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STEP 4: Analisi del Piano di Comunicazione dei Canali del digitale terrestre e delle
aziende che affidano l’attività promo-commerciale a questi canali digitali
Introduzione
Alla base dei mutamenti in corso nel tessuto sociale ed economico che delinea lo sfondo in cui opera l’industria
delle comunicazioni e dell’informazione si pongono tre processi innescati da innovazioni tecnologiche la cui
portata è ben diversa: la digitalizzazione dei segnali e dei supporti trasmissivi, la progressiva affermazione delle
reti e dei servizi basati sul protocollo internet, e la diffusione di piattaforme di social networking (Tabella 1).
Tabella 1: I servizi di comunicazione: una mappa
Fonte: AGCOM, 2012
Difatti, le fonti e la provenienza dei servizi elettronici disponibili e consumati dai cittadini sono costituite da reti
fisiche e logiche che utilizzano in misura intensa le tecniche di trasmissione numerica. Innanzitutto, si tratta delle
reti di comunicazione elettronica che trasmettono i segnali di comunicazione interpersonale e i servizi media: le
tradizionali reti metalliche in rame elicoidale, le nuove reti in fibra ottica e quelle mobili a banda larga, nonché
le reti diffusive del segnale radiotelevisivo solo per menzionare le principali reti elettroniche fondate sui sistemi
digitali. Allo stesso modo, ampio è a questo punto il ricorso a risorse digitali nelle piattaforme applicative e nei
sistemi di gestione dei clienti utilizzati come bene intermedio da parte degli operatori di tlc, dei fornitori di servizi
postali e delle imprese media impegnati nella produzione di servizi destinati agli utenti finali. Il digitale tende,
dunque, nel suo processo di espansione a riempire l’insieme delle comunicazioni. All’interno del processo di
digitalizzazione delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica – che come detto risulta in fase avanzata –
una questione centrale, oggi e nel prossimo futuro, è data dal rapporto tra l’universo offline e quello online.
Nascono offline i servizi di comunicazione, di media audiovisivi ed editoriali forniti per mezzo delle reti diffusive
e delle infrastrutture wireline e wireless. Al fianco di questi servizi si collocano quelli disponibili online, che in
virtù della versatilità del protocollo internet assumono talvolta le forme dei tradizionali servizi voce, video e testo,
talaltra configurano nuovi prodotti nativi digitali, di comunicazione e non. L’endiadi offline e online caratterizzerà,
nel prossimo futuro, lo sviluppo dell’ecosistema digitale e del sistema economico nel suo complesso. Il fenomeno
riguardante la diffusione delle piattaforme di social networking, che incorporano una porzione crescente di
applicazioni e servizi internet, benché produca effetti già allo stato attuale, appare destinato a incidere in
profondità, nel medio periodo, sulle abitudini di consumo degli utenti e sulle strategie degli operatori. Tali
piattaforme riassumono, del resto, due fondamentali tendenze ravvisabili nell’ecosistema di internet: la
rinnovata centralità dei contenuti e la compresenza sinergica di pratiche di fruizione sociale delle comunicazioni
digitali con modalità di accesso alla rete sempre più orientate a una prevalenza del mobile e always on. La
pervasività delle pratiche di social networking appare idonea, nel lungo periodo, a rendere labili i confini tra le
comunicazioni personali e quelle di massa.
Indagine AGCOM
Nel corso del 2012 l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha concluso il percorso di analisi del settore
della comunicazione pubblicitaria nel suo complesso, cui concorrono due comparti con caratteristiche differenti.
Un primo ambito di attività (anche detto above the line) corrisponde al settore della raccolta pubblicitaria
realizzata attraverso i mezzi di comunicazione, sia tradizionali (televisione, radio, editoria quotidiana, periodica,
annuaristica, cinema, pubblicità esterna), sia innovativi (internet); al secondo ambito sono riconducibili le attività
di comunicazione che non utilizzano i mezzi di comunicazione (c.d. below the line). All’interno di questo
perimetro, l’indagine ha esaminato l’intera filiera, osservando le relazioni tra gli attori coinvolti, ovvero
inserzionisti (domanda), concessionarie/editori (offerta) e centri media (intermediazione), applicando un
rigoroso approccio metodologico che utilizza strumenti di analisi di tipo concorrenziale. L’approfondimento
condotto e le risultanze emerse nel corso del procedimento appaiono di particolare rilievo, tenendo in
considerazione la complessità e ampiezza dell’analisi, nonché la metodologia di indagine adottata. Nel dettaglio,
un primo elemento di complessità è collegato al coinvolgimento attivo dei principali attori della comunicazione
pubblicitaria presenti nelle diverse fasi della filiera pubblicitaria, sia a livello nazionale, sia internazionale, che ha
comportato sotto il profilo amministrativo la gestione di numerosissime richieste di informazioni, nonché dei dati
e della documentazione pervenuta, l’espletamento di un centinaio di audizioni, l’elaborazione dei dati
provenienti da una molteplicità di fonti in un arco temporale piuttosto esteso. A questo si aggiunge che per la
prima volta è stata condotta un’analisi concorrenziale circa le dinamiche di funzionamento del mercato nazionale
dei servizi di intermediazione pubblicitaria. Inoltre, a differenza del percorso di analisi similari, tale indagine ha
