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“CONTROLLO
5 DI GESTIONE: strutture, processi, misurazioni”. Maria Serena Chiucchi, Giuseppina
Iacoviello, Antonella Paolini, Marco Gatti, 2021, Giappichelli Editore. 9
Infine, il livello operativo (o livello di controllo delle operazioni) è il processo attraverso il
quale si punta al raggiungimento dell’efficacia e dell’efficienza nell’esecuzione di compiti
6
specifici .
Con il passare del tempo, specialmente grazie alle innovazioni che si sono sviluppate nel
processo di direzione del personale, il controllo ha subito una trasformazione: è divenuto
principalmente uno strumento di indirizzo anziché che di pura analisi e valutazione. Dunque, la
funzione di controllo può essere vista come mezzo di guida del lavoro che stimola gli interventi
lo spirito di iniziativa all’interno dell’intera
di correzione e favorisce struttura (tale argomento
si approfondirà nel paragrafo successivo in merito agli obiettivi).
l’attività di controllo può svolgersi tramite diverse fasi:
In relazione alla dimensione temporale,
- controllo antecedente
- controllo concomitante
- controllo susseguente
La fase del controllo antecedente consiste nella previsione delle condizioni di sviluppo della
gestione nel prossimo esercizio, al fine di verificare l’adeguatezza dei programmi e degli esiti
attesi rispetto a quanto stabilito inizialmente durante la pianificazione strategica.
La fase del controllo concomitante, invece, è una procedura che si attua durante lo svolgimento
l’andamento dei
delle operazioni aziendali e verifica che risultati sia in linea con gli obiettivi
fissati in fase di programmazione. Nel caso in cui si rilevasse un andamento aziendale
indesiderato, è possibile attivare delle azioni correttive volte ad intervenire sui programmi,
senza stravolgere gli obiettivi.
6 http://web.tiscali.it/tmassari/anthony.htm 10
Infine, la fase del controllo susseguente viene svolto al termine di un periodo gestionale
l’anno, il semestre
significativo (come o il trimestre) per verificare se i risultati attesi siano stati
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raggiunti ed eventualmente apportare modifiche a posteriori .
1.3 Obiettivi, benefici e criticità
Il primario obiettivo del controllo direzionale è quello di allineare il comportamento individuale
e organizzativo verso il raggiungimento degli scopi aziendali prefissati (verso la mission
aziendale). Questo obiettivo comporta un effetto indiretto: il controllo di gestione, infatti,
finisce per rappresentare un insostituibile meccanismo di guida e indirizzo dell’attività del
8
management, ovvero un valido sostegno ai processi decisionali .
Ulteriori finalità del controllo di gestione sono quelle di monitorare e supportare in maniera
continuativa lo svolgimento dell’attività aziendale. Queste due funzioni sono fondamentali per
la produzione di un flusso informativo indirizzato alla direzione aziendale, che può essere
impiegato per assumere decisioni atte a garantire, in primis, il perseguimento degli obiettivi di
breve e, conseguentemente, quelli di lungo periodo.
Nel momento in cui gli obiettivi del controllo vengono raggiunti in modo efficace ed efficiente,
allora l’intero sistema aziendale potrà trarne dei benefici. Se il meccanismo di controllo viene
collegato a quello meritocratico, si attiva una funzione motivazionale per le persone poiché,
9
interiorizzando gli obiettivi, attueranno un comportamento in linea con le finalità aziendali .
Un altro beneficio è rappresentato dal fatto che il controllo, oltre ad avere una valenza
motivazionale, ha anche una valenza comunicativa: infatti, tramite ai meri strumenti del
7 https://www.businesscoachingitalia.com/
“Laboratorio Alessandro Capodaglio.
8 di strumenti e modelli a supporto delle decisioni aziendali”.
“CONTROLLO
9 DI GESTIONE: strutture, processi, misurazioni”. Maria Serena Chiucchi, Giuseppina
Iacoviello, Antonella Paolini, Marco Gatti, 2021, Giappichelli Editore. 11
comunicare all’interno dell’azienda le priorità aziendali, ossia viene dato
controllo, è possibile
particolare rilievo agli argomenti che devono essere affrontati immediatamente rispetto ad altri.
Non bisogna dimenticarsi però che anche questo sistema comprende delle criticità. La più
evidente è rappresentata dall’eccessivo orientamento al breve termine. Nel momento in cui si
l’organizzazione si trova a lavorare sotto
desiderano raggiungere risultati nel breve periodo,
pressione e i manager potrebbero applicare comportamenti non idonei rispetto al perseguimento
degli obiettivi di fondo dell’azienda. Inoltre, se il controllo di gestione non viene
adeguatamente gestito può indurre eccessivi livelli di stress e di competizione interna andando
ad incidere negativamente sullo spirito di gruppo.
Il controllo di gestione, per riuscire a svolgere efficacemente le finalità sopra elencate, deve
essere correttamente progettato. Uno schema di riferimento, condiviso in letteratura, scompone
il sistema di controllo di gestione in due dimensioni fondamentali: una dimensione statica, che
si identifica con la struttura del controllo, e una dinamica, che rappresenta il vero e proprio
10
processo di controllo .
1.4 Dimensione statica e dimensione dinamica del controllo
La dimensione statica include due elementi costitutivi del controllo: la struttura organizzativa
e la struttura informativo-contabile.
