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Donne, lavoro e discriminazione di genere
Paesi le donne devono essere autorizzate dal marito per iniziare a lavorare. Una delle più verificabili conseguenze della discriminazione è quella relativa al reddito: nell'Unione Europea, le donne hanno guadagnato quasi il 15% in meno degli uomini. Un dato che può stupire può essere quello relativo al pagamento all'ora dei manager aziendali: i manager uomini vengono pagati in media 44 euro, mentre le manager donna meno di 30 euro.
I numeri nel mondo: Nel 2018, solo il 45% delle donne nel mondo aveva un lavoro, a fronte di un numero pari al 70% che ha dichiarato di volere un lavoro retribuito. Negli ultimi 27 anni, il divario occupazionale di genere si è ridotto di meno del 2%. Inoltre, le donne sono sottorappresentate: solo il 27,1% dei dirigenti mondiali sono donne.
Mentre il 41% delle donne laureate è disoccupata o fuori dalla forza lavoro, solo il
17,2% degli uomini laureati si trova nella stessa situazione. Il lavoro di cura non retribuito è la ragione principale per cui le donne non entrano nel mercato del lavoro: 647 milioni di donne in età lavorativa (21,7% del totale) svolgono un lavoro non retribuito a tempo pieno nell'assistenza e nella cura. Il numero degli uomini è, invece, 41 milioni (1,5%). Tra il 1997 e il 2012, il tempo dedicato dalle donne al lavoro non retribuito è diminuito di soli 15 minuti al giorno, mentre per gli uomini è aumentato di 8 minuti. Proseguendo con questo ritmo, il divario di genere in termini di tempo trascorso nel lavoro di cura non retribuito sarà colmato nel 2228. Tra il 2005 e il 2015, lo svantaggio occupazionale delle lavoratrici madri è cresciuto del 38,4%. Le lavoratrici madri tendono inoltre a sperimentare uno svantaggio retributivo dovuto alla maternità, mentre i padri beneficiano di un premio salariale. Solo il 25,1%
Dei manager con bambini di meno di 6 anni sono donne. Un'indagine del 2016 del Forum Economico Mondiale ha indicato che le donne hanno accesso soltanto al 68% delle opportunità e dei risultati cui hanno accesso gli uomini. Nel mondo, le donne svolgono il 75% del lavoro non retribuito. Nel Regno Unito, il 74% delle imprese paga agli uomini salari più elevati rispetto a quelli delle donne (divario retributivo di genere). Il divario si sta ampliando: se diminuisse potrebbe aumentare il PIL aggiungendo fino a 28 trilioni di dollari (il 26% del PIL globale annuo).
Donne, lavoro e discriminazione di genere Emilia Brundu - 30/35/66017
La situazione in Europa
Uno studio condotto dall'EUROSTAT a livello europeo su "La vita delle donne e degli uomini in Europa", pubblicato nel 2020, analizza la vita quotidiana delle donne e degli uomini, mostrando che ci sono differenze profonde tra la vita delle donne e degli uomini in Europa, ma anche molte
èdell' 85% . Questa struttura si osserva nella larga maggioranza degli Stati membri.
Donne, lavoro e discriminazione di genere Emilia Brundu - 30/35/66017
Altro dato interessante è che quasi un terzo delle donne occupate lavora part-time . Illavoro part-time rappresenta una modalità per conciliare gli impegni di lavoro e lafamiglia. Tuttavia, questa tipologia non è presente in modo uniforme tra le donne e gliuomini: nell'UE nel 2019, il 30% delle donne occupate lavora part-time, contro il l’ 8%degli uomini.
Per quanto riguarda il reddito , se si confronta la retribuzione lorda oraria media, le donneguadagnano in media il 15% in meno degli uomini. Mediamente, il divario retributivo digenere è presente in tutti gli Stati membri, ma varia da Paese a Paese.
Parte delle differenze di retribuzione si possonospiegare con le caratteristiche individuali delle donne edegli uomini occupati (ad esempio, esperienza
Il divario retributivo tra uomini e donne è una questione complessa e multifattoriale. È il risultato di molteplici fattori, tra cui la discriminazione di genere, la segregazione occupazionale e le differenze culturali, legali, sociali ed economiche.
