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2.2 IL DIRITTO EUROPEO E LE PROSPETTIVE DI TUTELA DEL SUOLO
La concezione dell’ambiente nel contesto del diritto europeo si è
evoluta in maniera parallela a quella del diritto internazionale, mantenendo
una prospettiva antropocentrica, anche se non strettamente legata al
l’ambiente è stato
riconoscimento di un diritto fondamentale. Inizialmente,
considerato un elemento da regolamentare per assicurare condizioni di
concorrenza equa nel mercato, come suggerito dall’articolo 235 del Trattato
131
di Roma .
N U , Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile
129 AZIONI NITE
dell’ecosistema terrestre, https://unric.org/it/obiettivo-15-proteggere-ripristinare-e-favorire-
un-uso-sostenibile-dellecosistema-terrestre/.
C , L’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile,
130 ONFEDERAZIONE SVIZZERA
Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi
terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare ed
invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità, 23 aprile 2020.
«Quando un’azione della Comunità risulti necessaria per raggiungere, nel
131
funzionamento del mercato comune, uno degli scopi della Comunità, senza che il presente
Trattato abbia previsto i poteri d’azione a tal uopo richiesti, il Consiglio, deliberando
all’unanimità su proposta della Commissione e dopo aver consultato l’Assemblea, prende
le disposizioni del caso» 38 dell’ambiente
La progressiva evoluzione della definizione e della tutela
nel diritto europeo è stata significativa, iniziando con l’Atto Unico Europeo
che ha introdotto il Titolo VII nel Trattato CE, dedicato all’ambiente 132
.
Il Trattato di Amsterdam del 1999 ha ulteriormente rafforzato
l’impegno dell’Unione Europea verso uno sviluppo equilibrato e sostenibile
delle attività economiche, mirando a un alto livello di protezione e
miglioramento dell’ambiente. Ha inserito il principio di integrazione tra i
principi generali che guidano l’attività dell’Unione, con un riferimento
133
esplicito allo sviluppo sostenibile .
Nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea si ribadisce
l’ambiente come un insieme di obiettivi da perseguire e non di diritti da
garantire. La genericità̀ con cui si indica l’elevato livello di tutela come
criterio per raggiungere gli obiettivi corrisponde all’ampiezza con cui essi
vengono individuati . Nel contesto giuridico europeo, il concetto di
134
ambiente è stato ampliato per includere non solo le risorse individuali ma
anche la loro interazione e l’equilibrio reciproco, enfatizzando la capacità
degli ecosistemi di rigenerarsi e fornire servizi essenziali.
La visione antropocentrica delle istituzioni europee ha portato a
un’ampia produzione legislativa negli anni '70 e '80, in particolare per la
protezione delle risorse ambientali quali acqua, aria e rifiuti dagli
inquinamenti: nel 1986 è stata adottata la Direttiva del Consiglio Europeo
86/278/CEE, con l’obiettivo mirato di proteggere il suolo, dall’utilizzo dei
fanghi di depurazione in agricoltura, stabilendo limiti e condizioni per il loro
uso; nel 1991 è stata adottata la Direttiva del Consiglio Europeo
91/676/CEE, conosciuta anche come “direttiva nitrati”, con l’obiettivo di
S. G , La tutela dell’ambiente nelle fonti internazionali, europee ed interne,
132 RASSI
in federalismi.it, scelte ambientali, azione amministrativa e tecniche di tutela, 5 giugno
2023. Ibidem.
133 Art.191, II co., TFUE: «salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità̀
134
dell’ambiente, protezione della salute umana, utilizzazione accorta e razionale delle risorse
naturali, promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi
dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti
climatici». 39
proteggere le acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da
fonti agricole, che influenzano anche la qualità del suolo .
135
Più di recente, nella Comunicazione della Commissione sul Green
Deal europeo (n. 640 dell’11 novembre 2019) e nella Comunicazione
relativa alla biodiversità per il 2030, nonché nel Programma di azione
approvato dal Consiglio europeo (VIII Programma di azione per il 2030,
adottato con decisione vincolante il 6 aprile 2022), vi è stato un ampliamento
e una puntualizzazione degli obiettivi ambientali. Nei documenti,
regolamenti e direttive successivi, si rinnova l'impegno ad affrontare le sfide
climatiche e ambientali, definendo nuovi obiettivi per la transizione
ecologica. Questa transizione mira a proteggere, conservare e migliorare il
capitale naturale dell'Unione europea, oltre a salvaguardare la salute e il
benessere dei cittadini dai rischi ambientali e dalle loro conseguenze. Pur
mantenendo una prospettiva antropocentrica nella definizione degli obiettivi
ambientali, si promuove con nuovo vigore la tutela, la conservazione e il
ripristino degli ecosistemi e della biodiversità .
136
2.2.1 LE NORME E LE STRATEGIE IN VIA DI ATTUAZIONE PER LA
TUTELA DEL SUOLO NELL’UNIONE EUROPEA E IL GREEN DEAL
EUROPEO
N , Nitriti e Nitrati: Le conseguenze della degradazione ambientale, 19
135 EURALWORD
settembre 2023.
