INTRODUZIONE
Nel XX secolo, c'erano molte definizioni per definire la disabilità, così come i modelli teorici e concettuali utilizzati per analizzare la condizione. È da condurre, in modo univoco, al decorrere della malattia, ma il conflitto tra questi due fattori è ambiguo e poco chiaro: infatti, storicamente, la medicina ha svolto un ruolo di primo piano nell' spiegazione della disabilità; d'altra parte, nei primi modelli medici della comunità scientifica internazionale, le deficienze fisiche e/o mentali erano all'origine della malattia.
Un fenomeno complesso, dunque, nella società passata, ma anche e soprattutto in quella odierna, che si ritrova a dover fronteggiare disturbi e patologie sempre nuovi e diversi, dei quali ancora restano ignoti molteplici fattori: uno di questi è il Disturbo dello Spettro Autistico.
(dall'inglese I Disturbi dello Spettro)
Autistico Autism Spectrum Disorders (ASD) rientrano in un insieme di disturbi del neuro-sviluppo che compaiono, generalmente, entro i primi tre anni di vita del bambino e che durano tutta la vita. Nonostante gli innumerevoli studi condotti per comprendere minuziosamente caratteristiche e sintomi comuni, le cause scatenanti del disturbo appaiono essere molteplici. Dunque, i Disturbi dello Spettro Autistico comprendono numerose problematiche con caratteristiche differenti e, tra queste, l'autismo. Lo spettro autistico fa parte di uno schema di disturbi che fuoriescono fin dai primi anni di vita e intaccano, notevolmente, i processi mentali durante la fase di crescita. I vari Disturbi dello Spettro Autistico sono numerosi e, tra questi, distinguiamo - ad esempio - il disturbo pervasivo dello sviluppo e l'autismo. Sindrome di Asperger, il termine 'autistico' αὐτός (autos), tradotto con 'sé' e fu utilizzato, per la prima volta, nel 1911 da Eugen Bleuler per descrivere un gruppo di pazienti con disturbi della personalità.Dal greco "2volta", in psichiatria nei primi anni del Novecento da Eugen Bleuler per descrivere alcuni sintomi (in modo particolare, la tendenza dei pazienti all'isolamento e alla compromissione o eliminazione totale di relazioni sociali). Tuttavia, il contributo più importante arriverà più tardi: Hans Asperger e Leo Kanner, nella prima metà degli anni Quaranta, furono i primi studiosi ad osservare e descrivere peculiarità e tratti dei bambini autistici: in particolare, Asperger - osservando alcuni bambini - notò difficoltà nelle relazioni sociali.
Disabilità e relazioni sociali. Temi e sfide per l'azione educativa, 1 Schianchi M., (2021), Carocci Editore
2 Eugen Bleuler (Zollikon, 30 aprile 1857- Zollikon, 15 luglio 1939) fu un importante psichiatra svizzero, che si occupò a lungo tempo di disturbi legati all'autismo, coniando alcuni dei termini caratteristici dei disturbi.
schizofrenia
citati ancora in uso. Per una teoria psicoanalitica dell'autismo,3 Tustin F., (1997), collana medico-psico-pedagogica diretta da Giovanni Bollea, Armando Editore, Roma, p.11 1e continui comportamenti schematizzati, ma nessun tipo di ritardo mentale. La Sindrome di Asperger rientra, oggi, tra i Disturbi dello Spettro Autistico con dei connotati caratteristici. - Malgrado gli studi condotti che si sono susseguiti nel tempo e la pubblicazione nel 1952 del DSM al cui interno c'era uno spazio dedicato all'autismo - il disturbo non trovava una precisa collocazione ed era considerato come un sintomo rappresentativo della schizofrenia, privo di una propria indipendenza. L'autismo ha acquisito autonomia dal punto di vista clinico Solo dagli anni Settanta in poi, e - con lai disturbi osservati relativi all'autismo rientrano tutti nella pubblicazione dei DSM-V del 2013 - categoria diagnostica dei Disturbi dello Spettro Autistico, una categoria
assolutamente indipendente dalla schizofrenia. In seguito alla sua classificazione, la Sindrome autistica ha sviluppato delle metodologie proprie con programmi definiti e personalizzati, per garantire ai bambini affetti da tale disturbo un miglioramento generale e la riduzione delle abitudini comportamentali problematiche. Il metodo ABA (Applied Behavior Analysis) è, oggigiorno, l'unico intervento educativo considerato davvero efficace. Le metodologie utilizzate dalle istituzioni - compresa la scuola - in simbiosi con il costante supporto e aiuto della famiglia, mirano al potenziamento delle facoltà eccezionali che spesso i soggetti autistici presentano e al miglioramento delle difficoltà sociali e comportamentali, oltre a porsi come obiettivo il raggiungimento di un'autonomia che possa garantire loro una vita completa. I programmi di insegnamento non devono limitarsi al raggiungimento dell'apprendimento scolastico, ma è importante che.includano attività volte al potenziamento di attività verbali e non verbali, raggiungibili con operazioni sociali e comunicative con gli insegnanti, genitori e gruppo dei pari. Questi interventi rappresentano un tassello fondamentale nelle strategie di insegnamento per questi alunni.
