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Saprà incentivare lo sviluppo economico della monarchia tramite infrastrutture, banche, trattati

commerciali e limitando i privilegi ecclesiastici.

Obiettivi: - rendere il Piemonte un esempio di liberalismo in europea

- monarchia parlamentare, cosicché ci sia un campo di azione politica indipendente dal re.

Fondamentale è la politica estera, soprattutto di avvicinamento verso Francia e Inghilterra, per

questo lo Stato Sabaudo entra nell’alleanza contro la Russia in occasione della Guerra di Crimea

(1855).

1856 = fine del conflitto. Congresso di Parigi

Cavour presenta la “questione italiana” in Europa.

1858 = si arriva agli accordi segreti di Plombières secondo i quali alla cessione di Nizza e Savoia,

dovrà corrispondere l’appoggio francese in caso di guerra contro gli Asburgo. Cavour riesce a

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trovare la risorsa militare mancante, poiché Napoleone III avrebbe protetto gli Stati Italiani .

Cavour e Vittorio Emanuele II sono punti di riferimento per i liberali e per i democratici moderati.

4 Restano fuori dai giochi: democratici intransigenti, aristocrazia retrograda, blocco clericale conservatore.

5 Si progettò la seguente suddivisione: Stato sabaudo (più Lombardia ed Emilia Romagna), Regno d’Italia centrale,

Regno meridionale (libero dai Borboni). 8

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Il Piemonte, d’altronde, è l’unico Stato capace di poter competere contro l’Austria. Garibaldi ,

abbandona l’ipotesi

infatti, convinto che sia il solo in grado di scacciare il dominio straniero,

repubblicana e si allontana da Mazzini. La fucilazione di Carlo Pisacane del ’57 segna l’ultimo

tentativo del fronte repubblicano mazziniano di scatenare una rivoluzione che sia guidata dal

popolo, anziché dai sovrani.

1859 = ultimatum dell’Austria che chiede il disarmo lungo i confini.

23 aprile

26 aprile 1859 = Vittorio Emanuele II dichiara guerra all’Austria. Scoppia la Seconda guerra

d’Indipendenza.

L’esercito francese sconfigge quello austriaco a Magenta, Solferino e san Martino.

Il re di Prussia minaccia l’intervento a sostegno dell’Austria, Napoleone III ritira le truppe:

tradimento che fa infuriare i patrioti

11 luglio = Armistizio di Villafranca Annessione della Lombardia al Piemonte.

Cavour, intanto, torna a trattare con i francesi cessione di Nizza e Savoia in cambio di

Toscana, Modena, Parma e legazioni pontificie (ripartizioni post-restaurazione).

1860 = indetti plebisciti in Emilia, Romagna e Toscana le popolazioni votano a favore

dell’annessione al Piemonte.

di Cavour cui si affianca la rinascita dei moti mazziniani i quali chiedono che l’Italia intera

Successi

sia liberata. Garibaldi cerca l’appoggio regio per una spedizione in Sicilia.

partono da Quarto e l’11 sbarcano a Marsala. Sconfiggono

5 maggio 1860 = Garibaldi e i mille

l’esercito borbonico, liberano Palermo e, in breve tempo, tutta l’isola. Giungono poi, in Calabria.

7 settembre 1860 = Garibaldi entra a Napoli, Ferdinando II si rifugia a Gaeta.

Preoccupazioni del governo piemontese per il sopravvento democratico, soprattutto per le frange

più estremiste, contrarie all’annessione. Cavour deve intervenire per fermare la guerra di popolo:

prepara una spedizione in Umbria e Marche al fine di anticipare i garibaldini nella loro marcia verso

Roma, con la garanzia della non ingerenza francese in Lazio.

L’esercito piemontese sconfigge quello pontificio a Castelfidardo e si sposta verso il napoletano,

dove sono schierati i militari borbonici.

6 Si iscrive alla società nazionale italiana, simbolo di incontro tra correnti. Garibaldi è l’uomo dell’azione, sacrifica i suoi

principi pur di raggiungere la vittoria. Mazzini, al contrario, è l’integerrimo intellettuale. 9

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Garibaldi continua a combattere e sconfigge i Borboni sul Volturno per l’annessione

21 ottobre = plebisciti si tengono nel Meridione e in Sicilia. La maggioranza vota

in Piemonte.

26 ottobre 1860 = incontro a Teano: Garibaldi cede a Vittorio Emanuele II le terre liberate e

Vittorio Emanuele II, Re d’Italia.

riconosce

In tutta Italia (ad eccezioni di Lazio e Veneto) si tengono le elezioni per il parlamento del Regno

– –

Si riunisce a Torino la capitale il

17 marzo 1861

Al governo c’è la DESTRA STORICA, gli eredi di Cavour, la maggioranza moderata. Bocciano la

rivoluzione sociale e delle gerarchie. Valorizzano i principi borghesi (libera iniziativa, diritti

dell’individuo, tutela ordine). Chi rappresentano? Proprietari terrieri nobili e non, borghesia

commerciale e imprenditori. All’opposto, la borghesia professionale (avvocati, medici, intellettuali)

si ritrovano nelle idee della SINISTRA democratica.

8 l’unificazione territoriale e amministrativa, ma lascerà irrisolti i

La destra storica poterà a termine

problemi delle classi subalterne, in particolar modo i contadini del Sud, in cui si diffonde il

fenomeno del brigantaggio (invasioni di terreni, saccheggi) che i militari cercheranno di contrastare,

riuscendoci con una dura repressione indiscriminata (stato d’assedio) tra i civili.

Primato Parlamento eletto a suffragio ristretto (2%)

Basi dello Stato unitario Monarchia: unità nazionale

Statuto Albertino.

Amministrazioni locali elettive, Liberalismo economico (liberismo): sviluppo commerci.

sottoposte al governo centrale (prefetti).

Territori non ancora annessi: Roma e Veneto. Si verificano iniziative democratiche per liberarli.

Simbolo dell’identità e della storia italiana deve divenire la capitale.

7 La difficoltà di Garibaldi nasce dallo scarso consenso, la borghesia agraria del Sud è vicina al monarca sabauda,

poiché ai democratici manca un concreto programma in merito, nemmeno i contadini dalla loro parte.

8 Nonostante in Italia vi siano popoli e istituzioni diversi tra loro, si cerca di attuare la piemontizzazione, ossia

l’estensione della normativa sabauda su tutto il territorio (eccetto la Toscana). 10

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A.A. 2013-2014
6 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rovami di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del risorgimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Corvaglia Ennio.