Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 1 Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi sul Pil dalla nascita alle ultime evoluzioni Pag. 26
1 su 28
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Nonostante la Commissione riscontri la perdita di informazione con l'utilizzo di questi indici, ritiene

comunque che le agenzie di statistica debbano creare indici sempre più precisi, secondo la crescente

domanda. Ma sarebbe necessario creare una serie di indici in grado di analizzare tutti i dati raccolti,

così da poter analizzare le differenti misure aggregate, piuttosto che cercare un nuovo indice da

affiancare o sostituire al PIL.

Dagli anni '90 in poi, il Programma delle nazioni Unite per lo sviluppo, UNDP, si è messo in moto

per creare nuovi indici di statistica per poter analizzare i progressi delle varie nazioni considerando

anche del differenti dimensioni del benessere che abbiamo descritto precedentemente.

Nel 1990 è stata creata la prima versione dell'HDI, indice di sviluppo umano, e nel 2000 i

Millennuim Development Goals, che hanno una serie di indicatori di statistica necessari a valutare

tutti i progressi raggiunti dalle nazioni, e i loro obiettivi.

Questo ha aperto la strada ad altre organizzazioni atte alla creazione di nuovi indici di benessere.

La OCSE, l'organizzazione che si occupa dello sviluppo economico, si è presa carico di questo

tema, ed in particolare si è proposta come organizzatrice, su scala internazionale, di tutte quelle

iniziative che riguardano la creazione die nuovi indici di benessere.

Essa si è quindi messa in gioco come propotore di tre iniziative mondiali, che hanno come titolo

20 GIOVE, S., 2010. L’aggregazione dei dati. In “Oltre il Pil. Valutazione del benessere e della

sostenibilità”,Università Ca’ Foscari di Venezia, 24 Maggio 2010, disponibile su

<http://www.oltreilpil.it/images/stories/documenti/Materiale_n.4.pdf>.

„Statistics, Knowledge and Policy“. Il primo di questi incontri si è tenuto a Palermo, nel 2004, e qui

si è raggiunto il consento internazionale sul superare le convenzionali misure economiche e

21

determinarne di nuove per ottenere il progresso della società .

Il secondo incontro si è svolto nel 2007 ad Istanbul, e qui è stato lanciato il cosiddetto Global

project on measuring the progress of societies che è considerato il punto di riferimento per tutti

coloro che vogliono definire il progresso della società nella quale vivono.

In questo incontro è stato redatto un documento che è stato poi adottato dalla Commissione

Europea, dall'OCSE, dall'ONU, dalla Banca Mondiale e dall'UNDP, definito Dichiarazione di

Istanbul, nella quale tutti i partecipanti si impegnano a misurare e a far progredire il progresso della

società nelle varie dimensioni, e nel sostegno delle agenzie statistiche, della promozione delle

iniziative a livello nazionale e a produrre informazioni di alta qualità redatte sulla base di dati

utilizzati da tutte le nazioni membri, in modo da definire l'evolversi del benessere delle società nel

22

tempo . Per fare questo, si impegnano a diffondere la conoscenza su questi temi, a definire nuovi

investimenti per ottenere dati statistici sempre più precisi

l'ultimo incontro svolto è quello del 2009 a Busan, in Corea, dove è stato presentato dall'OCSE,

Wikiprogress, una piattaforma globale che viene continuamente aggiornata e sulla quale si possono

condividere tutte le notizie relative ai progetti per il progresso sociale, economico e ambientale, e

una mappa, presentata nel 2011 con la creazione di un nuovo indice sviluppato dalla stessa OCSE, il

Better Life Index.

La stessa Commissione europea, a partire dal 2007, ha deciso di seguire questo percorso, partendo

con una conferenza nella quale è stato presentato il progetto „Beyond GDP“, che è stato proseguito

dalla Commissione a Parlamento e Consiglio nel 2009: „Non solo PIL. Misurare il progresso in un

23

mondo in cambiamento“. Il PIL qui è definito come indicatore „possente“, che però non può

essere la chiave di lettura adatta a tutte le questioni di dibattito pubblico, per cui la Commissione si

impegna ad associare al PIL altri indici, siano essi sia ambientali che sociali, per ottenere nuove

informazioni e costituire tabelle europee atte a fornire una valutazione sulo sviluppo sostenibile.

Questo è accaduto anche durante il G20 del 2009 svoltosi a Pittsburgh, nella quale si èdeciso di

mettere in atto nuovi indici di misurazione del benessere.

Anche a livello nazionale è cresciuto sempre di più l'interesse per queste tematiche: il tentativo più

eclatante è quello degli anni '70, quando il re del Bhutan decise di creare un nuovo indice in

21 GIOVANNINI, E., 2012. Indagine conoscitiva sull’individuazione di indicatori di misurazione del benessere

ulteriori rispetto al PIL. Audizione del Presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Commissione V "Bilancio,

tesoro e programmazione" della Camera dei Deputati, Roma, 22 febbraio 2012.

22 4 OCSE, 2007. La Dichiarazione di Istanbul. In “2nd OECD World Forum on Statistics, Kwnoledge and Policy”,

Istanbul, Turchia, 27-30 giugno 2007 , disponibile su . <http://www.oecd.org/dataoecd744721740306640.pdf>

23 COMMISSIONE EUROPEA, 2009. Non solo Pil. Misurare il progresso in un mondo in cambiamento.

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, Bruxelles, 20.08.2009, disponibile su

<http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2009:0433:FIN:IT:PDF>.

sostituzione del PIL: il FIL (felicità interna lorda). Questo indice è stato realizzato nel 2010, nello

stesso anno in cui è stata realizzata la Commissione che se ne doveva occupare.

