Cappella Palatina a Palermo
La cappella palatina, situata all'interno del Palazzo Reale di Palermo, è una chiesa che mantiene le proprie caratteristiche principalmente al suo interno. L'ingresso è laterale e c'era anche un accesso da un portico. All'interno si trova un mosaico dell'800. La struttura è di impianto longitudinale con tre navate e un'area presbiteriale sopraelevata. Sul lato opposto, vi è il trono del re Ruggero II, dedicato ai santi Pietro e Paolo. I sostegni sono diversi e realizzati con materiali di spoglio, e vi è un sistema di triplice abside. Esternamente, non si percepisce la struttura dei volumi, in quanto inglobati nell'edificio. Il transetto è contenuto entro il perimetro murario e la cupola è sovrastante.
Tema del sincretismo
La cappella palatina esemplifica un tema di sincretismo linguistico, con elementi di scultura classica nell'impianto e nelle colonne, e un apparato musivo che ricopre la navata centrale e la cupola, realizzato da maestranze bizantine in due tempi diversi. I mosaici della navata centrale raffigurano episodi della Genesi. In un secondo tempo, all'età di Guglielmo I, furono realizzati i mosaici nelle navate laterali raffiguranti San Pietro e Paolo. Le lastre marmoree presentano motivi naturalistici stilizzati.
Soffitto ligneo e decorazione
Il soffitto ligneo a muqarnas, realizzato da maestranze classiche, somiglia a stalattiti, tutto in legno intagliato. Esso si trova nell'area di dominazione musulmana ed è dipinto con scene di natura profana, come banchetti. Si suppone che rimandasse al doppio ruolo della chiesa, anche come sala del trono, evidenziando la doppia anima religiosa e profana dell'edificio.
Cattedrale di Monreale
La cattedrale, dedicata a Santa Maria la Nova, è legata a un monastero di benedettini. Oltre alla chiesa, si conserva il chiostro con impianto quadrangolare. La struttura presenta un sistema longitudinale a tre navate, con un transetto bipartito, dove le campate anteriori eguagliano l'ampiezza del transetto. La facciata è arricchita da un portico del '700 e da due torri laterali, secondo il tema normanno dell'impianto tra due torri.
Esterno e decorazione
L'esterno è molto stratificato, con un portico neoclassico e materiali vari. Il corpo centrale presenta decorazioni ad archi intrecciati tra i due torrioni, con variazioni e modifiche. Le triplici absidi esterne sono decorate con archi intrecciati, sviluppati su tre livelli, con archi acuti che formano all'interno motivi circolari figurativi variamente decorati.
Chiostro di Monreale
Il chiostro è ben conservato, caratterizzato da colonne binate con capitelli diversi, sostenendo archi a doppia ghiera. Le decorazioni sono in tarsio, zig zag e altre, riflettendo la fondazione reale e l'entità delle risorse impiegate.
Cattedrale di Palermo
La cattedrale di Palermo ha subito notevoli trasformazioni. Avviata durante il regno di Guglielmo II, dopo Monreale, numerosi documenti riguardanti la costruzione sono stati persi in un incendio. La sua fondazione è incerta, presunta nel 1170, ma altre fonti suggeriscono il 1184. La chiesa subì una consacrazione già nel 1135. L'architettura è analizzabile attraverso rappresentazioni iconografiche, dato che la facciata attuale è differente.
Architettura originale
L'impianto è longitudinale con doppio transetto e colonne di spoglio provenienti da edifici classici. La zona absidale originale presenta una triplice abside con arconi ciechi e decorazioni intarsiate. Le torri trecentesche e il campanile, che ha subito varie modifiche, completano la struttura.
Decorazione e struttura interna
La decorazione complessa, con archetti polilobati e merlatura tondeggiante, è ripresa nelle absidi laterali. Gli interni presentano colonne tetrastili e una copertura lignea, oggi volta a botte, nella zona absidale. La Cona marmorea di Antonello Gagini, caratterizzata da nicchie con statue, è oggi parte delle facciate dei pilastri e dell'esterno.
Chiostro e campanile
Il chiostro ha colonne binate e capitelli diversificati, con archi a doppia ghiera. Il campanile, riparato dopo vari terremoti, è stato rifatto nel linguaggio della fabbrica originaria. Il portico quattrocentesco e la cupola settecentesca di Fuga completano l'architettura attuale.
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