Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 54
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 1 Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Schemi Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pag. 51
1 su 54
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SATATO EMOTIVO, ESPERIENZA EMOTIVA, TRATTO EMOTIVO

Stato emotivo: attivazione di un processo emotivo

• Esperienza emotiva: consapevolezza di essere in uno stato

• emotivo (cioè dei corrispondenti cambiamenti fisiologici, tendenze

all’azione e processi cognitivi)

Tratto emotivo: tendenza a sperimanetare certe emozioni con

• particolare intensità o frequenza (es: essere pauroso, irascibile,

ansioso)

DIMENSIONI DELLO SVILUPPO

Gamma delle emozioni sperimentate

• Comprensione delle emozioni altrui e empatia

• Regolazione delle emozioni: un bambino spesso non riesce ad

• autoregolarsi e quindi tende a massimizzare le emozioni, a

regolare le sue emozini è un viaggio molto lungo e dobbiamo

essere noi a farlo-eteroregolazione (cullarlo, regolazione della

voce, farlo sentire sicuro)

La gamma delle emozioni di cui disponiamo dipende molto anche dal

temperamento, il quale è individuale (alcuni si scaldano facilmente, altri

sono molto pacati ecc) ma su cui interviene comunque anche

l’ambiente, i primi mesi di vita e il caregivers nell’influenzare questo

temperamento- egli ha lo scopo di aiutarci a renderlo il più possibile

regolare.

TEMPERAMENTO

Temperamento: insieme generale dei tratti (disposizioni

• fondamentali) che portano a comportarsi in un certo modo, a

provare determinate emozioni, a prestare attenzione,...

insieme di disposizioni comportamentali presenti sin dalla nascita

• le cui caratteristiche definiscono le differenze individuali nella

risposta all'ambiente. Il temperamento riflette dunque una

variabilità biologica" (Lingiardi, 1996:118).

Il temperamento - per essere definito tale - dovrebbe mostrare

continuità nello sviluppo ed emergere molto presto.

È il nostro modo personale di stare al mondo e leggerlo.

New York Longitudinal Study

Primo grande studio espressamente dedicato al temperamento (pattern

di reazioni primarie) iniziato nel 1956 da Alexander Thomas e Stella

Chess).

Esaminati 141 soggetti dalla nascita ai 10 anni, mediante interviste ai

genitori; riesaminati da adulti. Individuate 9 dimensioni, raggruppate in

quattro tipi di temperamento.

Appartengono al temperamento le caratteristiche individuali che:

rientrano nel dominio emotivo, attentivo o sensoriale (ovvero

• sensibilità a vari tipi di stimoli)

hanno manifestazioni misurabili (intensità, latenza, durata, soglia,

• tempo di recupero)

compaiono precocemente (infanzia - età prescolare)

• hanno corrispondenze nel mondo animale

• hanno un legame stretto con meccanismi biologici

• persistono con manifestazioni coerenti, anche se non identiche,

• nel corso di vita

I tratti temperamentali

--> sensibilità agli stimoli: a parità di stimolo, una persona può avere reazioni diverse

-->intensità dell'esperienza: ci sono bambini che possiedono un'alta intensità di risposta di

conseguenza si comportano per esempio ridendo molto; possono anche essere però emozioni

negative quindi il bambino si va a disperare molto.

--> livello di attività: ci sono bambini che preferiscono attività ad alta attivazione energetica, perché

sentono il bisogno di muoversi molto, mentre altri prediligono attività a basso dispendio

energetico, restando tranquilli.

--> adattamento ai cambiamenti ambientali (adattabilità): ci sono individui che non hanno problemi

ad adattarsi, e si abituano tranquillamente reagendo in maniera positiva. Ci sono invece altri

bambini che con i cambiamenti hanno una grande difficoltà ad adattarsi agendo quindi in maniera

negativa.

--> reazione alle novità: reagiamo in maniera positiva o negativa alle novità che vengono proposte

-->persistenza: c'è qualcuno che riesce ad essere persistente di fronte ad un compito, e anche di

fronte alle distrazioni, riesce ad essere perseverante; altri invece si distraggono facilmente e alla

comparsa di distrazioni abbandonano il lavoro frustrati

-->ritmicità: ci sono bambini con ritmi prevedibili ( mangiano alla stessa ora, hanno sonno sempre

alla stessa ora etc..) , altri bambini ogni giorno tendono a presentare ritmi diversi non capendo

come agire

-->tendenza agli stati d'animo: l'entrata in contatto con determinati stimoli può andare ad

influenzare lo stato d'animo della persona provocando un'alterazione degli stati d'animo.

--> disabilità: non fanno parte della popolazione tipica, e hanno delle problematiche nello

svolgimento delle attività

Ogni dominio del temperamento non lavora da solo, infatti sussistono diversi incastri tra le varie

nature del temperamento.

si possono incastrare le varie dimensioni ed incastrare il soggetto in 3 grandi categorie:

1. Facile: è più semplice interagire con lui, in quanto molto ritmici. Tendono facilmente ad adattarsi

e

la loro risposta emotiva è bassa/media; posseggono tendenzialmente un umore positivo.

2. Difficile: umore nero con, con intensità di reazione alta ( tutte le emozioni sono accentuate)

3. Lento a scaldarsi: a queste persone serve un po; di tempo in più rispetto ad altri, con ritrosia

sempre presente. Guarda in modo inusuale le novità e deve studiarle prima di adattarsi.

