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CESARE E POMPEO. OTTAVIANO E IL PASSAGGIO AL

PRINCIPATO

Il Periodo Post-Sillano

Prima della sua morte, Silla individuò due figure politiche

destinate a dominare l'epoca successiva: Gneo Pompeo, il suo

seguace, e Caio Giulio Cesare, un aristocratico con tendenze

populares. Alla morte di Silla, la legislazione sillana venne

abrogata, ad eccezione della distinzione tra imperium domi e

imperium militiae.

Nota: Il termine “popularis” fu utilizzato per la prima volta da

Cicerone per indicare un “amico del popolo”, non un

“democratico”. In realtà, designava chi mobilitava la folla per

sostenere i propri interessi, un comportamento spesso di natura

demagogica. In età ciceroniana, i populares erano membri della

nobilitas che combattevano tra loro per affermare il proprio potere.

Il Consolato di Marco Emilio Lepido

Nel 78 a.C., anno dell’abdicazione di Silla, i consoli Lutazio

Catulo e Marco Emilio Lepido, avversario di Silla, furono

nominati. Nonostante l’opposizione di Catulo, Lepido cercò di

annullare tutte le disposizioni sillane. Abbandonato dai suoi

sostenitori, cercò alleanze tra coloro che avevano sofferto sotto

Silla.

Lepido propose il ripristino delle distribuzioni di grano, il ritorno

dei proscritti e il ripristino dei poteri dei tribuni. Tuttavia, la sua

riforma era considerata eversiva dalla classe nobiliare e da quella

equestre, che si unì per difendere il proprio potere. Lepido fu

dichiarato hostis rei publicae (nemico della repubblica) con un

senatus consultum ultimum, sconfitto militarmente e costretto a

rifugiarsi in Sardegna.

Pompeo

La carriera di Pompeo decollò grazie al suo contributo nella

repressione dei seguaci di Mario e Lepido. Nel 77 a.C., come

privatus cum imperio, ottenne il comando delle truppe contro

Lepido. Nel 73 a.C., con l’aiuto di Crasso, sconfisse Spartaco e i

suoi seguaci nella rivolta dei gladiatori a Capua.

Nel 70 a.C., Pompeo e Crasso, nonostante le rivalità, strinsero un

accordo politico e furono eletti consoli. Pompeo, con l'appoggio di

Crasso, riformò la costituzione sillana, con la lex Pompeia Licinia

che aboliva le restrizioni sui poteri dei tribuni. Nel 67 a.C., con il

supporto del tribuno Gabinio, ottenne un imperium infinitum per

combattere i pirati e successivamente, con la lex Manilia, ricevette

il comando della guerra contro Mitridate in Asia.

Il Primo Triumvirato

Nel 61 a.C., al ritorno dalla vittoria in Asia, Pompeo trovò ostacoli

nel Senato, che respinse la sua proposta di distribuire terre ai

veterani. Isolato politicamente, Pompeo si alleò con Crasso, con

l’intermediazione di Cesare. Questo accordo, noto come il primo

triumvirato, non era una magistratura ufficiale, ma un’alleanza

politica tra i tre leader.

Caio Giulio Cesare

Cesare divenne console nel 59 a.C. grazie all’appoggio di Pompeo

e Crasso. Durante il suo consolato, approvò importanti leggi:

 La lex agraria, per l’assegnazione di terre ai cittadini poveri.

 La lex Iulia de publicanis, che alleggeriva il debito degli

appaltatori.

 La lex Iulia de pecuniis repetundis, che inaspriva le sanzioni

contro gli abusi dei magistrati provinciali.

 La lex Iulia de actis Gnei Pompeis confirmandis, che

confermava le riforme di Pompeo in Oriente.

Gli Accordi di Lucca

Nel 56 a.C., per consolidare l’alleanza, Cesare, Pompeo e Crasso

si incontrarono a Lucca. Fu deciso di prorogare il triumvirato per

altri cinque anni e di assegnare ai tre triumviri comandi

straordinari:

 Pompeo rimase a Roma per gestire le province spagnole.

 Crasso ricevette il governo della Siria.

 Cesare continuò la sua campagna in Gallia.

La Guerra tra Pompeo e Cesare

Dopo la morte di Crasso, Pompeo divenne il leader degli ottimati

e Cesare del partito democratico. Entrambi trascurarono gli

accordi e, nel 53 a.C., Pompeo fu nominato console senza collega,

una violazione del principio della dualità consolare. Pompeo,

temendo l’influenza di Cesare, approvò la lex Pompeia de

provinciis, impedendo a Cesare di ottenere un nuovo consolato

prima del 48 a.C.

Nel 50 a.C., Cesare fu richiamato dalla Gallia e ordinato di

abbandonare il comando, ma rifiutò e marciò verso Roma nel 49

a.C., attraversando il Rubicone, dando inizio alla guerra civile.

Cesare sconfisse Pompeo a Farsalo nel 48 a.C., consolidando il

suo potere.

Il Progetto Costituzionale di Cesare

Cesare perseguì un programma di centralizzazione del potere e di

riduzione del dominio della nobiltà:

 Aumentò il numero dei senatori a novecento e trasformò il

Senato in un organo consultivo.

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Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede29- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Lovato Andrea.