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Effetti della crack/cocaina sul comportamento sessuale rischioso
(RSB). Le sostanze considerate di interesse sono crack/cocaina: esse sono in grado di attivare il comportamento compromettendo il processo decisionale (Kjome, Lane, Schmitz, Green, Prasla, et al., 2010); inoltre, si aggiunge la prova che gli individui dipendenti dalla cocaina hanno una scarsa consapevolezza del loro comportamento (Moeller, Maloney, Parvaz, Alia-Klein, Woicik, et al., 2010).
Questi fattori, insieme, contribuiscono ad aumentare il rischio della presenza di comportamento sessuale rischioso (RSB) in individui che assumono crack/cocaina, in particolare coloro che sono colpiti da disturbo borderline di personalità (BPD).
Così, lo studio del 2011 (Trull, et al., 2011), ha valutato il comportamento sessuale rischioso (in forma di sesso penetrativo senza l'utilizzo del preservativo) con partner occasionali e partner commerciali (rapporto sessuale in cambio di droga o denaro); oltre ad aver esaminato il ruolo della dipendenza da crack/cocaina nel promuovere tale comportamento.
crack/cocaina nell'associazione tra BPD e RSB. Coerentemente con le ricerche passate (Ross, & William, 2001; Harzke, et al., 2009), anche questo studio ha riportato che i pazienti ricoverati con diagnosi di disturbo borderline di personalità e disturbo da uso di sostanze sono maggiormente impegnati nel comportamento sessuale rischioso sia con partner casuali sia con partner commerciali (per quanto riguarda questi ultimi, i tassi rilevati sono più elevati per le donne che per gli uomini). Inoltre, sono state trovate prove che la dipendenza da crack/cocaina avesse delle influenze nel rapporto tra BPD e RSB, soprattutto per quanto riguarda gli individui di sesso femminile; le donne, quindi, sembra vadano incontro ad un maggior rischio di incorrere in comportamenti sessuali rischiosi. Quest'affermazione risulta coerente con uno scritto del 2007 (Chen, Brown, Lo, & Linchan, 2007), in cui le donne con BPD e SUD concomitante riportavano tassi di prostituzione più elevati.alti rispetto alle donne con solo BPD. Tuttavia, sembrerebbe che negli uomini con BPD e SUD, questi disturbi non abbiano un impatto significativo sul comportamento sessuale rischioso. Ma, in contrasto a ciò, si è scoperto anche che le donne dipendenti da crack/cocaina possono mostrare un maggiore controllo sul loro comportamento e sulle loro azioni piuttosto che gli uomini dipendenti (Van der Plas, Crone, Van den Wildenberg, Tranel, & Bechara, 2009).
Dato che l'associazione tra disturbo borderline di personalità e disturbo da uso di sostanze può portare ad un maggiore impegno nel comportamento sessuale rischioso, sarebbe necessario che i medici si concentrassero maggiormente sull'area della sessualità di tali soggetti, mettendo in atto anche programmi di prevenzione (anche se questo può risultare difficile, in quanto le persone possono negare questi comportamenti socialmente inaccettabili - bias della desiderabilità sociale).
Infatti,
le conseguenze di tale comportamento non sono poche: le malattie sessualmente trasmissibili come l'HIV possono portare a problematiche ancora più gravi, oltre che ad un peggioramento del quadro clinico già compromesso. Una terapia, che sembra aver mostrato dei risultati positivi per quanto riguarda il trattamento di individui con disturbo borderline di personalità in comorbidità con disturbo da uso di sostanze, è la terapia dialettica comportamentale (Linehan, 1993). Un suggerimento potrebbe essere quello di utilizzare tale terapia anche per gli individui che, oltre al BPD e SUD, sono coinvolti in comportamenti sessuali rischiosi (RSB). Conclusioni Lo studio esposto rappresenta un tentativo di esplorare il disturbo borderline di personalità, le sue caratteristiche ed in particolare la sua connessione con i disturbi da uso di sostanze e alcol. Esso colpisce circa il 3% della popolazione generale ed è un problema importante per la.salute pubblica, soprattutto in momenti come quello attuale, e ritengo che richieda un maggiore impegno da parte delle istituzioni, le quali dovrebbero elaborare dei programmi di prevenzione e trattamento adeguati.
Innanzitutto il disturbo borderline di personalità può essere visto come una confluenza di due dimensioni: internalizzante ed esternalizzante.
Lo studio della sua struttura ci permette di comprenderne meglio l'eziologia: una porzione sostanziale del disturbo proviene dalla genetica. Ciò non esclude il fatto che l'influenza dell'ambiente in cui si vive possa avere un ruolo importante sullo sviluppo di tale disturbo. Perciò, un intervento appropriato potrebbe essere a livello psicologico, in cui si cerchi di alleviare l'esperienza di disagio e disordine vissuta da questi individui in modo da facilitarne il miglioramento.
Il disturbo borderline di personalità, inoltre, sembrerebbe che possa presentarsi con una molteplicità
Di altri disturbi dell'Asse I, come la psicosi, e dell'Asse II, come il disturbo paranoide. Questo non fa altro che aumentare la probabilità che si presenti un disturbo da uso di sostanze e alcol concomitante. Tali individui, caratterizzati da elevata impulsività e disregolazione emotiva, molto spesso, assumono droghe o alcol con lo scopo di alleviare queste sensazioni negative. Per cui un obiettivo della terapia potrebbe essere il fatto di aiutare queste persone nella loro capacità di regolare gli stati emotivi.
Anche l'influenza di alcune circostanze (il fatto di trovarsi in un luogo piuttosto che in un altro) può influenzare il desiderio e l'assunzione di sostanze e alcol. Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato anche da comportamenti auto-lesivi e distruttivi: in concomitanza a disturbi da uso di sostanze e alcol, le persone con BPD, spesso incorrono anche in comportamenti sessuali con partner occasionali o commerciali.
Frequentemente, infatti, si sono riscontrate malattie sessualmente trasmissibili che non fanno altro che peggiorare la situazione di questi individui già compromessi. Può risultare fondamentale, durante la terapia, un monitoraggio costante di tale comportamento. Siccome il disturbo borderline di personalità può verificarsi in simultaneità con numerose altre problematiche, è fondamentale che si arrivi in terapia il prima possibile, in modo da impedire che questi elementi si rinforzino reciprocamente nel tempo. Un limite da prendere in considerazione è che alcuni studi sono riferiti a campioni in cui vi era un'elevata disparità di genere, per cui i risultati non sono sempre generalizzabili. Inoltre, un suggerimento per la ricerca futura potrebbe essere quello di indagare meglio l'associazione tra disturbo borderline di personalità e altri disturbi di personalità, oltre che comportamenti lesivi e.Disfunzionali in modo da riuscire a creare dei programmi terapeutici adatti ad accompagnare tali soggetti verso la via della guarigione.
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