COMPETENZA EMOTIVA

All’interno della competenza emotiva ci sono 3 grandi domnini:

Espressione, tradurre in un segnale l’esperienza emotiva che

• stiamo provado per farlo capire agli altri. Le emozioni che non

sono primarie si manifestano con lo sviluppo, ma anche il

manifestare le emozioni di base può cambiare nel tempo (teoria

della differenzazione, Soufre, 1995):

Sistema piacere/gioia, es: il sorriso, nelle prime settimane è un

• sorriso semplice a partire dai due mesi diventa un sorriso sociale.

Sistema circospezione/paura

• Sistema frustazione/rabbia

• Comprensione, Componente essenziale della competenza sociale:

• comprendere gli altri (viaggio lungo, precursori, primi livelli ToM-

• lab)

regolare il proprio comportamento verso di loro

• • Entro il primo anno i bambini comprendono le emozioni

fondamentali e ne sono influenzati

• La gamma di emozioni con cui i genitori si rivolgono ai figli

aumenta con la crescita. Anche il linguaggio emotivo

TEC: Test Of Emotion Comprehension, inventato per misurare la

comprensione delle emozioni. È uno strumento che valuta 9 diverse

componenti di CE in bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni:

I riconoscimento di emozioni attraverso l'espressione facciale;

• Il comprensione delle cause esterne delle emozioni;

• III comprensione delle emozioni basate su desideri;

• IV→ comprensione delle emozioni basate su credenze;

• V comprensione dell'influenza di un ricordo su uno stato emotivo

• attuale:

• VI comprensione della possibilità di controllare un'emozione

• provata;

VII comprensione della possibilità di nascondere uno stato

• emotivo;

VIII comprensione di emozioni miste;

• IX comprensione di emozioni morali.

• Regolazione, Insieme dei processi che permettono all'individuo di

• svolgere attività finalizzate complesse (Karoly, 1993).

ADATTAMENTO, permette di modulare le proprie reazioni per non

essere in balia dei nostri impulsi.

1) EMOZIONI (Regolazione emotiva)

• 2) COGNIZIONE (Controllo dei processi cognitivi)

• 3) COMPORTAMENTO (Controllo del comportamento)

• Più siamo grandi più siamo capaci di autoregolarci, più

invecchiamo e più diminuisce la nostra capacita di

autoregolazione, a parità di età non tutti i bambini sono uguali

per quanto riguarda l’autoregolazione, ad esempio più cambiare

in base al temperamento.

La regolazione delle emozioni

Nel primo anno dipende soprattutto dai genitori

• eliminazione o distrazione dal disagio

• carezze e contatto, che riducono frequenza cardiaca, pressione e

• cortisolo, aumentano serotonina e ossitocina

Anche l'infante ha una rudimentale capacità di regolazione

• girarsi per evitare cose spiacevoli

• calmarsi succhiando

• dirigere volontariamente l'attenzione

• allontanarsi da stimoli negativi

• parlare delle proprie emozioni

• L'efficacia dei genitori nell'evitare picchi emotivi negativi ha

• effetti duraturi sulla personalità agendo

sullo sviluppo di reti neurali

• sulle risposte fisiologiche e ormonali allo stress

• sulla formazione di modelli operativi interni

Le 4 fasi

FASE 1 - NEUROMODULAZIONE (2-3MESI)

• Per proteggere bambino da un livello eccessivo di

• attivazione/stimolazione

FASE 2 - sensomotoria (3-9 mesi)

• Ancoraggio/disancoraggio attenzione

• Autoconsolazione più flessibile perché più movimenti diventano

• possibili (es. afferrare)

Coordinazione motoria, controllo dell'attenzione

• FASE 3: AUTOCONTROLLO (VERSO 2 ANNI) o da metodi passivi a

• metodi attivi di regolazione

Comportamento è chiaramente intenzionale (the terrible twos)

• Interiorizzazione divieti degli adulti (es. verbalizzazione del no)

• Desiderio autodeterminazione

• FASE 4 - AUTOREGOLAZIONE (DA ETÀ PRESCOLARE)

• Sempre più autonomi nella gestione del comportamento

• Più grandi della scuola materna: interazioni non fisiche ma

• complesse, mantenimento gioco di ruolo condiviso, rispetto regole,

etc...

Si nota grande variabilità

Modi di regolazione delle emozioni che intevengono in fasi diverse del

processo emotivo:

Evitare o cercare certi stimoli

• Evento stimolo: distogliere lo sguardo, prestare attenzione o meno

• a certi aspetti, distrarsi

Valutazione: modificare la valutazione, approfondire o meno e

• informazioni sull’evento

Vissuto emotivo

• Attivazione fisiologica, rilassarsi

• Impulsi all’azione: sopprimere, inibire, amplificare, modificare

• Comportamento manifesto: sopprimere, inibire, amplificare,

• modificare

Effetto: può diventare un nuovo stimolo e riavviare il processo

• emotivo.

Regolazione delle emozioni proprie e altrui

Componente del processo emotivo:

Scelta della situazione stimolo (antecedente)

• Esempi di regolazione delle proprie emozioni: evitare una persona

• antipatica

Esempi di regolazione delle emozioni di un’altra persona: aiutare

• un bambino a fare i compiti; portarlo al parco

Distribuzione

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
54 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale_z di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Bianco Federica.