Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 100
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 1 Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di storia tardoantica e su Ravenna Pag. 91
1 su 100
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

(dell’Isauria, nel centro-sud che poi diventerà l’IMPERATORE ZENONE

turco) nel 471 i due

germanici vengono uccisi. →

Teodorico inizia a capire come I NON ROMANI VENISSERO MAL TRATTATI ma tollerati di

qualsiasi rango fossero GLI ARIANI DOVEVANO RECARSI FUORI DALLE MURA PER

PREGARE, Teodorico compreso, inoltre eventuali nemici venivano MUTILATI e

SPETTACOLARIZZATI tramite la messa in mostra delle teste (si ricorda quella del figlio di

Attila).

A 18 anni egli viene RIMANDATO A CASA e NOMIANTO RE DEGLI OSTROGOTI, iniziando

subito a scontrarsi contro i Sarmati (vicino a Belgrado) conquista una ROCCAFORTE CHIAVE

SUL DANUBIO e ciò dà fastidio a Costantinopoli.

Inizia così il progetto politico di Teodorico che mirava a GARANTIRE UN TERRITORIO IN CUI

INTERNO ALL’IMPERO, in modo da avere protezione

I SUOI POTESSERO INSEDIARSI in

cambio di indipendenza; egli voleva essere un ALLEATO ROMANO durante un periodo di

guerra tra Zenone vs Orientali, TEODORICO RIESCE A STRAPPARE UNA PACE con

Costantinopoli e alcuni territori in Dacia e Mesia, oltre che la CARICA DI MAGISTER MILITUM

(483).

Dato che i rapporti con Zenone continuavano ad essere incrinati, Teodorico riprende il saccheggio

in Tracia per poi PUNTARE ALL’ASSEDIO DI COSTANTINOPOLI (487) Entrambe le parti

non riescono a sporaffare l’altra, tuttavia Zenone, di fronte al taglio dei rifornimenti idrici, decide (

o lui o la corte) di fare pace con Teodorico, e di INVIARE IL RE GOTO IN ITALIA PER

SCONFIGGERE ODOACRE, con la promessa di poter mantenere quei territori sotto il suo

controllo (488). →

confine nord italiano viene OCCUPATO DAI GOTI (Milano, l’Isonzo ecc…)

Entro il 491 il

segue l’ASSEDIO DI RAVENNA (3 anni) dopo il quale viene firmata una breve tregua, terminata a

causa di una CONGIURA DI ODOACRE dato che nessuno aveva il coraggio di ucciderlo,

TEODORICO UCCIDE PERSONALMENTE ODOACRE, e nel 493 diviene SOVRANO

D’ITALIA.

*Nel 491 MUORE ZENONE e diviene imperatore ANASTASIO.

TEODORICO A RAVENNA (p.148) →

Probabilmente il primo periodo di insediamento di Teodorico deve essere stato incerto egli NON

AVEVA MOGLIE, doveva CONCEDERE TERRE AI PROPRI SEGUACI e doveva, con il loro

doveva “RIPARARE

servizio, SCACCIARE GLI ULTIMI SEGUACI DI ODOACRE. Oltre a ciò,

RAVENNA” dall’assedio (riparare le mura e recuperare la FIDUCIA CITTADINA), ma anche

riassicurarsi l’APPROVAZIONE DI COSTANTINOPOLI (Zenone era morto) e del Senato

romano.

Per risolvere il problema delle CONCESSIONI nomina LIBERIO (esperto amministratore) come

prefetto pretorio non si sa proprio come ma la riforma va a buon fine (anche perché vengono

espropriati i beni dei seguaci di O). →

Teodorico inizia a COSTRUIRE CHIESE ARIANE nel 493 edifica la cattedrale del clero ariano,

(anch’esso era

che oggi sopravvive in forma restaurata come BATTISTERO DEGLI ARIANI

presente ma sopravvive solo quella parte, un po come Santa Croce e il mausoleo di GP) (simile al

Neoniano in quanto ha le stesse proporzioni) nelle icone qui presenti vi è un dettaglio

importante, ovvero il CRISTO GIOVANE (simbolo dell’arianesimo→ cristo non è della stessa

sostanza divina).

