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L

inaspettata, imprevedibile e incomprensibile, nonostante il monitoraggio costante e l

terapeutico. Cio

da un lato incrementa il rischio di esperire frustrazione, dall o aumenta

l : nei confronti del paziente

(che deve essere tutelato da un comportamento violento verso se stesso), nei confronti di

eventuali potenziali vittime (che vanno salvaguardate), nei confronti di se stesso (perche

impossibile lavorare e operare con l )

un istituzione, nei confronti degli altri operatori (che devono essere garantiti rispetto al massimo

della sicurezza nell )

I sentimenti che l

natura: paura, frustrazione, rabbia, delusione, insicurezza...; alla base sussiste spesso una

condizione di ansia la cui gestione p

meccanismi di difesa con lo scopo di produrre una barriera difensiva e prot

emotiva, l ori. Gli

effetti di tali meccanismi di difesa, tuttavia, possono essere non positivi: pur trattandosi di processi

psicologi che agiscono anche nell psichica normale (quindi la loro identificazione non

costituisce necessariamente la prova di un disturbo psicologico) possono svilupparsi in modo

esagerato ed essere di ostacolo alla reale comprensione emotiva, pone

difensivo, ma anche come scudo viso-interpretativo della realta globale del paziente, che rimane

peratore nella sua complessita ,ostacolando la diagnosi e compromettendo le

, il mantenimentodi tali meccanismi puo

essere determinato

dal fatto che l cessi, intraprende una condotta

precedente, perche l

viene controllata e la relazione risulta meno ansiogena.

Va poi considerato che oltre a costituire un ostacolo alla valutazione e al trattamento del paziente,

questi processi psicologici possono diventare un elemento causale determinante nel meccanismo

di auto mantenimento del comportamento violento da parte del paziente, che spesso, nonostante

la “ ”

“ ” E

paura per la malattia mentale e per il comportamento aggressivo, che per il paziente hanno il

significato di una conferma delle proprie angosce, della propria sofferenza, della propria patologia

e della propria violenza.

Per ridurre l di utile proporre interventi di

desensibilizzazione (de-escalation) basati sulla comunicazione verbale e non verbale che trovano

il loro razionale teorico nella psicologia cognitivo-comportamentale e seguono il modello del ciclo

dell à

Il progetto di ricerca muove quindi da queste considerazioni e si articola in diverse sezioni volte

a sensibilizzare il personale sanitario sul tema della violenza e dell

Importanza, significatività e rilevanza.

Gli infortuni accaduti nelle strutture ospedaliere italiane e denunciati all A L

professionale e modalità di accadimento nell 2005 a 429, di cui 234 su infermieri

e 7 su medici (dati tratti dalla Raccomandazione del Ministero della Salute n° 8 del novembre 2007

“Per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”)

L A L 2000/2002 A Sanitarie della Regione Emilia

Romagna dice che gli atti di violenza sugli operatori sanitari rappresentano la 6° causa di infortuni

sul lavoro per gli operatori del comparto sanità sia ospedaliero che territoriale.

I dati elaborati dalla Regione Emilia Romagna per l 2011 verso lo studio delle schede

di evidenziano, su 3024 schede raccolte, 94 episodi di violenza nei confronti

Incident Reporting,

dell 73 . Questi dati tendono ad essere

fuorvianti rispetto alla reale situazione Nazionale nella quale, stranamente, i soggetti violenti non

sono annoverati tra quelli con problematiche psichiche anzi, il più delle volte le persone

implicate e autori di questi folli gesti sono persone ritenute “ ” U zione logica la

si può estrarre dal fatto che la scheda di Incident Reporting oggi non viene ritenuta lo strumento

più opportuno per segnalare l mentre

i servizi psichiatrici, più attenti agli aspetti della violenza come evento avverso, sono più sensibili

alla compilazione di tale strumento.

Un dato certo è che la violenza a carico degli operatori sanitari è presente ed è un fenomeno in

continuo aumento (Richmond et al., 2011). L a divengono la modalità con cui

sfogare l i luoghi di cura, caratterizzati

dalla sofferenza e dall ù dare azione a tale energia

lasciando esiti spiacevoli in chi, in quel momento, sta cercando di prendersi cura non solo della

persona, ma della collettività bisognosa di un ù

Per contrastare la violenza cui possono essere vittime gli Infermieri, ma anche altre figure

sanitarie, occorre agire sulla prevenzione, dettaglio importante per riuscire se non a eliminare,

quantomeno a diminuire gli episodi di violenza; altro aspetto da non sottovalutare è la gestione del

personale elemento fondamentale per riuscire ad utilizzare ed ottimizzare tutte le risorse

disponibili.

Dall rischio, sia di Aziende Sanitarie in ambito

nazionale, che della Regione Emilia Romagna è emerso che le aggressioni sono più frequenti in

alcuni settori e reparti rispetto ad altri, le aree più esposte e i fattori di rischio legati a queste sono:

luoghi ad elevato afflusso di persone, la fretta, fattori di stress legati al dolore, stanchezza e

irritabilità.

Questa combinazione di fattori inevitabilmente determina una instabilità della percezione

temporanea della realtà, con conseguente manifestazione di atti inconsapevoli di violenza anche

di grave entità.

