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Convergenza grassroots

Possiamo considerare questi processi di intelligenza collettiva come centrali per la produzione grassroots.

Il processo di convergenza grassroots coinvolge gli utenti nella produzione e rielaborazione dei contenuti mediali e nella redistribuzione di questi contenuti.

Parliamo di appropriazione informale e a volte non autorizzata di informazioni, dal momento in cui diventa facile per i consumatori archiviare, modificare, appropriarsi e ridistribuire un contenuto mediatico.

Intermediari grassroots: soggetti che hanno un'attività maggiore = blogger o leader dei gruppi di fan che grazie alla loro attività acquistano una maggiore reputazione diventando degli influencer in grado di influenzare le opinioni degli altri utenti.

Gli intermediari operano al di fuori delle corporation e rappresentano dei soggetti interessanti per i produttori dei contenuti nel momento in cui si vuole promuovere un contenuto o creare un'aura di interesse attorno al contenuto.

Vengono tenuti in considerazione dai media broadcaster.

Processi bottom-up e ridefinizione dell'economia informazionale

Da una parte vediamo che il processo di economia informazionale viene rivisitato perché i produttori dei contenuti vogliono utilizzare in modo coordinato i diversi canali mediali per distribuire un flusso di informazioni avvantaggiandosi delle possibilità offerte dagli altri canali (es. i social network mi dà la possibilità di interagire).

Questi diversi punti di contatto diventano opportunità per promuovere ad esempio serie televisive o gli sponsor delle serie televisive. Dall'altra parte c'è un processo inverso: processo messo in atto dai fan e dalle comunità che si riuniscono attorno a questi contenuti mediali e cercano di riappropriarsi/rielaborare i contenuti, applicando lo spoiling ai contenuti. Questi processi da una parte danno una spinta ai contenuti televisivi, dall'altra possono rappresentare

una minaccia perché gli utenti hanno un potere contrattuale maggiore. I produttori devono tenere presente questo nuovo flusso che si crea dal basso nel momento in cui creano nuovi contenuti e gestiscono il marketing di questi contenuti. Quindi da una parte è un'opportunità; dall'altra una minaccia. Linguaggi mediali e emozioni Economia affettiva Analizziamo prima il tema della televisione interattiva. La reality television può essere considerata la prima vera forma di tv interattiva applicata alla convergenza mediale. Le prime forme della televisione interattiva negli anni '90 sono state fallimentari perché quella forma di tv interattiva presupponeva che lo spettatore cambiasse piattaforma di fruizione e avesse un tipo di interazione sincrona con i contenuti. L'attuale successo della reality television sta spingendo le industrie mediali verso un nuovo tipo di interattività con i programmi televisivi. Un'interattività che

Passa da real time all'asincrono. Reality television è una televisione progettata per l'età della convergenza che invita ad una esperienza di fruizione che integra forme di interattività asincrone e che quindi presuppongono che l'utente fruisca dei contenuti televisivi e contemporaneamente fruisca di altri contenuti su altre piattaforme ma che sono contenuti che stimolano l'interattività con gli altri utenti. Siamo partiti dall'interattività asincrona della reality television per spiegare il concetto dell'economia affettiva. Questo tipo di interazione è sempre più utilizzata dai broadcaster per coinvolgere gli utenti in legami profondi con i programmi televisivi e con i brand che all'interno di questi programmi vengono veicolati. Siamo di fronte ad un cambiamento del contesto all'interno del quale operano le Broadcasting corporation e anche del modello di comportamento dell'utente.

Concetto di espressione = il coinvolgimento emotivo e l'interazione dell'utente con un determinato contenuto o prodotto. L'economia affettiva si basa sulla capacità di creare esperienze emozionali positive che influenzano le scelte di consumo. Questo approccio si contrappone al concetto tradizionale di impressione, che si limita a misurare il numero di persone che guardano un programma televisivo in un determinato momento. Attraverso l'economia affettiva, le strategie di marketing cercano di coinvolgere emotivamente gli utenti, creando un legame profondo tra loro e il prodotto o il servizio offerto. Questo coinvolgimento emozionale può essere ottenuto attraverso l'utilizzo di storie coinvolgenti, immagini suggestive, musica evocativa e altre tecniche che stimolano le emozioni dell'utente. L'obiettivo finale è quello di creare un legame affettivo tra l'utente e il marchio, in modo che l'utente si senta motivato a fare scelte di consumo basate sulle emozioni positive associate al prodotto o al servizio. In conclusione, l'economia affettiva è una nuova forma di marketing che si concentra sull'esperienza emotiva dell'utente e cerca di influenzare le sue scelte di consumo attraverso un coinvolgimento emozionale profondo.

Concetto di espressione = il modo in cui gli spettatori reagiscono al contenuto. Quindi si passa da un concetto di superficie ad un concetto di profondità. Le impressioni fanno riferimento a un dato quantitativo, le espressioni fanno riferito a un dato qualitativo quindi come gli spettatori reagiscono ai contenuti che vengono mandati in onda.

Le espressioni sono importanti soprattutto se prendiamo in considerazione il fatto che gli spettatori fedeli sono anche gli spettatori che hanno una maggiore propensione a guardare i contenuti mediali, a fruirne integralmente e a prestare attenzione alla pubblicità inserita all'interno di contenuti e quindi sono più predisposti ad acquistare i prodotti. Quindi rappresentano una fascia di utenza particolarmente interessante per i produttori di contenuti e broadcaster.

