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TETRA:
• Nei sistemi GSM e PMR tradizionale a 25kHz, la larghezza di banda
(200 kHz) è divisa in 8 canali di comunicazione;
numero di canali 200k ÷ 25k = 8
• Nei sistemi GSM Half-Rate e PMR tradizionale a 12.5 kHz, la larghezza
di banda è divisa in 16 canali di comunicazione;
numero di canali 200k ÷ (25k ÷ 2) = 16
• Nel sistema TETRA, la larghezza di banda è divisa in 32 canali di
comunicazione: numero di canali 200k ÷ (25k ÷ 4) = 32
Figura 1.16: Efficienza spettrale
23
1.10.4 Controllo della potenza
Le potenze d’emissione degli apparecchi mobili vengono regolate costante-
mente dai comandi della stazione base sul minimo necessario affinché quest’ul-
tima possa ancora riconoscere i dati degli apparecchi mobili (power control).
Con questa regolazione della potenza è possibile da un lato ridurre al mini-
mo le interferenze e, dall’altro, allungare al massimo la durata di vita della
batteria dell’apparecchio mobile. Con TETRA, invece, non viene regolata la
potenza d’emissione della stazione base.
Figura 1.17: Caratteristiche TETRA
24
1.11 Architettura TETRA
La prima versione originale dello standard TETRA sviluppata dall’ETSI era
conosciuta con il nome di TETRA Voice+Data (V+D), ma ad oggi il suo
TETRA Release 1. In questo paragrafo si darà
nome è stato cambiato in
una panoramica genrale dell’architettura di una struttura base di una rete
a standard TETRA. Al fine di rendere piu’ semplice la comprensione, la
figura 1.18 mostra la configurazione di una rete compresa delle interfacce più
importanti: Figura 1.18: Struttura di una rete TETRA
• Switching and Management Infrastructure (SwMI): l’abbrevia-
zione SwMI è usata per classificare tutte le attrezzature e sottosistemi
che includono una rete TETRA, compreso le stazioni base. Anche
se alcuni membri del comitato tecnico dell’ETSI (TC) hanno ritenuto
che un’interfaccia standard della stazione base sarebbe utile (come nel
GSM), è stato deciso di non procedere in questo senso poiché sarebbe
poco pratico visto che la rete viene configurata a piacimento in modo
da ottenere prestazioni ottimali e flessibilità. Inoltre è stato acconsen-
tito, sempre per gli stessi motivi, che tutto il contenuto all’interno dello
SwMI non debba essere standardizzato, concedendo cosi ai costruttori
della infrastruttura TETRA la massima flessibilità nel disegnarla.
25
• Interfaccia aerea e direct mode (1 e 2): in un sistema TETRA le
interfacce piu’ importanti sono quella aerea e la direct mode (DM). Le
stazioni mobili TETRA possono comunicare o in Direct Mode (DMO)
o usando l’infrastruttura Trunked (SwMI) composta da stazioni base
(BTS). Oltre che permettere comunicazioni dirette in situazioni in cui la
copertura di rete è assente, il DMO include anche la possibilità di usare
uno o più terminali TETRA come relay per il segnale. Questa funzion-
alità è chiamata DMO gateway (da DMO a DMO). In situazioni di
salvataggio questa caratteristica può permettere comunicazione diretta
nel sottoterra o in aree di cattiva copertura.
• Peripherical Equipment Interface (PEI) (4): la PEI permette la
connessione tra sistemi radio TETRA e componenti esterni quali pc o
palmari.
• Inter-System Interface (ISI)(7): la ISI permette l’interoperabilità
tra reti TETRA differenti. La connessione tra le reti può avvenire in
modalità commutazione a pacchetto o commutazione a circuito.
• PSTN/ISDN/PABX/PDN (6): sono interfacce standard che per-
mettono alla rete TETRA di interfacciare con reti ISDN, PSDN, etc.
• Network Management Interface (NMI) (8): usata per sistemi di
gestione della rete, di supporto ai clienti e alla fatturazione.
• Remote Dispatcher Interface (RDI)(5): originariamente questa in-
terfaccia è stata realizzata per permettere il collegamento via fili ai
dispositivi presenti nelle sale di controllo.
• Man Machine Interface (MMI)(3): la MMI permette l’interfaccia-
mento tra l’utente e il terminale mobile.
26
1.11.1 Accenni su V+D, DM e PDO
TETRA è uno standard che si adatta bene a qualsiasi tipo di domanda di
mercato perchè riesce sempre a fornire la soluzione giusta in ogni settore
di applicazione. Le specificazioni dello standard sono valide per tre settori
d’applicazione (figura 1.19) completamente diversi tra loro, ossia:
• Voice plus Data (V+D);
• Packet Data Optimized (PDO);
• Direct Mode (DM);
Per ognuno di questi, TETRA prevede tre diversi standard che si basano
sempre sulla stessa piattaforma radio fisica (stessa modulazione, spaziatura
dei canali, frequenze, ecc.).
Per quanto riguarda la Voice+Data, gli apparecchi conformi a questa
specifica offrono una vasta gamma di servizi di trasmissione dati, di teleservizi
e di servizi supplementari concentrati esclusivamente per la trasmissione
mista di voce e dati.
La specifica PDO, invece, supporta solo i servizi di trasmissione di dati
a commutazione di pacchetto e, benché questo tipo di servizi sia presente
anche nella specifica V+D, l’interfaccia aerea di questo standard rimane la
più adatta perchè costruita a proposito.
