Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 1 Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Imaging diagnostico ad ultrasuoni ad alto frame-rate: tecniche e applicazioni Pag. 26
1 su 28
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Svantaggi della tecnica di trasmissione multipla

Un altro svantaggio, che in passato ha portato a considerare con scarsa attenzione questa tecnica [3], è rappresentato dalla generazione dei cosiddetti artefatti di cross-talk: trasmettendo fasci multipli infatti si crea un'interferenza tra di essi, e un maggior numero di fasci trasmessi in parallelo si traduce in una maggiore interferenza. Tale interferenza si traduce nella comparsa di artefatti nell'immagine finale. Per limitare questo problema, in letteratura sono state proposte diverse soluzioni. Una di queste consiste nell'applicare una serie di pesi ai segnali trasmessi e ricevuti da ogni elemento nell'apertura attiva utilizzando come funzione di apodizzazione per esempio una finestra di Tukey [5]. Un'altra tecnica che può essere utilizzata per diminuire il fenomeno del crosstalk è quella dell'Orthogonal Frequency-Division Multiplexing (OFDM) la quale consiste nel dividere la larghezza di banda del trasduttore in tante bande.

più piccole ortogonali, ognuna delle quali viene assegnataTecniche per aumentare il frame-rate 11ad uno dei fasci che devono essere trasmessi in parallelo [4][11]. Tuttavia, una bandadi frequenza molto ristretta, prossima alla frequenza centrale, implica l’avere unimpulso di lunga durata il quale, a sua volta, condiziona fortemente la risoluzioneassiale del fascio ultrasonoro. Infatti, se il lasso temporale tra due segnali eco cheoriginano da due diversi target riflettenti lungo l’asse del fascio è più grande delladurata dell’impulso, i due bersagli vengono chiaramente distinti. Se invece i bersaglisono più vicini fra loro, i due segnali, in base alla lunghezza dell’impulso, possonoparzialmente sovrapporsi o essere separati e distinti.

La Figura 3.5 mostra gli effetti degli artefatti di cross-talk che si possono averesull’immagine finale. Nel caso specifico, si tratta di un’immagine ad ultrasuoni diquattro target

puntiformi riflettenti generata in simulazione utilizzando il metodoconvenzionale (single-line transmission, SLT) e la tecnica MLT (4MLT). In quest’ultimocaso, possiamo vedere che campaiono gli artefatti prima e dopo ogni bersaglio.

immagine convenzionale

Figura 3.5: nel pannello di sinistra è rappresentata un’immagine ad ultrasuoni generata utilizzando ilmetodo convenzionale; in quello di destra è possibile osservare gli effetti dell’interferenza tra i fascimultipli quando viene utilizzata la tecnica MLT. Tratto da [5].

In generale, adottando opportune strategie o tecniche di beamforming inricezione per diminuire la presenza del crosstalk, la qualità dell’immagine di unsistema MLT può essere molto competitiva rispetto a quella di un sistema diacquisizione convenzionale. Inoltre, le tecniche MLT e MLA possono esserecombinate per ottenere un effetto moltiplicativo in termini di guadagno in frame-rate.

Tecniche per aumentare il frame-rate 12senza comunque avere

Perdite significative nella qualità dell'immagine, come mostrato in Figura 3.6.

Figura 3.6: confronto delle immagini ecocardiografiche acquisite usando il metodo convenzionale SLT e la tecnica MLT.

Tratto da [3].

3.3 Plane e diverging wave imaging

I sistemi di imaging "ultrafast" permettono di evitare i problemi legati ai lunghi tempi di acquisizione di un'immagine riuscendo a generare un'immagine in tempo reale attraverso una sola trasmissione. Questo è possibile insonificando l'intera regione di interesse mediante un fascio ampio ed omogeneo, cioè sfruttando la trasmissione di onde piane o divergenti. Le onde divergenti hanno caratteristiche del tutto simili alle onde piane ad eccezione del fascio maggiormente defocalizzato che permette di insonificare un'area più vasta. Affinché onde di questo tipo possano essere trasmesse vengono solitamente utilizzati tutti gli elementi del trasduttore (Figura 3.7).

Tecniche per...

aumentare il frame-rate

fascio non focalizzato per la trasmissione di onde piane edivergenti. Tratto da [3]

Un fronte d'onda piano è generato dalla sovrapposizione dei fronti d'onda sferici, in fase tra loro, originati dall'attivazione contemporanea di tutti gli elementi del trasduttore. Invece, per generare un'onda divergente, si può considerare una sorgente ultrasonora virtuale O dietro gli elementi del trasduttore . In particolare, bisogna eccitare i diversi elementi in momenti differenti applicando a ciascuno di essi il giusto ritardo, considerando il punto O per il calcolo. Ad esempio, se consideriamo come elemento di riferimento quello centrale, viene applicato un ritardo maggiore agli elementi più esterni per poi descrescere andando verso il centro. Allo stesso modo, ritardando opportunamente i segnali inviati agli elementi del trasduttore, è possibile effettuare lo steering del fascio, cioè

generare dei frontid’onda inclinati sia nel caso di onde piane che divergenti.

Tecniche per aumentare il frame-rate 14O v

Figura 8.3: rappresentazione schematica della trasmissione di (a) un’onda piana e (b) un’onda divergente. Δx indica la larghezza di un elemento del trasduttore, L il numero di elementi, r la distanza dalla sorgente virtuale O e ϑ l’estensione/larghezza angolare dell’onda emessa. Tratto da [6].

