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2. VARO LONGITUDINALE
Durante il varo longitudinale la nave si muove parallelamente al suo piano diametrale lungo
lo scalo di costruzione sotto l'azione della forza gravitazionale. Il varo può essere eseguito di
poppa o di prua. Generalmente si vara di poppa per una serie di motivi, tra cui la minore
resistenza al moto iniziale dovuta alle forme di poppa più snelle nella sezione inferiore,
l'aumento della spinta più veloce dovuto alle forme di poppa più piene nella sezione superiore
e il minore rischio di deformazione dello scafo dovuto al fatto che le strutture prodiere sono
più robuste.
2.1. Equipaggiamento
L'equipaggiamento necessario per effettuare l'operazione del varo consiste della parte
attaccata alla nave, detta invasatura, e della parte fissa lungo la quale il sistema costituito dalla
nave e l'invasatura viene trasportato in acqua. Il sistema costituito dalla nave e l'invasatura è
detto massa varante.
La nave viene costruita al di sopra dello scalo su una o più file di taccate che mantengono la
1.25 1.5
chiglia a un’altezza normalmente compresa tra i e i metri [2]. Alla fine della
costruzione essa viene poggiata sull'invasatura costituita, di norma, da due lunghe travi
longitudinali, dette vasi, sopra le quali viene eretta una struttura di legno allo scopo di riempire
lo spazio tra lo scafo e i vasi. Tale struttura diventa più complessa approssimandosi alle due
estremità della nave, dove quest'ultima presenta forme più affinate; successivamente le
taccate vengono demolite. Nella figura 2.1 è rappresentata la sezione trasversale a centro
nave a fine costruzione.
Figura 2.1 Sezione trasversale a centro nave a fine costruzione
2
I vasi sono tenuti in rigido collegamento tra loro da travi di unione e l'invasatura viene
attaccata allo scafo tramite delle funi. Normalmente la parte prodiera dell'invasatura è
costituita da più elementi che non presentano collegamenti rigidi in modo da permettere
assestamenti nel punto in cui la nave farà perno durante la propria rotazione. Il punto a monte
dell'invasatura si chiama brione dei vasi.
La parte fissa dell'equipaggiamento consiste nello scalo, generalmente in muratura, dotato di
suole lungo le quali scorrono i vasi trattenuti lateralmente dalle guide. Tra le suole e
l'invasatura viene applicato un opportuno lubrificante.
Lo scalo di costruzione usato per il varo longitudinale può essere un piano inclinato avente
⁄ ⁄
1 12 1 24
una pendenza generalmente compresa tra e , oppure la porzione del mantello di
5000 15000
un cilindro circolare retto, avente un raggio generalmente compreso tra i e i
metri [3]. In generale sono utilizzati gli scali appartenenti alla prima categoria. Unità minori
vengono varate da scali con pendenze maggiori.
Lo scalo possiede una parte all’asciutto che continua in acqua oltre il punto di affioramento e
una parte immersa, detta avantiscalo, che termina al ciglio dell’avantiscalo.
Nella figura 2.2 sono riportate le principali caratteristiche dello scalo con pendenza costante
e dell’invasatura, considerando un sistema di riferimento cartesiano ortogonale avente l’asse
delle ascisse coincidente con la linea di sottochiglia e l’asse delle ordinate passante per il
baricentro della massa varante.
Figura 2.2 Principali caratteristiche dello scalo e dell’invasatura
3
Per le principali caratteristiche dello scalo con pendenza costante e dell'invasatura vengono
introdotte le seguenti notazioni: