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Huntington]. 9
5) Quali sono gli altri elementi oltre la partecipazione che accompagnano la
modernizzazione socio-economica affinché diventi politica?
Gli altri elementi, oltre all’aumento della partecipazione, che accompagnano la
modernizzazione socio-economica affinché diventi politica sono la razionalizzazione
dell’autorità e la differenziazione delle strutture.
Il modello europeo accoglie sia ciò che accadde in Inghilterra, sia ciò che accadde nel
continente. Nel primo caso, la razionalizzazione rallenta la partecipazione; nel secondo
caso, invece, arrivano le rivoluzioni a causa o del rapporto tra monarchia e parlamento,
oppure dell’azione del parlamento. Il modello americano, invece, era basato sulla proprietà
della terra, ben distribuita: la partecipazione si vede prima della razionalizzazione ed inibisce
lo sviluppo delle strutture (sono fermi all’epoca dei Tudor), visto che il potere è diviso ma le
funzioni sono unite.
Per quanto riguarda la razionalizzazione dell’autorità, vi è un carattere strutturale, che
riguarda la concentrazione del potere (insieme alla differenziazione), ed un carattere
culturale, con il potere che si autolegittima (non più Chiesa/Dio).
Il rapporto tra istituzionalizzazione e partecipazione può essere rappresentato tramite una
schema che ha sul lato delle x la partecipazione e sull'asse delle ordinate
l’istituzionalizzazione. Talvolta un livello limitato di istituzionalizzazione è sufficiente a poca
partecipazione: è una questione di relatività. Il grafico spiega se il sistema è civile o
pretoriano: i due elementi, presi da soli, non ci riescono. Non dobbiamo quindi rifarci al livello
di istituzionalizzazione, ma al livello di istituzionalizzazione in relazione al livello di
partecipazione politica. In questo caso tutti quelli sotto la retta sono regimi pretoriani, e
quelli sopra sono civili. Un regime diventa un sistema politico pretoriano se non è in grado di
adattare le istituzioni ai cambiamenti dell’ambiente, diventa civile se è in grado di farlo
tramite delle riforme.
I sistemi politici civili sono sufficientemente sviluppati da assorbire la partecipazione;
i sistemi politici pretoriani sono incapaci di assorbire la partecipazione. Un sistema civile può
diventare pretoriano se la partecipazione aumenta ed eccede la capacità del sistema. La
modernizzazione politica, pertanto, è conseguita tramite processi che generano un maggior
livello di istituzionalizzazione: ritornano adattabilità, autonomia, complessità e coesione.
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Esistono tre componenti della modernizzazione politica.
1) Innalzamento del livello della partecipazione politica. Questo aspetto è
strettamente collegato alla modernizzazione socio-economica
2) Razionalizzazione dell'autorità politica. Bisogna tenere in considerazione una
componente strutturale, che è il potere, e una componente culturale, che è la
giustificazione del potere, cioè l'ideologia. La componente strutturale della
razionalizzazione prevede che si concentri il potere in un unico centro; ad esempio,
nel passaggio da feudalesimo a Stato Nazione, la dispersione territoriale fu sostituita
dall’accentramento politico, il che comportò una differenziazione dalle strutture,
appunto. La razionalizzazione nella sua componente culturale sottolinea che si
passa da una giustificazione esterna ad una interna: viene meno il legame organico
con le istituzioni esterne, come ad esempio la Chiesa, che legittimava il potere
tramite il diritto divino, e quindi come qualcosa che arriva dall'alto, e che ha presa sul
sistema di credenza, ad esempio tramite la scomunica. Modernizzare significa
giustificare il potere prima il nome della Nazione e poi in nome del popolo
(sovranità popolare); ad esempio, lo Statuto Albertino è nella fase di passaggio,
concedendo una costituzione “in grazia di Dio e volontà della nazione”.
Con la modernizzazione il potere si auto-legittima. Infatti nel Leviatano il potere
viene dal patto sociale che in Hobbes lega i sudditi tra loro (anche se il patto non
significa ancora necessariamente legittimazione, come nella Torah). Da Locke in poi,
si lega al sovrano.
Razionalizzazione non significa razionalità della credenza, che rimane invece un
mito, seppur con elementi più logici del diritto divino. Anzi, vi è l'affermazione di un
nuovo sistema di credenze, che spesso mette insieme concezioni del potere
ascendenti e discendenti insieme (ad esempio, le dottrine del contratto prevedono la
revocabilità del potere). La sovranità popolare era già stata concepita, come ad
esempio nell’Antica Grecia, dove l’Atene del IV secolo eleggeva a rotazione i
rappresentanti. Nell’idea di elezione dal basso rimane comunque un elemento
aristocratico, perché l’eletto viene scelto in quanto migliore.
La razionalizzazione è un concetto freudiano per cui si auto-mistificano le ragioni
dietro le azioni già compiute.
3) Differenziazione delle strutture. È legata alla concentrazione: infatti nel potere
frammentato ciascuna unità ha un certo numero di strutture, mentre con la
concentrazione nascono la burocrazia, che nasce per prima in ambito militare, e la
professionalizzazione degli eserciti.
