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COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
→
- Promozione =/Comunicazione termini che hanno delle loro specificità.
Comunicazione: avvicinare il prodotto alla domanda= informare
Promozione: indirizzare la domanda verso il prodotto pubblicizzato= convincere
Non basta solo informare, ma anche convincere, perché il mercato dell’arte è un mercato variegato, ricco
con una pluralità di proposte. Promuovere significa indirizzare il pubblico a scegliere la proposta messa in
campo. ➢ CANALI DIRETTI DI COMUNICAZIONE
• Direct Marketing
• Internet
• Ufficio Stampa
• Pubbliche Relazioni > agenzie che creano contatti, attività promozionale e tangente a quello dell’ufficio
stampa.
• Biglietteria > l’impatto che si ha all’ingresso, il modo in cui le persone si presentano, si approcciano…
a noi è fondamentale.
• Front-office
• Incontri pubblici
➢ CANALI INDIRETTI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
• Stampa
• Televisione
• Radio
• Cinema > nella pubblicità trasmessa al cinema entra la promozione delle istituzioni culturali, attività,
festival, ecc.
• Affissioni e segnaletica urbana > affissioni di manifesti e segnaletica urbana anche quella permanente
(tabelle marroni che fanno capire l’ubicazione dei musei)
• Dépliant e pubblicazioni > il pieghevole informativo che si trova in mostra, esercizi commerciali (bar) e
riporta una descrizione sintetica della manifestazione e una serie di informazioni pratiche (durata,
luogo, orari, costo biglietto, riduzioni, come arrivarci).
• Social media
- Segnaletica mobile→ con gli autobus urbani che negli ultimi anni si fa tanto, ma è molto
complessa dal p.v. grafico. Il grafico parte da un’idea “astratta” di come dovrebbe essere bello
e si chiama “abbigliaggio del mezzo di trasporto”. In realtà vi è una serie di limitazioni che
vanno considerate, il percorso è lungo prima di arrivare ad un progetto che fosse condiviso
dall’azienda di trasporti. Bisogna essere precisi su ciò che si crea. Il percorso tra ideazione e
realizzazione è complesso.
- Affissioni→ ultimamente uno dei formati più in voga è il 6 metri x 3. I poster via via sono
diventati più grandi, si partiva con i classici 70-100, poi hanno preso più piede il 100%-40 e il
trionfo è il 6mx3 che colpisce la vista.
Per le affissioni stradali è importante che ci siano caratteri facilmente leggibili (perché il passaggio avviene
quasi sempre in macchina) e i messaggi devono essere semplici da cogliere.
Nelle affissioni così come gli striscioni stradali devono contenere informazioni essenziali (Titolo e luogo e in
caso le date), soprattutto con gli striscioni stradali.
Un modo per dare l’idea della varietà dei contenuti della mostra è quello di utilizzare “col filo conduttore
della stessa grafica” ma con delle immagini diverse.
SCHEMA DI UN COMUNICATO STAMPA
• Enti promotori (ad es. Comune di…)
• 1° TITOLO SOTTOTITOLO
• Curatela (cioè chi ha curato/organizzato) Data/Luogo Conferenza stampa + data inaugurazione
• 1° paragrafo: ripetere le informazioni basilari già presenti su in forma discorsiva: 3-4 righe
• 2° paragrafo: descrivere in cosa consiste il progetto espositivo/questa sezione deve anche dare idea
ed evocare la mostra citando fascino degli spazi, numero e tipo di opere, inserire ciò che si vuole sia
pubblicato, perché valorizza il progetto di mostra: 4-5 righe.
• 3° paragrafo: informazioni aggiuntive (ad es. visite guidate, eventi collaterali) 3-4 righe
• Informazioni di chiusura: info sul gruppo, giorni di apertura (bisogna stare attenti soprattutto per i
giorni festivi), orari di visita, numero di telefono di riferimento, e-mail, sito web.
IL TESTO DEVE ESSERE BREVE, COINCISO ED EFFICACE! LA SCELTA DEL LINGUAGGIO NON DEVE ESSERE
PIATTO, MA DEVE COLPIRE L’ATTENZIONE DEL PUBBLICO.
CARTELLA STAMPA
➔ È una cartellina che porta i logotipi istituzionali dell’ente che organizza (nei casi di maggiore
investimento viene stampata con un immagina della mostra) e poi contiene: dei testi istituzionali, testi
dei curatori. Di solito la cartella stampa viene data in anteprima (quando ancora non c’è il catalogo
della mostra che fornisca i contenuti della mostra), biografie degli artisti, fotografie, chiavette.
Nel caso specifico per la mostra, per il press tour questo non è stato un tema, perché un periodo che
precede le lezioni c’è un periodo di silenzio in cui i rappresentanti delle istituzioni che vanno a elezioni non
possono essere citati con nome e cognome, ma possono essere presenti solo come “carica” e su questo
bisogna stare attenti. Queste figure istituzioni nel periodo che precede le lezioni devono avere un profilo
bassissimo. Il periodo delle elezioni è sensibile, la ratio di tutto ciò è che un politico non si deve
avvantaggiare della sua posizione a fini elettorali.
➔ Il materiale che compone la cartella stampa è in realtà tutto quello che si ritiene utile al giornalista,
che sia il dépliant, che siano delle immagini ecc. Immagini negli ultimi anni: Stampe fotografiche,
dischetti, chiavette, adesso si manda il link da cui le testate interessate possono scaricare il materiale
che serve.
