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Estratto del documento
CONVERGENZA MEDIATICA E CULTURALE
RIAPPROPRIAZIONE CULTURALE
Per analizzare il concetto di convergenza mediatica e culturale partiamo da un caso di studio
emblematico, che seppur possedendo elementi di paradossalità, aiuta a comprendere le nuove
dinamiche tra produttori di contenuti tradizionali (broadcaster e istituzioni) e nuovi produttori di
contenuti (contenuti user-generated).
Il caso in esame è Sesame Street, un prodotto televisivo per bambini, molto noto in occidente.
Uno studente filippino statunitense, Dino Ignacio, crea un blog in cui riutilizza il personaggio di
Bert attribuendogli connotazioni negative, che viene ben presto associato ad Osama bin Laden.
Così un editore bengalese, con l’avvenimento dell’attentato alle torri gemelle, decide di
realizzare, per i manifestanti americani, cartelloni e magliette con l’immagine di Bert accanto a
bin Laden. Il programma si estende anche al Medio Oriente quando la CNN riprende la
manifestazione e invia l'immagine del cartellone in broadcast.
Il personaggio di Bert si ritrova al centro di un processo di riappropriazione culturale (gli utenti
cercano di riportare il flusso comunicativo sotto il proprio controllo) dal mondo virtuale a quello
reale, un processo con dinamica ascendente grazie al quale l’immagine diventa fenomeno e
Dino Ignacio diventa ispirazione per molti utenti che cominciano a rendere protagonisti di Bert is
Evil altri leader negativi (storici, culturali, politici).
Le nuove forme della convergenza, dunque, possono dare vita a collisioni tra linguaggi diversi e
tra forme diverse di produzione culturale; come è evidente, le dinamiche tra nuovo e
tradizionale stanno cambiando il modo di fruire dei media, di produrre contenuti e distribuirli.
CULTURA CONVERGENTE
Un famoso autore di teorie di convergenza mediatica e culturale è Henry Jenkins, saggista
statunitense contemporaneo, che ha diretto il Comparative Studies Lab al MIT di Boston e che
attualmente insegna alla University of Southern California. Le sue teorie sono principalmente
esposte nel libro Cultura convergente, in cui vengono analizzati tre concetti chiave:
convergenza mediale, cultura partecipativa, intelligenza collettiva.
● La convergenza mediale è esplicabile attraverso tre descrizioni:
○ è il flusso di contenuti attraverso diverse piattaforme mediali
○ è la cooperazione tra più industrie mediali
○ è il comportamento migratorio del pubblico alla ricerca di nuove esperienze di
intrattenimento attraverso diverse piattaforme mediali
È dunque l’insieme di tre aspetti fondamentali: uno tecnologico, uno economico e del
marketing, ed uno che ha a che fare con fruizione e pubblico.
● La cultura partecipativa è la cultura al cui interno gli utenti hanno la possibilità di
riappropriarsi dei contenuti dell’industria broadcast, rielaborarli e redistribuirli su ampia
scala. Invece di parlare di produttori e consumatori come soggetti con ruoli separati,
(come accadeva nel ‘900), oggi parliamo di
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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gealt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e filosofia dei linguaggi, dei media e dello spettacolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.