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CERVELLO: Corteccia celebrale umana

La corteccia celebrale umana è la più estesa di qualsiasi specie sulla terra. È lo strato più esterno del cervello, segnato da pieghe e solchi, sede di ogni nostra percezione, azione e pensiero consapevole. Il suo sviluppo richiede un lungo periodo (circa 2 decenni) e la crescita del cervello stesso aumenta considerevolmente nei primi anni di vita (x4. Lo sviluppo più rapido si registra nella prima infanzia).

Sviluppo: Metà periodo fetale le cellule si recano alla sommità del tubo neurale. Nei mesi finali della gestazione e nel primo anno di vita, si specializzano e si sviluppano, formando i neuroni [(lungo prolungamento dendriti sinapsi unico) + (ramificazioni minori), legati da legami che consentono la trasmissione di stimoli nervosi. Si formano durante il corso dell'intera vita)].

Sinaptogenesi: processo che genera le sinapsi. Base di ogni funzione umana.

Mielinizzazione: costituzione di una guaina mielinica attorno...

All'assone e alle sue fibre centrali. La mielina funge da lubrificante (è di costituzione grassa) per il passaggio degli impulsi nervosi.

La sinaptogenesi e la mielinizzazione avvengono in luoghi e tempi diversi all'interno del cervello, in base alle abilità più necessarie all'individuo per la sopravvivenza.

PRUNING: Letteralmente "potatura". Perdita di connessioni sinaptiche e decesso di cellule neuronali. È una fase fondamentale nello sviluppo cerebrale, senza la quale lo sviluppo delle strutture di cui abbiamo realmente bisogno non potrebbe avvenire. Inizia attorno al primo anno di vita, nella zona della corteccia visiva, mentre nei lobi frontali avviene entro la fine della fanciullezza.

Numero di sinapsi in eccesso nei primi momenti di vita è necessario per sopperire ad eventuali mancanze dovute ad imprevisti (lesioni cerebrali, traumi...). I neuroni in esubero, infatti, possono essere reindirizzati in aree in cui

è richiesta la loro presenza, o adattarsi a svolgere dei compiti a cui originariamente non erano stati destinati. L'interazione tra plasticità natura-cultura: erano stati destinati → interazione geneticamente siamo stati programmati per sviluppare una corteccia celebrale, ma è l'insieme di esperienza che viviamo in seguito a stabilirne le modalità di utilizzo, specializzazione e pruning. Principi che regolano lo sviluppo del cervello:
  1. Lo sviluppo ha luogo in tappe specifiche dell'evoluzione neurale (un bambino non sarà in grado di fare determinate cose se l'area celebrale ad esse deputata non si è ancora sviluppata).
  2. La stimolazione "modella" i neuroni (le esperienze che facciamo condizionano la nostra struttura cerebrale).
  3. La crescita mentale dura tutta la vita.
ATTIVITÀ FONDAMENTALI DEL NEONATO
  1. mangiare → riflesso di suzione: movimento di suzione automatico e spontaneo (soprattutto se qualcosa sfiora le loro labbra).
  2. riflesso di
ricerca del seno materno: se si sfiora la guancia del bambino questo si girerà nella direzione di provenienza dello stimolo per cercare il seno della madre ed inizia a succhiare. riflesso di prensione o grasping: il bambino si aggrappa automaticamente con forza a qualunque stimolo gli sfiori i palmi delle mani. riflesso della marcia automatica: se sostenuto sotto alle ascelle su un piano solido, il bambino inizierà a muovere le gambine, come se stesse marciando. riflesso del nuoto: in acqua il bambino trattiene il respiro e inizia a nuotare. riflesso di Babinsky: se si tocca la pianta del piede il bambino estende a ventaglio tutte le dita. RIFLESSO: risposta o azione automatica, istintuale e involontaria, non comandata dalla corteccia cerebrale, utile alla sopravvivenza del bambino. Con lo sviluppo della corteccia, i riflessi vengono sostituiti da azioni volontarie, apprese secondo il principio del condizionamento operante (rinforzo positivo). FASE ORALE, Freud: il bambino infattiporta ogni cosa alla bocca + suzione è il fulcro dell'attività. → pericolosa tendenza quando (attorno ai 2 anni) il bambino scorrazza libero per il mondo in modo autonomo.↓ Per fortuna in maniera innata il bambino, proprio come la madre in gravidanza con le nausee, diventa estremamente schizzinoso nei confronti di ciò che mangia, e viene sviato dalla tentazione di ingerire molte sostanze tossiche. Innatamente, si difende dai pericoli del mondo a lui sconosciuto (sopravvivenza).↓ allattamento al seno: XIX secolo (Ebrei allattano per molto tempo→ immuni alle malattie più comuni dell'epoca). Allattare al seno il proprio bambino equivaleva a salvargli la vita: no rischio di assunzione di latte infetto, bambini più vigili nelle prime settimane di vita, immunità contro infezioni all'orecchio medio e gastroenteriti, resistenza a malattie da raffreddamento e influenze...↓ Pov cognitivo: lo sviluppo cognitivo dei bambini

