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Comitato Etico Reg rifiutò di esaminare il caso

benché una sospetta mancanza di doc medica sostenesse le accuse. Come se non bastasse, il fratello della ragazza era stato ucciso qlc giorno prima in un episodio di violenza urbana e ifamiliari erano giunti in ospedale troppo tardi per evitare che i suoi organi fossero prelevati. La nuova legge brasiliana sul "consenso presunto" stab infatti che l'assenso alla donazione sussista a meno che l'interessato non abbia compilato un apposito modulo. Così la gente povera perde i propri organi in fav dello Stato (cit ragazza).

Nel 2000 un avvocato di Gerusalemme spiegò a SH perché avesse deciso di comprare un rene in Europa or piuttosto che mettersi in coda per avere l'organo in Israele: perché così si è assicurato un rene da una persona sana (un contadino profugo) che ne ha beneficiato eco. Qst fenomeno è anche detto "turismo medico" ed è in

aumento.Esistono ineguaglianze di razza, classe e genere rispetto al procacciamento e alla distrib di tessuti e organi.Nel peggiore dei casi qst mercato sfocia in forme di esproprio e coercizione che vanno dal furto del rene finoalla convinzione che sussista un diritto di proprietà su parti del corpo altrui se si può pagarle (vd esempi).Il trionfante capitalismo globale e democratico ha liberato un bisogno incontenibile tanto di corpi stranieri daadibire ai lavori nascosti e sporchi nell’ambito della produzione, quanto di corpi freschi da destinare alconsumo medico domestico e internaz. Per come sono praticate oggi, le transazioni per il reperimento di organicostituiscono una miscela di altruismo e comm, di scienza e magia, di baratto e furto, di dono e coercizione.La chirurgia del trapianto ha riconcettualizzato la rel fra sé e l’altro nonché quella fra le tre forme del corpo (il séesistenziale del corpo vivente, il corpo nella sua rappr soc,

Il corpo pol). Infine essa ha ridef i concetti di reale/ irreale,visto/non visto, vita/ morte, organismo/ cadavere, narrazione/ fatto. Tutto qst nel contesto di un dibattito che ha vistointervenire medici, bioetici, giuristi, economisti… mentre gli antropologi sono rimasti un po’ ai margini. Esiste oggiun business internaz deregolato e multimiliardario intorno a tessuti e organi, costruito a partire sia da donatoriingenui che credono di salvare vite (e poi magari i loro doni finiscono venduti e trattati da imprese biotecn che nericavano costosi prod dentistici e di chirurgia plastica), sia da donatori interessati che hanno bisogno di tali scambi permotivi eco. Qst business trasf il corpo, ne viola l’integrità e ne fa di ogni parte una pot merce. Ciò porta a quellache Lawrence def “l’etica delle parti” e a una forma di neo-cannibalismo in cui l’organo trapiantato rappr unaopportunità per chi lo riceve e unanecessità per chi si è trovato nelle condizioni di doverlo donare. La vendita di organi divide il mondo in fornitori (poveri) e ricettori (élite). In questo mondo il feticcio estremo consiste nell'idea che la vita stessa possa essere oggetto di manipolazione, idea che pregiudica la possibilità di un'etica sociale. A livello mondiale ha avuto luogo un incremento decisivo delle donazioni di reni viventi provenienti da estranei. Sembra paradossale parlare di doni perché i reni sono in realtà venduti e così usati per ripagare debiti. Si fa riferimento alla nascita dei "kidney belts" nei territori poveri dell'India (studi di Cohen). Ciò che si verifica è un dono coatto, anche quando viene richiesto all'interno della famiglia perché ciò spesso impone ingenti sacrifici ai parenti più vulnerabili. C'è poi un turismo del trapianto, un business illegale cui partecipano medici, pazienti, procacciatori e venditori di reni e che si prende gioco dei.codici etici naz e internaz relativi alla proibizione della vendita di organi. L'attore-chiave è una classe di procacciatori imprenditoriali di organi che sfrutta tanto il panico circa la scarsità di organi disponibili quanto la disperazione degli acquirenti e dei venditori di reni. Cfr "pacchetto-trapianto" proposto da un medico israeliano: esso include l'affitto di un aereo privato, il costo del doppio intervento (asportazione e trapianto), il costo del rene e il compenso per il donatore, le tasse per corrompere il personale aeroportuale e doganale, l'affitto di sale operatorie e camere di ricovero private, il compenso per lo staff e l'albergo per le persone coinvolte. Il tutto si svolge in 5 giorni. Il luogo delle operazioni viene cambiato spesso per non dare nell'occhio. Il Ministero della Salute israeliano finora non ha fatto molto contro qst business perché mancano organi in patria a fronte di una domanda elevata e.

