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COS'È, COME SI SVILUPPA E COME SCOPPIA UNA BOLLA SPECULATIVA

ad una vicenda accaduta in Olanda– Durante quegli anni l’Olanda tra il 1635 1637. divenne teatro della prima grande bolla speculativa documentata della storia del capitalismo passata alla storia come la“bolla dei tulipani” olandesi. Nella seconda metà del sedicesimo secolo questo fiore che aveva affascinato i viaggiatori occidentali in Medio Oriente venne importato in Europa e sin dai primi anni del seicento iniziò ad essere considerato come un simbolo di ricchezza e buon gusto, dove le persone più facoltose di quell’epoca facevano a gara tra di loro cercando di superarsi l’un l’altro nel possesso delle varietà più rare. Negli anni successivi cominciò a crescere l’interesse per questo fiore, fino a trasformarsi in una vera e propria mania tanto che, poco tempo dopo divenne anche una merce su cui poter speculare, le diverse tipologie di bulbi di tulipano iniziarono ad essere scambiate a prezzi sempre più alti.più alti nella Borsa di Amsterdam e successivamente nelle varie aste delle altre città olandesi. È importante sottolineare che la speculazione non riguardò il fiore in sé ma i bulbi, perché questi ultimi a differenza dei fiori avevano la proprietà di moltiplicarsi nel tempo e non deperire come nel breve corso della vita di un fiore. All'epoca si arrivò a considerare il bulbo del tulipano come un investimento sicuro, in quanto "fiori rappresentava un concentrato di futuri", venne quindi utilizzato come una sorta di "futures" sul tulipano. Quando la bolla scoppiò nel febbraio del 1637 nella famosa asta di Haarlem dove questa andò deserta, i prezzi crollarono e la maggior parte delle persone persero le loro ricchezze. Il panico si diffuse per le Province Unite e terminò così il sogno di ricchezza legato a questo fiore. Questo evento è diventato un'istruttiva metafora che

Viene frequentemente utilizzata «Questo viene dagli esperti di economia e finanza per spiegare situazioni in cui ad un’illusione di massa fa seguito il panico». Bruno Codenotti, La mania dei tulipani, Sapere, 2013

COS’ È, COME SI SVILUPPA E COME SCOPPIA

UNA BOLLA SPECULATIVA

«Con il termine bolla speculativa si definisce il sentiero esplosivo che si forma nel prezzo di un bene e che lo porta, progressivamente sempre più distante dai valori compatibili con le fondamentali economiche dello stesso, dove con fondamentali economiche ci si riferisce a quelle particolari ragioni economiche che sottostanno al movimento di un prezzo. Quando le quotazioni di Borsa capitalizzano aspettative impossibili da misurare si possono formare bolle speculative, destinate a scoppiare, dato che non tutte le iniziative prese dagli investitori avranno successo» si trova nella pagina web di “Borsa Italiana”.

Da questa si evince il fatto che il fenomeno delle bolle speculative sia riconducibile a dei comportamenti irrazionali dei soggetti. In tali casi si tratta di stati di euforia collettiva data la grande diffusione del bene oggetto di speculazione, che solitamente sono beni di utilizzo comune e capaci di diffondersi in maniera dominante (nel caso della Tulipomania l'oggetto della speculazione furono appunto i bulbi di tulipani poiché rappresentava una novità all'interno della società olandese del diciassettesimo secolo), sicché si parla di "manie" proprio per enfatizzare la componente irrazionale del fenomeno. L'economista Charles P. Kindleberger individua tre cause dello sviluppo delle bolle speculative: 1. L'interesse degli investitori che si sposta su un nuovo oggetto di investimento, (gli operatori economici incominciano ad intravedere in un prodotto di investimento delle potenzialità di guadagno molto elevate rispetto a quelli tradizionali); 2. La diffusione di informazioni positive sul nuovo oggetto di investimento, che alimentano l'interesse degli investitori e ne aumentano la fiducia; 3. L'effetto di contagio, ovvero l'influenza che l'andamento positivo del nuovo oggetto di investimento ha sugli altri operatori economici, che vengono spinti a investire a loro volta.

Investimento: la possibilità di ottenere un ragguardevole guadagno, così incomincia a crescere una forte attenzione attorno a tale bene, la domanda aumenta secondo una maniera frenetica e il prezzo viene portato a livelli sempre più alti. Appena questo meccanismo viene innescato, legato più di ogni altra cosa alla parte psicologica, si scatena una frenesia nell'acquistare e si può osservare una crescita improvvisa.

La presenza di una componente speculativa, "chi entra nel mercato inseguito lo fa solo basandosi sulle aspettative di guadagno incurante delle ragioni che hanno garantito i primi aumenti";

Un effetto moltiplicativo dovuto all'affacciarsi sul mercato di investitori inesperti, che vengono invogliati ad acquistare strumenti finanziari con un rischio elevato sperando di riuscire ad ottenere un vantaggio economico rivendendo il bene ad un prezzo più alto. L'euforia si autoalimenta, confermando

L'importante ruolo giocato dalle aspettative nell'economia.

