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1.1.4 MOBILE CHAT E FOTO (+MESSENGER)

Messenger, è uno strumento pensato per i dispositivi “mobile”,

sviluppato principalmente per i dispositivi Android e successivamente

- 17 -

allargato, tramite applicazioni varie, anche alle altre piattaforme (Apple su

tutte).

Si tratta di una chat testuale che non ha limiti di contatti ovvero, è possibile

chattare con un numero illimitato di utenti, e che consente di creare piccoli

gruppi di persone ai quali mandare lo stesso sms, quasi si trattasse di una di

chat istantanea.

Messenger, inoltre, è coadiuvato da Instant Upload, un componente che

consente di inviare in modo automatico foto e video dal proprio

smartphone direttamente al personale album online che viene condiviso con

i contatti presenti sulle cerchie permettendo di scegliere chi può avere

accesso a tali documenti e chi no. Instant Upload consente anche di

effettuare degli upload asincroni, cioè di tenere un upload in stand-by

durante la carenza di linea (come ad esempio nelle gallerie), e riprenderlo

al ripristino della stessa.

Figura 5- Esempio di Messenger in Google+

Fonte: http://www.googleplustutorials.net/wp-content/uploads/2011/09/Google-Plus-

Messenger-Photo-Sharing-600x321.jpg

- 18 -

Quando si vuole iniziare una conversazione con Messenger per la prima

volta, gli utenti che posseggono un profilo Google+ riceveranno

automaticamente un invito a partecipare alla discussione, altrimenti

riceveranno un sms di notifica ad accettare o no l’invito a partecipare alla

conversazione. Ovviamente si può scegliere di aderire o non alla

conversazione o, addirittura se non si conosce l’utente invitante, decidere di

bloccare il suo profilo. Quest’ultimo metodo, oltre ad essere fondamentale

per la privacy è molto usato anche per bloccare i messaggi di spam che

circolano sulla rete.

1.1.5 GLI SPUNTI (+SPARKS)

Rappresentano una vera e propria innovazione rispetto agli altri

social network. Consistono nella raccolta di tutti i contenuti possibili e

immaginabili come articoli, foto,video ecc., ricercati in Google+ e

raggruppati per interesse o parola chiave. Con gli Sparks si potranno creare

“feed di interesse, in base agli argomenti ricercati, e condividerli con i vari

9

utenti” , ma anziché inserire gli URL dei singoli siti di interesse in un feed

reader (come, ad esempio, Google Reader) basterà scrivere il macro

argomento di interesse in un box di ricerca e si andrà a creare uno stream di

9 Google + Sparks: spunti per la SEO;

Fonte: http://www.tagliaerbe.com/2011/07/google-plus-sparks-spunti.html

- 19 -

contenuti attorno a quel tema; contenuti,ovviamente, condivisibili con i vari

contatti di Google+.

Figura 6 - Esempio di pagina degli Sparks in Google+

Fonte: http://www.socialmediaexaminer.com/images/0711kh-google-plus-sparks.jpg

10

Questo componente è molto simile a un “Feed RSS” ma, a differenza di

quest’ultimo Google non ci fa sapere da dove arrivano i contenuti. Alcuni

ipotizzano potrebbe trattarsi di un’integrazione con Google news ma la

cosa non è sicura.

10 Il Feed RSS è un ricercatore di feed, ovvero un flusso di informazioni che rende interoperabile ed

interscambiabile il contenuto, al suo interno, fra le diverse applicazioni o piattaforme.

- 20 -

Di sicuro c’è che è un servizio molto importante perché permette di

visualizzare, nella Home di Google+, notizie di vario interesse che possono

rivelarsi importanti anche per gli altri utenti. Basti pensare, ad esempio, se

si possiedono ricerche varie su contenuti didattici, questi saranno

visualizzabili e condivisibili a tutti. Anche in questo strumento, è

dimostrabile una differenza sostanziale con il social network antagonista,

dove, mentre in Facebook si ricevono notizie solo quando un amico o

l'autore di una fan page a cui si è iscritti condivide un articolo, in Google+

tramite gli sparks si possono ricevere regolarmente news riguardo

l'interesse selezionato. La prerogativa degli sparks è, in definitiva, quella di

conciliare l’ambiente di ricerca con l’ambiente sociale, in modo da fornire

all’utente un’esperienza d’uso quanto più semplificata possibile.

1.1.6 GOOGLE+1 Figura 7 – Pulsante di Google+1

Anche questa feature è una vera e propria innovazione di Google+. È

un pulsante sociale, molto simile al “mi piace” di Facebook ma, con

caratteristiche ben differenti, in quanto, oltre al permettere di segnalare e

mantenere la traccia di un link, il pulsante +1 permette a Google di

mantenere una memoria delle preferenze di ricerca dell’utente. Quando

infatti si clicca sul pulsante +1 si ha l’opportunità di condividere

- 21 -

un’opinione anche con le varie cerchie, in maniera tale che la prossima

volta che gli amici e i contatti dell’utente eseguono una ricerca su Google,

potrebbero vedere simbolo +1, evidenziato dall’utente stesso e potrebbero

essere avvantaggiati a effettuare ricerche migliori sul Web. Ogni volta che

si clicca su +1, “si aggiunge un elemento alle cose utili, simpatiche o

11 .Si può inoltre visualizzare anche

ridicole che si possono trovare sul Web”

