Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 1 L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
L'evoluzione del ruolo della donna in Germania: differenze tra Ostfrauen e Westfrauen Pag. 21
1 su 24
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Secondo Heide Pfarr, esperta in diritto del lavoro e Ministro per gli

Frauenministerin —

Affari femminili — dell’Assia dal 1991 al 1993, «nella Repubblica Democratica Tedesca le donne

non hanno realmente gli stessi diritti degli uomini; ma, dal punto di vista economico, non sono

dipendenti da essi, e questo ha un effetto estremamente positivo» . In effetti, in un contesto

17

caratterizzato da famiglie ampie composte da genitori e figli, in cui è difficile con un solo stipendio

arrivare a fine mese, e dove la maggior parte di coloro che fuggono in Germania Ovest sono

uomini, è normale che le donne lavorassero. E questo finisce per portare a dei progressi, oltre che

nella vita lavorativa, anche nella vita privata e nei servizi di assistenza (nonostante le strutture

rimangano comunque patriarcali).

Pfarr H., Ein Gesetz zur Gleichstellung der Geschlechter in der Privatwirtschaft, Düsseldorf, edition der

17

Hans Böckler Stiftung, 2001 [consultato il 11 maggio 2023]

11

5. Le differenze tra Ostfrauen e Westfrauen

Diversamente dal contesto di emancipazione e (quasi) parità di diritti che vede come

protagoniste le Ostfrauen, nella Repubblica Federale Tedesca, che segue il modello del blocco

occidentale, la Legge Fondamentale del 1949 dichiarerebbe l’uguaglianza tra uomini e donne;

ciononostante, è solo nel 1957 che il Codice Civile viene emendato per conformarsi in modo

effettivo a questa disposizione; inoltre, «tale provvedimento cancella la supremazia maschile e

definisce i doveri dei coniugi come equivalenti, ma legati rispettivamente al sesso: al marito tocca

cioè il lavoro remunerato, alla moglie la famiglia» . Questo significa che la moglie, diversamente

18

dal marito, può esercitare una sua attività soltanto se essa non è contrastante con i doveri famigliari,

e quindi approvata dallo stesso marito. In questo modo viene fissato non soltanto un netto

predominio del genere maschile, ma addirittura una sorta di doppio lavoro femminile.

Un altro aspetto rilevante relativamente alla situazione della Germania Ovest risale al 1955,

quando la Corte Suprema Federale Tedesca del Lavoro dichiara incostituzionale la tradizionale

detrazione per le donne, «per la quale i salari femminili erano calcolati sulla percentuale dei salari

maschili. In relazione a tale decisione, molti imprenditori introdussero nuove tariffe per i cosiddetti

lavori leggeri, formalmente fondate sulla forza fisica piuttosto che sul sesso del lavoratore, ma in

realtà riservate alle lavoratrici. Questa forma indiretta di discriminazione resistette per diverso

tempo, sia nell'intervento legale sia in quello giudiziale» .

19

In linea di massima, quello che emerge dai dati precedenti, è che, nella Repubblica Federale

degli anni Cinquanta, i programmi di occupazione e assistenza sociale sono rimasti basati sul

tradizionale modello del capofamiglia maschile. La Germania occidentale si ha preferito rivolgersi a

milioni di migranti o immigrati, tra cui un gran numero di rifugiati della Germania Est, per

soddisfare le esigenze di manodopera della sua economia in forte espansione, piuttosto che far

affidamento sul genere femminile. Le donne sono tornate ad essere casalinghe e madri, e si sono in

gran parte ritirate dal lavoro fuori casa.

Nel frattempo, il 1965 segna un altro avanzamento nel progresso delle donne della Germania

Est: nella sezione familiare del Codice Civile viene stabilito che i coniugi debbano sostenersi a

vicenda nelle loro attività professionali; nello specifico, «viene espresso chiaramente come il

rispetto e l’amore tra i coniugi sia un elemento necessario per una famiglia sana e protetta dalle

influenze occidentali “per la felicità dei singoli e per creare giovani disposti a lavorare con piacere

per la propria società”. Lo Stato si poneva come garante del nucleo familiare, permettendo ai

Pascale A., op. cit. [consultato il 5 maggio 2023]

18 Ibidem

19 12

genitori di svolgere il loro compito nei confronti dei figli» . Si tratta di un momento importante,

20

perché di fatto sancisce la trasformazione del diritto di famiglia in senso paritario ; ciononostante,

21

anche in questo caso la Germania Ovest vi arriverà solo una decina di anni dopo. In effetti, dopo

diversi decenni di conformità ai modelli sociali tradizionali, le Westfrauen, le donne della Germania

Ovest iniziano a chiedere cambiamenti: sempre seguendo i modelli europei e statunitensi,

l'emancipazione nella Repubblica Federale Tedesca si origina così “dal basso”, partendo dalle stesse

donne. Come conseguenza delle proteste studentesche della fine degli anni Sessanta, il Movimento

delle Donne riesce ad acquistare maggiore slancio con gli anni Settanta. Radunandosi attorno a

cause come quella della parità di diritti — incluso il diritto all'aborto, che era ancora limitato nella

Germania Ovest —, il Movimento riesce a far approvare nel 1977 una legislazione che garantisce

parità di diritti nel matrimonio: una donna potrebbe quindi lavorare fuori casa e chiedere il divorzio

senza il permesso del marito, sebbene comunque tale separazione fosse consentito solo e quando i

coniugi non riuscivano più riconciliarsi tra loro.