Vicino alla basilica vi era la residenza del vescovo.

Dopo 4 anni di rifiuti nel 498 TEODORICO RICEVE I SIMBOLI IMPERIALI da Anastasio (veste

porpora e scettro) introduce anche alcune NUOVE CARICHE: i COMITES (conti) e i

SAIONES (agenti regi), alcuni dei quali vengono investiti di poteri speciali (per esempio in caso di

indagini contro possibili usurpatori). → gli “italoromani” devono pagare

Egli poi DIVIDE GLI OBBLIGHI TRA ROMANI E GOTI →

TASSE normalmente mentre i goti devono fare SERVIZIO MILITARE a questo consegue che i

ROMANI NON POTEVANO ESSERE ARMATI, in quanto gli equipaggiamenti erano prerogativa

della minoranza gotica.

Data questa divisione vengono DISINCENTIVATI I MATRIMONI MISTI (mai illegalizzati).

A DIFFERENZA DI ALTRI BARBARI TEODORICO REPUTAVA LA PROPRIA AZIONE

AMMINISTRATIVA MIGLIORE DI QUELLA ROMANA, IN FUNZIONE DELLA PROPRIA

ESPERIENZA ALLA CORTE DI COSTANTINOPOLI.

PER QUESTO CERCA DI UNIRE POLITICA GOTICA E ROMANA, E NON PREFERISCE

PER FORZA LA SECONDA.

IL REGNO DI TEODORICO (p.155) →

Teodorico è diverso da tutti coloro che avevano marciato in Italia era divenuto Magister militum,

sapeva greco e latino era stato EDUCATO ALLA ROMANA ma comunque legato alla sua

CULTURA GOTICA (e alla lingua). →

Egli riesce a ESTENDERE IL TERRITORIO DI RAVENNA Istria, Rezia prima, Norico –

mediterraneo, Pannonia sud, Dalmazia, parte della Gallia sud; queste zone, a differenza di Pavia

Piceno costa a sud di Ravenna, subivano un CONTROLLO MENO DIRETTO perciò era

→ dato che non c’erano abbastanza soldati

necessario una continua azione militare goti, veniva

richiesto l’aiuto di COMANDANTI ANCHE ROMANI, il più famoso dei quali è LIBERIO.

Per quanto riguarda il CONIO abbiamo diversi bronzi con su scritto FELIX RAVENNA (Ravenna

monete d’oro commemorative in

nei panni di una donna turrita con su scritta la frase) oppure delle

cui viene ESALTATA LA REGALITA’ e la DEVOZIONE del regnante, oltre che la sua FORZA

VS I BARBARI (frase “victor gentium”). →

L’amministrazione gota non è molto documentata c’erano i COMITATUS (capi militari che

avevano accompagnato Teodorico durante la migrazione Oriente Occidente) che formavano il

CONSIGLIO; i COMITES (conti) per la BUROCRAZIA; i SAIONES (agenti) ovvero i

(venivano dall’esercito)

COMMISSARI dei funzionari romani secondo alcune fonti si dice che

queste cariche OPERASSERO CON VIOLENZA, come una sorta di polizia, inoltre è probabile che

i funzionari fossero BILINGUI.

Teodorico assolda figure amministrative di Odoacre (come Festo o Nigro, ambasciatori a

Costantinopoli) inoltre mantiene AL POTERE LE GRANDI FAMIGLIE ROMANE, così da evitare

scontri e mantenere un tradizionale governo romano; ricordiamo la famiglia dei Deci o Cassiodoro

Senior (senatore romano che garantiva, con i suoi possedimenti al sud, approvvigionamenti di

cavalli per l’esercito); la famiglia dei Cassiodoro (padre e figlio) sarà una importante spalla per

Teodorico, soprattutto come RESPONSABILE DELLE COMUNICAZIONI (molte lettere di

Cassiodoro).

