Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MERCATI ESTERI
l’impresa
La comunicazione per è di vitale importanza poiché le permette di
l’ambiente dell’attività
condividere significati con esterno. La progettazione di
comunicazione dovrebbe essere ispirata ad alcuni principi fondamentali:
• all’essenzialità
Chiarezza. Fa riferimento dei contenuti trasmessi. Perché il
messaggio possa essere memorizzato dal destinatario è, infatti, importante che
ci si limiti a un numero congruo di stimoli.
• Comprensibilità. Strettamente legata alla chiarezza, significa utilizzo di un
registro linguistico che renda le informazioni comprensibili al destinatario.
Tale principio è piuttosto delicato in ambito internazionale, in quanto la
distanza culturale potrebbe provocare dei fraintendimenti.
• Coerenza. Essa va mantenuta nel tempo e nello spazio. Ciò non significa
immobilismo, bensì mantenere una linea di continuità che permetta di ancorare
il nuovo messaggio ai precedenti.
• l’attività
Declinabilità. Ovvero, che i concetti da trasferire con di
comunicazione possano essere ospitati dai diversi supporti utilizzati. Ad
esempio, una campagna di comunicazione di un profumo che si basi
“declinabile”
esclusivamente sulla fragranza di questo è difficilmente
attraverso la stampa, la televisione, la radio e il web.
19
• Distintività. Infine, è bene che le attività di comunicazione si distinguano
rispetto ai concorrenti, per non risultare indifferenti al destinatario, favorirne la
riconoscibilità e la sua categorizzazione, dunque il ricordo.
In ambito internazionale la comunicazione si fa ancora più viva in quanto i
dell’impresa all’interno
comportamenti si collocano di contesti con diversi valori,
norme di comportamento e codici condivisi. l’alternativa
Coerentemente con la strategia di offerta, si pone quindi di
comunicare con modalità e messaggi standardizzati oppure contestualizzati
rispetto alle caratteristiche dei diversi mercati internazionali.
La standardizzazione offre innegabili vantaggi sia in termini interni, con il
raggiungimento di economie di scala e di scopo, sia in termini esterni, favorendo
un’immagine
lo sviluppo di coerente nel contesto globale.
Nella maggior parte dei casi però la scelta ricade in un compromesso che vede
l’adattamento di alcune decisioni e la standardizzazione di altre.
Spesso capita che, in alcuni paesi, le scelte di comunicazione vengano
condizionate da aspetti legislativi, dal contesto economico, competitivo e
socioculturale, per questo motivo, tra le scelte di marketing, la comunicazione è
quella che evidenzia il maggior grado di adattamento. Può variare solo la lingua,
oppure il pay off, o in alcuni casi il corpo del messaggio.
dell’impresa un’ottica
Considerando le scelte in integrata, si possono individuare
cinque alternative strategiche nelle decisioni di prodotto e comunicazione:
20
1) Standardizzazione del prodotto e della comunicazione:
tale scelta è tipica di beni industriali, mentre in un contesto consumer è
meno frequente. Tuttavia alcuni esempi posso essere individuati nei brand
di lusso (Prada, Versace ecc.) che si impongono con un prodotto ed
un’immagine globale.
2) Standardizzazione del prodotto e adattamento della comunicazione:
l’impresa si rivolge a un consumatore che può utilizzare un prodotto
omogeneo, ma si presenta diverso nelle caratteristiche socioculturali.
3) Adattamento del prodotto e standardizzazione della comunicazione:
un’immagine
nel settore dei servizi, pur affermandosi con globale, molti
istituti finanziari propongono un prodotto che risponde alle esigenze locali.
“the world’s bank”.
Ne è un esempio HSBC, nota come local
4) Adattamento del prodotto e della comunicazione:
aziende come quelle della telefonia mobile devono sviluppare prodotti ad
hoc per raggiungere i mercati in via di sviluppo, ai quali si rivolgono con
campagne di comunicazione locali altamente contestualizzate.
5) Nuovo prodotto e comunicazione:
vi sono mercati in cui il potenziale di vendita giustifica lo sviluppo di un
prodotto e, di conseguenza, di una comunicazione ideati appositamente per
il target locale. 21
L’impresa dispone quindi di un ventaglio piuttosto ampio di opportunità attraverso
cui comunicare. Il paniere di azioni adottate per dialogare con i differenti pubblici
all’organizzazione,
di riferimento, sia essi interni o esterni viene denominato
Communication Mix .
(Figura 9) “Communication Mix”
Figura 9.
Fonti: Marketing Internazionale Bursi, Galli.
In definitiva, va sottolineato come, nonostante la presenza di un mercato globale,
oggi gli utenti restino locali, caratterizzati da differenze linguistiche e culturali.
Il cliente esprime aspettative riguardo la qualità, il servizio e la flessibilità
dell’offerta. Questo dato comporta il necessario passaggio da una logica di
“Product-oriented” “Customer-oriented”,
marketing ad una in cui la relazione con
L’approccio
il cliente è al centro delle decisioni aziendali. relazionale diventa così
fondamentale e trova supporto nei nuovi strumenti di marketing digitale che, a
differenza delle tecniche di marketing più tradizionali, sono in grado di
semplificare la gestione della relazione e renderla economicamente conveniente.
