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REQUISITI PER UNA CORRETTA SPERIMENTAZIONE CLINICA

  • Corretta informazione
  • Consenso realmente informato
  • Chiarezza e correttezza metodologica
  • Beneficio/vantaggio per il paziente
  • Recepimento delle disposizioni in materia

Chiarezza metodologica:

  • PROTOCOLLO
  • Rationale e obiettivi
  • Numero di pazienti e randomizzazione (cecità o non, multicentrica o non etc.)
  • Criteri di inclusione ed esclusione
  • Non utilizzo di placebo; confronto verso altro farmaco
  • Schema di trattamento: disegno dello studio (modalità e durata di trattamento; eventuali altri farmaci)
  • Parametri di valutazione
  • Rischi per il paziente (strumentali e oggettivi)
  • Benefici per il paziente
  • Eventuali effetti collaterali ed indesiderati
  • Garanzie per il paziente e idonea copertura assicurativa
  • Tutela e

riservatezza dei dati

SVILUPPO DI UN FARMACO

  • Identificazione e caratterizzazione del principio attivo
  • Fase preclinica (Farmaco-tossicologia animale)
  • A.S.C: autorizzazione alla sperimentazione clinica
  • Ricerca clinica: fase I, fase II, fase III
  • A.I.C: autorizzazione alla immissione in commercio
  • Impiego allargato: fase IV (indagini di farmacosorveglianza /farmacoepidemiologia)

EFFICACIA, TOLLERABILITÀ, SICUREZZA, VALORE-QUALITÀ

  • Efficacia: capacità di raggiungere l'obiettivo terapeutico proposto
  • Tollerabilità/sicurezza: capacità di esercitare effetti terapeutici senza indurre effetti non desiderati (rapporto beneficio/rischio)
  • Valore/qualità: capacità di aumentare l'aspettativa di vita, di migliorare la qualità di vita, di modificare il decorso di malattia
di ridurre il consumo di risorse sanitarie Fasi dello sviluppo clinico
  • Fase 1: volontario sano; farmacologia clinica e tollerabilità
  • Fase 2: paziente; verifica preliminare dell'efficacia terapeutica; studi-pilota
  • Fase 3: paziente (fase allargata); valutazione confirmatoria e comparativa dell'efficacia e tollerabilità; confronti
  • Fase 4: fase post-registrazione
PAZIENTE O VOLONTARIO?
  • REGOLA GENERALE
  • Volontario sano Paziente
  • Studi di Fase 1 Studi di Fase 2,3,4
FASE I
  • Per la Comunità Europea (CPMP) sono "le prime ricerche con nuovi principi attivi sull'uomo, sovente volontario sano. Lo scopo è quello di stabilire una precoce valutazione della loro sicurezza".
STUDI DI FASE I
  • Popolazione di soggetti valutati:
  • Soggetti sani, adulti, di sesso maschile, in piccolo numero (da 20 a...
  1. Occasionalmente, donne sane in età postmenopausale o non fertili
  2. STUDI DI FASE I
    • Eccezioni all'uso di volontari sani
    • Tossicità del nuovo farmaco [ad es., chemioterapici antiblastici, terapia anti-HIV, antiaritmici etc.]
    • Farmacocinetica differente nei pazienti [ad es., antiepilettici]
  3. FASE I: Obiettivi
    • Valutare la tollerabilità del composto
    • Determinare le dosi, singole o ripetute, accettabili (che non determinano eventi avversi)
    • Massima dose tollerata, minima dose efficace
    • Rapporto dose-effetto, durata dell'effetto
  4. FASE I: METODOLOGIA
    • Reclutamento: inserzioni su giornali, colloqui occasionali, diffusione orale del messaggio, volontario "interno" al gruppo di ricerca
    • Accurata visita medica ed esami di laboratorio per definire il soggetto "sano". Non più di 2 studi

l'anno.• • Informazione: chiara, completa e• corretta. Consenso informato.

FASE I: METODOLOGIA• • Compenso: “rimborso” (orari forzati, spese• di trasporto etc) stabilito di volta in volta, per• iscritto. Copertura assicurativa.• • Sicurezza: norme per rendere il più possibile• sicure queste ricerche (DM del 19 marzo 1998):• struttura del reparto, preparazione del• personale, operatività in caso di emergenza etc.

STUDI DI FASE II• • Prime ricerche controllate su piccolonumero• di pazienti (da 100 a 300) strettamente• monitorati e accuratamente selezionati, con• patologia in cui il farmaco è elettivamente• indicato.• • Possono essere studi terapeutici orientativi,• aperti (fase IIA: studi pilota) o studi• controllati in doppia cecità (fase IIB: placebo• e/o prodotto attivo di confronto)

PLACEBO• SOSTANZA FARMACOLOGICAMENTE

INERTE OPROCEDURA ASSOLUTAMENTE ININFLUENTESULLA MALATTIA IN QUESTIONE.