Le aggressioni talvolta non si limitano solamente alle offese verbali, ma il più delle volte

evolvono col contatto fisico, fino all

La corretta azione gestionale da parte delle direzioni sanitarie, la formazione del personale, lo

studio del fenomeno e la modifica dell li su cui intervenire per

far sì che i comportamenti e gli ambienti dove vengono erogate le prestazioni di ascolto, cura ed

assistenza siano il più possibile idonei sia per gli utenti che per gli operatori, a garanzia della loro

sicurezza.

Prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari diviene quindi uno degli obiettivi

principali al fine di consentire l

per consentire l e di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali

eventi quando accadono.

La politica di gestione del rischio clinico, attraverso varie modalità, studia il problema, e mette

in atto tutta una serie di azioni organizzative, formative e a volte anche logistiche per il

problema. La figura infermieristica quindi diviene un attore importante nella politica del rischio

clinico sia nello studio sia nell a

mantenere sicuro l e di lavoro.

Domanda di ricerca, variabili e obiettivi

Per il progetto di ricerca, come per la revisione, si identifica un ipotesi di ricerca, una domanda di

ricerca e degli obiettivi che verranno analizzati nel corso dell

La domanda di ricerca del seguente elaborato è la seguente: le tecniche di de-escalation riducono

gli episodi di violenza in contesti psichiatrici?

Gli obiettivi che si vogliono perseguire nella stesura del progetto di ricerca riguarderanno:

- Analizzare le tecniche di de escalation e il loro utilizzo/conoscenza nella popolazione

infermieristica psichiatrica,

- Analisi dell à

- Fotografia della realtà dell A G

Le variabili di ricerca che si esplicano nel percorso della creazione del progetto sono:

Infermiere, de escalation, aggressione, violenza, accettabilità, paziente psichiatrico.

Materiali e metodi

In questo paragrafo si analizzerà: il disegno di ricerca, il campionamento, la tecnica di raccolta

dati e la tecnica di analisi dei dati.

Disegno di ricerca

La scelta del disegno di ricerca per questa tipologia di progetto è in relazione al vissuto

dell ora in una realtà psichiatrica a rischio di aggressione. Il miglior disegno di

ricerca è, quindi, quello fenomenologico che presenta caratteristiche qualitative. i metodi di

ricerca qualitativi hanno cominciato a diventare sempre più usati nell a ricerca

infermieristica proprio per la pratica di assistenza basata sulle evidenze. La ricerca qualitativa

risponde a un à

risposte umani, attuali e potenziali ai problemi di salute. Lo scopo della ricerca qualitativa e

fenomenologica è descrivere il vissuto della persona spiegando i fenomeni in cui essa è immersa.

Campionamento

Per campionamento si intende un processo utilizzato per selezione di una porzione

rappresentativa della popolazione da inserire nel progetto. Essendo la ricerca e il disegno

qualitativo, il campionamento sarà di tipo non probabilistico e intenzionale, piuttosto che

probabilistico e randomizzato. Le decisioni sul campionamento saranno prese con lo scopo di

ottenere una fonte ricca di informazioni al fine di rispondere alla domanda di ricerca. Un limite

del campionamento che si trova nella ricerca qualitativa è data dalla ridotta numerosità

campionaria ma la potenzialità è data dalla sua flessibilità.

Per il progetto in questione si prenderanno in esame dei partecipanti che rispondono ai seguenti

criteri di inclusione e esclusione:

Criteri di inclusione: infermieri con almeno 5 anni di esperienza nel settore psichiatrico,

 che manifestano volontà di partecipare all / à/ 

 Criteri di esclusione: infermieri non operanti in ambito psichiatrico, infermieri che non

 manifestano un consenso informato.

Si individuerà un campione che deve presentare caratteristiche di valenza statistica e di

saturazione dei dati.

Setting di ricerca

Per lo svolgimento dello studio ci si recherà presso le strutture dell A Roma G e principalmente

presso il reparto SPDC di Tivoli e Colleferro (Roma), Centro diurno di Colleferro, Tivoli e Guidonia al

fine di reclutare un campione rappresentativo e omogeneo all A G

Tecnica di raccolta dati

L uestionario presente nello studio di Mackay et al.,(2013) modificato ad

hoc per il progetto in questione. Prima di p

con la richiesta di consultazione per intero dello stesso tramite email al primo aut

.

Il questionario consta di diverse sezioni di seguito esposte:

dati anagrafici e sociodemografici del campione,

- anni di servizio e titolo di studio,

- domande mirate a valutare la conoscenza delle tecniche di de escalation,

- domande mirate a valutare la tipologia di tecniche e il loro utilizzo,

- domande mirate a indagare gli approcci e le prospettive future.

-

Il questionario nella parte qualitativa trovava anche delle domande aperte dove facoltativamente

gli infermieri potevano esprimere le loro opinioni circa questa metodica di contenimento del

P to somministrato sia

durante il periodo di tirocinio clinico finalizzato alla tesi (periodo da giugno a settembre 2016), sia

lasciato in reparto all za degli infermieri al fine di garantire la privacy del

rispondente.

L C i questionari compilati qualora questi vengano compilati in un

.

Tecnica di analisi dei dati.

L di base. I

questionari sono stati importati al pc attraverso l O Microsoft Excel e

Microsoft Word 2010. U E

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
24 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nurse.d92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Fabiani Maria.