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McCormick: la conoscenza dichiarativa, procedurale e condizionale

La conoscenza condizionale si riferisce al sapere quando, dove e perché utilizzare la conoscenza dichiarativa e procedurale; essa inoltre è fondamentale per un uso efficace delle strategie.

Conoscenza dichiarativa: comprende la conoscenza del sé, del compito e delle strategie applicabili ad esso.

Conoscenza procedurale: consiste nel portare a termine le procedure al fine di applicare la conoscenza dichiarativa e raggiungere gli obiettivi.

9) Cosa sono le strategie metacognitive e in che luogo vengono sviluppate

Le strategie o abilità metacognitive sono dei processi cognitivi che facilitano il raggiungimento di uno scopo richiesto da un compito, rappresentano la capacità di utilizzare le conoscenze metacognitive in modo strategico per poter raggiungere gli obiettivi cognitivi. Le strategie si riferiscono alla pianificazione su come affrontare un compito (impegno motivato, reazioni emotive).

al monitoraggio e alla comprensione e valutazione dei progressi e delle prestazioni. Le strategie vengono sviluppate a scuola fin dai primi anni di scolarizzazione; esse, infatti, man mano che i bambini avanzano con la scolarità sviluppando e acquisendo esperienza, aumentano la loro capacità di monitorare e valutare il proprio apprendimento. Esistono strumenti utili per evitare di dimenticare, impedire di distrarsi, migliorare la comprensione, fissare le informazioni e avere chiari gli elementi: uso di mappe concettuali, prendere appunti, annotazioni brevi, rafforzare la memoria con un ripasso, mappe, schedatura e sottolineatura di parole chiave.

10) Cosa è l'intelligenza dove e come viene sviluppata

Nell'ultimo secolo il concetto di intelligenza (dal latino "intellegere"), si è evoluto da una concezione di tipo unitario ad una di tipo globale definendo l'intelligenza come la capacità cognitiva generale che comprende funzioni cognitive.

utilizzo di test standardizzati. Le teorie globali, invece, sostengono che l'intelligenza sia un insieme di abilità e capacità diverse, che possono essere misurate in modo indipendente. Queste teorie mettono l'accento sull'importanza delle diverse forme di intelligenza, come l'intelligenza verbale, logico-matematica, spaziale, musicale, corporea e interpersonale. Inoltre, le teorie globali considerano l'intelligenza come un processo dinamico e influenzato da fattori ambientali e culturali.

quoziente intellettivo non spiegando le differenti forme di intelligenza. Le teorie globali-maturative invece, sostengono che l'intelligenza sia una capacità cognitiva che include funzioni cognitive e psichiche e che permette di reagire alle situazioni nuove, di apprendere utilizzando conoscenze già note e di elaborare i dati.

12) Qual è il ruolo degli insegnanti affinché avvenga un buon processo di apprendimento da parte degli allievi?

La maggior parte degli apprendimenti si attua per mezzo della trasmissione culturale che avviene grazie al ruolo ricoperto dall'insegnante di mediatore tra il soggetto e ciò che si deve apprendere. Egli non solo si configura come un trasmettitore del sapere ma anche come colui che grazie al suo intervento didattico riesce a realizzare un repertorio di strategie cognitive e metacognitive in grado di promuovere un apprendimento significativo e autoregolato.

13) Quali sono le competenze strategiche di cui si compone?

La capacità autoregolativa è composta da competenze strategiche che includono:

  • Capacità di capire e ricordare
  • Collaborazione con gli altri
  • Comunicazione e relazione con altre persone
  • Gestione dell'ansia
  • Affrontare situazioni sfidanti o pericolose

14) Le teorie implicite dell'intelligenza elaborate da Dweck possono essere modificate attraverso l'espressione di feedback da parte degli insegnanti. Spesso, erroneamente, per incrementare la fiducia degli alunni nelle loro capacità, gli insegnanti lodano le capacità stesse con espressioni sbagliate, dando un giudizio sulla persona o sul compito. Questo stimola negli alunni una visione entitaria dell'intelligenza.

Al contrario però, l'insegnante può comunicare espressioni di incoraggiamento focalizzate sul processo di apprendimento o sulle strategie utilizzate per fare il compito (feedback positivo), per aiutare gli alunni ad acquisire gli strumenti di cui hanno bisogno per renderli autonomi e autoregolati. In questo modo stimolano la visione incrementale dell'intelligenza come caratteristica migliorabile legata alle strategie usate e all'impegno. 15) In cosa consiste lo stile attributivo e quali variabili lo influenzano Lo stile attributivo è quel processo attraverso cui le persone identificano le cause degli ambienti, delle azioni e dei fatti che si verificano nel loro ambiente. Tale stile si costruisce ed è influenzato dalla prestazione attuale, da quelle passate e dalle prestazioni degli altri. Tale stile è importante anche per l'attribuzione del successo e dell'insuccesso (training); gli insegnanti, infatti, per evitare un

Il crollo dell'autostima e della motivazione devono attribuire l'insuccesso al mancato sforzo o impegno e non alla scarsa capacità. Lo stile attributivo è influenzato dalle variabili del locus of control, da una stabilità e dalla controllabilità.

