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Assenza di un progetto unitario
Scarso coinvolgimento popolare
Predominio delle potenze restauratrici (Austria)
� III. MAZZINI E LA GIOVINE ITALIA (continua)
� 2. Tentativi rivoluzionari e insuccessi
1833–1834: Mazzini organizza un tentativo insurrezionale in Piemonte con l’appoggio di
giovani ufficiali: la congiura fallisce, molti vengono arrestati o giustiziati.
1834: Spedizione della Savoia, organizzata con Garibaldi e altri esuli, fallisce ancora per
mancanza di appoggio locale.
1837: Altri tentativi in Calabria e in Romagna, anch’essi fallimentari.
La strategia mazziniana mostra limiti evidenti: isolamento internazionale, repressione
austriaca e papale, scarsa partecipazione contadina.
� 3. Impatto ideologico
Nonostante i fallimenti militari, Mazzini ha un ruolo cruciale nella diffusione del nazionalismo
italiano. La sua figura influenza fortemente:
I movimenti patriottici successivi
La formazione di un’identità nazionale
L’idea di un’Italia unita basata su principi popolari e morali
⚔ IV. LE RIVOLUZIONI DEL 1848–49 E LA
PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA
� 1. Contesto europeo
Le rivoluzioni del 1848 investono tutta Europa (Germania, Austria, Francia)
Domanda di costituzioni, diritti civili e nazionali
In Italia: insurrezioni in tutte le principali città (Milano, Venezia, Palermo, Roma)
� 2. Gli eventi principali
Regno di Sardegna:
Carlo Alberto concede lo Statuto Albertino (marzo 1848), unica costituzione sopravvissuta
fino al 1948
Milano:
Le Cinque Giornate di Milano (18–22 marzo 1848): sollevazione popolare scaccia
temporaneamente gli austriaci
Nasce la speranza dell’unificazione sotto la guida piemontese
Venezia:
Proclamata la Repubblica di San Marco con Daniele Manin alla guida
Roma:
Cacciata del papa Pio IX (novembre 1848)
Proclamazione della Repubblica Romana (febbraio 1849), guidata da Mazzini, Saffi e
Armellini
Viene sconfitta dalle truppe francesi inviate da Luigi Napoleone
� 3. Prima guerra d’indipendenza (1848–49)
Marzo 1848: Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria
Scontri principali: Custoza (1848) e Novara (1849) → entrambe vittorie austriache
Dopo la sconfitta, Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II
� 4. Risultati
Fallimento militare e repressione delle rivoluzioni
Tuttavia, il 1848 dimostra che la questione nazionale è ormai diffusa
Lo Statuto Albertino resta in vigore: base giuridica del futuro Regno d’Italia
⚙ V. LA POLITICA DI CAVOUR E LA
SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA
(1852–1861)
� 1. Camillo Benso di Cavour
Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna (dal 1852)
Politico liberale moderato, favorevole alla monarchia costituzionale
Modernizza l’economia: ferrovie, banche, libero scambio
Obiettivo: unificazione sotto guida piemontese, tramite diplomazia e alleanze
� 2. Guerra di Crimea (1855–56)
Cavour partecipa con un piccolo contingente al fianco di Francia e Gran Bretagna contro la
Russia
Obiettivo: ottenere visibilità e credito internazionale per il Piemonte
� 3. Alleanza con Napoleone III
Accordi di Plombières (1858): Francia sosterrà il Piemonte contro l’Austria
In cambio, Nizza e Savoia saranno cedute alla Francia
� 4. Seconda guerra d’indipendenza (1859)
Inizio: aprile 1859, scontro tra Austria e Piemonte-Francia
Vittorie italo-francesi: Magenta (4 giugno) e Solferino (24 giugno)
Improvvisa pace di Villafranca tra Francia e Austria:
Lombardia al Piemonte
o Veneto resta all’Austria
o
� 5. Unificazione del Centro Italia (1860)
Toscana, Emilia, Romagna votano l’annessione al Piemonte tramite plebisciti
Nasce il Regno d’Italia settentrionale
� 6. Spedizione dei Mille (maggio 1860)
Giuseppe Garibaldi sbarca a Marsala con mille volontari
Conquista Sicilia e Napoli, sconfiggendo le truppe borboniche
Cavour interviene con l’esercito piemontese da nord
� 7. Proclamazione del Regno d’Italia
17 marzo 1861: Vittorio Emanuele II è proclamato Re d’Italia
Capitale provvisoria: Torino
Restano escluse: Veneto, Roma, Trentino
� VI. IL COMPLETAMENTO DELL’UNITÀ
(1861–1871)
� 1. La questione romana
Roma è protetta dalla Francia (Pio IX)
1862: fallito tentativo di Garibaldi a Aspromonte
1864: Convenzione di settembre tra Italia e Francia
L’Italia si impegna a non invadere Roma
o La capitale si trasferisce da Torino a Firenze
o
� 2. Terza guerra d’indipendenza (1866)
Alleanza Italia-Prussia contro l’Austria
Sconfitta italiana a Custoza e Lissa, ma vittoria prussiana decisiva
Trattato di Vienna (1866): l’Italia ottiene il Veneto
� 3. Roma capitale (1870–71)
1870: la guerra franco-prussiana costringe la Francia a ritirare le truppe da Roma
20 settembre 1870: breccia di Porta Pia → ingresso dell’esercito italiano
1871: Roma diventa capitale d’Italia
� CONCLUSIONI E VALUTAZIONI
� 1. Aspetti positivi del Risorgimento
Creazione dello Stato unitario italiano
Superamento del dominio straniero
Istituzione di una monarchia costituzionale