  • ESEMPIO: SOMMINISTRAZIONE DI PILLOLE DIUGUALE COLORE O CONFEZIONE MA SENZA UNPRINCIPIO ATTIVO.
  • SI UTILIZZA UN PLACEBO QUANDO SI DUBITADELL'EFFETTO BENEFICO DI UNFARMACO(EVIDENZE SCIENTIFICHE HANNODIMOSTRATO CHE IL SOLO FATTO DISOMMINISTRARE "QUALCOSA" POTREBBEINDURREMIGLIORAMENTI PSICOLOGICI PERESEMPIO SUL DOLOREPLACEBO
  • Effetto placebo
  • Trattamento placebo
  • (secondo Shapiro)
  • Si può presumere che una certa quota di effetto aspecifico (effetto placebo) è presente in ogni risposta a un trattamento farmacologico o medico.
  • Fattori psicosuggestivi hanno ruolo importante in diverse situazioni (dolore, insonnia, ansia, cefalea, ipertensione arteriosa lieve): in queste patologie, circa 30-40% di risposte al placebo secondo alcuni autori.

STUDI DI FASE II: OBIETTIVI

  • Dimostrare efficacia e

tollerabilità• • Identificare il “range” di dosi attive(“dosefinding”)• • Identificare la posologia ottimale(dose, via di• somministrazione, formulazione)• • Identificare eventuali problemi• • Confermare la farmacocinetica nelpaziente

STUDI DI FASE III -1• • Trials clinici di ampie dimensioni, multicentrici• • Randomizzati, doppio-cieco, confronto conaltro farmaco attivo• • Coinvolgono 1000-2000 pazienti• • Durano 2-4 anni• • Solitamente necessari per ottenere A.I.C. da• parte delle Autorità Regolatorie.

STUDI DI FASE III - 2• • Hanno finalità terapeutiche• • Prevedono criteri di inclusioneprogressivamente• meno restrittivi e coinvolgono anche popolazioni• speciali (anziani, bambini, insufficienza epatica,• renale etc)• • Si propongono di confermare tollerabilità ed• attività

terapeutica su popolazioni più ampie e meno selezionate, valutando eventuali interazioni e farmacocinetica di popolazione FASE III: Obiettivi - Confermare efficacia e tollerabilità del farmaco in numero elevato di pazienti (ricerche allargate in molti centri) - Stabilire il profilo terapeutico: posologia, indicazioni, controindicazioni, interazioni con altri farmaci, effetti secondari, precauzioni STUDI DI FASE IV - Sono studi post-registrativi, sia: - Studi terapeutici, con pazienti selezionati e trattati come nella fase III (da poche centinaia a migliaia - "mega-trial") - Studi osservazionali (farmacovigilanza), su pazienti seguiti nella situazione "naturale" - Effettuati per un approfondimento delle interazioni, farmacovigilanza, determinazione del valore terapeutico STUDI DI FASE IV: Obiettivi - Conferma terapeutica su popolazioni più ampie e meno selezionate, valutando eventuali interazioni e farmacocinetica di popolazionedella attività e tollerabilità in confronto ad altri prodotti nelle indicazioni autorizzate (fase IV) o in nuove indicazioni o con nuove posologie (studi fase II o III) • Stima del rapporto benefici/rischi • Identificazione di eventi avversi importanti ma rari (elevato numero di soggetti per poterli valutare) BIAS È un errore sistematico che, introdotto consciamente o inconsciamente in una ricerca, modifica una o più condizioni dell'esperimento, così da alterare il risultato, "pilotandolo" in una direzione diversa da quella che avrebbe preso in assenza dell'errore. BIAS PIÙ FREQUENTI • Selection bias (errore di selezione): distorsione nella selezione dei pazienti ammessi al trial. • Allocation bias (errore di assegnazione): assegnazione non casuale dei trattamenti, per il convincimento

dello• sperimentatore che un trattamento è più indicato dell’altro in un• certo tipo di paziente.(errore di riconoscimento): conoscenza• • Detection bias• del tipo di trattamento può indurre inconsciamente a “arrotondare” o• “scartare” alcuni dati• • Contamination bias (e. di contaminazione): messa in• atto di particolari procedure nel gruppo che riceve il trattamento• meno attivo, a giudizio dello sperimentatore.

Correttezza della sperimentazione• SPERIMENTAZIONE CLINICA• PER ESSERE VALIDA,• DEVE ESSERE CORRETTA!!!!• CORRETTEZZA• • Formale• • Etica• • Metodologica

CRITERI DI SELEZIONE DELLACASISTICA• FATTORI DA CONSIDERARE• 1. Caratteristiche dei pazienti• 2. Caratteristiche della patologia• 3. Fattori ambientali

ASPETTI DI METODOLOGIA• • Disegno dello studio• • Randomizzazione

Cecità

  • Dimensioni del campione
  • Eventuali regole di interruzione

METODI DI RANDOMIZZAZIONE (per evitare bias)

  • Randomizzazione: assegnazione casuale dei trattamenti in studio ai pazienti
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
77 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di MEDICINA INTERNA e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Cesaro Giuseppe.