coinvolto tutti i mercati della pubblicità diffusa attraverso i media tradizionali (televisione, radio, periodici,
quotidiani, annuaristica, esterna) ed innovativi (internet). L’indagine ha anche previsto una specifica disamina
delle attività del marketing di relazione (c.d. below the line), ambito che presenta caratteristiche intrinseche tali
da renderlo particolarmente sfuggente e complesso da analizzare. Allo scopo di superare le oggettive difficoltà
di valorizzazione e puntuale misurazione di tale settore, è stata realizzata un’indagine di mercato specifica sul
comportamento della domanda di pubblicità (su oltre 1.500 inserzionisti nazionali e locali) utilizzando delle
metodologie di analisi che hanno consentito, fra le altre cose, di pervenire a una quantificazione puntuale e
affidabile delle differenti attività del below the line e alla valorizzazione del comparto nel suo complesso. Nel
dettaglio, è stato adottato uno specifico approccio metodologico sia per la selezione del campione
rappresentativo delle imprese cui sottoporre l’intervista, sia nella tecnica di somministrazione, e nella
formulazione e sequenza di domande, al fine di renderle univoche e facilmente comprensibili in considerazione
delle peculiarità della ricerca che si rivolge a dipendenti e/o dirigenti aziendali generalmente disposti a dedicare
tempi limitati all’intervista. Partendo dai dati provenienti dall’indagine campionaria è stato poi compiuto un
processo di espansione all’universo che, anche mediante l’utilizzo di una molteplicità di fonti di mercato, ha
permesso di ottenere informazioni più complete e di integrare i dati rilevati con valori correlati e pertinenti alla
dimensione e alle caratteristiche del mercato.
Indagine AGCOM: il funzionamento del settore pubblicitario e del mercato dell’intermediazione
pubblicitaria
L’attività di indagine conoscitiva ha prodotto un documento che, dopo aver fornito un inquadramento teorico
del settore suddiviso in base alle tre componenti fondamentali (domanda, offerta e attività di intermediazione),
nonché nei due comparti, above e below the line, ha offerto uno studio del funzionamento del mercato
dell’intermediazione pubblicitaria, seguito dall’analisi concorrenziale del mercato e dei fallimenti di mercato ivi
presenti. Infatti, l’analisi condotta ha messo in evidenza l’esistenza di fallimenti del mercato nazionale dei servizi
di intermediazione pubblicitaria, legati sia agli assetti competitivi, sia alla struttura delle relazioni negoziali. In
particolare, è emersa una forma di mercato contraddistinta da un elevato e crescente livello di concentrazione.
In questo scenario, si inserisce un sistema opaco di relazioni triangolari che, per sua stessa natura, non favorisce
l’efficienza del funzionamento del mercato ed anzi appare suscettibile di produrre effetti restrittivi.
Indagine AGCOM: La comunicazione pubblicitaria: analisi della domanda e dell’offerta
Successivamente è presentata una panoramica di tutto il settore della comunicazione pubblicitaria nazionale,
con un’analisi della segmentazione tra attività above e below the line, seguita da un’analisi della pubblicità su
tutti i mezzi di comunicazione nel loro complesso. In questo capitolo si è presentato l’andamento negli ultimi
anni del comparto pubblicitario allargato. L’analisi ha evidenziato la profonda differenziazione sussistente tra
pubblicità classica (ossia veicolata sui mezzi di comunicazione di massa) e altre attività di comunicazione
d’impresa (il cd. below the line). Tale differenziazione - basata su elementi quali la differente filiera produttiva,
l’incidenza della produzione infragruppo; l’assenza di un mezzo di comunicazione sottostante e, di conseguenza,
di una relazione con il sistema di rilevazione delle audience; l’estemporaneità delle attività del below the line
spesso non collegate ad alcuna strategia di comunicazione di lungo periodo; nonché le modalità di formazione
dei prezzi - è idonea ad individuare ambiti di mercato distinti e separati. Di conseguenza, l’analisi si è soffermata
sulla pubblicità classica che, negli ultimi anni, ha evidenziato nonostante la crisi economica una forte capacità di
tenuta della televisione che rimane in Italia il mezzo pubblicitario preponderante. Non si può dire lo stesso degli
altri mezzi tradizionali, ed in particolare della carta stampata che è interessata da un declino che appare di natura
strutturale. Opposto è il sentiero evolutivo di internet il cui mercato pubblicitario nel 2006 ha superato per
dimensioni la radio, e dal 2011 è diventato il secondo mezzo in Italia, oltrepassando quotidiani e periodici.
Internet continua a crescere a due cifre e si pone come il mezzo che più sta modificando gli andamenti e gli assetti
dei mercati pubblicitari, intermediazione e below the line. Nonostante ciò, il settore pubblicitario nazionale è
ancora caratterizzato, più che altrove, da un’accentuata concentrazione delle risorse in capo al mezzo televisivo
ed a pochi operatori ivi operanti. In particolare, è emerso come il gruppo Fininvest agisca stabilmente in posizione
di assoluta leadership.
Indagine AGCOM: Above the line: analisi dei mercati pubblicitari sui mezzi di comunicazione tradizionali
È stato esaminato, quindi, il mercato della pubblicità su internet studiando le principali caratteristiche del
versante degli utenti (con l’offerta di servizi internet al pubblico), per poi concentrarsi sul versante pubblicitario.
L’analisi dell