Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 17
Psicologia dello sviluppo - Schemi Pag. 1 Psicologia dello sviluppo - Schemi Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo - Schemi Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo - Schemi Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo - Schemi Pag. 16
1 su 17
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

BORDER COGNITIVO

RM LIEVE RM MEDIO RM GRAVE RM GRAVISSIMOQI 84 – 71 70 – 55/50 55/50 – 40/35 40/35 – 25/20 <20

Epidemiologia 1 – 7% dei soggetti in età 87% 10% 3 – 4% 1 – 2%evolutiva

Età prescolare Possono manifestare o meno Sviluppano capacità sociale e Sviluppano capacità comunicativa Possono non acquisire ilritardi lievi nelle acquisizioni delle comunicativa linguaggio o acquisirne un livellocompetenze minimo

Sviluppo Motorio Deambulazione: 15-18 mesi Compromissione delPedalare: 4,5/5 anni funzionamento senso-motorio

Produzione verbale Frasi semplici: dai 4 anni Frasi semplici: 4,5 anni (in alcuni Parola + parola, raramente usano icasi anche a 6 anni) verbi.

Comprensione Ordini non situazionali: 4,5/5 anni Comprendono richieste formulate Parole semplici supportate da gestiverbale con frasi semplici.

Sviluppo simbolico Dai 3 anni Dai 4 anni

Apprendimenti 1° ciclo elementare: ritardo Lettura: 10-14 anni (periodo

(scolastico) nell'apprendimento di letto- Comprensione: comprendono possono imparare a parlare ed scrittura e calcolo parte di un racconto semplice essere addestrati ad attività 2° ciclo elementare: DSA, Operazioni: controllano addizione elementari di cura della propria difficoltà di integrazione logico- e sottrazione persona. Possono imparare a linguistica, risoluzione problemi riconoscere visivamente alcuni logico-matematici, comprensione parole per soddisfare i propri di testo scritto e orale. bisogni elementari. Autonomie sociali e Presenti ma possono necessitare Cura del sé sotto supervisione, si È possibile un miglioramento dello sviluppo motorio, della cura del sé rapporti sociali. personali di supporto nella gestione dei spostano da soli in luoghi familiari. Hanno difficoltà a e della comunicazione attraverso riconoscere le convenzioni sociali interventi di addestramento (può causare problemi con i adeguati in ambienti altamente coetanei).

specializzati con assistenza e supervisione costante Età mentale 8 – 11 anni 5 – 7 anni 2 – 5 anni raggiunta Competenze in età Controllo dell'intelligenza Controllo dell'intelligenza Controllano poco il pensiero adulta operatoria concreta, difficoltà nel simbolica, possono svolgere simbolico, hanno difficoltà ad pensiero formale (ipotetico e lavori non specializzati o semi interiorizzare le regole. critico), autosufficienti nella cura specializzati adattandosi bene alla Possono svolgere attività semplici del sé, capacità sociali e vita comunitaria. in ambienti altamente protetti. occupazionali (possono svolgere attività lavorativa semplice). Note A causa del funzionamento limite la diagnosi viene formulata nel periodo scolare. DISTURBI DEL LINGUAGGIO Il linguaggio si sviluppa attraverso la maturazione dell'apparato fono-articolatorio e senso percettivo, le strutture encefaliche e associative; si organizzasecondo regole comuni a tutti e tappe simili in ognuno, tuttavia esiste una variabilità inter-individuale. Le difficoltà del linguaggio hanno un ruolo centrale nello sviluppo poiché influenzano diverse competenze come quelle cognitive, simboliche, interattive, emotive, ecc. Componenti: Linguaggio non verbale, produzione e comprensione. Epidemiologia: 7% della popolazione generale, maggiore incidenza nel sesso maschile. Classificazione: Strumentali, specifici e secondari. Sintomatologia: Sintomi ed evoluzioni diverse a seconda del tipo di disturbo, necessitano dunque di un intervento diverso. È importante comprendere se riguarda la comprensione, la produzione o entrambe e quale sotto-componente linguistica è coinvolta (fonologica, semantica, morfologica o pragmatica). Eziopatogenesi: Alla base vi è una componente genetica, tuttavia oggi non sono stati trovati geni che possano essere considerati causa in modo univoco (ma elevata familiarità econcordanza suglistudi con i gemelli)