La struttura organizzativa del controllo riguarda la scomposizione dell’azienda in più piccole
aree o reparti di monitoraggio, i cosiddetti centri di responsabilità, che consentono di rilevare
le responsabilità economiche di ogni centro e come le risorse sono distribuite all’interno
“CONTROLLO
10 DI GESTIONE: strutture, processi, misurazioni”. Maria Serena Chiucchi, Giuseppina
Iacoviello, Antonella Paolini, Marco Gatti, 2021, Giappichelli Editore. 12
dell’organizzazione 11 . Per ogni centro di responsabilità viene preposto un organo responsabile
dotato di potere decisionale (normalmente un manager o un dirigente) al quale vengono affidate
risorse finanziarie, umane e patrimoniali, al fine di raggiungere determinati obiettivi.
L’assegnazione di obiettivi al manager responsabile del centro deve essere coerente con quelli
aziendali di lungo periodo, ossia in linea con le strategie dell’impresa.
Inoltre, in base all’obiettivo assegnato al responsabile di un reparto si può parlare di:
- centri di responsabilità di costo;
- centri di responsabilità di ricavo;
- centri di responsabilità di profitto.
Fino a giungere ai centri di responsabilità di investimento, ossia sub-unità dotate di maggiore
potere decisionale che rappresentano centri di profitto più ampi, dove i relativi titolari sono
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responsabilizzati, oltre che sui costi e sui ricavi, anche sugli investimenti .
Passando al secondo aspetto della dimensione statica, cioè la struttura informativo-contabile (o
bisogna considerare la struttura informativa aziendale. Con quest’ultimo
tecnico-contabile), l’insieme degli strumenti con cui si raccolgono,
termine si intende identificare sviluppano e
ripartiscono le informazioni che consentono lo svolgimento del controllo di gestione.
Col tempo, la struttura informativo-contabile ha subito profonde modifiche che hanno permesso
un progressivo ampliamento del numero di tools e soluzioni utilizzabili a sostegno dei processi
decisionali aziendali. Si può pertanto far riferimento a tre classificazioni di strumenti:
- soluzioni contabili,
- soluzioni extra-contabili,
- soluzioni di information and communication technology (ICT).
“CONTROLLO
11 DI GESTIONE: strutture, processi, misurazioni”. Maria Serena Chiucchi, Giuseppina
Iacoviello, Antonella Paolini, Marco Gatti, 2021, Giappichelli Editore.
“Pianificazione e controllo di gestione. Principi e strumenti”. Lucio Potito,
12 2019, Giappichelli Editore. 13
Le soluzioni contabili riguardano strumenti che raccolgono, elaborano e presentano dati
quantitativo-monetari, estrapolando informazioni monetarie. Queste soluzioni fanno
come la contabilità generale, la contabilità analitica, il budget, l’analisi
riferimento a strumenti
degli scostamenti che verranno spiegati nel paragrafo successivo.
Per quanto riguarda le soluzioni extra-contabili, queste forniscono informazioni di tipo
quantitativo-non monetarie e sintetizzano le performance aziendali. In questa classe vengono
prodotti flussi informativi focalizzati sulle dinamiche gestionali o più puramente legate ai
clienti, ai concorrenti, al mercato.
Infine, con le soluzioni di information and communication technology (ICT) si intendono le
cioè l’infrastruttura tecnica e tecnologica che
strumentazioni tecnico-informatiche aziendali,
dispone l’azienda per raccogliere, gestire e distribuire le informazioni attraverso le soluzioni
contabili ed extra-contabili.
Uno strumento che fa parte della struttura informativa tecnico-contabile del controllo è il
sistema di reporting, che racchiude tutti gli strumenti precedentemente esposti, in quanto
l’insieme delle informazioni
rappresenta confrontate e destinate alla comunicazione interna per
il controllo di gestione e, in particolare, ai manager. Anche questo strumento verrà in seguito
trattato (paragrafo 2.6).
La dimensione dinamica si concretizza con il vero e proprio processo di controllo inteso come
l’insieme dei meccanismi impiegati per l’ottenimento di informazioni utili ai manager per
l’assunzione di decisioni allineate agli obiettivi aziendali. Esistono due principali classificazioni
di meccanismi operativi riguardanti il processo di controllo: un controllo basato su meccanismi
di feed-back e un controllo basato su meccanismi di feed-forward.
I meccanismi di feed-back si basano su un controllo ex-post perché misurano i risultati
conseguiti, ad intervalli predefiniti e li confrontano con gli obiettivi prefissati. In questo caso
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il risultato in corso d’opera,
non è possibile intraprendere azioni correttive per perfezionare
prima che il risultato diventi definitivo.
L’applicazione dei anni ‘70,
meccanismi di feed-back era tipicamente adottata negli scorsi
nell’ambito della pianificazione strategica, quando il controllo di gestione riguardava solamente
dell’implementazione della strategia, senza mettere in dubbio le ipotesi su cui
l’accertamento
veniva basata la strategia decretata.
Invece, oggigiorno trova una maggior applicazione un processo di controllo basato su
meccanismi di feed-forward piuttosto che su meccanismi di feed-back, perché vi è la necessità
di orientare il controllo al futuro. Questi meccanismi mi