Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 46
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 1  La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 La sindrome di Klinefelter e lo sviluppo cognitivo Pag. 46
1 su 46
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SIMCAA).

L’obiettivo perseguito è quello di espandere le capacità comunicative

dell’individuo tramite tutte le modalità e tutti i canali a disposizione.

La CAA non si rivolge soltanto al ragazzo con disabilità, ma all’intero contesto

in cui vive. Si deve rendere autonomo l’individuo, soprattutto nell’avanzare

27

richieste: per farlo è necessario che il suo canale comunicativo sia compreso e

57

incentivato anche dai suoi familiari, amici, docenti .

Un simile approccio risulta fondamentale per quei ragazzi cui la KS ha

provocato gravi compromissioni nell’area del linguaggio. Attraverso la CAA

potrebbero disporre di un metodo efficace con cui farsi comprendere e con cui

comunicare con le persone che hanno intorno;

­ Caratteristiche comuni ai ragazzi con KS sono la pigrizia e la mancata

percezione del tempo che scorre. Spesso, quando riescono a individuare

un’attività a loro affine, riescono a praticarla per molto tempo, molto più di

quello che è necessario per portarla a termine. Un simile approccio è

sicuramente inefficiente nell’ottica di una giornata scolastica con orari ben

determinati e scadenze programmate. Proprio per questo motivo si potrebbe

pensare di utilizzare, anche con i ragazzi con KS, delle agende giornaliere, in cui

illustrare e indicare, attraverso immagini e /o simboli, quelle che sono le attività

a termine nell’arco della giornata. In questo modo si potrà sostenere il

da portare

ragazzo anche nell’esecuzione di quei compiti giornalieri e appartenenti alla

routine quotidiana;

­ Di pari passo con le agende giornaliere, potrebbero essere poi predisposti dei

veri e propri piani di lavoro da usare esclusivamente durante l’orario scolastico.

I ragazzi autistici trovano molto utile questo strumento perché fondamentale al

fine di uscire dalle loro routine. Per i ragazzi con KS, invece, l’obiettivo è

esattamente quello opposto: riuscire a creare in loro degli automatismi da porre

in essere nel momento in cui si approcciano a delle attività pratiche e strutturate,

come appunto quelle da svolgere in classe;

­ Infine, è da segnalare che anche i ragazzi con KS tendono a manifestare dei

comportamenti problema che necessitano di essere contenuti, soprattutto se si

verificano durante l’orario scolastico. I ricercatori hanno riscontrato che questi

atteggiamenti sono molto più frequenti quando i ragazzi non vengono

57 https://www.arasaac.org; 28

adeguatamente stimolati e sostenuti, durante le attività, attraverso la scelta di

argomenti o laboratori per loro interessanti. Il consiglio che viene avanzato,

dunque, è quello di affiancare immediatamente allo studente una delle sue figure

di riferimento, affinchè tramite la stessa possa riuscire a comunicare i suoi

bisogni o, più semplicemente, i suoi desideri del momento relativamente a come

gli piacerebbe trascorrere il successivo lasso di tempo. Come per i ragazzi

autistici, quindi, potrebbe essere funzionale per il/la docente predisporre un

elenco di strategie con cui agire nei confronti del ragazzo una volta che lo stesso

dovesse manifestare un comportamento problema.

Le metodologie didattiche presentate sono molto varie e differenti tra loro. In primis,

il/la docente dovrà preoccuparsi di indagare sul funzionamento tipico del suo alunno, in

modo da selezionare adeguatamente quelle che saranno le strategie più funzionali al

caso di specie. In secondo luogo, dovrà calibrare le stesse in virtù dell’attività didattica

che avrà necessità di svolgere. Al fine di raggiungere il successo sarà, chiaramente,

necessaria la massima collaborazione tra tutti i protagonisti della vita dello studente

quest’ultimo

(insegnati curricolari, famiglia, amici), in modo che il lavoro svolto con

possa aiutarlo in ogni momento della sua vita.

2.2. KS e dislessia

La seconda associazione che viene presa in analisi nella review è quella tra KS e

dislessia, proprio in relazione alle problematiche riscontrate nei pazienti affetti dalla

sindrome nell’area del linguaggio.

Si è già detto come alcuni degli individui su cui si è basata la ricerca hanno manifestato

dei deficit sia da un punto di vista di comprensione del linguaggio parlato, sia da un

punto di vista della sua memorizzazione e della formulazione di una risposta che sia

adeguata.

Se si dovessero, invece, isolare quelle difficoltà che tutti i ragazzi con KS hanno

manifestato, si deve fare riferimento alla fluenza verbale e alla capacità di leggere.

29

Proprio per questo motivo ci si è rivolti alla dislessia, per cercare di trovare un punto di

partenza che fosse molto più conosciuto e studiato rispetto la KS stessa.

Ed in effetti, il parallelismo in questo caso è più che pertinente, poiché la sintomatologia

per i ragazzi con dislessia e per quelli con KS è pressoché la medesima.

Non è stato condotto uno studio con cui si andasse a confrontare il funzionamento

cerebrale degli individui con questi due disturbi. Tuttavia, una simile conclusione

consente di avere una base su cui costruire gli interventi educativi e didattici dei pazienti

con KS. 58

Nel 2010 la dislessia, la discalculia, la disortografia e la disgrafia sono stati

riconosciuti come disturbi specifici dell’apprendimento, dunque come disturbi del

neuro­sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo

59

corretto e fluente e che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione .

Un simile riconoscimento ha fatto si che la letteratura scientifica si interessasse sempre

di più a queste disfunzioni del sistema neurologico, arrivando quindi a individuare e

declinare una serie di interventi da utilizzare con gli individui cui veniva diagnosticato

uno, o più, disturbi dell’apprendimento.

Si è già detto come, invece, vi siano pochissimi studi incentrati sulla sindrome di

Klinefelter, soprattutto per quanto attiene l’oggetto di questo mio elaborato, dunque la

comprensione del loro sviluppo cognitivo e dei loro pattern comportamentali.

Per questo motivo ritengo fondamentale prendere spunto dalle strategie utilizzate per le

persone cui è stata diagnosticata la dislessia. Le somiglianze tra questi due disturbi,

infatti, sono sin troppo evidenti, tanto da lasciar pensare che le metodologie adoperate

con i dislessici possano essere ugualmente efficienti anche per i ragazzi con KS.

Riporto, quindi, di seguito quelle che ritengo essere le più adeguate:

­ per facilitare la comprensione di un testo, appare fondamentale il processo di

semplificazione dello stesso.

È necessario, in una prima fase, discriminare i tipi di testo (messaggio breve,

lettera, spiegazioni, avvisi, annunci, storie, manifesti, orari tv, tabelle, pubblicità,

titoli e articoli di giornale, copertine di libri, piantine). Si dovrà, poi, modificarne

58 L. 8 ottobre del 2010 n. 170;

59 https://www.aiditalia.org/; 30

lo stile, preferendo lettere maiuscole, ben distanziate, di un colore che sia in

contrasto con quello della pagina del libro o del quaderno.

si deve modificare l’approccio al testo: partire, quindi, da

Successivamente

quello che è lo scopo del suo autore e in virtù di questo inserire soltanto le

informazioni davvero utili. In seguito, si dovranno fornire all’alunno quegli

strumenti necessari a carpire la struttura del testo: cogliere il suo schema,

individuare personaggi, i luoghi, i tempi e le azioni, il fatto e le informazioni

60

principali .

Un simile approccio è ideale per quei ragazzi che hanno acquisito una, seppur

minima, capacità di lettura e che, con le dovute facilitazioni, sono in grado di

approcciare il testo in autonomia. Inoltre, ricordando la tendenza alla pigrizia dei

ragazzi con KS, appare opportuno per il docente di sostegno andare a

selezionare dei temi che trattino argomenti percepiti come interessanti per lo

studente. In questo modo ci si assicurerà un’attenzione più prolungata nel

tempo;

­ qualora, invece, la capacità di lettura non sia del tutto acquisita (come per la

maggior parte dei ragazzi con KS), risulta fondamentale l’utilizzo di

sintetizzatori vocali. In questo caso, infatti, è il computer che “legge ad alta

voce” il contenuto selezionato, consentendo all’alunno di ascoltarlo quante volte

desidera. Non tutte le sintesi vocali sono uguali. Differiscono in termini di

61

qualità, di costi ed efficienza (si segnalano, ad esempio, Balabolka e Dspeech) ;

da utilizzare in sinergia con un sintetizzatore vocale, si segnala l’OCR, software

­ che consente la digitalizzazione di qualsiasi tipo di testo, la cui modifica poi può

62

avvenire attraverso programmi di videoscrittura , e la lettura attraverso uno

degli strumenti informatici come quelli sopra citati. In questo modo si riesce a

rendere autonomo il ragazzo con KS anche in relazione alla fase di scrittura.

60 https://www.datiniprato.edu.it/;

61 www.aiditalia.org;

62 La videoscrittura è la scrittura effettuata mediante un dispositivo dotato di una tastiera e di

uno schermo, sul quale è visualizzato il testo nel momento stesso in cui esso viene digitato. Il testo può

essere memorizzato (su supporto informatico), modificato, stampato più volte e/o diffuso come file di

testo. Inoltre può essere elaborato come testo formattato.

31

Fino a quando, infatti, non sarà chiaro a livello medico/scientifico se simili

deficit possano o meno essere curati (o possano essere previsti degli interventi

finalizzati a un contenimento di queste difficoltà), risulta fondamentale

quantomeno fornire agli alunni degli strumenti che gli consentano di affrontare

da soli le sfide della vita quotidiana, come leggere e scrivere.

Proprio per venire incontro a queste esigenze, una circolare ministeriale del 2009

all’interno della scuola, etichettandoli come libri di testo

ha introdotto gli e­book

ufficiali. transizione

La normativa, infatti, vincola le scuole ad avviare una "progressiva

ai libri di testo online o in versione mista a partire dalle adozioni relative

all'anno scolastico 2009­2010 in relazione alle disponibilità delle proposte

63

editoriali" .

Il vantaggio di questi e­book è di non dover scannerizzare il foglio, nè utilizzare

l'OCR per poter leggere il testo attraverso la sintesi vocale. Si può anche

realizzare un libro elettronico con bambini e ragazzi a scuola, per abituarli a

"costruire" autonomamente pubblicazioni originali, in maniera divertente e

64

molto educativa ;

­ un altro strumento assolutamente congeniale e uti

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
46 pagine
SSD Scienze mediche MED/39 Neuropsichiatria infantile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Picciotti1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsichiatria infantile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Gaudio Eugenio.