Una prima conseguenza di questa crescita anomala del valore dei beni o dei prodotti finanziari è che si iniziano a collocare sul mercato nuove società che vogliono sfruttare le occasioni offerte da questa condizione di euforia.

Per poter superare i blocchi all'entrata investitori e aziende fanno un uso eccessivo e pericoloso della leva finanziaria. Tutto ciò causa ad una diminuzione della liquidità all'interno del sistema economico insieme ad un aumento dei tassi di interesse, determinando quindi una riduzione della capacità di riuscire a saldare i propri debiti.

Questo porta l'economia a una fase di ristrettezza finanziaria e l'unica soluzione al pagamento dei debiti è la vendita, una volta che si è verificato ciò si assiste ad un cambio di tendenza del prezzo.

Quando accade questo si dice che la bolla è esplosa, le vendite

Aumentano e i prezzi precipitano. Il panico degli investitori si amplifica e le prospettive di guadagno precedentemente formulate inizialmente si ridimensionano per poi diventare negative.

Le possibili conseguenze dopo lo scoppio di una bolla, secondo l'analisi di Kindleberger sono:

  • La chiusura del mercato, questa però è una soluzione irreale in un mercato mondiale integrato
  • L'intervento di un prestatore di ultima istanza
  • La convenienza associata ad una eccessiva caduta; dopo la salita dei prezzi al di sopra di ogni ragionevole valutazione, la discesa delle quotazioni al di sotto del valore reale crea ottime opportunità.

IL SECOLO D'ORO OLANDESE

Il periodo che va tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento è considerato il Secolo d'Oro olandese, in questi anni questo paese nato dall'unione di sette province dei Paesi Bassi settentrionali (Gheldria, Olanda, Zelanda, Utrecht, Frisia,

Overijssel, l'Olanda (Groninga) in seguito alla rivoluzione anti-Spagnola del sedicesimo secolo divenne l'economia più forte e innovativa di tutta l'Europa.

Durante il diciassettesimo secolo l'Olanda, sebbene fosse un paese non molto esteso e privo di risorse naturali, diventò una nazione con "una rete sociale fortemente strutturata, un evoluto sistema bancario e una grande tolleranza religiosa, nonché il maggiore tasso d'alfabetizzazione" con il più alto numero di città marittime, fu determinante per lo sviluppo dell'Olanda capitalistica.

L'elemento mercantile seicentesco, la quale basò "la propria immensa potenza sulle navi, sulla loro costruzione, sul commercio con il Mare del Nord e poi, [...] sulle imprese, sugli scambi e sull'affermazione economica e politica della Compagnia Olandese delle Indie Orientali".

Nel caso olandese non si parla solamente di capitalismo o

Di mercantilismo, ma in maniera più corretta di capitalismo-mercantile in ragione del fatto che vi era la basate sull'utilizzo delle risorse, sul profitto e sul capitale, presenza di imprese che quindi definibili in tutti i sensi capitalistiche, nello stesso tempo mettevano in atto un commercio con altre potenze basato sull'importazione ed esportazione di beni e risorse.

L'Olanda diede vita a un complesso statale decentralizzato che permise il libero svolgimento delle singole attività imprenditoriali, che riuscì a ricavare un vantaggio grazie anche a una mancanza di regolamentazione della materia economica. "Si trattava infatti di una strutturazione politica repubblicana, fortemente decentrata, piuttosto efficiente e del tutto differente, per queste caratteristiche, da quella degli altri Stati europei del XVII secolo".

4 Eleonora, Roaro, Tulipomania Alessandro, Ricci, Alle origini della geografia dell'incertezza. Il capitalismo mercantile

Nell'Olanda del 5-6 seicento. Documenti geografici. Dipartimento di storia sezione geografia. Università degli studi di Roma "Tor Vergata" 2010.

Ibidem 8

Le singole province infatti erano indipendenti l'una dall'altra, ma inviavano i propri rappresentati ai cosiddetti Stati Generali, l'organo governativo che raccoglieva le province che componevano la Repubblica.

L'esempio più rilevante della libertà d'iniziativa imprenditoriale fu la Compagnia delle Indie Orientali (in olandese: Verenidge Geoctroyeerde Oostindische Compagnie, abbreviato VOC), nata dalla fusione di compagnie di mercanti preesistenti nel 1602 dove lo scopo principale era quello di sottrarre alla Spagna il monopolio del commercio delle spezie.

"La Compagnia, attraverso un sistema di serrato controllo della produzione e della sorveglianza, e grazie a un efficiente sistema di co

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A.A. 2015-2016
25 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher S.Aurora13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Strangio Donatella.