Le famiglie più importanti di solito rimangono a Roma mentre LE ARISTOCRAZIE MENO

INCISIVE SI TRASFERISCONO A RAVENNA è possibile che un affluenza di questo tipo

porti al DECLASSAMENTO DELLA FIGURA SENATORIA come sola figura ONORARIA,

anche perché si da priorità ai goti.

l’ATTIVITA’ EDILE DI TEODORICO (p.160) →

egli ripara ACQUEDOTTI, GRANAI e PANIFICI grande attenzione per le PROVVISTE.

Meno attenzione agli edifici ecclesiastici maggiore verso edifici di corte come la chiesa palatina

ma anche l’oggi conosciuto

o il suo mausoleo, il MAUSOLEO DI TEODORICO,

SANT’APOLLINARE NUOVO (con il suo “cielo d’oro” come soffitto e le varie scene della

passione di Cristo e degli apostoli).

A giudicare dalle comunanze tra i vari edifici e le modifiche (a chiese ariane già presenti) è

possibile che a Ravenna si siano sviluppate per generazioni delle FAMIGLIE o CORPORAZIONI

DI ARTISTI.

Teodorico spinge anche altre personalità a RISTRUTTURARE IL PROPRIO CENTRO

Verona ecc…

CITTADINO, quindi non solo a Ravenna ma anche a Roma, Pavia, a queste

venivano spesso aggiunte DEDICHE ALL’IMPERATORE.

modernizzazioni o nuove costruzioni “alla romana” che poi verrà trasferita ad

Teodorico erige anche una STATUA EQUESTRE

Aquisgrana da Carlo Magno oltre a questa egli decora con STATUE DI SE STESSO chiese a

Pavia e a Ravenna quasi come segno di autopromozione politica; queste statue dovevano

trasmettere un senso di potere ai SOLDATI, I QUALI ERANO OBBLIGATI A RISCUOTERE A

RAVENNA LO STIPENDIO ( e quindi a entrare in contatto con queste raffigurazioni).

soprattutto a Sant’Apollinare come TEODORICO SI SIA

Si comprende dalle raffigurazioni

IMPEGNATO MOLTO PER RIPRENDERE L’ATTIVITA’ EDILIZIA INTERROTTA CON

ONORIO un secolo prima.

CULTURA GOTICA (p.167) →

La corte di Ravenna diviene centro artistico ma anche di studio il più importante intellettuale è

BOEZIO (traduce dal greco opere greche scientifiche, come Euclide, Tolomeo, Aristotele,

Nicomaco ecc…) il quale si occupa principalmente di SCIENZA dal 507 in poi Teodorico si

consulterà con Boezio per diverse questioni, fino a farlo diventare nel 522 (dopo che egli si

trasferisce a Ravenna) MAGISTER OFFICIORUM (capo della burocrazia); altra personalità

e capo dei medici, “comes archiatrorum”)

importante è ELPIDIO (medico di T che dimostra, grazie

alle sue traduzioni in greco dei testi di medicina (erano disponibili quasi solo in quella lingua),

come RAVENNA DIVENGA UN CENTRO DI ATTRAZIONE DI MEDICI o MERCANTI (gli

“argentarii”, ovvero banchieri e cambiavalute, e alcuni siriani scrivevano documenti in greco).

Oltre a testi scientifici abbiamo la produzione di TESTI RELIGIOSI si ricorda la BIBBIA DI

sopravvissuta alla caccia all’eresia (in quanto ariana),

UPPSALA, estremamente pregiata e di

provenienza probabilmente ravennate. →

Abbiamo anche TESTI DI GEOGRAFIA Atanaride, Eldebaldo e Marcomiro forniscono itinerari

che AGGIORNANO I NOMI DELLE CITTA’ ROMANE, danno informazioni su popoli del nord e

DESCRIVONO ITINERARI DI VIAGGIO da o verso Ravenna.

