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Nel secondo trimestre del 2008 la Lehman ha registrato ulteriori perdite per 2,8 miliardi

3

che l'ha costretta obbligatoriamente a liquidare attività per 6 miliardi , mentre nel secondo

trimestre si sono verificate perdite pari al 73% del valore dell'azioni della stessa Lehman

portando all'esubero di ulteriori 1500 unità lavorative, già nel luglio 2008 si prospettava lo

spettro dell'insolvenza. In seguito alle voci di acquisizione da parte di altri istituti come

Korea Development Bank che hanno rialzato il titolo del 16% settimanale ma appena la

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voce si è sgonfiata nel 9 settembre il titolo ha avuto un crollo del 44,95% causando un

perdita dell'indice S&P 500 del 3,4% e una perdita di oltre 300 basis point al Dow Jones

data dalla preoccupazione degli investitori sulla sua solidità. Appunto il 10 settembre la

Lehman annuncia perdite per 3,9 miliardi dichiarando di volere liquidare una quota di

maggioranza nell'investment management, dopo aver rifiutato qualsiasi offerta considerata

troppo bassa annuncia di essere in cerca di un acquirente causando un ulteriore crollo

dell'azioni 11 settembre. Già il 13 settembre il presidente della Federal Reserve Bank di

New York Timothy F.Geithner convoca una riunione per il futuro della Lehman con altre

grandi banche come Bank of America e Barclays ma già 2 giorni dopo, poco prima dell'una

del mattino, Lehman Brothers Holdings ha annunciato l'intenzione di avvalersi della

protezione in caso di bancarotta del Chapter 11, in seguito a questo avvenimento le azioni

della Lehman crollarono del 80% nella fase di pre-apertura, e l'indice Dow Jones ha chiuso

con un ribasso storico di oltre 500 punti. Il 15 settembre avviene la più grande bancarotta

della storia delle banche mondiali con ben 613 miliardi di dollari come debito e soprattutto

con responsabilità dei membri del consiglio con particolari conseguenze per A.D. Richard

Fuld che fu chiamato a deporre davanti il congresso il 6 ottobre del 2008 dato che presentò

bilanci falsi per 10 anni e provo a corrompere deputati e senatori versando più di 300000

dollari. Il 6 Marzo 2012 dopo 1268 giorni dal crack la Lehman Brothers Holdings esce dal

chapter 11 e il 17 aprile comincia a liquidare gli asset e a rimborsare i creditori , lasciando

molte critiche alle sue spalle e soprattutto tantissimi dubbi su tutto il sistema di vigilanza.

3 Anderson J., Dash Eric., Lehman plans to lay off 1500; New York Times,29 Agosto 2008

4 AFP: Lehman Brothers in free-fall as hopes fade for new capital , 9 Settembre 2008 8

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3.2 Il caso Northern Rock

Un altro grandissimo caso di corsa agli sportelli causata dalla crisi del mercato

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interbancario e dagli wholesale founds è stato sicuramente quello della quinta banca del

Regno Unito la famosa Northern Rock altro istituto specializzato in mutui immobiliari

entrato in crisi nella seconda metà del 2007 precisamente il 13 Settembre, quando la BBC

comunica che l'istituto ha chiesto l'appoggio della Banca d'Inghilterra che assicura la

copertura dei depositi ma ciò non basta per tranquillizzare i risparmiatori. Scene di file

interminabili non si vedeva dall'ottocento in Gran Bretagna al punto che il 17 Settembre il

cancelliere inglese Alistair Darling dichiara l'apertura di credito di 25 miliardi da parte

della Bank of England per coprire i depositi ma non riesce a risolvere la situazione tanto

che azionisti e amministratori decidono di disporre un piano di salvataggio, ma senza

successo, dato che nonostante la cessione per 2,2 miliardi di mutui (pari al 2% degli asset

complessivi) in £ del 11 Gennaio 2008 alla istituto americano JP Morgan, si riesce a

risolvere la situazione. Allora il 17 Febbraio 2008 il Governo UK decide la

“Nazionalizzazione temporanea della banca” dopo che sono state declinate alcune

offerte presentate dalla Virgin Group e dal miliardario Richard Branson considerate non

soddisfacenti, una vera è propria catastrofe per la finanza britannica, fino a quel momento

all'avanguardia, come dimostrato dal fatto che prima della crisi della Northern Rock

quest’ultima

dell'autunno 2007, non era auspicabile una temporanea nazionalizzazione,

fortemente criticata perché considerata come un attacco ai piccoli risparmiatori. Ma

l'obbiettivo di preservare migliaia di posti di lavoro come sottolineato dal governo inglese

è stato molto più importante, per questo la guida temporanea della Northern Rock è stata

affidata a Ron Sandler ex amministratore delegato dei Lloyd's di Londra e personaggio

stimato nella City. Ovviamente il titolo in borsa della Northern Rock ebbe un crollo e la

società chiuse il bilancio 2008 con una perdita tale di 1,36 miliardi di sterline, ma il 23

febbraio 2009 è tornata sul mercato dei mutui dopo la ricapitalizzazione del governo

britannico, per poi essere venduta a Virgin Mone per 747 milioni di £, che ha suscitato non

poche critiche specie dalla Commissione Europea che ha aperto un'indagine formale

soprattutto sul fatto della divisione tra la Banca sana e la Banca cattiva , ma un ulteriore

punto dell’indagine è stato principalmente il aver causato distorsioni nel mercato e

specialmente garantire i principi fondamentali di concorrenza dei trattati europei di diritto.