Il direct mode permette una comunicazione diretta tra due stazioni mobili
senza dover passare dalla stazione base. Questo tipo di applicazione diventa
utile quando l’utente si trova al di fuori della zona di copertura e non può
usufruire della rete. L’ introduzione del DMO nello standard si è resa utile
per aggirare gli svantaggi derivanti dal fatto che nella modalità trunked ogni
comunicazione, anche tra terminali vicini, attraversa almeno una SwMI . Si
tenga in considerazione però che il DMO ha portata limitata, per cui la sua
presenza nello standard deve essere considerata complementare alla modalità
trunked e non sostitutiva. Se per qualche motivo non è possibile usufruire
dei servizi della rete, allora entra in gioco il DMO. Di fatto, l’uso del DMO
risulta particolarmente appropriato nelle seguenti situazioni:
• aree rurali senza infrastrutture di supporto;
• aree urbane con scarsa copertura come ad esempio all’interno di edifici,
parcheggi sotterranei e metropolitane;
• per ragioni di contingenza operativa quando il sistema trunked non è
utilizzabile perché non presente, perchè essendo sovraccarico, non ne
viene garantito l’accesso temporale o perché temporaneamente guasto;
27
Come con la maggior parte dei sistemi di radiocomunicazione, anche con
TETRA viene utilizzato il collegamento duplex (eccetto per il direct mode
che lavora solo in simplex).
Figura 1.19: Applicazioni base di TETRA: V+D, PDO, DMO
1.12 Il protocollo a pila per TETRA
Il protocollo a pila dello standard TETRA contiene i 3 livelli più bassi di
un modello ISO-OSI, cioè lo strato fisico, lo strato di collegamento dati e lo
strato di rete.
1.12.1 Livello fisico
Lo strato fisico è responsabile del trasferimento dei bursts, cioè la trasmis-
sione dei segnali e l’attivazione e la disattivazione dei collegamenti fisici e le
funzioni dello strato contengono la rimescolanza, il funzionamento in mul-
tiplex le scanalature logiche nei bursts, la modulazione e la trasmissione i
simboli sopra l’interfaccia dell’aria.
1.12.2 Livello di collegamento dati
Lo strato di collegamento è responsabile del trasferimento senza errori dei
frames fra due stazioni usando il tasso di trasferimento dei bit (Bit Transfert
Rate) dello strato fisico, per esempio sincronizzazione e un certo control-
lo sull’influenza degli errori all’interno dello strato fisico. Di questo livello
26
MAC , diviso in lower MAC e
fanno parte due sottolivelli: il sottolivello
26 Medium Access Control 28
27
upper MAC e il sottolivello LLC . Il lower MAC fornisce le funzioni quali
codificazione, controllo delle risorse radiofoniche, misure di resistenza del seg-
nale ed il trasferimento delle unità di dati del upper MAC usando lo strato
fisico. L’upper MAC fornisce la sincronizzazione della struttura, amminis-
trazione di indirizzo, manipolazione dei messaggi del Logical Link Control,
protocolli di accesso, problemi di sicurezza ed istituzione del percorso. Il
LLC fornisce i servizi di trasferimento di dati allo strato di rete.
1.12.3 Logical Link Control LLC
Il livello LLC fornisce un’interfaccia unificata (uguale per tutti gli standard)
verso il livello di rete. Quest’ultimo non riesce a capire quale protocollo MAC
viene usato perché il livello LLC lo maschera completamente. Un livello LLC
può offrire tre servizi:
1. Servizio senza connessione e senza riscontro: servizio a datagramma in
cui le unità informative ( da ora u.i.) sono trasportate a livello LLC
senza che il mittente sappia qualcosa sull’avvenuta consegna;
2. Servizio con connessione: servizio di trasporto affidabile con il quale
si instaura prima una connessione tra le parti e poi avviene il trasferi-
mento delle u.i.. Il protocollo garantisce l’avvenuta consegna grazie a
delle funzioni di controllo;
3. Servizio con riscontro senza connessione: servizio che prevede il trasferi-
mento dei dati senza che sia stata instaurata una connessione. In questo
caso però il protocollo prevede l’invio di un messaggio di riscontro per
ogni u.i. consegnata a destinazione;
La PDU (figura 1.20) utilizza lo stesso formato di una u.i. di un protocollo
28
HDCL , infatti la trama contiene:
• Un indirizzo di destinazione LLC DA:
• Un indirizzo di sorgente LLC SA:
• Un campo di controllo CTRL:
• Un campo contenente l’informazione dell’utente:
27 Logical Link Control
28 High Level Data Link Control 29
Figura 1.20: Formato PDU LLC
1.12.4 Medium Access Control MAC
Il livello MAC ha il compito di provvedere alla consegna delle u.i. di livello
superiore (LLC) tra la stazione di origine e quella di destinazione. Le u.i.
sono ricevute e consegnate nei punti di accesso al servizio MAC corrispon-
dente: MAC-SSAP per la stazione sorgente e MAC-DSAP per la stazione
destinataria. Il mezzo di comunicazione è comune a tutte le stazioni, dunque
le u.i. sono fisicamente ricevute da tutte le stazioni presenti ma vengono
elaborate dalla sola stazione di destinazione interessata grazie alla presen-
za di un codice indirizzo MAC. Usando degli opportuni indirizzi, è anche
possibile implementare collegamenti di tipo broadcast, cioè tra una stazione
sorgente e tutte le stazioni destinatarie, oppure collegamenti multipunto, nei
quali la sorgente comunica con alcune stazioni ma non tutte. Alle volte capi-
ta di aver