Diagnosi

Stabilire la tipologia del disturbo (strumentale, secondario o specifico) e la componente linguistica compromessa (ricettiva, espressiva o entrambe).

nosografica

Diagnosi Delineare un profilo di sviluppo valutabile nel tempo, stabilendo il livello di sviluppo raggiunto nelle aree linguistiche e confrontandolo con età cronologica.

dimensionale

Rilevare informazioni sul funzionamento delle altre aree per tracciare un profilo di sviluppo completo e per escludere un disturbo secondario.

Diagnosi

Importante in particolar modo con i DSL MISTI poiché presentano maggiormente difficoltà in altre aree e quadri complessi come RM o ASD.

differenziale

Prognosi L'evoluzione dipende dal sottotipo, dall'età in cui avviene la diagnosi e dalla precocità è correttezza dell'intervento.

Possibili risoluzioni: risoluzione completa, evoluzione in DSA, evoluzione in border cognitivo o in RM (deterioramento)

L'intervento prevede una riabilitazione mirata all'espansione delle competenze linguistiche con particolare attenzione alla competenza semantica e pragmatica e all'integrazione di queste con le altre aree dello sviluppo.

Età scolare: interventi mirati allo sviluppo simbolico (grafismo, gioco), alla comprensione, alle competenze narrative, logico-linguistiche, sociali, interattive; prevenzione di disturbi psicopatologici e precoce individuazione del rischio DSA.

CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DEL LINGUAGGIO

Disturbi STRUMENTALI

Area colpita: Strumenti percettivi e senso-motori (udito, articolazione orale).

Disturbi SPECIFICI (DSL)

Area colpita: Competenza linguistica, eventuali deficit o atipia che tendono a risolversi spontaneamente senza altro disturbo dello sviluppo (es: motorio, cognitivo, affettivo).

Disturbi SECONDARI

Area colpita: Problema linguistico che è conseguenza di un altro disturbo dello sviluppo (es: motorio, cognitivo, affettivo).

Intervento riabilitativo, spesso associato a un lieve ritardo delle competenze motorie.

Comprensione Ipoacusia: (funzione uditiva) può essere lieve, media o profonda. Il disturbo dipende dal grado, dall'età della diagnosi e dagli ausili. Nessuna difficoltà di comprensione, essere lieve, media o profonda. Il gravità (parole, verbi, frasi semplici o complesse), vengono osservate più tardivamente, nella maggior parte dei casi è associato a quello espressivo.

Produzione (Strutture orobuccali) DSL ESPRESSIVO: dovuto ad alterazione dello sviluppo fonologico. Difficoltà solo fonologiche. Presenta dislalie, sono colpite le competenze semantiche (vocabolario semplice e generalizzato), rallentamento dello sviluppo sintattico.

Disartria: disturbo dell'apparato fonatorio non della comprensione, semantico e morfosintattico.

Disprassia: disturbo del SNC che comporta difficoltà di programmazione dei movimenti articolatori.

necessari Dsl espressivo fonologico: parla ma alla produzione di suoni e della loro sequenzialità; si inserisce in un ritardo. Dsl espressivo sintattico: si capisce la pronuncia delle singole parole ma la struttura della frase non è corretta e a volte indecifrabile. Comprensione + produzione DSL MISTO: (espressivo + ricettivo) Due situazioni più frequenti che sono alterate le componenti riguardano sia la comprensione che la produzione: fonologiche, semantiche, sintattiche e la comprensione è deficitaria. - RM + disturbo del linguaggio, le difficoltà sono compatibili con l'età di sviluppo globale. - ASD + disturbo del linguaggio, le difficoltà non sono compatibili con l'età cronologica globale, il linguaggio può essere in ritardo o atipico. Note: È sempre importante una visita otorino. Alterazioni legate alla

La dismaturazione è un esame audiometrico in caso di problemi di linguaggio. All'organizzazione linguistica, l'ipotesi è che le alterazioni siano a livello neuronale ma non si possiedono strumenti diagnostici per verificare. La base neurologica non li rende fissi e anche il SNC del bambino va incontro a modificazioni genetiche e ambientali.

DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA (DCD)

Si manifesta quando le prestazioni in compiti di coordinazione motoria fine o grossolana sono inferiori al livello atteso rispetto all'età e allo sviluppo intellettivo. Può protrarsi fino all'adolescenza e all'età adulta comportando conseguenze gravi su più piani: scolastico, sociale, emotivo e psichiatrico.

Classificazione: Goffaggine motoria (motricità grossolana) e Disprassia (motricità fine)

Epidemiologia: 6% della popolazione tra i 5 e 11 anni, rapporto M/F: 3/1

Eziologia: Cause più frequenti: prematurità,

problemi perinatali, predisposizione genetica.

Mercuri ha rilevato anomalie morfologiche nel corpo calloso alla nascita nella maggior parte dei bambini DCD nati prematuramente.

Comorbidità: La maggior parte dei casi si sovrappongono ad altri disturbi, in particolare con ADHD.

Caratteristiche: Incapacità d'uso del movimento e delle strategie per problemi legati alle attività motorie. Le capacità motorie non diventano automatiche, dunque sforzo maggiore per portare a termine compiti motori anche se già svolti in passato. Non riconoscono le somiglianze tra attività, dunque difficoltà di trasferimento e di generalizzazione delle capacità in altre situazioni. Difficoltà ulteriore in ambiente mutevole: problemi a rilevare le informazioni e a reagire tempestivamente.

Caratteristiche: Goffaggine, difficoltà motricità fine e/o grossolana, ritardo appuntamenti evolutivi, discrepanza tra capacità motorie ed altre.

difficoltà a svolgere attività che richiedono un continuo cambiamento di posizione corporea, difficoltà in attività che richiedono coordinazione di entrambi i lati del corpo, scarso equilibrio e controllo postura, difficoltà a scrivere in stampatello o a mano libera. Criteri diagnostici: prestazioni di coordinazione motoria inferiori all'età e alla sua intelligenza (ritardo nelle tappe, calligrafia deficitaria, far cadere oggetti, goffaggine), secondo il DSM-IV interferenza con la vita quotidiana o apprendimento scolastico, anomalia non dovuta a condizione medica generale (paralisi cerebrale, emiplegia) e non soddisfa criteri per disturbo generalizzato dello sviluppo, se presente RM le capacità motorie vanno al di là di quelle solitamente associate ad esso. Criteri diagnostici: Evidenza il Disturbo Specifico della Funzione Motoria (SDDMF): precoce difficoltà di coordinazione non dipendente da deficit neuro-sensoriali, neuro-motori.linguaggio e/o del comportamento sociale. La diagnosi di RM viene effettuata attraverso una valutazione clinica approfondita, che include l'osservazione del comportamento, l'esame neurologico e l'utilizzo di strumenti di valutazione standardizzati. In alcuni casi, possono essere richiesti anche esami di laboratorio e di imaging per escludere altre possibili cause dei sintomi. Il trattamento per RM si basa su un approccio multidisciplinare, che coinvolge diversi professionisti sanitari, come medici, terapisti occupazionali, terapisti del linguaggio e psicologi. Gli interventi terapeutici possono includere terapia comportamentale, terapia del linguaggio, terapia occupazionale e interventi educativi. L'obiettivo del trattamento è quello di migliorare le abilità motorie, linguistiche e sociali del bambino e di favorire il suo sviluppo globale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vannasonoio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof D'Ardia Caterina.