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CONCLUSIONI
In epigrafe al romanzo Master i Margarita di Michail Bulgakov,
di Goethe “«…Так кто ж ты
compare questa citazione del Faust
наконец? — я — часть той силы, что вечно хочет зла и вечно
совершает благо” 187 .
Essa ci presenta e definisce sin dall’inizio l’incarnazione del Male in
all’insegna di una duplicità che lo accompagnerà per
Satana-Woland,
tutta la vicenda. È questo il dilemma che, a conclusione di questo studio,
ci ha guidati alla ricerca del senso di un romanzo controverso, ironico e
amaro al tempo stesso, profondo e irresistibilmente divertente che ha
suscitato in me forte interesse.
Appare ormai indubbio che quel principio dell’unità degli opposti, dal
quale si è preso avvio, si ripercuote principalmente sulla
contrapposizione del Bene e del Male. Sarebbe troppo difficile poter
affermare con certezza cosa sia il Male, e distinguerlo dal Bene; difatti
ciò che Bulgakov ci insegna è l’essenziale importanza di questa coppia
di opposti nel dipanarsi della vita.
A tal riguardo bisogna far attenzione a non ragionare per categorie
troppo rigide; la verità è più complessa e va ricercata nelle sfumature
(“«…
187 M. Bulgakov, Master i Margarita, op.cit., p. 9, Chi sei tu, dunque?» «Sono
parte di quella forza che eternamente vuole il Male e eternamente opera per il
Bene.»”, trad.it, p. 1). 64
poiché è fatta di ombre e luci, perché le prime danno sostanza alle altre
e viceversa. L’ombra riguarda generalmente quegli aspetti della
personalità relativi a colpe, vergogne, aspetti che solitamente si tende a
proiettare su altre persone; se questo meccanismo di proiezione è
eccessivo, l’individuo rischia di identificarsi troppo con la sua parte
luce e cioè con la persona che rappresenta invece la maschera con la
quale l’individuo “gioca” il suo ruolo nel mondo; è l’aspetto pubblico
che ogni uomo mostra in società.
Jung, infatti, sostiene che l’ombra è inseparabile dagli aspetti resi
coscienti, in ogni essere umano coabitano gli opposti: luce ed ombra. Si
può notare quindi una traslazione dal concetto di opposizione tra il Bene
e il Male a quello di ombra e luce. Il Bene ed il Male considerati in
contrapposizione, ma non integrati tra di loro, sono stati rappresentati
nel romanzo in un esilarante dialogo tra il signore delle tenebre e
l’apostolo Matteo:
что бы делало твое добро, если бы не существовало зла, и как бы выглядела
земля, если бы с нее исчезли тени? Ведь тени получаются от предметов и
людей. Вот тень от моей шпаги. Но бывают тени от деревьев и от живых
существ. Не хочешь ли ты ободрать весь Земной шар, снеся с него прочь все
деревья и все живое из-за твоей фантазии наслаждаться голым светом? Ты —
глуп 188 . (“che
188 Ivi, pp. 452-453, cosa avrebbe atto il tuo bene se non fosse esistito il male,
e che aspetto avrebbe la terra se ne scomparissero le ombre? È dalle cose e dalle
l’ombra. l’ombra
persone che si genera Ecco qui della mia spada. Ma ci sono anche
l’intero
le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Non vorrai forse scorticare globo
65
Privilegiando così lo studio sul tema del Male, l’analisi eseguita ha
manifestato come, per poter presentare questo caleidoscopio di temi
insito nel romanzo, la chiave di volta è proprio Satana-Woland. La
capacità di Bulgakov è stata quella di ripescare una figura diavolesca e
di riproporla come insolita, anzi altamente ambigua. Egli ha mostrato
attraverso la sua arma, la scrittura, ciò che è stato soffocato, manipolato,
nascosto e basta una lettura poco più approfondita per scoprire la realtà
l’opera
storica, politica, sociale, culturale entro la quale si è alimentata.
