessere planetario alla cura di se stessi .
Sull’onda del successo de La profezia di Celestino, in quegli anni
sbarca in Occidente un altro volume con argomenti triti e ritriti
dell’esoterismo rispolverati in chiave ottimistica dal New Age:
276 Ibidem, 932.
277 2
G. B A , New Age - Next Age, Casale Monferrato 1998 , 188.
ARBIELLINI MIDEI
278 Ivi.
279 Cf M. I – N. I M – V. R – P. Z , op. cit., 933.
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L’alchimista, di Paulo Coelho. Il protagonista, un giovane spagnolo,
attraverso varie peripezie trova il tesoro, l’alchimia, con la quale realizza
la sua «Leggenda Personale», che deve essere perseguita da ogni uomo.
Evidentemente, questi autori dell’ultima generazione del New Age
insistono – ancora una volta – su un «risveglio» personale e non più
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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