l'elenco completo dei +1 dell’utente in una scheda disponibile nel suo

profilo pubblico Google+, il quale gli permette di scegliere di nasconderlo

o condividerlo con tutti i contatti. Oltre alla caratteristica di pulsante

sociale, cliccando sul +1 è possibile condividere il contenuto direttamente

nella pagina di Google +. La Google Corp. ha inizialmente sostenuto che il

tasto +1 ha sempre avuto uno scopo sottile e relativo solo all’impatto, sui

risultati delle ricerche ma sembra proprio che con l’evolversi di Google+,

le cose siano cambiate, perché, per molti questo pulsante influenzerà le

SERP (search engine results page) di Google, ossia le "pagine dei risultati

12

del motore di ricerca" . In realtà, è la conferma di quello che gli specialisti

del Web2.0 hanno sempre pensato e cioè che i click sul pulsante +1

saranno considerati dal motore di ricerca come un indice di gradimento per

valutare il posizionamento di una pagina web. Infatti“Google sfrutterà i

click sui pulsanti +1 come un segnale di gradimento per valutare il

11 Pulsante +1 di Google, Fonte: http://www.google.com/intl/it/+1/button/

12 Definizione di SERP; Fonte: it.wikipedia.org/wiki/SERP

- 22 -

posizionamento e la comparsa dei siti web nei risultati di ricerca e il

proposito di ogni segnale di questo tipo sarà quello di migliorare la qualità

13

complessiva della ricerca stessa” .

1.1.7 I GIOCHI (+GAME)

Come gli altri social network, anche quello di casa Google, , ha

inserito i giochi, i quali hanno il compito di intrattenere il più possibile un

utente dentro il sito e rappresentano il buon 30% della loro fortuna

economica. Tra i giochi più popolari si possono trovare: Angry birds,

Zynga poker, bubble island ecc.

Per quanto riguarda l’autorizzazione al profilo si utilizza un metodo simile

a quello rodato da Facebook e alcuni prevedono già notifiche o inviti per i

contatti. Per accedere alla sezione dei giochi è sufficiente cliccare sulla

nuova icona che è stata aggiunta nella barra principale di Google+. Da qui

si passa a uno stream separato in cui sono visualizzate tutte le attività

ludiche, notifiche e condivisioni varie, e soprattutto si accede ai giochi

disponibili.

13 Cosa vuol dire che il pulsante +1 influenzerà le SERP di Google;

Fonte: www.emawebdesign.com/2011/08/31/cosa-vuol-dire-che-il-pulsante-1-influenzerà-le- serp-di-

google. - 23 -

Figura 8 – Pagina dei Google+ games

Fonte: http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRapGkFMDz-rLMUwdKH9RC02_-

RNb7121IP8J80HFgINLGLelZBJQ

All’apertura di ogni gioco Google+ richiede l’autorizzazione per l’accesso

all’account, ma anche quando si sceglie di pubblicare l’attività e il

punteggio, viene chiesta l’approvazione e la scelta delle cerchie appropriate

per la condivisione. Un altro gesto di attenzione è che, anche se il

messaggio è pubblico e visualizzabile da chiunque, non viene inserito nello

stream generale, ma resta in quello separato dei giochi.

È una scelta significativa dell’approccio di Google che, pur puntando

all’espansione, sembra voler avere un occhio di riguardo verso chi è

interessato a tenersi in contatto, leggere e partecipare a discussioni su

Google+, ma non gradisce un flusso continuo di notifiche e messaggi

automatici.

Google+, quindi, con il suo grande potenziale, derivante soprattutto dalla

centralizzazione di tutti gli strumenti di casa Google in esso, si pone come

- 24 -

serio antagonista a Facebook. Infatti, mentre in questo momento si sta

discutendo, Google + continua a incrementare nuovi utenti, molti dei quali

aziende.

Attirando a sé anche gli utenti aziendali, infatti, Google+ potrebbe

aumentare notevolmente il numero di registrazioni in pochissimo tempo e

recuperare ulteriore terreno nei confronti diFacebook che con i suoi 800

milioni di utenti rimane il re dei social network incontrastato.

1.2 IL BLOG

Oggi si sta assistendo ad un mutamento sostanziale della società, che

non può più essere qualificabile come società di massa. Il tutto perché in

questa nuova dimensione di società, il soggetto non stabilisce più un

rapporto con una massa indistinta ed eterogenea di individui ma, stringe le

sue relazioni con il gruppo, all’interno del quale egli veicola la sua

conoscenza e condivide con altri il suo sapere e il suo sentire.

Dopo aver analizzato Google+ e la categoria dei social network, un altro

strumento Web2.0 che permette a chiunque la gestione dei contenuti online

e che sta entrando a far parte, sempre più, del modo di vivere e di utilizzare

la rete di milioni di utenti è il blog. - 25 -

Il blog è definito come un sito web contenente una sorta di diario personale

online con riflessioni, commenti e soprattutto collegamenti ipertestuali. 14

La parola blog nasce dalla contrazione di web log, cioè "traccia su rete" .

Più dettagliatamente il weblog è una parola costruita da due termini uniti

tra loro, "web" cioè la Rete e "log", cioè i software che servono per tenere

traccia degli accessi a un sito.

I weblog non sono una cosa nuova, almeno tecnologicamente parlando. Dal

punto di vista strumentale essi altro non sono che il modello più semplice

per la gestione dei contenuti di un sito. Questi sistemi, tecnicamente

chiamati Content Manager System (CMS), sono progettati per favorire la

gestione e la pubblicazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
60 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zuppy79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio informatica web e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Sajeva Marco.