Realtà contemporanea, romanzo storico e fantasmagoria si sfiorano, si
incontrano e, soprattutto, si scontrano senza fondersi, senza che uno
possa agire sull’altro. Sono mondi separati. È la stessa separazione che
vige tra Bene e Male: il Bene può agire attraverso il Male, ma non può
mischiarsi ad esso, e per altro rimane distante e inaccessibile alla realtà,
alla storia e alla fantasmagoria.
L’aver analizzato, infine, il ruolo di Woland come mediatore tra il
Maestro e Margherita e tra il Maestro e Pilato, ha chiarito
maggiormente l’ambiguità del dicastero del Male; nonostante tutti i
rimandi alla demonologia, alle pratiche e ai riti stregoneschi egli opera
eternamente il Bene. Come molti critici hanno verificato, R. Giuliani
sostiene che Bulgakov ha sconvolto le calme acque della letteratura
russa con l’utilizzo della demonia, nel romanzo Il Maestro e
“in
Margherita, funzione destabilizzante e derisoria del potere e
terrestre, strappandogli di dosso tutti gli alberi e tutto ciò che è vivo, per la tua
fantasia di godere della luce nuda? Tu sei sciocco.”, trad. it., pp. 411-412).
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dell’apparato burocratico, [e con] la vittoria che fa celebrare
all’elemento metafisico su un materialismo miope e protervo” 189 .
c’è
Non avviene nessuna conciliazione, neppure nel finale; non un vero
trionfo del Bene, come non c’è neppure un trionfo del Male, tutto resta
in movimento, aperto a diverse possibili evoluzioni. Pertanto il
romanzo va considerato come un’opera che approfondisce i dilemmi
dell’essere umano, dal rapporto dell’uomo con Dio, all’influenza del
potere sull’individuo, al significato del male ed il bene insiti
nell’umanità: questi temi si intersecano e si amalgamano perfettamente
suscitando profonde meditazioni che ci poniamo spesso durante il
viaggio della nostra vita.
Come si può ben capire, diversi temi non sono stati affrontati e/o
analizzati per le copiose tematiche offerte dalla lettura del romanzo
tutt’oggi considerato un enigma irrisolto dell’ermeneutica.
Dinanzi alla genialità di Bulgakov non si può che concludere con la
recensione di un altro genio della nostra penisola, E. Montale, il quale
“un romanzo-poema,
definisce Master i Margarita o, se volete uno
show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un
realismo quasi crudele si fonde o si mescola con più alto dei possibili
temi: quello della Passione, non poteva essere concepito e svolto che da
allucinato” 190
un cervello poeticamente .
189 R, Giuliani, Michail Bulgakov, op. cit., p. 141.
190 E. Montale, Corriere della Sera, op. cit..
67
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Margherita’ di M.A. Bulgakov”, Rassegna Sovietica, 1981, 3, pp. 140-161
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Bulgakov”, Ricerche Slavistiche, 1982-1984 (XXIX-XXXI), pp. 269-303
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A.C. Wright, “Satan in Moscow: An Approach to Bulgakov’s The Master and
Margarita”, PMLA, 1973 (LXXXVIII), 5, pp. 1162-1172
RIELABORAZIONE
Тема моего диплома противостояние между добром и злом в
романе Мастер и Маргарита Михаила Афанасьевича
Булгакова.
Первая публикация произведения в сокращeнном виде была
осуществлена в годах в журнале «Москва». Но
1966—1967
цензор устранил примерно одну двенадцатую романа.
Благодоря самиздату, увидело свет в 1967 году в Парижe
первое полное издание книги на русском языке,
опубликованное издательством «YMCA-Press». Через два
года немецкое издательство «Посев» опубликовалo издание
использованное для этой работы.
Из-за своей сложности в толковании, роман сразу вызвал
проблемы в определении литературного жанра, к которому
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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