4 Pontis M., (2014), Autismo e bisogni educativi speciali, Editore Franco Angeli, Milano, pp. 98-99
CAPITOLO IL'AUTISMO
1.1 Introduzione all'autismo
La caratteristica principale dell'autismo è la difficoltà di intraprendere relazioni con il mondo al di fuori di sé, con una conseguente chiusura e/o isolamento. L'etimologia della parola 'autismo' (dal greco autos) suggerisce proprio quell'atteggiamento di separatezza o emarginazione in uno "spazio proprio", rendendo l'interazione con l'ambiente circostante vana o nulla.
L'autismo si manifesta entro i primi 36 mesi di vita e dura tutta la vita. In generale, tutti
i sintomi cognitivi lievi o moderati. Inoltre, viene evidenziata la presenza di difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, nella comprensione delle emozioni altrui e nella capacità di adattarsi ai cambiamenti. L'interazione sociale è un altro aspetto fondamentale dell'autismo. Le persone con disturbi dello spettro autistico possono avere difficoltà nel comprendere le regole sociali, nel mantenere lo sguardo diretto, nel rispondere alle emozioni degli altri e nel creare legami affettivi. Questo può portare a un senso di isolamento e a una mancanza di relazioni significative. Un altro tratto caratteristico dell'autismo è la presenza di comportamenti ripetitivi e stereotipati. Questi possono manifestarsi attraverso movimenti del corpo, routine fisse, interessi particolari e una resistenza al cambiamento. Questi comportamenti possono essere rassicuranti per le persone con autismo, ma possono anche limitare la loro flessibilità e adattabilità. È importante sottolineare che l'autismo è uno spettro, il che significa che le persone con questa condizione possono presentare una vasta gamma di sintomi e livelli di gravità. Ogni individuo è unico e ha bisogno di un supporto personalizzato per affrontare le sfide legate all'autismo. In conclusione, l'autismo è un disturbo complesso che influisce sul linguaggio, sulla comunicazione, sull'interazione sociale e sui comportamenti. È importante sensibilizzare l'opinione pubblica sull'autismo e promuovere l'inclusione e il supporto per le persone con questa condizione.sintomi cognitivi medi. Esistono varie forme di autismo, che presentano sintomatologie più o meno gravi e che ogni bambino manifesta in modo diverso; motivo per il quale si parla di 'spettro' autistico. Il DSM-V - aggiornato nel 2013 - presenta un elenco dei sintomi principali dei Disturbi dello Spettro Autistico in generale e dell'autismo nel particolare, che compromettono in modo significativo il funzionamento della persona e si riferiscono principalmente a due macroaree: 1. Comunicazione e interazione sociale; 2. Interessi ripetitivi e ristretti. L'insieme delle difficoltà che una persona autistica incontra nel corso della sua vita va a determinare la sua capacità di adattarsi all'ambiente circostante. In base al livello di adattamento, andranno a costruirsi tre livelli:disturbi mentali pubblicato e aggiornato costantemente dall'associazione psichiatrica americana.- Livello 1: autismo lieve, autismo ad alto funzionamento, Sindrome di Asperger;
- Livello 2: autismo medio;
- Livello 3: autismo severo.