Sono chiarissimi in questa direzione le sottolineature sui servizi essenziali che
136
sono forniti dagli ecosistemi (punto 2.1.7 del New Deal); sull’obiettivo inquinamento zero
per un ambiente privo di sostanze tossiche; sull’ampia definizione dell’obiettivo di tutela
della biodiversità («la natura ci è indispensabile»). Come precisa la comunicazione 11
dicembre 2019 (sul Green Deal europeo) viene riformulato su basi nuove l’impegno ad
affrontare i problemi legati al clima e all’ambiente, come «compito che definisce la nostra
generazione, a fronte del riscaldamento dell’atmosfera e dei cambiamenti climatici e al
rischio di estinzione di 8 milioni di specie presenti nel pianeta, nonché all’inquinamento e
distruzione di foreste ed oceani». Nel delineare la nuova strategia in linea con l'Agenda
2030 delle Nazioni Unite e l'Accordo di Parigi sul clima, si stabiliscono obiettivi chiave per
la transizione ecologica. Questa transizione mira a trasformare l'Unione europea in una
società equa e prospera, caratterizzata da un'economia moderna, efficiente nell'uso delle
risorse e competitiva. L'obiettivo è di raggiungere, entro il 2050, zero emissioni nette di gas
serra, dissociando la crescita economica dall'uso delle risorse. Inoltre, si punta a
proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'UE, nonché a salvaguardare la
salute e il benessere dei cittadini dai rischi ambientali e dalle loro conseguenze. S. G ,
RASSI
La tutela dell’ambiente nelle fonti internazionali, europee ed interne, in federalismi.it, scelte
ambientali, azione amministrativa e tecniche di tutela, 5 giugno 2023.
40
A partire dal 2020 si è assistito a un profondo rinnovamento e riesame
della politica ambientale europea. Questa trasformazione è stata
principalmente guidata dal Green Deal Europeo, proposto dalla
Commissione europea alla fine del 2019. Il Green Deal Europeo prevede
una serie di iniziative politiche avanzate dalla Commissione con l’obiettivo
primario di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. È
prevista inoltre l’introduzione di un piano di valutazione d’impatto per
elevare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
dell’Unione europea ad almeno il 50% entro il 2030, e potenzialmente fino
al 55%, rispetto ai livelli del 1990. L’aspirazione è quella di rivedere ogni
legge esistente in materia di clima e di introdurre nuove leggi relative
all’economia circolare, alla ristrutturazione degli edifici, alla biodiversità,
all’agricoltura e all’innovazione. Questi sforzi rappresentano un impegno
significativo verso la realizzazione di un futuro più sostenibile e rispettoso
dell’ambiente.
Il primo passo è la Legge europea sul Clima , che risulta essere
137
l’elemento cardine del Green Deal, difatti essa presuppone il
raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. I punti chiave della
legge sono: la neutralità climatica, stabilendo un obiettivo legalmente
vincolante di emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050 (questo
obiettivo implica la necessità di proteggere e migliorare la salute del suolo,
in quanto i suoli sani sono in grado di assorbire e immagazzinare il carbonio,
contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra ), che deve
138
passare per una riduzione delle emissioni nette di gas serra di almeno il
55% rispetto ai livelli del 1990 ; il monitoraggio continuo dei progressi in
139
modo da attuare ed adeguare azioni di conseguenza; l’obiettivo per il 2040,
R (UE) 2021/1119 D P E C del 30
137 EGOLAMENTO EL ARLAMENTO UROPEO E DEL ONSIGLIO
giugno 2021.
Al considerando numero 22 si afferma che «i pozzi di assorbimento del carbonio
138
svolgono un ruolo essenziale nella transizione verso la neutralità climatica nell’Unione e,
in particolare, i settori dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’uso del suolo apportano un
contributo importante in tale contesto».
G. C – C. D M , Una governance per il clima in Italia. Quali
139 OLAFRANCESCO I AMBRO
elementi per una legge quadro per il clima, gennaio 2023.
41
previsto come obiettivo intermedio ancora da formalizzare in modo tale da
rispettare gli obblighi e di migliorare i monitoraggi delle azioni. In termini di
tutela del suolo, la legge ha un impatto significativo: infatti riconosce che i
suoli sani sono essenziali per il raggiungimento della neutralità climatica,
140
per una economia circolare e pulita, per invertire la perdita di biodiversità,
per fornire cibo sano, per salvaguardare la salute umana e per arrestare la
desertificazione e il degrado del suolo .
141
Il 20 maggio del 2020 sono state presentate due strategie anch’esse
molto importanti per la tutela del suolo: la prima è la Strategia dell’Unione
europea sulla biodiversità per il 2030 , un piano ambizioso e a lungo
142
termine per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi in
Europa; la seconda è la strategia Farm to Fork , che ha come obiettivo di
143
ridurre l’impronta ambientale e climatica del sistema alimentare dell’Unione<