In entrambi i casi, a causa dell’utilizzo di un fascio non focalizzato, la pressione che viene generata nel mezzo è minore rispetto a quella che si ha nel caso della trasmissione di un fascio focalizzato. Inoltre si ha una perdita significativa in termini di risoluzione spaziale e contrasto, portando quindi ad una minore qualità dell’immagine. Per limitare questa perdita è stata quindi proposta la tecnica detta “coherent compounding”, che permette di ripristinare la qualità

dell'immagine sommando più immagini acquisite da angolazioni differenti effettuando la trasmissione di una serie di onde piane/divergenti. In questa tecnica viene applicato la deflessione dell'onda utilizzando diversi angoli di steering; infatti, l'onda piana/divergente non viene fatta propagare solamente in linea retta davanti al trasduttore e la stessa area viene insonificata da diverse direzioni (Figura 3.9). L'immagine finale corrisponde alla media delle immagini a bassa qualità acquisite dai differenti angoli e ciò permette di effettuare a posteriori una focalizzazione "sintetica", migliorando la qualità dell'immagine finale.

Figura 3.9: in questo esempio per ogni onda piana trasmessa vengono ricostruite 4 linee in parallelo: (A) senza compounding (non sono presenti sovrapposizioni tra regioni insonificate attraverso le due trasmissioni successive); (B) con compounding (una regione

è insonificata da due diverse direzioni). Tratto da [3]. In questo modo, caratteristiche come la risoluzione spaziale, il contrasto e la profondità di penetrazione migliorano, ma il guadagno in termini di frame-rate si riduce di un fattore pari al numero di trasmissioni richieste per scansionare l’intero campo visivo (Figura 3.10) [3]. Infatti, per ottenere un’immagine di qualità confrontabile con quella generata da un sistema di imaging convenzionale è necessario insonificare il mezzo con numerose (circa 70) onde piane da diversi angoli [3]. Tecniche per aumentare il frame-rate 16 Figura 3.10: la qualità dell’immagine ottenuta dalla trasmissione di onde piane è funzione del numero di angoli utilizzati per costruire l’immagine. Maggiore è il numero di angoli, migliore è la qualità dell’immagine finale. Tratto da [2]. Nonostante ciò, il tempo richiesto per effettuare un numero di trasmissioni del campo visivo sufficiente per ottenere un’immagine di qualità è generalmente accettabile per molte applicazioni cliniche.

Figura 3.11

Figura 3.11: due immagini con la stessa qualità ma ottenute utilizzando un sistema convenzionale con un fascio focalizzato (sinistra) e un sistema ad alto frame-rate con 40 onde piane (destra). Tratto da [2].

Tecniche per aumentare il frame-rate 173.4 Confronto tra le diverse tecniche

Le tecniche descritte in questo capitolo si differenziano per la modalità di trasmissione del fascio ad ultrasuoni e quindi per lo schema dei ritardi applicati agli impulsi che vengono inviati agli elementi dell'array del trasduttore (Figura 3.12).

Figura 3.12

Figura 3.12: schema dei ritardi applicati agli impulsi nelle diverse tecniche. I fasci trasmessi sono rappresentati in arancione, mentre i fasci ricevuti nel caso della MLA sono indicati attraverso diverse tonalità di blu. Tratto da [4].

Inoltre,

come visto in precedenza, per ogni tecnica analizzata, un guadagno in termini di frame-rate porta ad una perdita in uno o più parametri relativi alla qualità dell'immagine. Nel caso delle tecnica MLA, per esempio aumenta la velocità di acquisizione dei dati e quindi il frame-rate a scapito della sola risoluzione spaziale, mentre con la MLT è presente il cross-talk che limita il contrasto e genera artefatti nell'immagine. Invece, nel caso delle onde piane e divergenti si ha un ulteriore aumento del frame-rate rispetto alle due tecniche precedenti ma, oltre alla perdita in risoluzione spaziale e contrasto, si ha anche una diminuzione della profondità di penetrazione causata dalla mancanza di focalizzazione del fascio (Tabella 3).
Tecnica Velocità di acquisizione Risoluzione spaziale Contrasto Profondità di penetrazione
MLA Aumenta Diminuisce Normale Normale
MLT Aumenta Normale Limitato Normale
Onde piane e divergenti Aumenta Diminuisce Diminuisce Diminuisce
Tabella 3: riassunto delle caratteristiche di ogni modalità. Lo zero indica che non ci sono variazioni significative. Tratto da [4]. Capitolo 44. Applicazioni dell'imaging ad ultrasuoni ad alto frame-rate

La capacità di acquisizione dei sistemi di imaging ad alto frame-rate (ultrafast) hanno permesso di osservare e monitorare rapidi eventi fisiologici transitori che sarebbero non visibili con frame-rate convenzionali (<50 Hz) come il flusso sanguigno, la propagazione delle onde di impulso nelle arterie, la contrazione cardiaca e l’attività cerebrale [7].

Inoltre, ha permesso l’avvento di nuove modalità quali la shear wave elastography (SWE) (una tecnica che consente di effettuare una mappatura quantitativa delle proprietà elastiche dei tessuti) e l’ultrafast Doppler imaging.

Quest’ultima tecnica, che è in grado di fornire una caratterizzazione completa del flusso sanguigno e permette di rilevare il flusso lento in vasi molto piccoli, ha portato allo sviluppo dell’imaging funzionale ad ultrasuoni (fUltrasound) dell’attività cerebrale.

Figura 4.1: applicazioni emergenti e future dell’ultrafast ultrasound imaging.

Tratto da [8].18Applicazioni dell’i
Dettagli
A.A. 2020-2021
28 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/34 Bioingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giovanniserravezza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bioimmagini e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Magenes Giovanni.