CAPITOLO TERZO
COESIONE EUROPEA E INTEGRAZIONE DIFFERENZIATA
3.1 LA VERSATILITÀ DELLA COESIONE
tiene unite le parti di un insieme o di un sistema. Questo termine può essere applicato in vari
contesti, e il suo significato può variare a seconda del campo di applicazione.
19
di resistere a ogni azione che tenda a staccarne una parte dal . La coesione è spiegata
dal fatto che le forze attrattive (forze di coesione) agiscono tra le particelle di uno stesso
corpo.
che mirano a diminuire le dispari 20 . Mentre questo concetto in termini psicologici fa
21
che sono interdipendenti per il soddisfacimento dei loro bisogni e che si aspettano di poter
soddisfare tali bisogni unendosi, proveranno attrazione reciproca e formeranno un gruppo.
In linguistica, la coesione si riferisce all'insieme di meccanismi linguistici che
collegano
definisce la
forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e
sintonie interpretative di particolari forme rispetto al contesto. Essa è il rispecchiamento della
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coerenza
Tra i vari ambiti, in quello politico e delle organizzazioni internazionali la coesione si
riferisce alla capacità di un gruppo di Stati o di entità politiche di lavorare insieme in modo
armonioso e coordinato per raggiungere obiettivi comuni. In questo contesto, la coesione è
19 Voce in Enciclopedia Treccani
20 Venturini G. e Graziano P., Misurare la coesione sociale:Una comparazione tra le regioni italiane, in
O.C.I.S., 2016, <https://www.welforum.it/wp-content/uploads/2018/06/OCIS_SCPAPER012016DEF.pdf>
21 Università di Verona, Formazione dei gruppi group dynamics,
<https://www.dsu.univr.it/documenti/OccorrenzaIns/matdid/matdid255957.pdf>
22 Voce in Enciclopedia Treccani 23
fondamentale per garantire la stabilità delle istituzioni, l'efficacia e la sostenibilità delle
politiche collettive. Le organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite (ONU), la NATO
e l'Unione Europea (UE) si basano su un certo grado di coesione tra i loro membri per operare
in modo efficace. Infatti, la coesione permette loro di presentare una posizione comune su
questioni globali e di agire in modo coordinato. Inoltre, in situazioni di crisi internazionale, la
coesione tra i membri di un'organizzazione è cruciale per una risposta tempestiva ed efficace
come nel caso della pandemia di COVID-19. In aggiunta, la coesione è necessaria per
come i diritti umani, la democrazia, e la pace su scala globale.
In particolare, a combattere in prima linea riguardo il
Europea e questo obiettivo è perseguito principalmente attraverso la Politica di Coesione, che
è una delle principali politiche di investimento dell'UE. L'obiettivo della Politica di Coesione
è migliorare le opportunità di sviluppo economico e sociale e ridurre le disparità e le
disuguaglianze tra i territori e le regioni europee, in particolare per le comunità e i popoli
meno sviluppati e più vulnerabili. Gli articoli dal 174 al 178 del Trattato sul funzionamento
ne Europea pongono le basi giuridiche
174 del
prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica,
sociale e territoriale.
In particolare, l'Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie
regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite.
Tra le regioni interessate, un'attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone
interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti
svantaggi naturali o demografici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità
demografica e le regioni
Da ciò si può dedurre che la coesione nell'UE rappresenta un impegno continuo per
garantire che tutti i cittadini europei possano beneficiare delle opportunità offerte dall'Unione,
promuovendo uno sviluppo equo e inclusivo in tutte le sue regioni.
24
3.2 EVOLUZIONE DELLE POLITICHE DI COESIONE FINO AL CICLO 2021-2027
nel processo di costruzione e sviluppo dell'Unione Europea (UE). La coesione e l'integrazione
sono due pilastri fondamentali del progetto europeo: la coesione garantisce che tutti i cittadini
europei possano beneficiare delle opportunità offerte dall'Unione, mentre l'integrazione
facilita la cooperazione e l'armonizzazione delle politiche tra gli Stati membri, rafforzando
l'unità e la stabilità dell'UE. Inoltre, la coesione e l'integrazione si rafforzano reciprocamente.
Una maggiore coesione sociale ed economica facilita l'integrazione, poiché riduce le disparità
che potrebbero ostacolare la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri.
Fin dai suoi inizi, nella Comunità europea (ora Unione Europea) vi sono state grandi
disparità territoriali e demografiche, tali da poter ostacolare l'integrazione e lo sviluppo in
Coesione europea, o Politica regionale, ha le sue origini nel Trattato di Roma del 1957 che
per promuovere uno
di Roma non includesse
una Politica di Coesione formale, istituì il Fondo Sociale Europeo (FSE), il primo Fondo
strutturale creato per promuovere l'occupazione e migliorare le condizioni di vita e di lavoro
nei Paesi membri. A questo fine, il FSE investe nel capitale umano
giovani e chi è alla ricerca di un lavoro.