è da ricordare come nel VI LA PADRONANZA DEL GRECO IN OCCIDENTE FOSSE RARA,

per questo tutti questi intellettuali e lo stesso Teodorico avevano una skill molto importante.

Teodorico fa attenzione a tenere buono il popolo impegnandosi con l’approvvigionamento e,

nonostante non gli vada a genio, con i GIOCHI CIRCENSI (non gladiatori ma corse coi carri e

→ si ricorda l’AIUTO ALLA LIGURIA

spettacoli di animali) (INIZIO VI) quando la regione viene

colpita da un’inondazione, che costringe Teodorico a inviare granoturco per compensare (anche se

poi il carico naufragherà portando Teodorico a risolvere la situazione chiedendo a mercanti di

centro nord Italia).

Egli insiste anche alla PARTECIPAZIONE DEI POPOLI AL DRENAGGIO DELLE PALUDI per

recuperare TERRE COLTIVABILI. →

Teodorico riesce a inculcare un senso di COMUNITA’ FISCALE all’interno della città lascia

AUTONOMIA AL POPOLO e insiste molto sulla responsabilità fiscale di ognuno tra il 507-512

stabilisce con un editto che I GRANDI PROPRIETARI DOVESSERO PAGARE LE TASSE O IN

3 RATE O CON PAGAMENTO UNICO, in modo che ciò non pesasse sui piccoli proprietari. →

TEODORICO DIVIENE IMPERATORE A TUTTI GLI EFFETTI TRANNE CHE DI NOME

AVENDO PRESENTE QUALI FOSSERO I PROBLEMI DI ROMA CHE NE AVEVANO

CAUSATO LA DISINTEGRAZIONE, EGLI RIESCE A CREARE UN AMBIENTE IN CUI

NASCONO FORZE ANSIOSE DI COMPIACERLO IN QUANTO GRANDE MECENATE E

REGNANTE IN QUESTO MODO SI ASSISTE AD UNA RIPRESA DI ALCUNI CENTRI

SIA ARTISTICA, SIA EDILE, SIA POLITICA.

Da un punto di vista diplomatico Teodorico cerca di creare ALLEANZE MATRIMONIALI

(avendo diverse figlie e nipoti) ad esempio con Clodoveo, con il sovrano di Turingia o in

Nordafrica, tuttavia il periodo instabile rende tali anche queste alleanze.

TEODORICO E COSTANTINOPOLI (p.181)

all’imperatore Anastasio

In una lettera curata da Cassiodoro (507-508), Teodorico descrive il suo

→ (“bel

regno afferma che la regalità occidentale sia IMITAZIONE DI QUELLA ORIENTALE

disegno, una copia dell’unico impero (…)” e che vi sia ancora un’UNIONE DEL ROMANUM

)

ma che esso sia contrapposto dall’EFFETTIVA DIVISIONE

REGNUM dei 2 regni (uniti dal

sostegno attivo). →

in quanto DALL’ORIENTE DIPENDE L’OCCIDENTE

Anastasio quindi viene lodato vengono

messi sullo stesso piano ma, come dimostrato da alcune iscrizioni a Roma, si usano più aggettivi

onorifici ad Anastasio.

TEODORICO E GLI EBREI (p.183)

segue i dettami del vangelo riguardo all’EQUITA’ e reputa sbagliato che cattolici e

Teodorico → →

ariani vengano discriminati visione +TOLLERANTE.(questo vale per tutte le religioni)

dell’impero, vengono tollerati;

persino gli EBREI, che erano stati maltrattati da entrambe le parti in

egli scrive “Non

una lettera di CASSIODORO AGLI EBREI DI GENOVA (507-511, p.184)

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
100 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bellet_1202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia tardoantica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Baldini Isabella.