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Per onorare il suo ruolo di carnefice, il tenente Pinkerton si rivela monocorde,
in una parte da tenore fra le più superficiali, e più crudeli del teatro lirico.
Le sue melodie sono all’insegna della pura sensualità, che nel duetto potrebbe
essere scambiata per adesione anche vagamente sentimentale al suo ruolo di
amante, senza scrupoli, come metafora della civiltà che lo esprime.
La scrittura vocale non è troppo in basso o in alto, richiede al tenore
un’estrema proprietà di missione, e il possesso di un buon legato anche nel
registro medio-alto
La sua forza drammatica è inversamente proporzionale alle note che intona: il
soprano che lo interpreta deve esibire, più che altro, una bella figura.
Sharpless
Al Baritono è affidato un ruolo ben più interessante: egli deve sostenere i vari
dialoghi nell’atto iniziale, la voce deve essere brillante, quasi tenorile, data la
tessitura sovente nel registro acuto e il ruolo positivo che il personaggio svolge
come tutore dei sentimenti autentici. Deve mostrare l’autorità necessaria per
non dar ragione alla consattazione di comodo del tenente
Parti minori
Yamadori acquista spessore fra gli antagonisti delle illusioni della protagonista,
emergono quelle di Goro, tenore di grazia e vera e propria anima delcanto di
conversazione sin dall’inizio, e di Suzuki. La sua, in particolare, con una voce
bella e vellutata, nel duetto dei fiori e soprattutto nel finale, il personaggio
assume una funzione quasi materna, unico pinto di riferimento della solitudine
della protagonista
Madame Butterfly in breve
Ispirazione
Londra, estate del 1900: Puccini assistite alla rappresentazione dell’analogo
soggetto, che David Belasco aveva tratto dall’omonima novella, dove veniva
cambiato il finale da lieto a tragico. Riconoscendo nella protagonista un
personaggio affascinante, decise di far sì che l’opera si incentrasse interamente
su de lei, con gli altri personaggi che invece le ruotavano attorno.
Prima rappresentazione
Scala di Milano, 17 febbraio 1904 : A causa di una claque, cioè un gruppo
organizzato di spettatori che applaude o dissente non spontaneamente,inviata
presumibilmente dall’editore impresario Sonzogno, rivale del regista di Madame
Butterfly, Tito Ricordi, la rappresentazione fù un disastro.
Seconda rappresentazione
Teatro grande di Brescia, 28 maggio 1904: Un grande successo, tanto da
conquistare in brevissimo tempoa questo capolavoro il cassico del teatro
musicale
Temi
Condanna contro la violenza ottusa e barbarica della “civilità” occidentale, e
della superficialità, cininismo, sadismo, e senso di superiorità di questa.
Esplorazione del contrasto tra culture, dagli occhi della protagonista
Cio-Cio-San, indagine psicologica incentrata su di questa.
Stile musicale
Influsso di musica giapponese, frequente ricorso alla scala pentafona, dove
confluiscono elementi della tradizione occidentale colta (eg: archi wagneriani) e
di quella d’uso (Inno della marina statunitense).
Profonda pregnanza drammaturgica, continua reinvenzione del suono che evita
lo scadimento del linguaggio a un cliché orientalistico estetizzante.
Julian Budden – Puccini – Cap. 8: Madame Butterfly (1/3)
Il Romanzo
Il dramma è basato su un racconto di John Luther Long, apparso sul periodico Century
Magazine nel 1897, ed era stato scritto in risposta al romanzo Madame Chrysanthème, di
Pierre Loti, il quale, alla sua uscita un decennio prima, fù molto influente sull’immagine che
avevano gli occidentali versio i giapponesi, e da molti era ritenuto molto offensivo sia dai
nipponici che dagli intelletuali dell’epoca, per via del modo in cui il protagonista definiva i
primi, seppur questi era affascinato dal paesaggio nipponico nel quale la storia è ambientata.
Differenze tra dramma e romanzo
Il dramma è basato su un racconto di John Luther Long, apparso sul periodico Century
Magazine nel 1897, ed era stato scritto in risposta al romanzo Madame Chrysanthème, di
Pierre Loti, il quale, alla sua uscita un decennio prima, fù molto influente sull’immagine che
avevano gli occidentali versio i giapponesi, e da molti era ritenuto molto offensivo sia dai
nipponici che dagli intelletuali dell’epoca, per via del modo in cui il protagonista definiva i
primi, seppur questi era affascinato dal paesaggio nipponico nel quale la storia è ambientata.
Romanzo Dramma
Il racconto comincia con l’arrivo dell’ufficiale Qui Butterfly è già stata abbandonata ed è già
Benjamin Franklin Pinkerton, che viene madre di una figlia (nel romanzo era un figlio), e
consigliato da un subalterno di prendere il resto della storia procede come nel romanzo.
temporaneamente moglie per il tempo che
tratterra per il porto. Nella versione di Belasco il dramma procede
interamente nella casa di Butterfly, mentre nella
Egli si sposa con Cho-Cho-San (giapponese per versione di Puccini il racconto è ambientato
“Butterfly”), ma la caccia di casa appena finite le nella casa di Butterfly, e in un consolato
trattative. Lei si reca alla missione cristiana e americano.
ritorna felice <<non per adotarre la religione di
lui, ma per tenerla in serbo nel caso i suoi Infine, Butterfly nel dramma è effettivamente la
parenti rimanessero inflessibili>> protagonista, e la vicenda si incentra molto di
più su di lei rispetto al Romanzo.