Nel DSM-5, sono elencate le problematiche appartenenti ai vari livelli: da quelli meno gravi - che non necessitano di un supporto importante - a quelli più gravi, dove un supporto è indispensabile.
Nel primo livello è necessario un supporto, in assenza del quale i deficit della comunicazione sociale causano notevoli compromissioni. Nel secondo livello è necessario un supporto significativo, poiché vengono riscontrate difficoltà marcate nella comunicazione sociale verbale e non verbale (inoltre, è presente una compromissione del rapporto con i pari e questo causa relazioni ridotte o anomale). Nel terzo livello è necessario un supporto molto significativo, perché sono presenti gravi deficit.
dovrebbero affrontare il tema dell'autismo. L'autismo è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta durante l'infanzia e che comporta difficoltà nella comunicazione sociale, comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. Le cause dell'autismo non sono ancora del tutto chiare e gli esperti non sono sempre concordi. Alcune cause potrebbero essere di natura genetica, mentre altri studi suggeriscono un coinvolgimento del sistema nervoso. Ad esempio, la scoperta dei neuroni specchio nel 1990 ha portato a importanti contributi nella comprensione dell'autismo. È stato dimostrato che nei bambini autistici questi neuroni non si attivano correttamente. Altri studiosi, come Leo Kanner, hanno suggerito che l'autismo potrebbe essere legato a una difficoltà biologica nel formare legami emotivi. Questa difficoltà potrebbe essere correlata al comportamento freddo e distante dei genitori nei confronti del bambino. È importante sottolineare che molti genitori di bambini autistici si trovano ad affrontare questa realtà durante i primi colloqui con specialisti del settore.riferiscono che "se non il bambino si comporta come fosse sordo": solo il bambino sembra non capire cosa gli viene detto, ma sembra anche non notare nessuno che gli parla o lo chiama. È emerso che le difficoltà di linguaggio sono spesso il primo campanello d'allarme e il primo indice di preoccupazione per i genitori di un bambino con autismo. Il normale processo di acquisizione del linguaggio è, probabilmente, aiutato da un innato desiderio di comunicare; tuttavia, se questo desiderio è presente in misura limitata o, ancor peggio, se non si manifesta affatto - come nei bambini autistici - l'acquisizione del linguaggio è di conseguenza bloccata, come accade nei sordi. Molti studi mostrano che alcuni componenti del sistema linguistico nei bambini con autismo possono essere gravemente danneggiati; altri lievemente e altri possono rimanere normali. Pertanto, ogni bambino ha anche le sue peculiarità nello sviluppo della comunicazione.il linguaggio è un mezzo di comunicazione essenziale per gli esseri umani. Attraverso il linguaggio, siamo in grado di esprimere pensieri, emozioni, idee e concetti complessi. Ci permette di comunicare con gli altri, di condividere informazioni e di creare connessioni significative. D'altra parte, il linguaggio può anche essere una fonte di divisione e malintesi. Le parole possono essere ambigue, i significati possono variare da persona a persona e le differenze linguistiche possono creare barriere nella comunicazione. Inoltre, il modo in cui usiamo il linguaggio può influenzare la nostra percezione del mondo e delle altre persone. In conclusione, il linguaggio è un potente strumento che ci permette di connetterci con gli altri e di esprimere noi stessi. È importante utilizzarlo in modo consapevole e responsabile, cercando di promuovere la comprensione e la comunicazione efficace.Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Riassunto esame, prof.sa Sannipoli,L’accompagnamento nel progetto di vita inclusivo, Erickson
-
Il ruolo dell’Assistente per l’Autonomia e la Comunicazione nel processo di inclusione sociale dell’alunno disabile
-
Riassunto esame Psicoterapia Relazionale, prof. Lo Verso, libro consigliato Gruppoanalisi Soggettuale di Lo Verso e…
-
Riassunto esame Psicoterapia, prof. Lo Verso, libro consigliato La cura relazionale, Lo Coco, Lo Verso