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Caratteristiche dei trasportatori di membrana
Opposta a quella dello ione che deve passare
Adeguata a spogliare lo ione del suo anello di solvatazione
Adeguata a far passare lo ione nudo
Conferiscono alla membrana plasmatica la permeabilità di base agli ioni
Altamente selettivi
Scarsamente selettivi
Scarsamente selettivi
GLUT rivolge i siti di legame verso l'esterno della cellula dove c'è una maggior concentrazione di glucosio e quindi dove c'è una maggiore probabilità che il glucosio si leghi.
Il glucosio si lega e GLUT cambia conformazione e rivolge i siti di legame verso l'interno della cellula dove c'è una minore concentrazione.
Questa minore concentrazione determina il distacco del glucosio.
Cannon: mantenimento dinamico dell'ambiente interno entro dei limiti ristretti (limiti fisiologlici).
Ogni variazione di un parametro viene rilevata da un sensore e questo sistema viene attivato per ripristinare l'omeostasi.
È un meccanismo anticipatorio, grazie a
Questo sistema dell'organismo si prepara per una sfida all'omeostasi. Siti di legame rivolti verso il citoplasma e affini per il sodio (affinità per il sodio si deve anche al legame dell'ATP). La pompa si autoregola in base alla concentrazione di sodio intracellulare. Il legame dei 3Na+ permette l'idrolisi dell'ATP (che produce ADP e gruppo fosfato). La fosforilazione porta a cambio di conformazione. Siti di legame rivolti verso l'ambiente extracellulare. Perdono l'affinità per il sodio che si stacca e acquistano l'affinità per il potassio. La pompa viene regolata nella velocità del ciclo di attività e nel numero delle pompe da fattori endogeni ed esogeni. Quando l'organismo è in condizioni di salute queste proteine sono essenziali per la detossificazione dell'organismo. Quando però si ha una
trasformazione neoplastica queste proteine vengono overespresse e questo rappresenta un ostacolo nella terapia antitumorale, perché i farmaci che entrano all'interno di queste cellule tumorali non riescono ad agire in quanto vengono rimossi da queste proteine. Utilizzano come fonte di energia, il passaggio secondo gradiente di uno ione, per il quale è stato creato un gradiente da un trasporto attivo primario.
Quando la proteina carrier rivolge i siti di legame verso l'esterno della cellula, i siti di legame sono affini per il sodio ma non per il glucosio. Il sodio, che è molto più concentrato fuori della cellula, si lega.
Il legame del sodio induce un cambio di conformazione che fa aumentare l'affinità dei siti di legame per il glucosio, che quindi si lega.
Il legame del glucosio induce un cambio di conformazione che fa rivolgere i siti di legame verso l'interno della cellula.
All'interno della cellula il sodio si stacca.
(concentrazione più bassa) e il distacco del sodio fa staccare il glucosio.
Metà superiore: quando il globulo rosso si trova nei tessuti periferici il scambiatore porta fuori lo ione bicarbonato e dentro il cloro. → Lo ione bicarbonato deriva dalla CO2 che viene prodotta dalle cellule dei tessuti periferici.
Anidrasi carbonica
Metà inferiore: quando il globulo rosso si trova nei capillari polmonari il scambiatore porta fuori il cloro e dentro lo ione bicarbonato. → Lo ione bicarbonato entra e ripercorre la reazione precedente in senso opposto per generare la CO2 e l'acqua. La CO2 esce e viene scambiata con O2 (scambi gassosi).
La CO2 nel sangue viene trasportata in 3 modi:
- in forma disciolta nel plasma
- legata a delle proteine
- nei globuli rossi (percentuale maggiore)
Si avvale degli spazi tra le cellule epiteliali, è poco frequentata per la presenza delle giunzioni occludenti.
È più frequentata, si avvale dei meccanismi di trasporto localizzati
nella membrana. L'acqua passa dal lume dell'organo al citoplasma e in seguito allo spazio intercellulare. Questo movimento è guidato dallo spazio intercellulare perché qui si crea (grazie a trasporti attivi primari) un gradiente osmotico stazionario che richiama acqua dal citoplasma e dal lume. La secrezione di HCl avviene grazie a trasportatori presenti sulla membrana basolaterale e luminale di cellule ossintiche (ghiandole gastriche). Queste cellule ossintiche a riposo presentano questi trasportatori solo nella membrana basolaterale. La secrezione dell'HCl avviene in seguito all'attivazione delle cellule ossintiche che cambiano morfologia. Questo cambio di morfologia è dovuto al fatto che i trasportatori localizzati nella membrana di vescicole presenti nel citoplasma vengono traslocati nella membrana luminale. Vedono il coinvolgimento diretto della membrana plasmatica, la quale si deforma per consentire l'internalizzazione o l'espulsione di molecole.
macromolecole egrosse particelle.
Processo con cui le cellule internalizzano molecole attraverso la formazione di vescicole dalla membrana plasmatica.