Il racconto riprende molti mesi dopo: Pinkerton è
partito da molto, e Butterfly nel frattempo ha
dato all luce un figlio da lui, e qui viene messa di
fronte alla realtà da un sensali di matrimoniu,
dalla sua servente, da un nobile giapponese che
la corteggia, dal console americano e infine
dalla moglie americana di Pinkerton, Kate.
Genesi (1/2)
Quando Puccini ricevette il romanzo di Long, e lo invio al suo librettista, Illica si ritrovo
altamente ispirato, e propose vari cambiamenti. Per l’atmosfera generale Illica si era
appoggiato al romanzo di Loti. Pinkerton inizialmente doveva essere un miliardario
americano che che si sposava con Cho-Cho-San interamente per una question di affari, ma i
personaggi giapponesi erano ridicoli come quelli di Loti.
L’abbozzo venne inviato al drammaturgo Giacosa con il consenso del compositore, e quando
questi termino il primo atto, Puccini si mise all’opera per le musiche lungo l’intero 1902, e, per
ricreare l’atmosfera giapponese, intervisto su suggerimento di Illica l’attrice giapponese Sada
Yacco, che nell’aprile di quell’anno recitava a Milano con la sua compagnia, e in quel periodo
intraprese una corrispondenza con il musicologo belga Gustav Knosp riguardo a ritmo e
melodia giapponese.
Julian Budden – Puccini – Cap. 8: Madame Butterfly (2/3)
Genesi (2/2)
Per il 4 settembre aveva finito l’abbozzo del primo atto, e stava procedendo con il secondo,
quando decise di cambiare dello schema drammaurgico: il secondo atto doveva contenere
due scene, una delle casa di Butterfly, la seconda nel consolato americano, mentre il terzo
atto prevedeva nuovamente la casa della protagonista.
Inizialmente la scena del consolato nel secondo atto doveva essere inizialmente esser
tagliata, questo per via del fatto che, nella sua interezza riguardava Sharpless, che è
presente continuamente, e la rivelazione della moglie americana di Pinkerton, Kate.
La scena avrebbe senza dubbio rallentato lo slancio del dramma, e Puccini sentiva
chedovesse incalzare inesorabilmente verso il suo tragico scioglimento.
La produzione continuo spedita fino al 25 febbraio del 1903, quando si dovette interrompere
per un incidente stradale dove Puccini rimase con una Tibia fratturata. Nonostante molte
difficoltà, legate proprio alla guarigione dell gamba, verso la seconda metà dell’anno Puccini
riuscì a terminare la composizione, e per il 7 gennaio del 1904, cominciarono le prove.
Scenografia e musica
Narrativamente il dramma non è nè una successione di quadri indipendenti tenuti insieme da
un filo narrativo, nè un dramma fatto di emozioni violente ed effetti senzazionali.
Madama Butterfly presenta un’azione che si evolve costantemente, con l’attenzione sempre
concentrata sulla protagonista, anche nei pochi momenti dove non era in scena. Non ci sono
salti temporali che devono essere colmati dall’immaginazione degli spettatori.
Gli elementi msicali giapponesi aggiungono colore, ma passano rigorosamente attraverso
orecchie occidentali, e le loro potenzialità espressive vengono utilizare proprio in questo
modo. Il carattere dei loro testi originali non ha nessun relazione con l’uso che Puccini ne fà,
in modo tale che si integrano pienamente nel linguaggio della partitura.
(Riassunto dettagliato da pag 260 a 290)
Differenza tra le varie versioni
E’ importante denotare che ci sono quattro versioni dell’opera: 1904 a Brescia; 1905 a Londra; 1906
a Parigi, e 1920 a Milano, questa l’edizione definitiva
Tra le prime tre vesione della versione in quì Butterfly incontra Sharpless, si hanno delle
● digressioni legate ai due zii di Butterfly, mentre la versione definitiva passa direttamente al
dialogo tra Cho-Cho-San e il tenente.
Tra le battute che seguono, trentotto battute furono eliminate per la versione parigina, quelle dove
● Pinkerton chiede ai <<tre musi>> di servire della roba da mangiare.
Tra le varie versioni ci sono molteplici differenze dell’entrata di Pinkerton e Goro alla scena del
● matrimonio, nella versione di Brescia, Londra, e Milano Butterfly presenta la sua famiglia a
Pinkerton, nella versione di Brescia e Londra viene mostrato il banchetto nuziale, e solo nella
versione Milanese Goro entra facendo avanzare i due ufficiali e passa loro il dovuto compenso su
una variante di The Star-Spangled Banner, l’inno americano. Nessuno di questi passaggi sono
presenti nella versione Parigina.
Arrivati agli alcolici, la versione di Milano, Brescia, e Londra ha 60 battute in più dove Pinkerton e
● Yakusidè beve e si ubriaca con del whyisky, dopodiche si ha la scena del brindisi comune a tutte
le edizioni, e solo nella versione milanese, si hanno 48 battute che includono una performance
vocale di Yakusidé, che tuttavia non è in grado di sostenere la melodia, la quale invece è affidata
all’orchestra.
Julian Budden – Puccini – Cap. 8: Madame Butterfly (3/3)
Musica, primo atto
Puccini divide il primo atto in due aree: la prima “cinetica” ccome un’abbondanza di avenimenti e un
dispiegamento dipersonaggi, la seconda “statica” limitata ai due protagonisti. Quest’ultima è divisa in
quattro sezioni:
Sezione 1, schematizzabile A-A-B-A, il periodo principale <Viene la sera>&g