Allattati al seno sembra maggiore dei coetanei non allattati al seno (e ciò perdura sino all'età adulta). È solo dovuto all'allattamento o anche l'ambiente generale/rapporto madre-figlio influisce sul benessere del bambino?

Madri che allattano sono solitamente del ceto medio-alto e sono istruite. Le madri più povere comprano latte artificiale (nonostante sia controproducente economicamente) perché devono lavorare e non possono allattare [in Colombia le madri portano con sé i piccoli da allattare. Progrediti!].

Tutte le più grandi organizzazioni sanitarie raccomandano l'allattamento al seno del bambino almeno per i primi 6 mesi (a meno che la madre non sia malata o impossibilitata per altri motivi).

Malnutrizione: mancanza cronica di una adeguata assunzione di cibo. È molto diffusa nei paesi più poveri/meno sviluppati del mondo. Mentre con l'allattamento al seno tutti i bambini hanno pari risorse.

Con il sesto mese (quando iniziano ad ingerire cibi solidi) le differenze si palesano. ritardo della crescita staturale. La malnutrizione viene monitorata attraverso il stunting → blocco della crescita in statura di un bambino causato da carenze nutrizionali. Ha strascichi negativi sullo sviluppo cognitivo, l'apprendimento e le altre attività vitali. Malnutrizione infantile + mortalità materna + speranza di vita media = indicatori della ricchezza di un Paese. Spesso la ricchezza di un paese non corrisponde, però, ad una nutrizione adeguata: incide fortemente il di inserimento e l'assistenza/servizi sociali offerti. {USA, molti bambini sono malnutriti, ma i servizi sanitari offrono dei programmi che aiutano le famiglie disagiate in questo senso, limitando a semplici carenze vitaminiche la malnutrizione della popolazione (Food Stamp Program; Special Supplemental Nutrition Program for Women, Infants, and Children; Child and Adult Care Food

Il pianto è una delle prime forme di comunicazione del neonato. È un segnale che indica che il bambino ha bisogno di qualcosa, come cibo, comfort o attenzione. Il pianto è più frequente nelle prime settimane di vita e raggiunge il picco intorno alle 6-8 settimane dalla nascita. Di solito, i neonati piangono di più nel tardo pomeriggio.

Con lo sviluppo della corteccia cerebrale, intorno al quarto mese, il bambino inizia a piangere meno e in modo più selettivo. Utilizza il pianto come mezzo di comunicazione. La frequenza del pianto diminuisce progressivamente. Tuttavia, se il pianto eccessivo persiste intorno al quinto mese, gli psicologi possono iniziare a preoccuparsi.