22
2. WEB MARKETING PER I MERCATI ESTERI
2.1. INTRODUZIONE
L’avvento di nuovi e sempre più efficienti browser, le sempre più presenti
l’insieme
applicazioni della rete e di possibili informazioni condivise in un lasso
di tempo ridotto ad un semplice gesto di battitura su una tastiera, hanno portato
alla creazione virtuale di un mondo nuovo: il Cyberspazio.
In un tempo evolutivo così frenetico, quindi, era impossibile che tutti fossero in
“Digital Divide”
grado di adeguarsi con tempestività. Si sente molto parlare di in
“gap”
relazione al divario infrastrutturale. Meno, invece, in riferimento al
culturale. Tale divario crea disuguaglianze economiche e sociali nella capacità di
interagire sul bene primario della comunicazione digitale, rappresentato dal flusso
di dati. A onor del vero, capita spesso che, chi prende le decisioni in azienda ha
un’idea “comunicazione”
anche un po’ ristretta del concetto di in generale.
Basti pensare a quante aziende continuano a sottostimare la valenza del processo
dell’amico.
di comunicazione o ne affidino la gestione al nipote o al figlio
“non comprensione”,
Soprattutto in Italia, il vero ostacolo non sta nella ma nel
C’è
rifiuto ad approfondire il tema. una chiusura mentale verso quello che è
“non tangibile”
digitale, classificato come e quindi inutile (Carboni, 2016).
L’attuale generazione sta però crescendo con il web e i Social Media, ha fame di
informazione ed è stanca della pubblicità mono-direzionale e finalizzata
unicamente alla vendita. 23
Grazie alla comunicazione digitale, il potenziale cliente può scegliere il modo in
l’informazione,
cui acquisire dove cercarla ed ha la libertà di veicolarla lui stesso
tramite i suoi canali di comunicazione.
Questo enorme bacino di potenziale clientela rischia di non trovare quelle aziende
che non hanno ancora attuato strategie sui canali web o scarterà quelle che adottano
“tradizionalmente pubblicitario”.
ancora un approccio
Con il web, ed in particolare con i Social Media, si sta passando nuovamente da
una comunicazione da uno-a-molti, al concetto di uno-a-uno, che ha il vantaggio
di influenzare il potenziale cliente, raggiungendolo esattamente nel momento in
cui deve decidere se acquistare oppure no.
In un momento di stagnazione del mercato, spesso si tende a ridurre il budget per
le attività di marketing e comunicazione. Altrettanto spesso si legge come questo
concetto sia sbagliato, poiché smettere di comunicare non può essere di per sé un
buon segnale, generando di conseguenza un impatto poco produttivo sul sistema
stesso. Quello che meno spesso si legge è che il budget andrebbe speso per attività
di cui si possano effettivamente misurare i risultati.
Il Web Marketing è proprio questo: un modo nuovo di concepire il rapporto tra
gli sforzi e i risultati raccolti con lo strumento comunicativo (Carboni, 2016).
“la dell’azienda
È allora definibile come branca delle attività di marketing che
sfrutta il canale online per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali
attraverso canali misurabili, di cui è possibile quantificarne il Ritorno
dell’Investimento” (Fabio Vaccarono, Country Director di Google Italia).
24
Di fatto è possibile sapere esattamente a quante persone ci si rivolge con la propria
l’attività
comunicazione, definire un target preciso e monitorare svolta su tale
comunicazione. Questo consente di calcolare esattamente il tasso di conversione,
in modo molto più affidabile e vicino a un dato reale, una cosa che non è possibile
con i media tradizionali, sui quali questa diveniva una conclusione troppo spesso
approssimativa. 25
2.2. PIANO DI COMUNICAZIONE PER IL
MERCATO ESTERO
Non esiste la strategia confezionata vincente. Esistono solo delle linee guida che
aiutano a scegliere gli strumenti più adatti al raggiungimento del risultato.
l’impostazione
Il punto di partenza di una campagna di comunicazione sul web è
di una strategia per la propria azienda a seconda degli obiettivi, dei mercati target
e del posizionamento definiti (Carboni, 2016).
In base a queste scelte, vengono selezionati:
• Canali (sito web, Social Media, magazine, newsletter ecc.);
• Azioni da intraprendere;
• Contenuti (già disponibili o da creare);
• Metriche di valutazione degli obiettivi;
In termini di approccio ai mercati internazionali, tali scelte strategiche risultano
particolarmente importanti, perché fanno la differenza tra ottenere risultati o
sprecare risorse. Per approcciare un nuovo mercato sono infatti necessari almeno
due o tre anni di investimenti, per cui, è estremamente importante avere la certezza
di investire il proprio capitale in azioni che possano essere misurate. Bisogna però
tener presente che, un buon piano di comunicazione non sostituisce le figure
tradizionali addette al commercio estero. Al contrario, una buona strategia porterà
nuovi contatti ad intraprendere trattative commerciali, semplificando e
velocizzando il lavoro degli Export Manager, che a loro volta,