Nel 1975 nasce il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che è stato istituito per
aiutare le regioni meno sviluppate dell'Europa a superare le disparità economiche e sociali. Il
FESR persegue due obiettivi principali: gli investimenti a favore della crescita e
dell'occupazione, finalizzati a rafforzare il mercato del lavoro e le economie regionali; la
cooperazione territoriale europea, volta a rafforzare la cooperazione transfrontaliera,
transnazionale e interregionale all'interno dell'UE. Questo fondo è, quindi, considerato uno
dei primi passi significativi verso una Politica di Coesione regionale più strutturata.
L'Atto Unico Europeo ha rappresentato una svolta fondamentale, sancendo
formalmente l'obiettivo della coesione economica e sociale all'interno della Comunità
Europea. Questo ha portato all'ampliamento e al rafforzamento dei Fondi strutturali e
all'introduzione di una Politica di Coesione più coordinata e strategica. Nel 1988 viene varata
una riforma che definisce la Politica di Coesione vera e propria e i Programmi Operativi del
ciclo 1989-1993 con obiettivi prioritari e geografici. Inoltre, vengono introdotti quattro
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principi fondamentali: concentrazione sulle regioni più arretrate, coinvolgimento del
partenariato economico e sociale, programmazione pluriennale e addizionalità delle risorse
che non devono sostituire quelle ordinarie dei singoli Stati.
Successivamente, il Trattato di Maastricht ha consolidato ulteriormente la Politica di
Coesione, inserendola ufficialmente tra gli obiettivi fondamentali dell'Unione Europea. Ha
anche istituito il Fondo di Coesione, destinato ai Paesi membri con un reddito nazionale lordo
pro capite inferiore al 90% della media UE, per finanziare grandi progetti infrastrutturali e
ambientali. I Fondi strutturali esistenti, come il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
(FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE), sono stati rafforzati per affrontare le disparità
regionali.
Con il ciclo 1994-1999 si osserva, a livello europeo, un ulteriore rafforzamento delle
politiche di coesione, con un maggiore coinvolgimento dei livelli di governo territoriale e
economiche e sociali e per
la promozione dello sviluppo sostenibile. In tale periodo vengono definiti tre obiettivi
strutturali principali: il sostegno alle regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della
media comunitaria, il sostegno alle aree in declino industriale e
modernizzazione delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione. In
aggiunta, vengono lanciati programmi specifici come INTERREG, URBAN e LEADER per
promuovere la cooperazione transfrontaliera e lo sviluppo locale.
Nelle politiche di coesione relative al ciclo 2000-2006 l'agenda 2000 introduce una
riforma che consiste nella semplificazione della struttura dei fondi, aumentando il focus sulle
ltra novità riguarda
Politiche Strutturali di Pre-Adesione (ISPA), per aiutare i Paesi candidati all'ingresso nell'UE
a prepararsi alle politiche di coesione.
Nel periodo 2007-2013 viene introdotto un nuovo quadro finanziario pluriennale che
concentra il 35,7% del bilancio dell'UE sulle politiche di coesione, con una spesa significativa
destinata alle regioni meno sviluppate. Viene integrata la Strategia di Lisbona, che è una
strategia finalizzata a creare i presupposti affinché l'economia europea possa diventare, entro
il 2010, l'area più competitiva del mondo, sostenendo l'occupazione, le riforme economiche e
la
sull'investimento in capitale umano. E gli obiettivi si concentrano su convergenza,
competitività regionale e occupazione, e cooperazione territoriale europea. Oltre alla coesione
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economica e nico, nel 2008, il Trattato di Lisbona ha introdotto
una terza dimensione della coesione nell'UE, ovvero la coesione territoriale. Questi tre aspetti
della coesione ricevono sostegno attraverso la Politica di Coesione e i Fondi strutturali.
Nel ciclo successivo, il periodo 2014-2020, la Politica di Coesione è allineata alla
Strategia Europa 2020 (strategia volta a garantire che la ripresa economica dell'Unione
Europea dalla crisi economica e finanziaria sia accompagnata da una serie di riforme che
gettino solide basi per la crescita e la creazione di posti di lavoro entro il 2020. La strategia
tiene conto delle sfide a lungo termine come la globalizzazione, le guerre per le risorse e
l'invecchiamento della popolazione), con un focus su una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. Sempre in questo periodo vengono introdotte nuove condizioni macroeconomiche
per assicurare che i fondi siano utilizzati in modo efficiente e in linea con le raccomandazioni
economiche per ciascun Paese. E nasce il Fondo Soci
principale strumento dell'Unione Europea per investire nelle persone e sostenere l'attuazione
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del pilastro europeo dei , con cui si amplia il ruolo del FSE per sostenere
l'occupazione, l'inclusione sociale e la lotta alla povertà.
Nel periodo 2021-2027 i fondi dell'UE provengono da due fonti: il quadro finanziario
pluriennale (QFP), che delinea i limiti annuali di spesa dell'UE, e il piano per la ripresa Next
Generation EU (NGEU), un'iniziativa creata per aiutare gli Stati membri a riprendersi dalla
pandemia di COVID-19, che è stata definita dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
che ogni Stato ha dovuto compilare. Perciò la Politica di Coesione sarà finanzi
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