L'industria televisiva è sempre più attenta agli spettatori che sono in grado di sviluppare legami emotivi con i programmi e quindi sono gli

spettatori più propensi ad acquistare prodotti pubblicizzati e a investire affettivamente nel programma. Questo nuovo tipo di relazione presta attenzione al "che cosa" gli spettatori sanno con i contenuti mediali una volta che hanno superato il primo impatto. Quindi l'obiettivo non è unicamente presentare il contenuto allo spettatore ma quello di stabilire un legame più profondo. Viene preso in considerazione anche quello che viene dopo la prima impressione, ovvero l'espressione, che fa riferimento a come lo spettatore reagisce al contenuto televisivo. Il concetto di espressione è importante nel momento in cui le strategie di marketing vogliono definire un nuovo legame affettivo tra spettatore e contenuto e dunque attorno al concetto di espressione vengono presi in considerazione fattori legati ad esempio a: - il tempo che gli spettatori passano davanti al contenuto televisivo; - il livello di fedeltà che gli spettatori hanno neiconfronti del contenuto; il livello di affinità che viene individuato nei confronti del programma. Fedeltà del brand 80% degli acquisti per i prodotti viene effettuato dal 20% dei consumatori, che sono affidabili/ fedeli ad un brand. Quindi mantenere un contatto e una relazione stabile con questo 20% dei consumatori fa sì che sia possibile intercettare l'altro 80% dei consumatori (che realizza il 20% degli acquisti) utilizzando strategie alternative. Consumatori ispiranti Kevin Roberts è l'amministratore delegato di un importante società di comunicazione ha coniato il termine di consumatori ispiranti = consumatori che promuovono il brand. Sono fedeli e stabiliscono una relazione molto intensa con il brand e che ad esempio suggeriscono i miglioramenti da effettuare ad esempio nei forum online. Questi consumatori sono dei guardiani morali del brand, sono degli utenti che esigono che il brand rimanga fedele ai propri valori e pretendono che ilbrand investa in egual modo nel rapporto con i consumatori. I consumatori ispiranti riescono a farepressione anche sulle scelte politiche/marketing del brand sia individualmente che collettivamente.Secondo K. Roberts è molto importante che le corporation tengano conto i loro consumatori ispiranti perché:
  • rappresentano quel 20% che effettua 80% dei consumi
  • sono anche degli influencer, partecipano molto attivamente alle discussioni sul brand, rappresentano degli alleati peril marketing
  • sono maggiori produttori per i contenuti legati al brand, quindi, partecipano ad espandere la costellazione deiprodotti mediali.
K. Roberts nota anche che industrie e le corporation che falliscono nel definire questo tipo di relazione con la base diconsumatore sono anche quelle che andranno a perdere nel tempo il loro core business. L’impatto economico dell’economiaaffettiva è molto importante e non deve essere sottovalutato. Zapper, casuali e fedeli Questa ricerca

La ricerca dei consumatori ispiranti sta condizionando le strategie di marketing dell'industria televisiva. Dunque anche l'industria televisiva è alla ricerca dei consumatori ispiranti e il modo in cui i programmi televisivi vengono progettati e le inserzioni pubblicitarie che vengono inserite all'interno dei contenuti televisivi sono sempre più orientati a definire questa tipo di relazione affettiva con il pubblico.

Distinzione tra gli spettatori:

  • Zappers: persone che hanno la tendenza a cambiare canale molto spesso, sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Hanno un metodo di fruizione indirizzato al guardare distrattamente la TV, senza avere un'idea precisa e quindi, senza avere una fruizione completa.
  • Casuals (occasionali): spettatori che guardano un particolare contenuto televisivo quando ritengono di non avere nulla di meglio da fare. Lo seguono tendenzialmente dall'inizio alla fine ma sono anche quelli che lo cambiano quando iniziano
ad annoiarsi. Ci sono anche coloro che fanno altro durante la visione televisiva, non sono concentrati.
Loyals (fedeli): spettatori che guardano meno ore la tv ma scelgono contenuti in modo puntuale e scelgono i contenuti che soddisfano i loro interessi, hanno una modalità di fruizione diversa rispetto agli zappers o casuals ovvero spesso registrano e riguardano più volte i contenuti, passano più ore del loro tempo sociale a parlare dei contenuti di cui sono appassionati, hanno la tendenza ad acquistare contenuti sui canali mediali.
I fedeli VS. Zappers:
- I fedeli guardano i contenuti (ad esempio la serie) - gli zappers guardano la televisione
- I fedeli hanno una relazione a lungo termine con la serie - gli Zappers sono sempre alla ricerca di qualcosa che gli interessi di più
Durante gli anni '90 l'industria televisiva si è concentrata soprattutto sull'importanza degli zappers, cercava di intercettare l'attenzionei generi, come ad esempio i reality show, i quiz e i giochi a premi, sarebbero stati progettati per coinvolgere attivamente gli spettatori. Swann sostiene che gli Zappers, ovvero coloro che cambiano frequentemente canale durante la visione dei programmi televisivi, sarebbero diventati il target principale della televisione interattiva. Secondo l'autore, la televisione del futuro avrebbe offerto agli Zappers la possibilità di partecipare attivamente ai programmi, ad esempio votando per il vincitore di un reality show o rispondendo alle domande di un quiz attraverso il proprio telecomando. In questo modo, la televisione interattiva avrebbe cercato di coinvolgere gli spettatori in modo più diretto e di mantenere la loro attenzione durante la visione dei programmi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
64 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e filosofia dei linguaggi, dei media e dello spettacolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.