Processo con cui le cellule espellono molecole attraverso la formazione di vescicole dalle membrane intracellulari e la loro successiva fusione con la membrana plasmatica.
È un processo che ha bisogno di:
- un recettore che deve essere presente sulla membrana del fagocita;
- actina (localizzata al di sotto della membrana plasmatica a formare il citoscheletro corticale) che deve essere attivata quando il recettore lega la particella da fagocitare.
A seguito del legame con la particella il recettore si attiva (va ad attivare una cascata di eventi biochimici). Tutto questo perché la membrana del fagocita si deve sollevare per andare ad abbracciare la particella da fagocitare fino a chiudersi al di sopra di essa. All’interno di questa vescicola ci va tutto ciò che era contatto con la parte di membrana che si è sollevata.
Le particelle
che vengono internalizzate permacropinocitosi non devono essere legate mavengono inglobate casualmente nel macropinosoma. L'avvio di questo processo quindi è dato da molecole segnale che si vanno alegare recettori specifici. Tutte le cellule internalizzano continuamente frammenti della loromembrana plasmatica sotto forma di piccole vescicole. Internalizzano anche fluidi e soluti extracellulari che sitrovano a contatto con il frammento di membrana cheviene endocitato. Si trova al di sotto della membrana plasmatica eaccoglie le vescicole che si formano per endocitosi. Presenta un ambiente interno acido per la presenzadi pompe protoniche della classe V. Si trova al di sotto della membranaplasmatica e va a riportare allaSi trova vicino all'involucro nucleare, e membrana plasmatica ciò che puòpresenta un ambiente interno acido. essere riutilizzato. Il passaggio di vescicole dall'endosoma precoce all'endosoma tardivo avviene attraverso icorpimultivescicolari. Si formano dall'endosoma precoce e si fondono con l'endosoma tardivo che si trasforma in endolisosoma e poi in lisosoma (utilizzano come binari i microtubili del citoscheletro). Il lisosoma ha un pH più acido e contiene gli enzimi idrolitici. L'endosoma tardivo quindi per trasformarsi in lisosoma deve aumentare l'attività delle pompe protoniche e deve ricevere gli enzimi idrolitici dal Golgi.
Il recettore di membrana si lega alla parte proteica dell'LDL e viene riconosciuto sul versante citosolico dalla clatrina (proteine adattatrici).
L'assemblaggio della clatrina porta alla formazione di una vescicola rivestita che poi nel citoplasma perde il rivestimento e si fonde con l'endosoma precoce.
nel citoplasma. Perde il rivestimento e si fonde con il
Quando il complesso recettore- compartimento endosomico precoce.
ferrotransferrina si trova espostoall’ambiente acido dell’endosoma Quando il complesso recettore-
LDL viene precoce, il ferro si stacca (si forma esposto all’ambiente interno dell’endosomaapo
transferrina). precoce (che è più acido dell’ambiente
extracellulare che ha consentito il legame),
l’LDL si stacca dal recettore.
Vengono assorbiti a livello intestinale attraverso la transcitosi.
A livello della membrana luminale si verifica il processo di endocitosi mediata da
recettore. Il recettore si lega alla porzione costante dell’anticorpo e viene
riconosciuto dalla clatrina. Si forma la vescicola rivestita da clatrina che perde il
rivestimento e si va a fondere con il compartimento endosomico precoce.
Quando il complesso recettore-anticorpo si trova esposto all’ambiente acido
dell’endosoma precoce, non succede nulla
(non è così diverso dall'ambiente del lume intestinale). Il complesso viene portato nell'endosoma riciclante e poi nella membrana basolaterale. L'ambiente extracellulare determina il distacco dell'anticorpo dal recettore.
Queste proteine si assemblano a livello delle zattere lipidiche della membrana plasmatica nel versante citosolico. Crescita, metabolismo, proliferazione e differenziamento.
La molecola segnale per produrre un effetto sulla cellula target deve legarsi a dei recettori. Una volta legata la molecola segnale, il recettore va ad attivare una cascata di eventi biochimici che promuove una risposta cellulare.
Ogni cellula del nostro organismo risponde alle molecole segnale in base alla serie di recettori che possiede e in base al macchinario intracellulare che viene attivato dal recettore (cascata di eventi biochimici).
L'autolimitazione della risposta della cellula al ligando avviene attraverso la regolazione del legame recettore-ligando quando la
La molecola segnale persiste a lungo o ad alte concentrazioni. Variazione del potenziale di membrana, dal valore di riposo, verso valori meno negativi. Il potenziale d'azione nel neurone rappresenta la risposta massimale alla depolarizzazione che raggiunge il valore soglia, ossia la più grande risposta che quel neurone è in grado di dare in base al corredo di canali ionici voltaggio-dipendenti che possiede. L'ampiezza del singolo potenziale d'azione è la massima ampiezza che un neurone può generare in base al suo corredo di canali ionici voltaggio-dipendenti. Non varia a seconda dell'intensità dello stimolo, purché questo raggiunga il valore soglia. Questa fase insorge non appena la depolarizzazione.