La segregazione occupazionale si verifica quando ci sono più uomini che donne in determinati settori o occupazioni, che spesso sono quelli con retribuzioni più alte. Di conseguenza, il divario retributivo varia a seconda del settore o dell'occupazione. Ad esempio, i manager hanno una retribuzione mediamente inferiore del 23% rispetto alle donne, mentre le differenze minori si osservano nei lavori impiegatizi e per i lavoratori dei servizi e del commercio, entrambi inferiori dell'8%. Queste ultime due categorie rappresentano anche alcune delle professioni con i salari più bassi.
Nel 2016, nell'UE, il 93% delle donne tra i 25 e i 49 anni con figli minorenni si prendeva cura dei propri figli quotidianamente, rispetto al 69% degli uomini. Questo dimostra una disparità di genere anche nelle responsabilità familiari.
domestiche e alla cucina, le differenze sono ancora più ampie. Nel 2016 nell'UE, il 78% delle donne cucina e/o svolge attività domestiche quotidianamente, rispetto al 32% degliuomini.
Donne, lavoro e discriminazione di genere Emilia Brundu - 30/35/66017
Esercizio di ricerca
Perché le interviste?
Per analizzare la realtà odierna delle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, è necessario analizzare sociologicamente le esperienze soggettive delle donne nell'ambito lavorativo. L'intervista semistrutturata, cioè sviluppata intorno a dei temi precisi, riesce a raccogliere i punti di vista e la prospettiva sul tema. Ho deciso di intervistare due donne, una che ricopre un ruolo tipicamente considerato come maschile e una che lavora per un ente nel settore affari giuridici.
Prima intervista
Sto facendo un esercizio di ricerca relativo alla discriminazione di genere sul mondo del lavoro e vorrei farti qualche domanda,
ovviamente riportando le risposte in maniera anonima. Ti andrebbe di rispondere?Sì, certo, nessun problema. Se vuoi anche subito.
Come ti presenteresti facendo riferimento alla tua esperienza lavorativa?
Sono stata assunta dopo un tirocinio di sei mesi, al termine del quale, facendo riferimento ai pregiudizi legati al genere, il titolare dell'azienda mi disse che non volevano assumere donne, ma che ero veramente brava e che avrebbero fatto un'eccezione. In oltre sedici anni di lavoro ho potuto notare che nel lavoro in cantiere il numero delle donne sta crescendo rapidamente, ma mi capita spesso di percepire la diffidenza di una parte delle maestranze ma anche dei dirigenti di sesso maschile rispetto alle direttive che provengono da un dirigente donna. È come se le donne dovessero dimostrare sempre di essere competenti, preparate, brave, mentre nel caso degli uomini queste caratteristiche sono date come acquisite, quasi scontate.
In che ambito lavori e qual è il tuo ruolo attuale?
tuo ruolo? Sono ingegnere e mi occupo di progettazione, pianificazione ed esecuzione di indagini sperimentali su strutture civili e industriali. Sovrintendo all'esecuzione in cantiere di prove di carico su solai, impalcati da ponte, pali di fondazione, controlli e verifiche di resistenza e durabilità di calcestruzzo e murature, fornisco supporto ai collaudatori delle opere ed elaboro i risultati delle indagini eseguite in situ. Sono responsabile della sicurezza aziendale. Credi di ricoprire un ruolo tradizionalmente considerato maschile? Sì, il mio ruolo viene ancora considerato da tanti, troppi, direi, come un ruolo tipicamente maschile. Certamente noto che permangono ancora molti pregiudizi rispetto ai lavori che hanno a che fare con le costruzioni e i cantieri. Questo continua a capitare nonostante il numero di ingegneri-donna sia in continuo aumento. Mi sono laureata all'inizio degli anni 2000 e allora il numero di ragazze che si iscrivevano ai corsi di ingegneria.strutturale era molto basso rispetto aquello dei ragazzi. 8Donne, lavoro e discriminazione di genere Emilia Brundu - 30/35/66017
Lavori con molte donne?
No, il numero di donne è molto basso, le poche altre che lavorano in azienda svolgono ruoli amministrativi.
Ci sono disparità di trattamento tra uomini e donne nelle mansioni e nella retribuzione?
Attualmente sono quella che ha lo stipendio più alto, ma non potrebbe essere altrimenti, dato che sono quella che svolge mansioni che richiedono competenze altamente qualificate che comportano responsabilità molto elevate.
Noto però che spesso la differenza nella retribuzione non è equa e che non ci sia sempre parità di trattamento a parità di mansione, né aumento di retribuzione commisurato ad aumento di responsabilità. Spesso le donne sono dei jolly che, all'occorrenza, sono chiamate a colmare le