La Prussia aveva un esercito moderno; gli ufficiali erano aristocratici, ma vi era forte
mobilitazione degli strati più bassi, soprattutto con l'avvento della fanteria. Prima la
cavalleria aveva grandi privilegi ed era composta solo da aristocratici perché costava
molto; col tempo la cavalleria fu sconfitta perché gli arcieri a piedi erano più leggeri, e
l’avvento delle armi da fuoco abbatterono la cavalleria e spinse per il reclutamento di
membri della fanteria tra i ceti bassi (gli aristocratici dovevano stare a cavallo per
onore) (nel Medioevo avere una ferita frontale era testimonianza di essere stato in
guerra: era sinonimo di nobiltà).
L’esercito moderno ha una rigida formazione; nascono le accademie, che sono enti
autonomi a disposizione del governante di turno e che coordinano varie parti (in
Prussia i nobili selezionano obbligatoriamente un certo numero di contadini) (la
Svezia divenne una potenza grazie alla riforma dell'apparato militare da parte di
Gustavo Adolfo). Tutto ciò disinnesca il potenziale esplosivo dei contadini.
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Nella fase di passaggio, tardo medioevo-prima modernità, ci si affidò ai mercenari,
criticati da Machiavelli (oggi ci sono tentativi di ritorno a queste forme, come ad
esempio gli USA in Afghanistan per dispiegare meno troppe sul campo).
La differenziazione degli apparati militari poi si riflette sul resto: la
differenziazione degli apparati fiscali fu attuata perché servivano risorse, e ne
conseguì la nascita della burocrazia civile. Questo significa attuare una
complessificazione coesa governata da un centro compatto. Gli Stati Uniti, per
Huntington, sono stati parzialmente modernizzati politicamente, ma rimangono
all'interno di un sistema Tudor: gli inglesi fuggiti in America, infatti, avevano in mente
Elisabetta I e Enrico VIII, e cioè un sistema differenziato con camere e governo, ma
senza che ci fosse una concentrazione dei poteri. Di conseguenza, l'assetto
statunitense disperde il potere e unifica le funzioni senza che le parti (Presidenza,
Congresso, Corte suprema) possano interferire con l’altra; l’unica differenza tra USA
e Inghilterra Tudor sta con l’avere un presidente (comunque non eletto direttamente
dagli elettori) e non un re. Il Presidente ha tanti poteri esercitabili quasi tutti tramite il
Congresso, il cui Senato rappresenta gli Stati non i cittadini: gli Stati Uniti volevano
limitare il potere, non crearlo (infatti la dichiarazione di guerra sta al Congresso;
Truman mandò le truppe in Corea senza aspettare l’OK del Congresso per evitare lo
stallo). Il sistema di pesi e contrappesi americano è un limite alla
modernizzazione perché serve sempre che siano tutti d'accordo. In USA la
partecipazione si allargò prima degli altri processi di modernizzazione, che vennero
ostacolati, inclusa l'istituzionalizzazione dell'autorità; anche la violenza è dispersa e
vi è una pericolosa tendenza alla polarizzazione politica. La necessità culturale di
limitare il potere ha impedito un efficace politica estera.
6) I sistemi politici pretoriani: oligarchico, radicale (di breve durata), di massa.
Prendono il nome dai guardiani dell'imperatore romano. Prevedono l’interferenza dei
militari e di tutte le forze sociali che agiscono senza mediazione istituzionalizzata. Il
cambiamento avviene tramite golpe diversi in base alla fase del pretorianesimo: vi è un
clima di cospirazione continua (golpe, prese di potere da parte di giunte, etc.). Si tratta di un
sistema in cui si agisce per se stessi e si utilizzano le proprie risorse.
Le forze armate in queste situazioni sono politicizzate e intervengono o in prima persona a
sostituire i civili, oppure stando dietro le quinte pronte a intervenire. Sebbene tutte le forze
sociali in un sistema pretoriano siano politicizzate, i militari detengono la violenza e la loro
presenza è quindi più evidente degli altri. Tutto ciò fa sì che corruzione e violenza politica
siano sempre presenti.
È difficile che un sistema civile manchi di elementi di pretorianesimo (es.: corruzione,
debolezza istituzioni, assalto al Campidoglio USA); il limite di Huntington è che non capisce
l’adattabilità del modello ai Paesi già sviluppati.
Esistono tre forme di stato pretoriano.
1) OLIGARCHICO: la partecipazione è bassa e si verificano scambi di alleanza tra
élite; partecipazione limitata a cricche, élite che si disputano il potere tra loro.
2) RADICALE: stadio di partecipazione media; la partecipazione si estende a livello
della classe media.
3) DI MASSA: partecipazione alta; la partecipazione si estende anche alle classe
subalterne. 12
Il passaggio da una forma all’altra è segnato da un colpo di stato, un segno che manifesta i
sistemi pretoriani. I golpe cambiano i governanti, ma non necessariamente le politiche;
inoltre, può trattarsi anche di un cambiamento meno violento di, se ben organizzato, può
infatti produrre violenza zero. Questa caratteristica rende i golpe opposti alle rivoluzioni, che
sono notoriamente violente.
Esistono vari tipi di colpo di Stato, diversi tra loro in base alla traiettoria interna dei sistemi
pretoriani in questione (i primi due non si verificano più; gli ultimi due sono più comuni
perché riguardano il pretorianesimo di massa).
1) golpe di ANTICIPAZIONE: tipico dei sistemi oligarchici; di fronte alle spinte della