Il pianto, come il riflesso di suzione, è fondamentale per garantire la sopravvivenza del bambino. Tuttavia, il pianto acuto e prolungato può essere percepito dagli adulti come fonte di disagio e malessere, nonché come pericolo per il bambino. I genitori sono più sensibili al pianto dei bambini perché ne hanno fatto esperienza.

È interessante notare che il pianto eccessivo aumentava le probabilità di sopravvivenza in condizioni di carestia. Inoltre, il pianto contribuisce a cementare il legame tra genitore e figlio. Quando un bambino piange, viene tenuto in braccio e gli viene fornito comfort, il che aiuta a stabilire un legame emotivo tra genitore e figlio.

Un bambino che piange troppo poco può essere affetto da problemi neurologici. Dolori intestinali che causano un pianto violento nel bambino, che esprime dolore e inarcamento della schiena. Dovute al malfunzionamento dell'apparato digerente e dell'intestino, non pienamente formati. Più propensi i figli di madri che in gravidanza risultavano parecchio ansiose o erano solite fumare. Fasce Come calmare il pianto: (più efficace nei bambini piccoli), (per i bambini di 2 mesi il potere calmante è pressoché identico). Contatto umano pelle contro pelle → esperimento con 3 gruppi di madri: massaggio, marsupio, massaggio + marsupio. L'ultimo gruppo registra una frequenza di pianto minore. Massaggio: prima di dormire limita i problemi di sonno del bambino, coinvolgimento padri nella crescita del piccolo.favorisce l'aumento di peso nel primo mese, aiuta molto i nati prematuri, riduce i sintomi della paralisi celebrale. Marsupioterapia (Kangaroo care): trasportare il bambino in un marsupio/con una fascia vicino al corpo. →nei reparti di terapia intensiva per nati prematuri. Mamme portano con se i bambini per un'ora al giorno. I bambini fanno notevoli progressi nei test + le madri si sentono responsabili della crescita dei figli (aspetto che viene a mancare e che porta a carenze emotivo-psicologiche nei genitori che non possono accudire i propri piccoli nei primi mesi di vita). L'essere coccolati e tenuti, tenuti in braccio, massaggiati da una persona amata ha un effetto rassicurante a qualunque età. Il pianto si modifica, cambia forma e funzione nelle varie fasi della vita e assume motivazioni caratteristiche, che evidenziano lo stadio di sviluppo nel quale ci troviamo. sonno → I neonati dormono, di media, 18/24 ore (90% del tempo). Durante il primo anno il

Il pattern del sonno si adatta al mondo circostante. Inizialmente si sveglia ogni 3-4 ore. A 6 mesi dorme 6 ore per notte e a 1 anno dorme 12 ore per notte. Vanno aggiunti sonnellini mattutini (che spariscono a 2 anni) e pomeridiani (fine età prescolare).

Il ciclo del sonno (adulto): 4 fasi dove progressivamente la frequenza delle onde cerebrali è sempre più bassa, fino a raggiungere la fase REM (Rapid Eye Movements) durante la quale la frequenza delle onde è pari a quella del sonno leggero e avviene un'intensa attività onirica. Il ciclo del sonno si sviluppa ancora bene dopo la maturità (anziani sostano poco nel sonno profondo, così come nella fase REM).

I bambini, quando si addormentano, entrano subito in fase REM e vi restano per la maggior parte del tempo. In realtà, i bambini non dormono per tutta la notte, ma a 6 mesi sviluppano la capacità di autoconsolarsi, cioè di rimettersi a dormire dopo che si sono svegliati.

enti, le femmine dei maschi possono manifestare comportamenti diversi. Alcune possono diventare più aggressive o territoriali, mentre altre possono mostrare segni di stress o ansia. È importante monitorare attentamente il comportamento delle femmine dei maschi durante questo periodo e prendere le misure necessarie per garantire il loro benessere.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
49 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvietta_sya di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Lavelli Manuela.