Inoltre, se negli anni Settanta, in Germania Est, oltre a venire corrisposto un premio alla

nascita del terzo figlio e di ogni figlio successivo, viene per di più introdotto un anno di congedo

pagato per le madri dal secondo figlio in poi — come in Unione Sovietica —, anche in questo

ambito la Repubblica Federale arriverà più tardi, andando a rivalutare la paternità, ma solo a partire

dagli anni Ottanta: «dal 1986, alla madre o al padre, oppure a turno, spettano ferie pagate per

dedicarsi alla cura e all'educazione dei figli (all'inizio si trattava di 10 mesi, che poi vennero estesi

fino a 3 anni)» . In Germania Est, invece, «uno degli obiettivi della SED era proprio quello

22

di aumentare il numero delle nascite, oltre a portare le donne nel mondo del lavoro e ristabilizzare

l’immagine della DDR a livello internazionale, creando donne lavoratrici, autonome, al pari degli

uomini socialisti» . Questo avrebbe dimostrato che la Repubblica Federale Tedesca aveva «un

23

tasso di natalità più alto della Germania Ovest e degli altri paesi occidentali poiché il socialismo era

stato in grado di sviluppare una società in cui era più facile vivere felicemente e dove i cittadini

credevano nel futuro: un modello nuovo, aperto ai cambiamenti, un paese in cui i giovani potessero

esprimere se stessi liberamente» .

24

Infine, sebbene rimangano ostacoli sostanziali al raggiungimento di una completa

uguaglianza dei sessi a causa di una struttura famigliare e di un ambiente di lavoro persistentemente

Fowler F. G., Elke Glante. La condizione femminile nella DDR., in “Medium”, 2014 [consultato il 2

20

maggio 2023]

Decker M., op. cit., pp. 138-139

21 Pascale A., op. cit. [consultato il 7 maggio 2023]

22 Fowler F. G., op. cit. [consultato il 3 maggio 2023]

23 Ibidem

24 13

patriarcali, le Westfrauen riescono ad ottenere una serie di vittorie piuttosto isolate, ma comunque di

alto profilo. Nella Repubblica Federale Tedesca, infatti, nel 1980 viene creato un Ufficio Nazionale

per gli Affari Femminili, e agenzie simili sono state poi istituite anche nella maggior parte dei

Länder della Germania unita. Infine, anche i Gleichstellungstellen, gli Uffici per la Parità, che sono

attivi nella Germania Ovest a partire dalla metà degli anni Ottanta, verranno poi mantenuti anche

nelle 16 regioni tedesche, e il loro compito sarà sempre quello di garantire alle donne

un’occupazione di una quota più equa nelle posizioni del settore pubblico.

14

6. Differenze nell’istruzione

Dopo una forte regressione durante la Germania nazista — rispetto al progresso compiuto in

questo campo dalla Repubblica di Weimar —, durante la Guerra Fredda le donne di entrambe le

Germanie riescono a “guadagnare” anche in termini di istruzione, seppur con delle differenze.

Entro la metà degli anni Sessanta, le donne della Repubblica Democratica Tedesca

rappresentano circa la metà di tutti i diplomati della scuola secondaria che si erano preparati a

studiare presso istituti di istruzione superiore; addirittura, nell’anno accademico 1975-76 le ragazze

erano la maggioranza, il 53% . Proprio per aiutare le donne a completare i loro studi, è stato

25

fornito un ampio sistema di sostegno da parte dello Stato, che comprende i pagamenti

supplementari e l’assistenza all'infanzia.

Al contrario, le maggiori opportunità educative per le donne della Germania Ovest

arrivarono più lentamente, e non eguagliarono mai i livelli raggiunti nella DDR. Solo con l’inizio

degli anni Ottanta le Westfrauen si riescono a qualificare numericamente per l'ammissione alle

università al pari degli uomini. Ciononostante, in questo, qualche progresso si può comunque

registrare: sebbene infatti solo un numero minore di quello di partenza abbia proseguito con gli

studi universitari, tra il 1970 e il 1989 la percentuale di studentesse presenti nella Germania Ovest

aumenta dal 31% al 41% .

26

Si ritiene che siano due i principali fattori responsabili di questa discrepanza tra i tassi di

frequenza scolastica della Germania orientale e quelli della Germania occidentale: in primo luogo,

le donne della Repubblica Federale Tedesca tendono ad avere un orientamento più forte verso le

relazioni familiari tradizionali; inoltre, paradossalmente, le Westfrauen hanno prospettive più scarse

per l'ammissione a particolari dipartimenti accademici e per l'occupazione professionale dopo la

laurea. In particolare quest’ultima discriminazione, nonostante i significativi progressi fatti, si

protrae in qualche modo anche nei primi anni dopo la riunificazione: in molti campi le donne non

arrivano infatti a ricoprire posizioni chiave, che rimangono di netto predominio maschile. Ad

esempio, alla fine degli anni Ottanta, solo il 5% della totalità dei professori universitari della

Germania occidentale erano donne; inoltre, se nel 1998 le donne ammontano ad un quarto dei

parlamentari, rimangono comunque presenti in misura inferiore al 3% tra i vertici direttivi delle

70.000 maggiori aziende del Paese.

Alcune donne riescono a raggiungere posizioni di potere, ma solo a partire dagli anni

Novanta. Un esempio è quello di Rita Süssmuth, una delle donne di maggior successo in politica

negli ultimi anni del Novecento, che diventa Presidente del Bundestag; anche Elisabeth

Kaminsky A., 2. Berlino, Auflage, 2020

25 Frauen in der DDR,

Ibidem

26 15

Schwarzhaupt nel 1961 diventa la prima donna ministro in Germania; ancora, Annemarie Renger è

la

Dettagli
A.A. 2022-2023
24 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/03 Storia dell'europa orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lastudentessainsessione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'europa orientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof La Mantia Cesare.