perché pare che spesso ne abbiano tratto beneficio membri del Ministero della Difesa. La comparsa simultanea dei campi di concentramento, di tortura e di raccolta di organi e tessuti ha avuto luogo in circostanze peculiari al tardo XX secolo. Il lavoro di ricerca di SH ha svelato le tattiche fasciste, militari e di "guerra sporca" adoperate sui corpi e sugli organi dei nemici. È durante la guerra in Argentina e la dittatura in Brasile i medici procurarono non solo bambini per le famiglie dei militari ma anche organi, prelevati dai corpi dei nemici politici e dei gruppi sociali subordinati. Vedi anche Sud Africa, a fine apartheid, dove i cadaveri neri accumulatisi dopo tante violenze diventarono riserve di materiale utile da cui ricavare parti corporee da destinare a rituali magici e ai trapianti medici. Ancora oggi in Sud Africa capita che i corpi neri vengano deprivati, senza consenso, di alcune loro parti da destinare ai bisognosi pazienti bianchi in attesa di trapianto. L'idea del sacrificio

è ricorrente nella storia umana ma nasconde un lato oscuro, il quale si manifesta quando certe persone sono costrette al sacrificio per il bene altrui. Vedi i martiri cristiani, i sacrifici aztechi, le vergini vestali, etc. In tutti questi casi il sacrificio è coatto e va a beneficio di un altro più potente e socialmente meritevole. Una forma più moderna di sacrificio è quella dell'atto nascosto, invisibile, misconosciuto del donatore di organi. La violenza sta nel linguaggio del dono che mistifica la realtà, la costrizione al dono o la rapina del dono. In alcuni casi il dono è infatti obbligato e/o commerciato. Il sacrificio viene occultato quando una persona si sente in dovere di donare quanto resta di un caro defunto per salvare altre vite (cosa che non sempre poi avviene); quando una persona crede che i suoi cari offrano qualche diritto in più sui suoi organi; quando un ricco crede di poter reclamare un organo altrui. Il sacrificio vienese sono vivi. La loro storia, le loro difficoltà e i loro sacrifici vengono spesso ignorati o dimenticati. È importante ricordare che dietro ogni trapianto c'è una persona che ha donato un organo, spesso mettendo a rischio la propria vita. Queste persone meritano riconoscimento e gratitudine per il loro gesto altruistico.quando chi riceve vorrebbe saperne di più, nella consapevolezza del sacrificio altrui che ha richiesto. L'incontro fra donatori e riceventi è ostacolato da familiari, medici (e fornitori di organi). Concentrarsi sui donatori non implica mancare di empatia nei confronti dei beneficiari di trapianto o di chi è in lista d'attesa e forse ci rimarrà per sempre perché non abbastanza fortunato, ricco o furbo. Anche costoro hanno storie personali dolorose. Come chi cade vittima di trapianti illegali e pericolosi o di truffatori che promettono operazioni mai compiute. La retorica della carenza di organi alimenta tali pratiche nonché una competizione fra ospedali pubblici e privati che può sfociare in violazioni dei diritti umani nei reparti di terapia intensiva o negli obitori pubblici. La bioetica fornisce una giustificazione mistificante la realtà, parla di libere scelte individuali e diritto a vendere/comprare. Il discorso sulla scarsità di organi.organi nasconde poi l'esistenza di organi in eccesso e sprecati, buttati via laddove non si hanno i mezzi necessari per utilizzarli o conservarli. Può il linguaggio del dono, della vita da salvare, dell'altruismo, della scarsità e del bisogno essere conservato a fronte di uno scenario ecologico di questo tipo? In un mondo dove non fa più scalpore la vendita di organi e anzi si esplora la possibilità di promuovere un sistema misto in cui altruismo e commercio, scienza e sentimenti, amore e profitto, dono e merce possano in qualche modo coesistere. Gli argomenti bioetici sul diritto a vendere si basano sulle nozioni euro-americane del contratto e della scelta individuale. Tuttavia fattori sociali ed economici fanno della scelta di vendere un rene una scelta niente affatto libera e autonoma, vincolata in più dal variabile prezzo di mercato del rene stesso. E retoriche e ideologie a parte, proprio in Occidente i valori dell'integrità corporea e della giustizia sociale sono sempre più sotto tiro. Vedi le

iniquità a sfondo socio-economico e razziale che caratterizza la selezione dei candidati più validi per la chirurgia del trapianto negli USA: qui è più facile che un sano, benestante, bianco benefichi di un trapianto e che un afroamericano in difficoltà doni l'organo. Inoltre, in molte zone americane, le pratiche mortuarie e il prelievo di tessuti alimentano le richieste di paesi altri, centri di ricerca, ospedali, industrie biotecnologiche. Insomma, dal momento che la commercializzazione ha penetrato quasi ogni sfera della vita, la gente del Primo Mondo non può rivendicare alcun fondamento elevato di moralità. Sin dalle prime origini, la chirurgia del trapianto si è presentata come problematica nel contesto delle relazioni di dono (cfr. Mauss, LS, Bourdieu). Il dono implica infatti un contro-dono, non è del tutto gratuito e in questo caso è reso problematico dall'impossibilità di ricambiare. Non si può ricambiare quando chi dona è un cadavere.

Quando chi dona in realtà è stato ingannato e defraudato dell'organo, quando chi dona è stato costretto a farlo. La donazione dovrebbe essere sempre volontaria e consapevole. I corpi dei donatori dovrebbero essere sempre rispettati, protetti e non sfruttati. I medici dovrebbero fare attenzione alla provenienza degli organi. I rischi e i benefici della chirurgia del trapianto dovrebbero essere valutati attentamente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eioads di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia del corpo e della malattia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Quaranta Ivo.