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PARTE SECONDA

43

INTRODUZIONE

Questa seconda parte di tesi del Tirocinio Formativo Attivo è la tappa finale di un

“viaggio” durato cinque mesi, pieno di sfide, di ostacoli, di novità, ma anche ricco

di gratificazioni e soddisfazioni. Ho portato a termine questo percorso con il

massimo impegno, consapevole che il docente di sostegno deve avere una

vocazione per questo lavoro, una sensibilità molto sviluppata, tatto ed empatia, tutte

doti queste che permettono di comprendere l’alunno e le sue difficoltà in modo da

aiutarlo a superarle nel migliore dei modi. “Cerca il fiore più piccolo del prato. Non

ascoltare chi ti dice che è inutile. Dedicagli il tuo tempo: vedrai che l’amore lo

risveglierà e l’impegno lo farà crescere in alto. Grazie al tuo esempio porterà i

colori più vivi al cielo e il profumo più dolce alla terra. Non dimenticare mai queste

parole: educare vuol dire coltivare con amore. Nessuna scuola è più bella del tuo

esempio e l’eccellenza si raggiunge solo con il massimo della passione” (Livia

Barberio Corsetti).

Il D. M. del 10 Settembre 2010 n. 249, emanato dal Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca, ha dato disposizioni concrete per l’istituzione dei

nuovi corsi di Tirocinio Formativo Attivo, i cosiddetti T.F.A., indirizzati proprio alla

formazione professionale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola

45

primaria e della scuola secondaria I e II grado . Come previsto dal comma 1, art. 2

del decreto citato, infatti, l’iniziale formazione del docente è finalizzata in primo

luogo all’acquisizione di specifiche competenze professionali, sia metodologico-

didattiche sia pedagogico-relazionali, necessarie proprio a far raggiungere agli

allievi i risultati di apprendimento previsti dall’ordinamento vigente. Pertanto, il

focus è indirizzato dal Legislatore direttamente sul soggetto in apprendimento. È

l’allievo, nella sua costante maturazione critica e riflessiva, a essere indicato come

unico fine della funzione docente, laddove quest’ultima, per essere esercitata in

45 D. M. del 10 Settembre 2010, n. 249 «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità

della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della

scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della legge 24

dicembre 2007, n. 244» 44

maniera proficua, deve sempre richiamarsi alla irripetibilità pedagogica che è

propria di ogni rapporto educativo e affettivo.

Il periodo di tirocinio viene a configurarsi quale primo e ineludibile approccio nei

confronti dell’istituzione scolastica, vero e proprio mondo nuovo con il quale il

futuro docente deve entrare in contatto. Più concretamente di qualsiasi modello

teorico di riferimento, è dunque l’esperienza del tirocinio a definire i tempi e i

luoghi per osservare quelle pratiche, quelle occorrenze e quelle situazioni concrete

che rendono vitale la sua futura professione e contribuiscono a costruire quel

bagaglio di competenze imprescindibili nella formazione del docente.

Una parte consistente del tirocinio è stata dedicata all’ideazione e alla realizzazione

di un’Unità di Apprendimento (UdA) destinata all’intera classe e non solo

all’alunno con disabilità. L’attività proposta, dal forte valore inclusivo, ha visto la

partecipazione attiva di tutti gli studenti e la loro collaborazione. Finalità, fasi,

dettagli dell’attività e valutazione finale sono presenti nei capitoli seguenti.

45

CAPITOLO UNO: CONTESTO SCOLASTICO

1.1 Informazioni generali e descrizione del contesto

scolastico

L’istituto comprensivo si colloca nella periferia di L’Aquila, a pochi chilometri

dagli impianti sciistici e dall’area protetta del Parco Naturale del Gran Sasso e

Monti della Laga.

L’Istituto è nato nel settembre 2009 come primo Istituto Comprensivo nel comune

di L’Aquila.

Nel settembre 2020, in seguito ad una politica di dimensionamento, l’Istituto ha

subito una destrutturazione perdendo ben tre plessi (due scuole dell’infanzia e una

scuola primaria) e la popolazione scolastica è scesa da 1200 a circa 750 alunni/e.

Nonostante ciò, nello stesso anno, l’istituto è cresciuto fino a contare circa 800

alunni con l’apertura di una nuova sede distaccata di scuola Secondaria di Primo

Grado nella frazione di Pianola e di un ulteriore classe nella scuola primaria di

Preturo.

Ad oggi l’Istituto ha mantenuto una forte identità e unitarietà, sebbene si articoli in

ben 11 plessi, dislocati in un vasto territorio della periferia sud-ovest della città di

L’Aquila.

Tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo fanno riferimento ad un unico Dirigente,

un'unica segreteria (ubicata nel centro della frazione di Sassa), un unico Consiglio

di Istituto, un Collegio dei Docenti unitario e ad un Piano dell’Offerta Formativa

condiviso.

A causa dell'evento sismico del 6 aprile 2009, la maggior parte delle scuole è ancora

collocata nei MUSP (Modulo ad Uso Scolastico Provvisorio), strutture

prefabbricate che sostituiscono temporaneamente le scuole danneggiate o distrutte

dal terremoto. I plessi scolastici dell’intero Istituto Comprensivo sono rimasti

ubicati nel territorio di origine nonostante l'evento sismico del 6 aprile. Al fine di

46

garantire la continuità verticale con le scuole primarie di Pianola e Roio, è stata

istituita una sezione della Scuola Secondaria di 1° grado nel MUSP di Pianola.

