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La sala da boxe non è solo sede di esercizio, ma al suo interno avvengono forme di interazione sociale sprovviste di contenuti significativi.
In base a questo tacito accordo i pugili devono lasciare sulla soglia di entrata tutti i loro problemi.
Si evita ogni argomento che possa attentare alla forma ludica di socializzazione.
Persino la disposizione delle decorazioni affisse nella palestra fanno di quest’ultima un tempio di culto.
La disposizione delle foto dei grandi campioni, la prossimità fisica, suggerisce un legame tra pugili del posto e i campioni.
Mantiene l’impressione che ci sia una scala di mobilità continua e graduata che porta al vertice della carriera pugilistica.
DeeDee sostiene che per sapere chi sta in fondo alla società basta guardare chi boxa.
È in atto un processo di successione etnica, se prima erano i neri ai margini della società, adesso stanno subentrando i latinos.
In realtà raramente i pugili fanno parte degli strati più poveri del sottoproletariato, ma vengono da famiglie sulla soglia di una
stabile integrazione socioeconomica.
Questa autoselezione, che tende di fatto ad escludere i più esclusi, non agisce per effetto di una penuria di risorse monetarie,
ma perché diventare pugile esige infatti una regolarità di vita, un senso della disciplina, un ascetismo fisico e mentale che non
si possono sviluppare in condizioni sociali ed economiche segnati dall’instabilità cronica e dalla sregolatezza.
La gym è un’istituzione semitotale che controlla gran
parte della vita di un pugile.
(Ashante non si allena regolarmente perché lavora ed
ha una famiglia).
DeeDee fa regnare nel gym una disciplina ferrea. La disciplina richiesta all’interno del gym si intreccia con la vita sociale e investe tutti gli ambiti della sfera privata.
Per raggiungere il peso forma ogni pugile deve seguire una dieta ferrea, deve avere orari regolari,imporsi il coprifuoco per dare al corpo il tempo di recuperare.
Prima di ogni incontro bisogna astenersi dal sesso per non perdere fluidi vitali, non minare alla forza fisica e mantenere l’energia mentale.
Lo spazio del gym è esclusivamente maschile.
L’intrusione del sesso femminile è tollerata unicamente nella misura in cui
resta incidentale.
“La boxe è per gli uomini, sugli uomini, è gli uomini.”
L’apprendimento dell’habitus pugilistico avviene in maniera individuale e collettiva.
La boxe è uno sport individuale che mette in gioco il corpo del singolo, ma l’apprendistato è necessariamente collettivo.
L’insegnamento del pugilato avviene in maniera gestuale, visiva e mimetica.
Non ha norme esplicite o tappe definite, si realizza collettivamente per emulazione ed incoraggiamento reciproco.
DeeDee quando corregge lo fa nel modo più pubblicamente possibile. Non si può mai sapere, con
assoluta certezza, a chi si stia rivolgendo.
Nel dubbio tutti ne tengono conto aumentando l’attenzione e l’applicazione.
.
Attivando il meccanismo di correzione collettiva permanente
Lo sparring è una fraternità carnale molto particolare.
Esso cerca di riprodurre le condizioni del combattimento, tranne per il fatto che si
utilizzano le protezioni.
Lo sparring è una prova ed una ricompensa del duro lavoro.
È una prova di forza di coraggio. Ogni pugile mette in gioco parte del proprio capitale simbolico e ogni defallance è causa di
imbarazzo sia per lui che per i propri compagni.
L’accoppiamento degli sfidanti deve essere equilibrato in quanto entrambi devono trarre profitto dall’allenamento in egual
misura.
Tuttavia, quando ciò non è possibile, si ripiega su pugili di livello differente.
Lo sparring è regolato dal principio di reciprocità.
Vige una cooperazione antagonistica: combattere mette a repentaglio il capitale simbolico e
l’onore.
Chi è più forte modera la sua violenza per insegnare, chi è più debole non deve approfittare della
propria debolezza.
Si tratta di un insieme di scambi controllati tra i due avversari che presuppongono una
collaborazione pratica e continua al fine di mantenere l’equilibrio.
Loïc Wacquant inizia a frequentare il circolo di boxe nel 1988.
riesce ad integrarsi bene, nonostante sia un bianco in una comunità di neri.
il fatto di essere francese lo pone in una condizione di estraneità rispetto alla lotta americana neri vs bianchi.
La Francia gode di simpatia all’interno delle comunità nere in per
l’accoglienza data ai soldati durante la guerra dell’Esagono.
L’impegno totale che dedica allo sport gli fanno guadagnare la stima
e il rispetto dei compagni.
Per poi, alla fine, diventare uno dei DeeDee’s Boys.