5 “Finanziamento all'ingrosso” , massicci prestiti a breve termine verso grandi istituzioni finanziari a tassi più

bassi che rendono vulnerabili a possibili crisi di liquidità 9

- -

4 Le misure adottate dalla FED e dalla BCE

Sia la BCE che la FED sono state chiamate a intervenire in maniera eccezionale e con

strumenti non convenzionali come il Quantitative Easing e il quasi azzeramento dei tassi,

in modo da evitare un collasso totale del sistema. Ovviamente le due banche si sono mosse

in maniera differente dato la sostanziale differenza nella struttura, nei poteri ma soprattutto

nella tempistica di reazione dovuta dalla propagazione della crisi. Uno degli strumenti più

usati è stato sicuramente l'abbassamento degli interessi per tagliare il costo del denaro per

stimolare la domanda sia da parte della BCE e della FED ovviamente in maniera e tempi

diversi come illustrato dal grafico.

Un altro strumento è stato il firewall in Europa per evitare il contagio nel settore bancario

dato che il fallimento anche di un unico operatore porta più svantaggi che vantaggi, dato

dal fatto che insidia la fiducia degli altri operatori minacciando l'intero sistema come

sostenuto da Paul De Grauwe, a cui si contrappone il pensiero di Goodahart che invece

sostiene che l'effetto boundary aumenta la prociclicità. Un altro strumento usato è il

letteralmente tradotto come ”Alleggerimento

Quantitative Easing quantitativo” con un

ulteriore creazione di moneta, ma sono anche da ricordare i tre programmi di covered bond

(obbligazioni bancarie garantite) e uno dedicato alle ABS (asset backed security), i quattro

speciali LTRO da 1 a 4 anni (prestiti alle banche), i due interventi sui titoli di Stato come

gli SMP (securities market programme), gli OMTS (outright monetary transactions)

acquistati dalle banche dell’Eurosistema e infine il MES (Meccanismo Europeo di

stabilità). 10

- -

4.1 Il firewall

L’analogia che bene si adatta alle analisi di una crisi economica di liquidità e di

conseguenza dei suoi possibili rimedi è il paragone della finanza con il fuoco, entrambi

indispensabili allo sviluppo umano ma in alcuni casi devastanti, allorquando soprattutto si

scatenano e si propagano rapidamente nell’intero sistema. L’approccio liberista sostiene

che negli spazi aperti di mercato questi “incendi” si spengano da soli, ma purtroppo la

storia delle grandi crisi dimostra che le ampie reti interdipendenti di mercati, determinata

essenzialmente dall’enorme sviluppo della globalizzazione avvenuto negli ultimi decenni,

non agiscono da freno, bensì da cassa di risonanza che amplifica i rischi e ne diffonde

Di contro, l’approccio vincolista ritiene che per minimizzare i

irreparabilmente i danni. “Firewalls”, ossia a pareti anti-incendio

danni sia indispensabile ricorrere a dei che

rompano il fronte del fuoco, tra credito tradizionale di competenza delle banche

commerciali e finanza innovativa lasciata invece alle banche di investimento, la cui

principale differenza consiste nel fatto che le prime hanno la possibilità di emettere

passività monetarie.

Aumentare i coefficienti di riserva delle banche, separare le funzioni degli istituti di

l’effetto

intermediazione e segmentare i mercati individuano una terapia che sortisce di

bloccare alla radice tutti i vari comportamenti devianti dei soggetti economici, ottenendo

come risultato soltanto una temporanea e a volte precaria stabilità monetaria e finanziaria.

La rapidità degli effetti è il vantaggio maggiore del regime vincolistico, il quale è però

caratterizzato da due ordini di controindicazioni riguardanti in primis la durata

dell’intervento, che deve esser mantenuto per brevi periodi, in quanto nel lungo periodo si

ridurrebbe l’efficacia dei vincoli e le limitazioni provocherebbero delle inefficienze che

frenano lo sviluppo del mercato. Lo strumento tradizionale per spegnere gli incendi è

quello di ricorrere ai pompieri il cui fattore prevalente nello svolgimento del loro compito è

dato dalla tempestività, compito che in campo finanziario viene svolto dalle Banche

centrali, le quali con l’acquisizione della sovranità monetaria hanno assunto la

responsabilità di garantire la liquidità necessaria per raggiungere contemporaneamente una

solida stabilità del sistema bancario e un crescente sviluppo del sistema economico. Per il

raggiungimento di questi obiettivi rientra a pieno titolo la funzione di prestatore di ultima

istanza assoggettata alla BCE e come già fatto dalla FED, utile a risolvere i problemi di

una marcata carenza di liquidità delle banche, proprio con lo scopo di prevenire

l’estendersi di dannose crisi sistemiche, che nel corso degli anni passati è stata svolta con

una coraggiosa azione di immissione attivando operazioni definite non convenzionali, cioè

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al di fuori dell’ordinaria amministrazione. A differenza di quanto predisposto dalla FED

che allargò il numero di controparti per le operazioni di liquidità, ma aprì anche una serie

di strutture swap per permettere alle altre banche centrali di procurare dollari agli istituti

locali, dal momento che questa moneta è molto usata nelle transizioni interbancarie al di

gli interventi della BCE non hanno riguardato l’introduzione

fuori degli Stati Uniti. Invece

di nuovi strumenti di politica monetari bensì si è fatto maggiormente ricorso all

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A.A. 2015-2016
30 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher calosh22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia monetaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Anselmi Francesco Antonio.