Esso si basa su quattro punti principali: la conservazione ambientale, la promozione di un buon

governo, lo sviluppo socio-economico equo e sostenibile e la promozione e preservazione della

cultura. L'indice relativo è basato su 33 indici suddivisi in 9 domini.

Successivamente si sono diffuse molte iniziative: il „Measures of Australia's progress“ definito

dall'istituto nazionale australiano di statisticaa partire dal 2002, nel quale gli indicatori sono

suddivisi in quattro domini differenti, ossia l'ambiente, la vita comune, le variabili individuali e

l'economia, indicando il progresso del benessere australiano e il “Canadian Index of Wellbeing“ che

invece è stato ideato per lo stato del Canada, e riunisce 8 indicatori, basati su 64 serie storiche e un

peso identico nel calcolo di ogni indicatore.

Abbiamo poi il „Measuring national well-being“ richiesto dal Primo Ministro Cameron per

l'Inghilterra, per determinare indicatori atti al controllo del benessere inglese, e la ricerca italiana, in

atto dal 2011, per definire il BES, ossia benessere equo e sostenibile, con indicatori basati su 12

domini, che sono relazioni sociali, benessere soggettivo, istruzione e formazione, salute, benessere

economico, ambiente, lavoro e tempi di vita da conciliare, paesaggio e patrimonio culturale,

sicurezza personale, politica e istituzioni, ricerca e innovazione qualità die servizi. Per definirli sono

stati fatti sondaggi su 45.000 persone.

Ad oggi possiamo affermare però che non solo le istituzioni politiche si mobilitano per questo tipo

di studi statistici, ma anche associazioni non governative e associazioni cittadine si preoccupano

24

sempre di più di questi temi importanti. .

In questo importante dibattito si inserisce il lavoro della Commissione che si occupa di misurazione

della performance economica e del progresso, istituita nel 2008 su richiesta del Presidente francese

Nicolas Sarkozy, dai premi nobel per l'economia Amartya Sen e Joseph Stiglitz e dall'economista

Jean-Paul Fitoussi.

L'elaborato finale è stato presentato nel 2009 all'Università Sorbona, ed è considerato un punto di

riferimento importantissimo per tutti coloro interessati all'argomento, e si pone di definire molte

indicazioni su come proseguire il lavoro di ricerca degli indici di benessere.

All'interno della cerchia die membri della Commissione, sono stati scelti altri 21 membri oltre ai tre

sopra citati, nonchè della presenza molto importante del Presidente Sarcozy, che nutre non poche

preoccupazioni rispetto ai dati ottenuti dalle statistiche e la isposta della cittadinanza in merito al

problema.

24 GIOVANNINI, E., 2009. The way forward. In “3rd OECD World Forum on statistics, knowledge and policy”,

Busan, Corea, 27-30 Ottobre 2009, disponibile su <http://www.oecd.org/dataoecd/61/9/44192104.pdf>.

Per poter ottenere statistiche assolutamente veritiere è necessario stabilire un gruppo di lavoro a

livello globale, che sia indirizzato allo sviluppo della società moderna, per questo l'elaborato è

destinato principalmente ai leader politici e ai policy markers.

L'elaborato è composto da tre parti differenti, ognuna curata e stilata da un gruppo di membri della

commissione. Nella prima parte troviamo la contabilità nazionale e le problematiche relative al PIL;

nella seconda parte ci si va occupando delle valutazioni sulla qualità della vita; e nella terza parte

invece ci si occupa principlamente di ciò che concerne lo sviluppo dell'ambiente e sostenibile,

analizzando la sostenibilità economica in modo separato rispetto a quella ambientale.

Gli obiettivi che questa Commissione si è preposta sono relativi alla determinazione die limiti del

PIL nelle vesti di indicatore di performance economica e progresso sociale, soprattutto ciò che

riguarda le misurazioni, e di prendere in considerazione tutte quelle informazioni aggiuntiche che

potrebbero definire indicatori più affidabili e più adatti alla società in continua evoluzione.

Questo lavoro non è stato concepito per i soli paesi sviluppati, ma anche e soprattutto per quelli in

via di sviluppo, per poter stimolare nuove ricerche anche su questi territori.

25

L'idea è quella che „ciò che misuriamo influenza ciò che facciamo“ , per cui misurazioni errate o

non adeguate, possono portare a prendere decisioni non corrette e adatte.

Ad esempio, l'utilizzo di indicatori dovrebbe essere un mezzo per aumentare il benessere, non il fine

ultimo.

È abitudine infatti perseguire linee politiche sulla base didati forniti da indicatori, che potrebbero

anche essere distorti, portando a conseguenze negative sull'economia.

Si è persa poi, col tempo, la fiducia nelle statistiche, perchè i risultati sono piuttosto diversi dalla

percezione che le persone hanno nella vita quotidiana.

La questione è che se vi sono cambiamenti significativi sulla differenza, il PIL o comunque

qualsiasi altro indicatore, potrà darci una valutazione sulla situazione della maggioranza, ma non di

tutti.

Per questo non è comunque corretto definire sbagliato il PIL, ma è

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
28 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veroavalon84 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Zanigni Massimiliano.