16) In cosa consiste l'autoregolazione e cosa implica

L'autoregolazione è un processo orientato al raggiungimento di un obiettivo ed è di natura ciclica, il che dipende dal feedback che l'alunno riceve durante gli sforzi per apprendere. Tale apprendimento si acquisisce gradualmente con esercizio concreto e consiste nella capacità di scegliere, attivare e controllare le strategie dei processi conoscitivi, affettivi e volitivi. L'autoregolazione implica l'autovalutazione e coinvolge i processi metacognitivi (vedi domanda 4 per la funzione).

17) Quali sono le tre fasi correlate all'autoregolazione e in cosa consistono

Le tre fasi correlate all'autoregolazione sono...

quella della previsione, quella della prestazione e dell'auto-riflessione. La previsione comprende la definizione e la pianificazione degli obiettivi (analisi del compito) e la fissazione degli obiettivi con l'aiuto dell'insegnante (autovalutazione). La prestazione include l'uso corretto e concreto delle strategie (autocontrollo) e l'uso corretto delle metodologie (auto-osservazione). L'auto riflessione, infine, comprende l'autovalutazione dell'efficacia delle proprie performance, l'attribuzione delle cause dei propri risultati (auto giudizio) e l'auto soddisfazione (soddisfazione-insoddisfazione) (auto creazione).

18) In cosa consiste l'apprendimento significativo di Ausubel e in cosa differisce da quella meccanica? Secondo l'autore l'apprendimento è significativo quando una persona collega consapevolmente ed esplicitamente una nuova informazione o una nuova conoscenza a concetti preesistenti nella sua struttura cognitiva.

Esso si oppone all'apprendimento meccanico poiché con quest'ultimo la nuova conoscenza viene assunta senza che ci sia un'interazione con ciò che una struttura cognitiva già possiede. Entrambi gli apprendimenti, secondo l'autore, si riferiscono alla modalità con cui l'alunno incorpora l'informazione nella sua struttura cognitiva (secondo stadio dell'apprendimento: il primo stadio è rappresentato dalle modalità attraverso cui l'alunno giunge all'informazione: ricezione: informazione è presentata direttamente all'alunno; scoperta: l'alunno giunge in maniera autonoma all'informazione). 19) Cosa è una mappa concettuale, descrivi le funzioni in ambito scolastico Le mappe concettuali sono strumenti grafici per la rappresentazione delle conoscenze la cui teoria e tecnica è stata sviluppata da Novak nel 1960. Esse sono di natura reticolare e rappresentano una strategia perl'apprendimento significativo e autoregolato. Le mappe sono caratterizzate da concetti, cioè nodi, racchiusi in cerchi o caselle collegati tra loro tramite una linea di connessione sulla quale vengono riportate parole o frasi di collegamento che specificano la relazione tra i concetti disposti secondo una struttura gerarchica (generale -> specifico). Questi strumenti che promuovono l'autoregolazione vengono utilizzati a scuola per evidenziare le relazioni che intercorrono tra i concetti di una disciplina, semplificando e schematizzando il materiale di studio; servono inoltre per determinare e aumentare il livello di comprensione. 20) Delinea il percorso per la costruzione di una mappa La formulazione di una mappa richiede alcuni passaggi: in primo luogo, l'insegnante pone agli alunni una domanda-chiave, ovvero una questione problematica alla quale gli alunni devono trovare risposta; successivamente si effettua un'identificazione dei concetti principali, cioè

Un elenco di questi (parkinglot); poi il compito passa agli alunni i quali devono riorganizzare i concetti per un'eventuale ricostruzione di un prototipo della mappa; successivamente occorre elaborare e delineare eventuali collegamenti, revisionare la mappa con l'aiuto dell'insegnante ed esporre la mappa conclusa.

  1. Cosa sono le rubriche e in che modo favoriscono la regolazione dell'apprendimento

La rubrica consiste in una scala di punteggi prefissati e in una lista di criteri che descrivono le caratteristiche di ogni punteggio; attraverso questa è possibile esplicitare i criteri di riferimento per la valutazione e l'autovalutazione. Tali strumenti, pubblici e condivisi con gli studenti, permettono di tener conto di più elementi contemporaneamente come livelli di padronanza, note esplicative e dimensioni di qualità, le attese dei docenti. Esse sono costituite da quattro elementi: dimensioni, criteri, indicatori e ancore. La rubrica facilita la pratica dell'autovalutazione.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesca237 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pedone Francesca.