La gran parte della popolazione scolastica proviene dai centri abitati dell’area sud-

occidentale del comune di L’Aquila, unitamente ad alunni/e provenienti dai

limitrofi territori comunali di Lucoli, Scoppito e Tornimparte.

Nel complesso la realtà socio-economica-culturale è eterogenea, è soggetta a flusso

migratorio con alunni/e provenienti da altre regioni e da altri Stati che, come si

evince dalle iscrizioni e dalle rilevazioni INVALSI, vengono inseriti nelle classi in

corso d’anno scolastico. Si registra inoltre un aumento di alunni/e con Bisogni

Educativi Speciali e diversificati. La maggior parte dei genitori si dimostra attenta

ai processi educativo-didattici della scuola supportandone l’azione educativa.

1.2 Organizzazione scolastica in funzione dell’inclusione

Per favorire l’ampliamento dell’offerta formativa e la valorizzazione del territorio

e della comunità locale l’Istituto:

 mantiene rapporti particolarmente significativi con l'Università degli Studi

di L’Aquila essendo quest’ultima una città universitaria;

 collabora con la società di rugby, sport di lunga tradizione nella città di

L’Aquila, usufruendo dell’impianto sportivo di Centi Colella, struttura

baricentrica rispetto ai plessi dell’Istituto;

 collabora con Enti pubblici e privati, associazioni culturali, del tempo libero,

sportive e del volontariato;

 nel territorio di Sassa in collaborazione con l’Istituto, opera “Il Punto Luce”,

uno spazio educativo attivato dall’associazione Save the Children che offre

servizi di: mediazione culturale e linguistica; alfabetizzazione per mamme

straniere; servizio di aiuto per compiti.

L’Offerta formativa ha come obiettivo quello di dare agli alunni e alle alunne tutti

gli strumenti necessari per poter sviluppare la propria personalità anche in relazione

al contesto sociale esterno. In un’ottica di formazione integrale si predispongono

una serie di attività curriculari volte a dare agli studenti e alle studentesse delle

47

solide basi di conoscenza fin dai primi anni della loro scolarizzazione. Oltre a un

percorso scolastico completo e sempre aggiornato con le direttive M.I.U.R., la

Scuola propone attività curriculari e extra-curriculari che consentano agli studenti

e alle studentesse di avere una sempre maggiore padronanza del loro rapporto con

l’ambiente esterno.

La scuola è di tutti e per tutti. Essa è, prima di tutto, il luogo dell'educazione intesa

come spinta alla crescita della persona, pertanto bisogna che si caratterizzi come un

"ambiente educativo" ricco di stimoli. Lo scopo dell'insegnante è quello di favorire

la formazione della personalità degli alunni e delle alunne in tutte le sue

46

componenti .

Particolare attenzione è da rivolgere agli sforzi destinati all’inclusione di alunni e

alunne dell’Istituto Comprensivo per mezzo del Piano Nazionale per l'Inclusione

(PAI), documento che inquadra lo stato dei bisogni educativi e formativi della

scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate. La

scuola rappresenta il cuore pulsante dell'interazione e della formazione, dove gli

studenti si incontrano e interagiscono con i propri coetanei e con gli adulti. Questo

contesto ricco di diversità culturali, esperienze e sfide sociali e familiari dà vita a

una continua comparazione delle abilità e delle difficoltà, che la formazione deve

affrontare. In questo ambiente, la convivenza e la condivisione quotidiana

diventano un terreno fertile per il confronto e l'accettazione delle diversità di genere,

personalità e stili di vita.

La scuola si trova a gestire la complessità delle provenienze extra-scolastiche, che

influenzano notevolmente il contesto educativo, richiedendo un'attenzione

particolare per rispondere in modo mirato alle esigenze individuali degli studenti.

Gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) affrontano difficoltà di vario

genere che influenzano il loro apprendimento e la partecipazione sociale. È

fondamentale dunque evitare approssimazioni che potrebbero compromettere la

specificità di ciascun bisogno.

46 https://www.rodariscuola.edu.it/documento/ptof/

48

La scuola ha il compito di proteggere e sostenere gli studenti nel loro bisogno di

appartenenza, promuovendo l'accettazione reciproca e valorizzando le identità

individuali. È proprio in questa attenzione alle specifiche esigenze che il bisogno

educativo diventa un Bisogno Educativo Speciale (BES). Questo si traduce in un

supporto personalizzato attraverso interventi che vanno oltre il semplice recupero o

sostegno, culminando nella creazione di Piani Educativi Individualizzati (PEI) o

Piani Didattici Personalizzati (PDP). Questi strumenti garantiscono agli studenti più

vulnerabili un'istruzione su misura, che tiene conto delle loro necessità uniche e

favorisce il loro sviluppo complessivo.

Le

Dettagli
A.A. 2023-2024
90 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea16121991 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto delle persone e della famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Pola Giordano.