29/03 L’ALLESTIMENTO
L’allestimento si ritiene abbastanza archiviato, ma quando la mostra è aperta ci si può rendere conto se ci
sono delle smagliature. In alcuni casi l’illuminazione va ratificata. I primi giorni di una mostra quasi sempre
sono presi d’assalto e buona parte del pubblico tende a toccare; quindi, può capitare di transennare dei
pezzi che in realtà sono destinati a poter essere visti da vicino.
ANALISI DELLA STRUTTURA
• La mostra temporanea è allestita all’interno di un contenitore. Bisogna analizzarlo attentamente! Gran
parte dei musei sono allestiti all’interno di edifici storici e sono fortemente vincolanti per quanto
riguarda le esposizioni. I musei moderni che nascono per essere musei sono più simili a capannoni che
altro, questo fa sì che gli spazi grandi con poche compartizioni può essere facilmente allestiti. Il palazzo
storico ha delle connotazioni precise, delle sale, percorsi obbligati, caratteristiche peculiari di presenza
di affreschi, di stucchi, di pavimenti di pregio; sono altrettante limitazioni con cui bisogna fare i conti.
Uno spazio espositivo può essere traumatico per l’edificio. In generale quando si operano degli interventi
impattanti c’è un altro interlocutore che è la Soprintendenza per i beni architettonici, storici, archivistici
deve essere interpellata per ogni attività che vada a toccare le pareti di un edificio oppure le zone più
sensibili.
Se si deve modificare un impianto di illuminazione/agganciare delle pennellature su un edificio vincolato,
dobbiamo farci rilasciare un parere dalla Soprintendenza.
• Coerenza tra mostra e museo= è una condizione ideale, ma non sempre realizzabile.
Ad esempio: Il Palazzo Attemps Petzenstein (Gorizia), palazzo del ‘700, mostre che si armonizzano
splendidamente e che trovano nel palazzo storico una cornice ideale e altre che per le quali bisogna
lavorare di allestimento in modo che non si crei una situazione di contrasto/una stonatura. È difficile che
un museo specializzato vada ad affrontare sempre e solo tematiche collegate alla struttura del palazzo.
• Aspettative del fruitore= nel corso del tempo un’istituzione si crea un pubblico affezionato che ha
determinate aspettative. Le aspettative del pubblico sono legate alle collezioni di musei (di moda, arti
applicate, arte contemporanea, grande guerra).
Qui si ha un’immagine di una mostra di Roberto Capucci.
Siamo nel salone principale del piano nobile di Palazzo
Attemps; in questo caso era stato costruito un grande
podio di materiale truciolare bianco per far sì che questi
abiti-scultura risaltassero in pieno con il loro colore. La
scelta cromatica dei colori è fondamentale per connotare
un allestimento.
ALLESTIMENTO SPAZI INTERNI
• Creare un’esperienza per il visitatore→ si fa creando un percorso di visita sulla base del tema che si sta
trattando (potrà essere un percorso cronologico/tematico o entrambe le cose, dipende come si
aggregano meglio gli oggetti tra loro, il visitatore se percepisce una buona armonia vuol dire che è
andato bene); ambiente per le opere (condizioni necessarie: luce e clima inteso come insieme di
temperatura e umidità e il tipo di protezioni che sono richieste. La temperatura e le condizioni di
umidità che un oggetto può sopportare variano a seconda della sua materia e antichità. Le opere più
antiche non sempre sono le più delicate) le opere non devono patire danno dalla nostra esposizione,
bisogna porre cura ad assegnarle sulla base della loro tipologia; sicurezza delle opere (protezione), i
vetri/le ceramiche che non possono essere lasciati liberi, significa dover scendere a compromessi
sacrificando una parte dell’esperienza del visitatore a vantaggio della sicurezza delle opere; sicurezza
delle persone. Es. di una mostra di manifesti pubblicitari su latta e cartone dell’800-900.
In questo caso la latta non aveva particolari problemi, il cartone richiedeva
attenzione ai lux e all’umidità. Tutte queste opere sono state incorniciate
messe sotto vetro o plexiglass.
Il DESIGN D’INTERNI comprende diversi fattori:
- Intensità di illuminazione= importante non solo per ragioni conversative e fornisce l’accento
sulle opere che vengono esposte. L’illuminazione è un settore in continua evoluzione,
sostituire i vecchi impianti con illuminazione a led (illuminazione “fredda” che non crea calore),
l’ideale è una luce che si avvicini al più possibile alla luce solare.
- Colori= fondamentale per creare interesse all’interno del percorso e per far risaltare le opere.
La scelta dei colori può essere legata al periodo storico che il tema della mostra affronta. Per
es: Una mostra sul ‘700 avrà un allestimento con i colori a pastello, una mostra degli anni ’50
con colori scuri e intensi.
- Strutture espositive= possono essere pannelli, se si hanno le pareti rivestite da pennellature in
legno si è abbastanza liberi nell’esposizione principalmente per quanto riguarda la scelta del
colore (semplicemente andando a stuccare in modo facile) se le pareti sono di muro ci sono
vincoli più stringenti; vetrine, hanno una parte di legno e vetro che non si rompa/ che non si
possa aprire. ALLESTIMENTO SPAZI INTERNI
Un’esposizione dev